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Autore: R_onmyway    08/07/2013    0 recensioni
Ci sono persone che sono legate da un filo, un filo che le unisce ed è indistruttibile, prima o poi quelle due persone si incontreranno e troveranno la serenità insieme, ma se un giorno arrivasse qualcuno e queste due persone tagliaserro il filo?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo per salire sul treno dei miei sogni, quel treno che mi avrebbe portato nella città dell’amore, la città dove ho sempre voluto vivere, dove i miei sogni si potrebbero avverare. Parigi.
Chi avrebbe mai immaginato che su quel treno non ci sarei mai salita, chi poteva sapere che avrei seguito il cuore e l’istinto per una volta; invece di un sogno.
A chiunque l’avesse detto, avrei  risposto che era un pazzo e che per nessun motivo avrei cambiato i miei piani.
Ora, però, sono qui in fila per  fare il check-in, all’aeroporto diretta in un posto che presto scoprirò, ho seguito il mio cuore che mi consigliava di seguire un ragazzo dagli occhi color del mare e il sorriso mozzafiato. Forse questo viaggio mi porterà l’amore, invece di uno stupido lavoro, ma chi lo sa.
Salgo sull’aereo, cerco un posto libero vicino al finestrino, ancora non ci credo che andrò a Londra. Ho sempre amato quella città, amo la pioggia e il suo stile così cool e strano, così underground; è una bellissima città e sarebbe stata la mia seconda meta dopo Parigi.
Finalmente trovo un posto, cerco di sollevare la valigia, ma rischio di farmela cadere in testa, fortunatamente prima che mi spacchi il cranio, arriva in mio soccorso qualcuno, mi giro per ringraziare il mio salvatore ed incontro due pozze d’acqua cristallina e mi ci perdo dentro, ringrazio timidamente e mi siedo al mio posto.
Dopo qualche attimo, dopo essere emersa dai miei pensieri mi accorgo che il giovane si è seduto proprio affianco a me e mi sta tendendo la mano.
-          Piacere Louis, ma per gli amici Lou.
-          Samantha. Rispondo stringendogli la mano. – Ma puoi chiamarmi Sam.
-          Anche tu vai a Londra?
-          Sì, ma non so di preciso perché. Mi ispira.
-          Sei alla ricerca dell’avventura? Mi chiede ridendo.
-          Non lo so, forse. Sto seguendo l’istinto.
-          Ah wow, allora buona fortuna.
 
Ha un sorriso bellissimo, i capelli castano leggermente mossi tirati su in uno strano ciuffo sbarazzino,  la risata contagiosa e, oltre ad essere molto bello è anche simpatico e intelligente.
Abbiamo parlato per circa mezz’ora, ho scoperto che lui è inglese di Doncaster ed era a Milano per visitare un amico. Va a Londra perché abita li da qualche anno con i suoi amici e colleghi. Non mi ha detto che lavoro fa, ma riguarda la musica. Ha 21 anni e la musica è la sua vita.
Io gli ho parlato un po’ di me e di come volevo scappare da tutto, cambiare vita e routine. Gli ho parlato della mia passione per l’arte, la fotografia e la scrittura. Abbiamo parlato di libri e musica e più o meno ci piacciono le stesse cose.
 
Dopo un po’ lui si è addormentato e io mi sono persa a guardare il cielo chiedendomi cosa avrei fatto nella mia vita, quale sarebbe stata la mia strada e i miei  progetti.
Ho solo 19 anni, ma ho capito che nella vita nulla è sicuro e bisogna progettare. Ho paura, ma vivo da sola da due anni e me la so cavare. Questa cosa è solo mia e troverò il mio percorso.
Londra può essere la mia opportunità, un nuovo inizio, più nuovo che mai. Una città mai vista, gente sconosciuta e tante chance.
Mi fido solo di me stessa, ho avuto molte delusioni sia in amicizia che in amore, non mi farò abbattere ancora.
 
Io osservo le cose, le comprendo e non mi metto in mostra.
Accetto l’amore che credo di meritare.
Sono una sognatrice e pensatrice.
Molte persone non apprezzano queste qualità, ma sono l’unica cosa di cui vado fiera di me.
 
Torno alla realtà, l’hostess dice all’altoparlante di allacciare le cinture, perché stiamo atterrando. Sveglio Louis e ci allacciamo le cinture di sicurezza. Vede che sono un po’ agitata e mi afferra la mano, gli rivolgo un sorriso di ringraziamento e lui risponde con un altro dei suoi sorrisi raggianti.
 
-          Louis, ci rivedremo?
-          Sam, non lo so, ma credo proprio di sì. Il destino ci ha fatto incontrare e ci ritroveremo tra le vie di Londra.
Gli sorrido.
-          Grazie per la compagnia e il bagaglio.
-          Di nulla, sono certo che ci rivedremo. A presto.
-          Ciao Lou, a presto.
 
Ci salutammo, consapevoli che forse non ci saremmo più rivisti, ma sapevo che le persone, tornano sempre, magari non come ce lo aspettiamo noi, ma sempre.
 
E con il sorriso, iniziai la mia avventura.
 
 
 
  
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