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Autore: fuck off i love 1D    08/07/2013    7 recensioni
una storia d ' amore fra un professore e la sua alunna.
dalla storia:
-Se ne vada ! Mi ha già detto tutto .- Sussurrò asciugandosi le lacrime con la manica della divisa.
-Non è vero , non ti ho detto una cosa.-
Con un passo la raggiunsi annullando così le distanze .La baciai. Il dolce suono delle nostre labbra che si toccarono, era abbastanza da farmi cadere nell’oblio.
Mi abbracciò con forza, le dita strette sulla mia pelle, all’altezza del collo per cercare di approfondire ancora di più il bacio, la sollevai senza fatica trovandoci così alla stessa altezza.
Afferrò i miei capelli con rabbia, facendovi scorrere le dita e strattonandoli con forza.
Ringhiai, e con un ansito disperato, le nostre labbra si aprirono appassionatamente.
Lussuria, confusione, rabbia e agonia, tutte presenti contemporaneamente nel nostro bacio.
Alla fine, le nostre labbra si separarono cercando di far tornare alla normalità la nostra respirazione. Appoggiai la mia fronte calda contro la sua .
-Ecco che cosa non ti ho detto.- Sussurrai sorridendole e nel suo volto si dipinse in un bellissimo sorriso. Il più bel sorriso che io avessi mai visto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CHAPTER 18

Arrivai senza problemi al locale stra colmo di gente e proprio davanti all’ entrata c’era Jessica che mi aspettava agitata mentre si mangiava le unghie.
Accelerai il passo e mi diressi verso di lei afferrandolo con entrambe le mani le sue spalle e scuotendolo un po’, forse troppo duramente.
-Dov’è?! DOV’ È LEI?!- Urlai spaventandola, ero troppo preso dall’ ansia e dalla collera per riuscire ad avere un autocontrollo.
-È…è…è dentro.- Disse singhiozzando.
-Cosa è successo?- Dissi cercando di calmarmi, mi tolsi la giacca e l’ appoggia sulle spalle infreddolite della mia alunna.
-È ubriaca marcia e li dentro sta succedendo un casino…- Singhiozzò asciugandosi una lacrima con il polso.
-Vai in macchina ora e dormi, se riesci. Io torno fra poco con Baja.- Dissi dolcemente mentre le davo le chiavi dell’ auto.
Le prese e mi sorrise riconoscente mentre mi sussurrava un ‘grazie’.
Quando arrivai all’entrata, una serie di sguardi si posarono su di me, seguendomi come un’ombra. Dovevo andarmene al più presto da li. Un buttafuori però bloccò la mia strada.
-Non puoi passare- Affermò duramente con la sua voce possente e minacciosa. Un uomo di colore, massiccio e grosso, ostacolava il mio cammino.
-Devo recuperare una persona, fammi passare ci metto poco.- Dissi con lo stesso tono.
-Non puoi passare.- Ripetè.
-Senti, non voglio restare in questo posto di merda e puzzolente pieno di ragazzini stra fatti e ubriachi, devo solo recuperare una testa di cazzo e me ne vado. Ora lasciami passare.- Dissi incazzato.
-NON.PUOI.PASSARE.- Sillabò lo scimmione, sembrava un cd rotto.
-Sono i soldi che vuoi? Vuoi quelli per farmi passare?!Toh.- Dissi dandogli 50 euro e finalmente ebbi libero accesso a quel fottuto locale.
-Grazie- Affermai con presunzione.
Percorsi un lungo corridoio tappezzato da adolescenti ubriachi e mezzi svestiti intenti a pomiciare in modo molto spinto. Appena arrivata alla fine del corridoio, trovai una porta. La aprii e una musica a volume altissimo mi investii. La puzza di alcol e di fumo mi penetrò nelle narici, disturbandomi profondamente. Misi a fuoco ciò che avevo davanti, trovandomi in un posto che superava le mie aspettative. Era una stanza grandissima, dove al lato sinistro della porta c’era il bancone, in fondo la cabina dj, ed in mezzo tutta pista, con vari cubi sparsi un po’ ovunque. In fine, al centro della stanza, vi era un cubo più grande di tutti, dove si poteva ballare in più persone. Molte più persone. Cominciai a vagare in quel posto, cercando Baja. Sarebbe stato un lavoro molto difficile. Quel posto era pieno zeppo di gente. Vagai per molti minuti, senza successo. Passato un quarto d’ora dal mio arrivo riuscì finalmente a trovarla. Niente avrebbe potuto preparami alla scena che mi si parò davanti agli occhi. Baja, mezza svestita in un modo assurdo, che ballava sul cubo centrale, quello più grande di tutti. Ballava, poi. Una parolona. Si strusciava contro due ragazzi, toccandoli e baciandoli ovunque. Una mano di quelli era infilata nel vestito attillatissimo della ragazza che le fasciava perfettamente il corpo, intento a fargli un bel lavoretto di mano. Una mano di Baja, invece era infilata nei pantaloni di un secondo ragazzo.
-Baja.- Sillabai furioso impercettibilmente.
Un ragazzo l’ afferrò per la vita e la fece scendere dal cubo, aveva una brutta faccia che non prospettava nulla di buono.
-Hei bella che ne dici di andare a casa mia?- Le chiese il tipo.
-Portami via. -Rispose Baja con un tono di voce instabile e iniziando a barcollare.
-Lei non va da nessuna parte.- Dissi tirando la mia ragazza verso di me.
-Ma tu che cazzo vuoi? Fatti da parte coglione.- Disse spingendomi e afferrando per un polso Baja.
-Si dal caso che lei sia la mia ragazza, vattene.- Dissi fra i denti.
-Harry, ma che cazzo vuoi?! Lasciami stare.- Si intromise Baja.
-L’ hai sentita la puttana?! Lasciala stare.- Sentii una forte rabbia crescermi dentro e non riuscii a trattenermi dal colpire con violenza quel ragazzino. Il pugno che gli tirai fu abbastanza forte da farlo cadere per terra e terrorizzarlo.
-Non.Chiamarla.Puttana.- Sillabai furioso. Dopo di che lascia quel locale in fretta trascinandomi dietro Baja.
-Lasciami, Harry lasciami!- Urlò dimenandosi mentre la portavo verso l’ auto.
-Sta zitta.- Dissi con rabbia.
-Non sei nessuno per dirmi quello che devo e non devo fare!- Continuò riuscendo a liberarsi dalla mia presa.
-Fino a prova contraria sono il tuo insegnante e tu sei sotto la mia tutela e se ti succede qualcosa è colpa mia e degli altri insegnanti, in più hai trasgredito alle regole, tu e la tua amica siete uscite dall’ hotel di nascosto e per questo sarete punite severamente.-
-Non lo farai mai e ora lasciami andare coglione.- Disse facendo per andarsene. È vero, non avrei mai raccontato a nessuno di quella sera, ma volevo almeno cercare di farla ragionare.
-Tu adesso torni in hotel con me con le buone…- Con uno scatto la presi su una spalla.
-O con le cattive…- Finii la frase.
-Lasciami stronzo, lasciamiiii.- Strillò agitandosi, mentre la portavo in macchina.
-Agitati pure quanto vuoi tanto ora non hai più vie di scampo.- Dissi appoggiandola sul sedile dell’ auto e chiudendo la portiera.
 
 
-Ahia, Dio che male.- Mormorò Baja risvegliandosi nel mio letto.
-Ben svegliata ragazzina.- Dissi sarcastico, seduto sulla poltrona di fianco al letto con un sacchetto di ghiaccio sulla mano.
 -Ma dove sono?- Domandò Baja aprendo lentamente gli occhi e toccandosi la testa dolorante.
-In camera mia.- Risposi acidamente.
-Che ci faccio in camera tua?- Chiese la ragazza, un po’ più presente e anche in preda al panico.
-Ti ci ho trascinato, dopo averti salvato da un ragazzino che voleva scoparti approfittando del fatto che eri ubriaca marcia.- Spiegai sempre più cattivo.
-Eri in discoteca?- Disse la ragazza spalancando completamente gli occhi, preoccupata.
-Sì. E se ti stai domandando che ci facevo li, la risposta è che Jessica mi ha chiamato preoccupata. E se ti stai domandando se ho visto qualcosa, la risposta è sì. Ho visto tutto.- Dichiarai perfido. Poi mi alzai dalla poltrona, e gli misi con violenza il ghiaccio sulla fronte. Mi sedetti su un bordo del letto con le mani incrociate e con la testa bassa. Avevo vegliato su di lei tutto il tempo, assicurandomi che stesse bene, risistemandole le coperte ogni volta, baciandole la fronte un milione per assicurarmi che non le fosse venuta la febbre, o forse era solo un motivo per baciarla. Ero distrutto sia dentro che fuori, mi faceva male il cuore ed ero arrabbiato davvero tanto con lei, ma alla fine non riuscivo a darle tutta la colpa, perché alla fine questa battaglia l’avevo incominciata io.
-Ehi…- mi chiamò dolcemente Baja, facendomi alzare la testa.
-Che c’è?-  Sospirai stancamente.
-Ti ringrazio per avermi aiutata, e mi dispiace che tu abbia assistito a quella scena. Ma non hai il diritto di essere arrabbiato. Hai cominciato tu questo gioco del “spezza il cuore alla persona che ti ama”, non io.- Affermò innervosita.
 -Senti Baja, cresci un po’, così magari sarai anche in grado di ascoltare ciò che ho da dire. Ma per allora, non so sono disposto ad aspettarti.- Dichiarai rabbioso.
-Cosa? Cresci un po’? Tu dici queste cose a me? Ma ti rendi conto? Devo ricordarti chi se ne è andato per stare con un'altra?!- Esclamò furiosa Baja alzandosi e posizionandosi davanti a me.
-Ma porca troia, bambina di merda tu non hai capito proprio un cazzo di questa storia!- Dissi scattando in piedi e sovrastandola con la mia altezza.
-Io non ho capito un cazzo?! Cosa cazzo c’è da capire? Mi hai lasciato, mi hai abbandonato, mi hai spezzato il cuore per un'altra Harry, e mi hai fatto credere che la colpa fosse mia, che non fossi io quella giusta per te, che non fossi abbastanza. Ma mi sbagliavo perché è solo TUA la colpa e sei solo TU il coglione.- Disse con rabbia mettendosi in punta di piedi e spingendomi.
Mi incupii e mi sedetti sul letto tenendomi la testa fra le mani.
-Sai…io quella per cui ti ho lasciata l’ amavo tanto tempo fa, dovevamo sposarci, ma lei è scappata e mi ha abbandonato lasciandomi solo un bigliettino dove diceva che sarebbe tornata…Sono passati due anni e pensavo di averla dimenticata… ed era così… Solo che quando mi si è presentata davanti il mondo mi è caduto addosso, e mi sono sentito così fragile e indifeso, come se fossi perso, come se fosse buio e facesse tanto freddo... Ti sei mai sentita così Baja? È come se stessi urlando e nessuno potesse sentirti. Ti senti completamente distrutto e quella persona è l’unica che ha importanza, e senza di quella, tu non sei nessuno. E nessuno potrà mai capire quanto tu ti senta ferito, ti senti come se avessi perso tutte le speranze, come se niente potesse salvarti. E  anche quando è la fine, quando senti che tutto è andato, tu continui a sperare…-
-Mi sono sentita così quando mi hai lasciata…- Mormorò.
-Baja…-
-Perché non mi hai mai parlato di lei?!- Mi chiese dolcemente sedendosi accanto a me.
-Perché non c’è n’ era bisogno. Io amo solo te,  unicamente te. Pensavo di amarla ancora, ma mi sbagliavo, non c’è stato un singolo momento in cui non mi sia pentito di averti lasciato, non c’è stato neanche un secondo in cui mi sia sentito felice con lui e non c’è stato nemmeno un secondo in cui non mi sei mancata. Sono stato peggio di quando lei mi ha lasciato, era come se mi avessero tolto l’ ossigeno e non potessi più respirare…-
-Perdonami, ti prego amore mio, io non ce la faccio a vivere senza di te, ti amo, ti prego perdonami.- Dissi piangendo alzando la testa e guardandola dritta negli occhi, e notai che anche lei stava piangendo.
-Ti prego non lasciarmi mai più.- Disse buttandosi tra le mie braccia singhiozzando, e non potei fare altro che stringerla il più forte possibile.
-Mai, mai più amore mio.- Dissi fra le lacrime e tirandola verso di me la feci sedere sulle mie gambe.
-Ti amo Harry.- Disse appoggiando la sua fronte contro la mia. Le asciugai una lacrima con il pollice e le sorrisi dolcemente.
-Ti amo anch’io Baja.-Le sussurrai sulle labbra prima di unirle finalmente in un dolce bacio. Quelle labbra morbide e calde, erano il mio personale paradiso.
-Ti amo.- Le ripetei staccandomi per un secondo dalle sue labbra, per poi trascinarci sul letto.



HELLOOOOOO PIPPOL <3
dfjhsdariflusdhfiusd finalmente hanno fatto pace <3 Dai ho postato anche abbastanza in fretta, sono stata brava  <3 allora questo è l' ultimo capitolo e ho già in mente come fare l' epilogo, ma dovrete aspettare un po' <3 <3 bon ho detto tutto <3 ciao, vi amo e... recensite ;) <3




E POI C' è JESS CHE ANCHE LEI è MOLTO IMPORTANTE COME PERSONAGGIO <3

  
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