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Autore: xingchan    08/07/2013    1 recensioni
Xing, cinque anni dopo (la fine del manga! XP).
Ling Yao è divenuto imperatore da appena tre anni, e Lan Fan come al solito è al suo fianco come sua protettrice. Tutto procede più o meno tranquillamente a corte, grazie all'unione delle famiglie e alle innovazioni che il nuovo sovrano introduce nel suo impero, accompagnate da numerosi doveri che il ragazzo dovrà caricare sulle proprie spalle, molti dei quali gli risulteranno trmendamente contrastanti con i suoi sentimenti e con il suo modo di essere.
L'intenzione di Ling di modificare alcune leggi, il misterioso caso dell'omicidio del suo predecessore e un'invidia covata da tempo e mai espressa saranno le cause per cui Ling dovrà impugnare ancora le armi per difendere la Pietra Filosofale, il suo regno e coloro che ama.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lan Fan, Ling Yao, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fragments of a Love'
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L'idìllio spezzato



La trasmutazione era ormai conclusa.


La luce rossa cominciò ad attenuarsi sempre di più finchè non lasciò spazio al buio della notte.


I sudditi di Ling Yao videro andare via i loro segni cutanei con incredulità, e questa crebbe ancora di più quando constatarono che anche tutte le cicatrici che deturpavano i loro corpi si erano come volatilizzate. Ma questo valeva per i vivi. Per coloro che morirono prima di quegli attimi, ormai non ci sarebbe stato più niente da fare.


Jin e Soo Yang erano rimasti attoniti per tutta la sua durata, e la principessa Ying perse addirittura la cognizione del tempo osservando quelle scariche rosse diramarsi attraverso il paese. L'onda d'urto aveva spazzato via i vetri rimanenti della fialetta, disperdendo le schegge. Ling era ancora in quella posizione, con le mani aperte sul pavimento. Il grigiore della pelle era ancora al suo posto e non accennava a sparire, e questo preoccupò non di poco gli altri accanto a lui. Tutto d'un tratto, il giovane sovrano si riversò a terra. Il movimento fece sì che il fermaglio già scomposto si slacciò completamente, spargendone i capelli sulle spalle.


A Jin quasi prese un colpo, mentre Ying si precipitò per accertarsi delle sue condizioni, così come fecero i due servi, l'alkahestrista ed alcune guardie e quei pochi consiglieri che si erano riuniti lì non appena seppero che il loro monarca era tornato. Il ragazzo non dava segni di alcun genere; solo la sua espressione corrugata lasciava intendere che fosse ancora vivo. La rappresentante principale del clan di Huxian gli pose due dita sotto il naso, constatando così che l'imperatore era sopravvissuto.


"E' svenuto..." disse sollevata, rincuorando a sua volta gli altri ragazzi intorno a loro. "Sarà meglio portarlo da un dottore."


"Ma perchè è ancora malato?" chiese Soo Yang lamentandosi.


"La trasmutazione è andata buon fine." si affrettò a rispondere l'uomo esperto di Alkahestry. "Non capisco come...". Si arrestò di colpo quando vide che le macchie stavano via via sfumandosi, anche se una volta guarito, Ling assunse una tonalità così pallida che temettero stesse per morire in ogni caso, se non fosse che, in contemporanea, il suo volto si distese regalandogli un aspetto più sereno.


Con loro grande sollievo, l'imperatore si rialzò sulle proprie ginocchia non senza un enorme sforzo, facendo leva contro la piattaforma pavimentale, per poi passare alla spalla di Jin e a quella di Ying.


Stava di sicuro meglio dei minuti che precedettero la trasmutazione, ma si vedeva lontano un miglio che era stravolto e con scarsa energia. Provò a muovere la testa a destra e a sinistra per rendersi conto chi aveva intorno, e sebbene distinse chiaramente le persone che lo circondavano, continuò quella sua ricerca ancora un po' prima di sentire Jin che accuratamente gli legava i lunghi capelli corvini secondo le preferenze dell'imperatore.


"State bene, Maestà?" domandò la principessa Huxian sempre impegnata a sostenerlo.


"S-Sì, grazie. Ma...". A causa di un forte dolore di testa, non poté proseguire la sua richiesta di spiegazioni, così, si volse in direzione dell'alkahestrista, che prontamente lo assicurò riguardo all'esito della trasmutazione.


"E' andato tutto per il meglio, Maestà!" commentò entusiasta con un sorriso a trentadue denti. "La Pietra..." indicò con un gesto il centro del cerchio "si è consumata del tutto. Ma lo strato di purificazione che avete ideato, oltre all'intenzione di farli guarire di tutti i loro mali, si è rivelato davvero utile. In questo modo anche tutti gli animali e la vegetazione ne sono usciti immuni. Ormai non c'è nulla di cui preoccuparsi."


"Bene..." sospirò il monarca stanco ma soddisfatto. Era così felice che tutto si era risolto nel migliore dei modi, però intuì che c'era comunque qualcosa che stonava con quella situazione che avrebbe dovuto arrecargli felicità.


Aveva evitato che Xing finisse come un'inifinita landa desolata, certo, ma non poteva non pensare a quelle centinaia di morti di cui lui non aveva potuto occuparsi.


Purtroppo, un settimo della popolazione di Xing era ormai deceduta: Ling non aveva osato utilizzare l'Alkahestry su gente per la quale era necessaria una trasmutazione umana. Ma il resto, ovvero la maggior parte dei Xinghesi, aveva riacquistato il benessere fisico grazie al debellamento della malattia. Preferì salvare il salvabile, curando le persone in fin di vita omettendo di intaccare il normale ciclo dell'esistenza resuscitando le vittime. E se anche avesse voluto, l'energia della Pietra non sarebbe stata sufficiente. Era incredibilmente potente, questo era vero, ma comunque esigua per un territorio vasto come Xing.

Molte di quelle risorse le aveva addirittura impiegate a suo discapito, concedendosi il solo lusso di guarire anch'egli dal contagio lasciando su di sé i segni di anni di lotta.


Infatti Jin si accorse che le sue vecchie ferite, comprese quelle procurate durante l'attentato da parte dei suoi due fratellastri, erano ancora al loro posto.

"Avevate detto che la vostra trasmutazione ha curato la popolazione da qualsiasi male." intervenne il piccolo sguattero "Perchè i tagli sul vostro corpo sono ancora aperti?"


"Le mie ferite rimargineranno da sole. Non ho voluto sprecare energia che sarebbe servita per un altro uomo." ribatté Ling ancora ansante.


Quella replica sbalordì non poco il bambino. Perchè sebbene sapesse che Ling Yao era davvero un re fuori dal comune, aveva dato prova del suo amore verso la sua gente anche sacrificando se stesso. Le poche guardie e i vecchi che erano con loro, solo un po' più distanti, distesero i loro lineamenti in un sorriso di gratitudine.


Nonostante fosse lontano dall'imperatore di poco meno di un metro, pressappoco alle sue spalle, lo cinse buttandogli le braccia al collo, stringendolo con affetto. Per tutta risposta, il ragazzo gli prese con tenerezza le mani, appoggiando la sua testa su quella di Jin e restando così per interminabili istanti.


Da quei pochi libri che riusciva a leggere, molti dei quali proprio insieme al giovane sovrano, gli imperatori che durante il tempo hanno occupato il trono di quel paese sono sempre stati uomini la cui incolumità veniva prima di qualsiasi cosa al mondo, perfino dei loro stessi figli e delle loro consorti. La mentalità dominante di Xing, fredda ed imperturbabile non si fermava di certo ai legami di parentela. Dei servi poi, per i quali non si provava altro che senso di prevaricazione, non se ne parlava neppure di instaurare con loro un rapporto di intesa. Erano soprattutto le donne, tranne che per le più altezzose, quelle che erano disposte a socializzare con le ancelle, spinte per lo più dal desiderio di essere apprezzate, se non dal proprio consorte o dalla propria famiglia, almeno dai propri schiavi. E fu proprio in questo modo che l'amicizia profonda di Ying e Soo Yang era sbocciata. La ragazzetta serva era stata prelevata dal proprio villaggio con la forza per essere la responsabile della toeletta della principessa. Con il passare degli anni, le due divennero praticamente sorelle. Nessuno era riuscito a dividerle mai, tanto che fu proprio grazie alla serva che Ying poteva sgusciare via dalla sua abitazione per incontrare Lou di nascosto.


Quest'ultimo e Lan Fan apparvero d'improvviso al margine della sala del trono. Correndo come matti avevano raggiunto il castello proprio nel momento in cui la luce della Pietra Filosofale cominciava ad affievolirsi. Il suo effetto benefico aveva dato loro una nuova carica che ristabilì anche la loro resistenza. Lou richiamò l'imperatore avvicinandosi sempre di più a lui seguito a ruota dall'altra combattente. Attratto dalla voce del giovane Han, Ling si voltò subito, sapendo con certezza che con lui vi era la sua guardia del corpo, pensando dentro di sé che non lo sarebbe stata ancora per molto.


Ying parve sollevata dalla presenza di Lou e, quando furono vicini abbastanza, si lasciarono andare in un abbraccio appena accennato. Lan Fan, preoccupata per il suo signore, si posizionò davanti a lui per chiedergli delle sue condizioni di salute. Ma non fece in tempo a formulare la domanda che Ling la cinse d'impeto, cercando istintivamente di stringerla quanto più possibile.


La ragazza s'irrigidì oltre ad arrossire come una furia serrando gli occhi per imporsi di non piangere. Ma quell'abbraccio così caldo non era l'unico motivo per cui aveva voglia di versare lacrime. Ling Yao era ignaro di ciò che accadde durante il combattimento fra lei e Lou contro i principi Han e Lee. Appariva così felice che Lan Fan si chiese se sarebbe stata una buona idea informarlo della morte di Chen. Ma se non lo avesse saputo da lei o dall'altro guerriero, ne sarebbe venuto a conoscenza comunque.


Si disse che quello non era il momento di sognare ad occhi aperti; ma non riusciva a spingerlo via delicatamente come aveva già fatto durante la notte commemorativa degli antenati. Dopo tutta quella protezione che gli aveva offerto, sentiva che aveva tutto il diritto di godere di quelle braccia tiepide che le circondavano il corpo minuto e di quella mano che le lambiva amorevolmente la schiena. Ma era tremendamente a disagio con quegli sguardi sorpresi, tranne quelli di Jin e Ying, ed indagatori fissi su di loro, soprattutto di quelli evidentemente contrariati.


Passarono molti secondi prima che Ling si rendesse conto che non era adatto un contatto simile davanti a tutti quegli estranei, ma era convinto che non era la loro presenza ad interferire con la mancanza di reazioni da parte di Lan Fan. Molto probabilmente era ancora della stessa opinione che gli rivelò quella notte fra gli alberi oppure forse non le era affatto gradito tutto quell'interesse. Perciò, in segno di rispetto di quella che doveva essere la volontà della ragazza, Ling la sciolse dell'abbraccio, un po' risentito a dir la verità, permanendo nel suo stato di contentezza tenendola però per le spalle.

La vide ancora con le guance in fiamme, mentre le chiedeva dove fosse Chen.


La sua espressione, insieme a quella di Lou, s'indurì per poi divenire triste e malinconica. Si coprì il viso con le mani, incapace di parlare.


"Lan Fan," insisté il sovrano stavolta seriamente, scrollandola "dov'è Chen?"


Una volta che ebbe pronunciato ancora il suo nome, la sua giovane combattente si arrese ad un pianto leggero e a stento soffocato anche a causa del ricordo della morte di suo nonno, e per lui, incupirsi era la sola cosa che era in grado di fare in quel momento, rifiutandosi di pensare al peggio e tentando di rifugiarsi nella convinzione che doveva essersi sbagliata. Eppure, bastò una semplice conferma per sbarrargli tutte le vie di fuga.


"E'... E' morto, sire...". Fu Lou ad annunciarlo, non senza una quantità enorme di difficoltà. Ling scosse lievemente la testa, rivolgendola al ragazzo che aveva aperto bocca e guardandolo con la faccia di chi non vuole accettare la realtà. Staccò finalmente le mani dalle braccia di Lan Fan, alle cui lacrime si aggiunse anche il piccolo Jin.


Gli altri uomini, udito ciò, presero a mormorare fra loro.


"CHE DIAVOLO STAI DICENDO?" disse con rabbia, scattando in piedi e stringendo i pugni. Sembrava davvero volesse dargliene di santa ragione; al suo servo più giovane faceva letteralmente paura. I singhiozzi di Lan Fan aumentarono, diventando sempre più distinti.


A quelle parole che sconfinavano nell'incredibile, Ling faticava a credere.


Chen non poteva essere morto.


Lou sicuramente si stava prendendo gioco di lui, il suo Imperatore, insieme a Lan Fan. Era questo che pensava una parte di lui. Ma d'altro canto, come potevano persone fidate come loro mentirgli su una cosa del genere? No, erano troppo fedeli per comportarsi in questo modo. Anche loro avrebbero giudicato uno scherzo così di pessimo gusto.


Sebbene la notizia fosse inequivocabile, Ling non poté trattenersi oltre.


Già sentiva rotolare giù dalle guance le proprie stille salate, quando fu in procinto di ripensarci e sfogare il suo dolore a spese di Lou.

"Non dirmi bugie, Lou..." ringhiò sommessamente, prima di avvicinarsi al giovane minacciosamente.


"E' stato ucciso dai principi Sun e Chiang..." proseguì il ragazzo, al che l'imperatore s'infervorò ancora di più.


"COME PUò UN UOMO CHE VOI STESSO AVETE SALVATO DALLA MORTE DIRVI UNA MENZOGNA??"


Era stata la principessa Ying ad urlare, con gli occhi lucidi e il tono stanco. Ling sembrò riprendersi per un attimo prima di osservarla con attenzione, spostando quest'ultima in direzione degli altri ragazzi. Se non fosse stato per gli sguardi terrorizzati di Jin e Soo Yang che per il timore cercavano di proteggersi a vicenda, avrebbe dato il primo schiaffo della sua vita ad un servo. Ritrasse la mano fulmineo quasi fosse stato scottato da quello che avrebbe potuto fare quasi vergognandosene e, piangendo ancora più copiosamente, si volse e scappò via, con il braccio premuto sugli occhi.









NDA

Scusate se mi sono fatta attendere, ma ci tenevo che uscisse bene (anche se non ne sono contenta).

Bene, dopo questa scena... Mi concedo una commozione personale. Perchè dopo aver visto Ling nel bel mezzo di scene comiche o al massimo di tensione, ti fa davvero male vederlo piangere per la morte di qualcuno, come se fosse una cosa che non ti aspetteresti mai. E questo l'effetto che mi ha fatto quando è stato Foo a morire. Ma non si poteva posticipare questo momento.

Povera Laylath: non s'è ancora ripresa dallo shock di "The space between us" che ora ha dovuto sorbirsi questo capitolo! XD Forse ci sono degli errori, perchè non l'ho riletto. ^-^'

A presto!! :)




   
 
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