Fanfic su attori > Cast Castle
Segui la storia  |       
Autore: allison742    07/07/2013    2 recensioni
Un giorno ne varrà la pena, forse. Di quelle volte in cui tutto è sempre andato storto, di quelle volte che accadeva l’opposto di ciò che ti aspettavi. Tutte quelle delusioni, quelle mancate attenzioni, quelle attese, quei pianti durati ore. Ne varrà la pena.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Io me ne frego

 
- Sei sempre stato geloso, non è così? – chiese Stana, entrando silenziosa nel camerino di Nathan.
- Come scusa?
- Victor. Sei sempre stato geloso, vero? – ripeté.
- Perché dovrei essere geloso se lui non è riuscito a tenerti? – rispose, scuotendo la testa.
Lei, non trovando nulla da rispondere, si limitò a fissarlo. Stavolta senza abbassare lo sguardo.
- Cosa vuoi Stana? Perché sei venuta a cercarmi?
- Dobbiamo parlare…
- L’abbiamo già fatto prima, e mi sembravi decisa sulle tue scelte.
- Non lo sono più… - mormorò, cominciando a piangere. Sembrava una bambina. - Per favore abbracciami. Lascia perdere tutto, abbracciami e basta.
Lui obbedì, stringendola forte a se, sentendo il suo bisogno di affetto.
- Sei testarda Stana, ami la tua indipendenza e ti fidi solo di te stessa, perché sai che non ti deluderai mai. Ma questo non significa che ogni persona di questo modo esiste solo per farti soffrire. E’ inutile continuare a ripetere che ci si salva da soli, non è vero! Non ci si salva da soli, non si dorme da soli, non ci si abbraccia da soli. C’è sembra bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci scaldi tra le lenzuola, che ci stringa forte. Sempre! E tu non credere di essere diversa, di farcela da sola. Tu hai bisogno di qualcuno… hai bisogno di me. – le mormorò con la bocca tra i suoi capelli.
Stana si rilassò, riprendendo a respirare regolarmente, asciugandosi le lacrime.
- Non so se sono in grado… ho paura, paura dell’amore.
- Ti fidi di me?
- Io mi fido di te – rispose dopo qualche secondo.- Ma come sarà un domani? Quando avremo un’apparente vita perfetta ed, in fondo al cuore, saremo tristi? Quando preferiremo cancellare questo giorno, ma allo stesso tempo lo vorremo rivivere all’infinito? Quando deciderai che non ti piacerà più il mio modo di piegare le camicie? Eh, come sarà?
- Non si piegano Stana.
- Cosa?! – chiese confusa.
- Le camicie. Non si piegano, si appendono. – rispose, sorridendole.
- Cretino! – si arrese, ridendo anche lei.
- Stana – interruppe riluttante la sua risata, prendendola per i polsi – Le cose potrebbero diventare sempre più belle e nuove, non credi? Prova a vedere anche questo lato: quando avremo una vita perfetta, e ci sentiremo completi; quando ricorderemo questo giorno con malinconia, ricordando l’inizio di tutto; quando, con pazienza, ti insegnerò che le camicie si appendono e non si piegano. Dimmi tu come sarà.  –disse, riprendendo le sue ipotesi e trasformandole in una perfetta storia d’amore.
- Beh, non è male osservata da questo punto di vista. – ammise, abbassando lo sguardo.
- E allora qual è il problema?
- Non ne avremo mai la certezza, nessuno conosce il futuro.
- E’ vero, non ne saremo mai certi, non possiamo neanche immaginare come andrà tra dieci minuti ma di tutto il resto, a questo punto, del futuro, come dici tu, io me ne frego.
Lei non rispose, ma riportò lo sguardo nel suo, perdendosi in quegli occhi che l’avevano fatta penare per cinque anni.
- Qualsiasi cosa accadrà domani, viviamo oggi. Non lo dimenticare mai Stana. – concluse, osservando l’assenza di risposte.
Lei, da parte sua, teneva gli occhi fissi sulle sue labbra, come se fossero le ultime righe di una lettera d’addio.
In fondo, cosa aveva da perdere?
Dicono che l’amore abbatta ogni tipo di barriera. E forse hanno ragione.
- Sai Nathan, gli uomini non dovrebbero mai sposare le loro muse. Rovina l’illusione. – disse, prendendogli il colletto con entrambe le mani.
- Ma, tecnicamente, tu non sei la mia musa.
- Mi stai chiedendo di sposarmi? – chiese spalancando gli occhi, staccandosi un po’ da lui.
- Non oggi… - rispose, rapendola con un bacio.
Il più lungo, magnifico, atteso e desiderato della sua vita.
Il primo bacio dato con amore.
- Grazie Nathan.
- Niente più dubbi ora? – le chiese accarezzandole una guancia.
- Uno forse sì…
- Cosa? – domandò, leggermente spaventato.
- Le camicie. Parliamone. – rispose ridendo nel vedere il volto di Nathan rilassasi mentre scuoteva la testa.
Lui le baciò la fronte e la strinse forte a se, come se avesse paura di perderla.
Come il tesoro più prezioso di sempre.
- Cosa stai provando adesso? – le sussurrò.
- Amore, credo.
- Credi?
- Non lo so, forse ho troppa paura ad accettare questo nuovo sentimento.
- Sai Stana, puoi anche non chiamarlo amore se vuoi, se la parola ti sembra troppo grossa o troppo piccola per i tuoi sentimenti ma sai, l'amore va oltre questo. E' un segreto antico che si svela d'improvviso attraverso un incontro, non perfetto, ma assolutamente insostituibile. E così, se anche non avessi creduto nell'amore, avrei creduto a te.
- Anche io ti credo.
- E’ un modo per dirmi che mi ami? – azzardò.
- Può darsi… - rispose vaga, giocherellando con i suoi capelli.
- Promettimi solo una cosa Stana. – disse serio, all’improvviso. – Promettimi che ci proverai, che nonostante le ferite, la paura per il futuro e gli imprevisti tu lotterai per creare un noi.
- Te lo prometto.
- E sai qual è l’infinito del verbo promettere?
- Restare.







 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Castle / Vai alla pagina dell'autore: allison742