Capitolo XXIV. Il bacio del
MALE!
Pov Damon
Quando vidi Bonnie entrare nella sala dove Cloe mi aveva rinchiuso,
avevo capito che il piano era andato a rotoli, così ci trovavamo a organizzarci in un altro modo.
Caroline aveva scelto di far
credere agli altri vampiri che lei era la strega, così Bonnie
si era rifugiata nella stanza dove stavo io, chiedendomi aiuto.
Avrei dovuto impalare Josh.
Bonnie sapeva che Cloe si sarebbe avvicinata alla
mia stanza per controllare se stessi bene…e così avrebbe richiamato
l’attenzione di Josh, visto che l’ibrido non era così
stupido da credere alle parole recitate di Cloe.
Così, dopo che Bonnie avermi
lasciato con la porta della stanza non chiusa a chiave, mi misi ad origliare,
in modo da sentire i passi di Cloe e Josh.
E così fu…sentii prima i passi di quelli che potevano essere
di Cloe e poi sentii la risata di Josh avvicinarsi
sempre di più…infine li sentii parlare…poi un urlo mi fece capire che in quel
momento dovevo uscire e impalare Josh.
E così feci…
Aprii la porta e impalai il corpo di Josh
che in quel momento era ai piedi della stanza dove ero rinchiuso guardai Cloe…i
suoi occhi erano sorpresi, non riusciva a crederci.
-Maledetto….maledetto!- urlava Josh,
ma Cloe con la super velocità mi rinchiuse facendomi cadere in camera.
Cominciai a battere le mani vicino alla porta, dovevo uscire
ed aiutare Cloe e gli altri…
Sentivo rumori assodanti provenire da fuori, Josh urlava ma insieme a lui urlava anche Cloe…
…non riuscii a distinguere i rumori…sentivo i metalli dei
candelabri cadere…
Stavano lottando e io ero rinchiuso in quella camera a sentire
la mia donna urlare mentre cercavano di ucciderla.
All’improvviso sentii un forte tonfo e poi la quiete.
Non si sentiva più nulla…così, cominciai a dimenarmi nella
stanza, dovevo uscire…
Con rabbia guardai la finestra…così dopo averla rotta con una
sedia mi portai all’esterno di essa.
La casa era sorvegliata da decine di vampiri…e io ero lì
sopra.
Con calma cominciai a camminare sul tetto in modo da non farmi
sentire e dopo aver trovato finalmente una finestra aperta, mi infilai al suo
interno.
Senza farmi sentire mi avvicinai alla porta e provai ad
aprirla.
Per fortuna era aperta.
Uscii e cominciai a cercare Cloe…Bonnie
e gli altri.
La musica che proveniva dal basso era diventata più forte e in
quel momento non riuscivo a sentire nulla così, mi avvicinai a tutte le porte
per origliare.
Dopo aver cercato di sentire in tutto il secondo piano, dove
eravamo poco prima…decisi di scendere e fu un bene…perché delle voci mi
catturarono, facendo in modo da seguire quelle voci.
Mi portai verso un enorme tenda rossa e senza farmi sentire la
spostai.
Le figure che mi si pararono di fronte mi fecero perdere tutti
i battiti che un cuore umano poteva avere.
Cloe era stata attaccata al muro, ferita da tutte le parti…i
suoi occhi erano rossi…e guardavano un punto fisso…
…i miei occhi seguirono i suoi e vidi Caroline…oh no…
Caroline era per terra con il collo sanguinante…
Così capii che Josh voleva distrarre
Cloe per poi abusare di lei per i suoi scopi.
Lui invece era di fronte a Cloe che le sussurrava chi sa
cosa…dovevo farlo…dovevo spingerlo verso le labbra di Cloe.
Presi un lungo respiro e dopo essere uscito da dietro l’enorme
tenda corsi alle spalle di Josh.
Si accorse della mia presenza solo quando fui vicino a
lui…velocemente gli misi le mani al collo, Cloe mi guardò, le feci cenno con la
testa e lei gli prese il viso…
Lo guardò e mentre lui si strattonò qualcosa dai pantaloni
Cloe gli prese il viso lo baciò.
Fu una cosa rapida…
Puff
Il corpo di Josh prese
fuoco…polverizzandolo poco dopo, mentre tutti i vampiri fuori cominciarono ad
urlare e scomparire proprio come lui…
Sorrisi a Cloe…ma lei non lo fece…
Mi guardò, poi si guardò allo stomaco…
Proprio nella direzione del cuore c’era un paletto infilzato…
-No…cloe no…- sciolsi velocemente i
nodi alle braccia e lei cadde stordita sul mio corpo.
-No…no…no…- urlai…mentre a raggiungerci in quell’istante fu
Stefan che teneva Bonnie per i fianchi, era ferita
anche lei.
-Cosa…cosa succede?- chiese Stefan, ma in quel momento mi
sentivo debole, come se le forze mi stessero abbandonando, guardai Stefan…poi Bonnie…
Dopo aver chiuso gli occhi non sentii più nulla oltre il
grosso tonfo dopo aver sbattuto la testa per terra.
Poi intorno a me…tutto nero.
Pov Stefan
-Damon!- urlai, lasciando Bonnie che
in quel momento si stava avvicinando a Cloe e a Damon.
-Erano legati Cloe e Damon…maledizione!- disse Bonnie, prendendo l’enorme libro degli incantesimi.
In quel momento entrò Erik che rivedendo la figlia di nuovo
morta per terra, cominciò a piangere e dimenarsi.
-Maledetto…di nuovo no…perché!- urlava Erik.
-Zitto Erik…zitto!- urlò Bonnie
concentrandosi.
La vidi chiudere gli occhi e tutte le finestre si spalancarono
velocemente…
Sentivo una grande forza accarezzarmi le spalle e un forte
vento uscì dalle mani di Bonnie.
Non riuscii a capire quello che stava succedendo, ma vidi un
ondata di fumo uscire dal corpo di Cloe per poi poggiarsi sul corpo di Damon.
Il torace di quest’ultimo si gonfiò, poi…come per
miracolo…Damon aprì gli occhi.
Le sue iridi color del ghiaccio si fecero rosse, poi
ritornarono normali.
-Dagli del sangue, Stefan!- urlò Bonnie.
-E’….è un vampiro?- la guardai, mordendomi un polso.
-Si…fai presto o morirà!- disse, per poi ritornare sul corpo
di Cloe.
Mi avvicinai a Damon e gli diedi il polso…lui prima esitò,
poi, bevve dalla mia vena.
Chiusi gli occhi e mi concentrai a stare tranquillo, ma
sentivo parlare Bonnie ed Erik.
-E’…è morta Erik…l’ha pugnalata…non può…non può tornare più
tra noi!- disse Bonnie.
-Non…non può essere…un altro modo?- cominciò a sfogliare il
libro di Bonnie, ma lei lo fermò.
-Erik…l’unico modo per farla tornare è sacrificare o te…o tua
moglie…o la piccola Rose!- fece Bonnie, chiudendo il
libro.
-Prendi me…è colpa anche mia se…se la mia piccola Cloe è
morta! …lei deve vivere…io no!-
Bonnie lo guardò…Damon sentendo
quelle parole si spostò da me e guardò Erik.
-Sicuro, Erik?- fece Bonnie guardando
il padre di Cloe.
-Sicurissimo…prendi me!-
Io, Damon e gli altri arrivati poco dopo, guardammo la scena.
Diverse candele si accessero, un
forte vento accolse il corpo di Erik disteso vicino la sua bambina mentre Bonnie ricominciò con la cantilena di quello che poteva
sembrare un incantesimo.
Vedemmo uscire dal corpo di Erik uno spirito, Bonnie ci guardò e lo incastonò al corpo di Cloe.
Lui giaceva accanto al corpo della figlia, inerme…senza
muoversi…era morto…aveva donato la vita alla figlia…
Un atto eroico…che solo un padre poteva fare.
Restammo ore a fissare i corpi di Cloe ed Erik, ma nulla
succedeva…ma…all’improvviso le dita della mano di Cloe, si mossero.
-Amore…- Damon con dolcezza le accarezzò la testa.
Cloe mugugnò qualcosa…poi lentamente aprì gli occhi.
Si guardava intorno e dopo aver preso lucidità, si rese conto
di quello che era successo.
Eravamo vivi…e vincitori di quella battaglia…ma Cloe…Cloe
aveva avuto una grande perdita.
Quella di suo padre.
Le urla strazianti di quella piccola donna erano un colpo al
cuore…anche a quello di un vampiro, ma come lei anche noi avevamo avuto le
nostre perdite…non potevamo astenerci dal dolore…dopotutto…le persone a noi
care le avremmo portate sempre nel nostro cuore.
Pov Cloe
Era una settimana da quando mio padre era morto, tutti mi
avevano detto che non era mai stato così deciso su una decisione quanto quella
presa per salvarla.
Mio padre mi aveva donato la sua vita…voleva che
vivessi...voleva che vivessi finalmente una vita normale, accanto alla persona
che amavo.
Era sempre stato contrario all’amore tra un umano e un
vampiro…
…ma dopotutto io non ero una ragazza normale…ero una
Silfide…poi demone…poi entrambe e infine avevo provato tutte queste forze
insieme all’essere vampiro di Damon.
Ora però, grazie a mio padre…non avevo nessun potere…
…non potevo comunque definirmi una ragazza normale…per il mio
passato, ma…ma ora potevo essere ciò che lui voleva.
Mi sentivo affranta…
Avevamo mentito alla mamma, non potevo andare lì e dire:
“Mamma, papà è morto perché ha voluto donarmi la sua vita”…
…non potevo!
Così, avevo deciso di dirle che…
…che papà era morto di morte naturale e che era malato già da
tempo.
Quando aveva visto il corpo inerme di papà, niente l’aveva
potuta fermare nel pianto.
Anche se erano separati, la mamma lo amava ancora e forse
poteva credere in una riappacificazione…che ora…non poteva più avvenire.
Avevo passato tutta la settimana a guardare le foto di quando
ero piccola insieme a Rose, che proprio come me…non faceva altro che pensare al
atto eroico che aveva fatto.
-Ci pensi ancora?- fece una voce dietro di me, mentre io
sfogliavo per la centesima volta l’album di famiglia seduta sul letto.
Voltai il viso e bello come il sole c’era Damon poggiato alla
finestra. –Si…- richiusi l’album.
-Ti stai facendo solo del male.- disse Damon, avvicinandosi a
me.
-Lo so…ma…non…riesco…a…non…farlo.- si formò un groppo alla
gola.
Damon si avvicinò a me. –Ehi!...tranquilla piccola mia…tuo
padre ora, vive in te!- fece infine, abbracciandomi.
-Hai…ragione!- lo strinsi più forte che mai.
-Io ho sempre ragione!- disse, facendomi ridacchiare.
Alzai il viso e lo guardai. –Sei di nuovo lo stronzo di
prima!-
-Non più!- disse per poi eliminare le distanze tra noi. –Ho
avuto paura di non rivederti più!- ammise, stringendomi poi a lui.
-Mi vedrai comunque morire!- dissi, pensando al fatto che ora
lui era un vampiro e io una semplice umana.
Damon sembrò pensarci su. –Al momento che stai per morire, mi
ucciderai con te!- fece infine.
-Sarò vecchia e tu un baldo giovane, bello e
misterioso…troverai altre donne prima che io muoia!- gli occhi cominciarono a
pizzicare.
-Non amerò nessuna che non sia tu!- disse, prendendomi il viso
tra le mani. –Amo te, voglio te e morirò con te!- poggiò nuovamente le labbra
sulle mie, ma questa volta in quel bacio c’era più passione, più amore, più
voglia di vivere.
-Ti amo, Damon!-
-Anche io ti amo, Cloe!-
Ci stendemmo sul letto e cominciammo a coccolarci.
Lui guardava me e io guardavo lui.
Potevo perdermi in quegli occhi color dell’oceano, potevo
perdermi nel sapore dei suoi baci.
Potevo perdermi in lui perché ora, era mio e io ero sua.
Poteva sembrare tutto così surreale, ma invece per noi era
così normale.
Ci amavamo…ed era quello che contava di più.
Salve ragazze mieeee!
Allora? Perdonate il mio ritardo?...spero di si,
purtroppo ho tenuto alcune settimane impegnate tra cose da sistemare e anche un
pizzico di lavoro, ma giusto un pizzico eh!
Comunqueeeeee…come vi sembra il capitolo? Siamo quasi alla fine, manca un
solissimo capitolo per sapere come finirà questa storiella.
Come sempre ringrazio chi legge, recensisce,
mette nelle seguite e anche nelle ricordate.
Senza di voi non sarebbe mai nata questa storia!
Auguro tante buone vacanze a tutti…
…Tanti bacini
S_F