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Autore: Dead_Sl    20/01/2008    4 recensioni
“Carino. Proprio carino quest’anno. Non avrebbe potuto cominciare in modo peggiore. La fila sembra infinta! Gesù cristo, ma perché sono arrivato così maledettamente tardi?”
Ma lui sapeva già il perché fosse arrivato così dannatamente tardi: aveva temporeggiato fino all’impossibile, e Mikey, suo fratello, l’aveva rimproverato come se fosse il peggiore dei mostri; diceva sempre: “Sei troppo depresso, fratellone, capisci perché ti hanno dato quel nomignolo, al liceo? Ancora parlano di te quelli dell’ultimo anno!”. Il piccolo diciassettenne Mikey, si riferiva al soprannome Gerard-Lametta-Way, una cosa piuttosto triste. Gerard non ci faceva più caso da tempo, tutto merito de “la forza dell’abitudine”, così si dice.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Gerard Way, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll laugh until my head comes off.
(Written by Blaise_sl_tr07& LovelyDead)


-Chapter Second (written by Blaise_sl)

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[Contrariamente a quanto era stato detto, i disegni si alterneranno per evitare che la povera Lovely impazzisca. Questo, quindi, è della Blaise]

Mikey Way odiava la scuola.
La detestava con ogni fibra del suo essere, considerandola la peggiore disgrazia che potesse mai capitare a una persona. E dopo aver passato una bellissima estate all'insegna del divertimento più sfrenato ora si vedeva costretto a tornare in quella cazzo di prigione di pietra, in mezzo ai suoi cazzo di compagni e a quei cazzo di professori.
Chi diavolo era stato a inventare la scuola, eh? Mikey gli avrebbe volentieri spaccato la faccia se quello lì non fosse stato già morto e sepolto.
Una mano poggiata sulla sua spalla lo fece voltare con un sussulto, non si aspettava di vedere nessuno almeno fino all'inizio delle lezioni.
-Che aria sveglia, questa mattina! Ben tornato a scuola , Mikes-. Un ragazzo bassino, coi capelli scuri e due grandi occhi nocciola gli rivolse un gran sorriso.
-'giorno, Frank- disse il piccolo Way, o almeno questo fu quello che tentò di dire, perchè dalla sua bocca ancora impastata dal sonno uscì solo una sorta di grugnito. L'altro ragazzo rise di gusto.
-Ti andrebbe un caffè? No, non è una domanda- disse Frank sorridendo dell'espressione addormentata dell'amico.
-Certo, Frank. Come dire di no a quella che non è una domanda ma un ordine?- fece sarcastico Mikey, guardandolo un pò male, ma proprio giusto un pò.
-Infatti non devi dire nulla, Mikey, dài, muovi quelle gambine! Credi di riuscire ad arrivare fino alla caffetteria?-
-S-suppongo di sì, anche se pensavo di non riuscire neanche ad alzarmi dal letto, questa mattina...-. Mikey sbadigliò sonoramente, gli occhi semi-chiusi e l'espressione afflitta tipica del rientro a scuola.
-E va bene, stà lì, torno subito-. Frank sbuffò, dirigendosi da solo verso la caffetteria e pensando a quanto l'amico fosse apatico di prima mattina.
-Ci vediamo davanti al cancello di scuola, Frankie!- gli urlò dietro Mikey, avviandosi verso il grande cancello nero che di lì a poco avrebbe dovuto varcare, di nuovo.
Frank tornò poco dopo con due bicchieri di cartone in mano e ne porse uno a Mikey, a cui si illuminarono gli occhi al solo pensiero del suo adorato caffè.
Rimasero in piedi davanti al cancello di ferro, sorseggiando le bevande calde in silenzio. Il rumore di un accendino riportò Mikey sulla terra, lontano dai suoi pensieri, dal sonno a occhi aperti in cui era caduto.
-Che lezioni frequenterai quest'anno?- domandò Frank aspirando e avvertendo il familiare e acre sapore del fumo scendergli giù per la gola.
-Chimica, innanzitutto. Poi letteratura, biologia e fisica- rispose Mikey, la voce bassa e ancora semi-addormentata. Non è che avesse tutta questa voglia di parlare, al mattino. Ma Frank non sembrava dello stesso avviso.
-Wow, proprio un orario pieno!- disse sorridendo e gettando il bicchiere vuoto nel cestino che aveva accanto. Si voltò a guardare l'edificio alle sue spalle e tremò impercettibilmente.
-Aw. Scuola. Che inferno. Sei fortunato, amico, ti manca solo un anno e sarai fuori di qui, mentre a me ne toccano ancora due. Aw- continuò Frank.
Mikey lo guardò, tentando di ascoltare, ma era inutile. Il suo cervello era ancora disconnesso, nonostante la dose di caffeina immessa nel corpo, e per seguire i discorsi di Frank ci voleva molta pazienza e molta attenzione, cosa che al momento gli mancava.
Frank era solito parlare velocemente, o sproloquiare, come pensava Mikey, di tantissimi argomenti tutti in una volta, come facendo una decina di voli pindarici nel giro di cinque minuti.
Ma nonostante questo, Frank era un tipo simpatico, un tipetto esuberante e irrequieto, che non riusciva a stare fermo neanche un secondo, proprio come adesso. Gesticolava, parlava, saltellava e sorrideva, nessuna traccia di sonno o stanchezza sul suo volto giovane e vivace. Ma dove diavolo la prendeva tutta quella energia?!
Era un anno più piccolo di lui e, nonostante frequentassero la stessa scuola, si erano conosciuti solo quell'estate, un paio di mesi prima, e si erano trovati davvero bene, tanto da continuare a vedersi ogni giorno anche solo per giocare alla play station. E se Frank tendeva a parlare troppo, Mikey aveva il difetto opposto, e cioè rimaneva spesso in silenzio. Frequentando Frank, invece, aveva iniziato a spiccicare qualche parola in più.
Il suono della campanella li catapultò all'improvviso nella realtà scolastica che avevano quasi dimenticato nei mesi estivi. Quasi.
-Maledetta!- strillò Frank saltando in aria, quasi come se la campana gli avesse dato una scossa elettrica.
-Maledettissima campana di uuna maledettissima scuola di questa maledetta città. No, la città non è maledetta. O almeno lo spero. Vabbè, dai, andiamo. Perdete ogni speranza voi ch'intrate- e, citando la scritta sulla soglia dell'Inferno dantesco, prese l'amico sotto braccio guidandolo dentro.


*
Era ufficiale: Mikey Way odiava la scuola.
Prima di rimettervi piede sapeva già di detestarla, ma non ricordava esattamente quanto la odiava. Odiava ogni singolo angolo di quella dannatissima scuola, ogni schifosissimo professore. Per non parlare della mensa. Che schifo.
Okay, magari c'era anche qualche professore in gamba, ma lui era un diciassettenne alle prese con i suoi casini e con lo sviluppo e con gli ormoni impazziti. Non poteva pensare cose carine sui professori. Doveva odiarli. Punto. Fine.
Aveva appena messo piede fuori dall'aula di chimica ed era da quando ci era entrato che si chiedeva perchè avesse scelto quel corso. Dannatissima chimica!
Stupida materia inutile! A chi è che serve la chimica, eh? Sicuramente quando si va a fare la spesa si comincia a discutere sui materiali e sulle formule... ma certo! Quant'è utile la chimica. Utile come un sasso in una scarpa, certo.
-Ouch! Ehi!- urlò contro uno che gli era andato addosso, cadendogli praticamente su un piede e ditruggendoglielo.
-Guarda dove metti i piedi, tu!- sbraitò ancora contro il suddetto ignoto.
-Mikey! Come è-
-Scusa, non l'ho fatto apposta- disse il ragazzo che gli era andato contro senza mostrare neanche un briciolo di pentimento.
Intanto Frank li aveva raggiunti correndo come un matto per i corridoi, i libri in mano e la gente accanto a lui che si scansava, spaventata, al suo passaggio.
-Ehi Mikes!- salutò allegramente facendo anche ciao-ciao con la mano, ansante per la corsa.
-Ciao! E tu chi sei? Un amico di Mikey?- domandò poi all'altro ragazzo, che lo squadrò con quei suoi penetranti occhi azzurri.
-No- disse svogliatamente e lanciando un ultimo, annoiato sguardo a Mikey se ne andò lasciando i due ragazzi da soli.
-Stronzo idiota di un imbecille che m'ha maciullato il piede!- sbraitò Mikey saltellando su una gamba sola per il dolore tremendo al piede sinistro, lasciando Frank allibito a guardarlo con gli occhi nocciola spalancati.
-Che ti prende, amico?- domandò, guardandolo ancora senza capire.
-Mi prende che quello stronzo mi ha distrutto un piede senza neanche essere dispiaciuto! Bastardo!- esclamò Mikey poggiando cautamente il piede sinistro per terra. Okay, bene, poteva ancora camminare, nonostante il dolore, quindi non c'era nulla di rotto.
-Che cretino- fece Frank, così, per solidarietà, -proprio un gran cretino, sì. Ora andiamo a mangiare, Mikes, sto morendo di fame-. Così si avviò per il corridoio seguito dall'altro, che aveva ancora qualche difficoltà con il piede dolorante.
Era ora di pranzo, le lezioni della mattina erano trascorse abbastanza velocemente, per loro fortuna. Dopo aver riempito i vassoi con il piatto del giorno i due si sedettero a un tavolo vuoto, cominciando a mangiare.
-Che schifo, quest'hamburger sembra di plastica!- commentò Mikey masticando e sistemandosi meglio gli occhiali sul naso con un veloce gesto della mano.
-Questo perchè mangi carne. L'insalata è buonissima, sai, assassino?- rispose Frank, la bocca aperta che lasciava in bella mostra tutto il suo contenuto. Mikey storse la bocca in una smorfia di disgusto.
-Però magari chiudi la bocca mentre mastichi, eh?-
Proprio in quel momento passò davanti al loro tavolo un ragazzo, moro e con gli occhi azzurri, che li guardò con superiorità prima di passare oltre e sedersi al suo tavolo.
-Quel... quel bastardo!- esclamò Mikey quando il ragazzo se ne fu andato.
-Lo detesto- continuò addentando con rabbia il suo hamburger. Frank guardò un attimo quel ragazzo e tornò a parlare con il suo amico.
-Sta al tavolo di quelli della squadra di football- disse con aria sognante. Mikey gli dedicò uno sguardo obliquo e tornò al suo pranzo, incazzato con il mondo giusto perchè quello era il primo giorno di scuola.



***
Eccovi anche il secondo capitolo. Inutile dire che siamo rimaste felicissime nel leggere i vostri commenti, ed entusiaste perchè questo nostro progetto è stato accolto abbastanza bene!
Isult: grazie, grazie, grazie! Sei gentilissima, sul serio! Eccoti accontentata con nuovi personaggi, cara. Ah, non parliamo di scuola che abbiamo tutte i capelli dritti per i nervi, stile Bill Kaulitz! Ancora grazie mille, un bacio!
Memuzz: grazie mille anche a te, siamo felici che la storia ti piaccia! ^_^
Niamh15: oddio, la Fede!!! Grazie mille, il tuo entusiasmo ci ha fatto sorridere tantissimo! Grazie, tantissime grazie per i complimenti, sei troppo buona! A presto, kisses!
Missblack'92: Gee è un pò IMOH inside, eh! Grazie mille, e sì, ce ne saranno di cotte e di crude! xo
Le autrici ringraziano vivamente, e sono davvero felicissime e grate per l'accoglienza! Love,
Blaise_sl&LovelyDead
xoxoxo
  
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