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Autore: Simo67    08/07/2013    1 recensioni
Tra pochi mesi mi libererò di te, e di noi… mi libererò della tua bella testolina sfregiata, dei tuoi stupidi amici e mi dimenticherò tutte le volte che mi hai fatto incazzare… facendomi sentire vivo come nessuno ha mai fatto nella mia breve vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sette anni… sette anni di guerra, di dispetti, di litigate…
 
Tra pochi mesi mi libererò di te, e di noi… mi libererò della tua bella testolina sfregiata, dei tuoi stupidi amici e mi dimenticherò tutte le volte che mi hai fatto incazzare… facendomi sentire vivo come nessuno ha mai fatto nella mia breve vita.
 
Un diario.. chi l’avrebbe mai detto che lo stupendo e perfetto Draco Malfoy potesse tenere un diario. Eppure aveva dovuto farlo, ne aveva sentito l’esigenza… essere sempre al top aveva un prezzo da pagare, e tenere un diario non era il peggior in fin dei conti.
 
Tenere il conto delle volte in cui Harry lo aveva spettinato, in cui Potter lo aveva schiantato, disarmato.. le volte in cui avevano litigato in classe, o nei corridoi… le volte in cui Harry era stato punito al posto suo, o che Piton lo aveva ripreso e umiliato… Harry, Harry, Harry… da quando aveva cominciato a essere così importante?
 
“Hey sfregiato, da quando passi vicino ai corridoi dei serpeverde senza chiedere il permesso?”
 
“Non mi risulta di dover chiedere il tuo di permesso furetto, e comunque lasciami stare…”
 
Così biondo, così diverso da lui, così algido, così composto… sembrava animarsi solo nelle discussioni tra di loro. Gli faceva venire voglia di spettinarlo, di toccargli quei capelli così perfetti… quei capelli morbidi che incorniciavano quel viso privo di espressioni che non fossero di odio.
 
Eppure a volte lo aveva visto sorridere, lo osservava in sala comune… o durante le lezioni di pozioni, l’angolo della bocca che si sollevava appena e la tensione che spariva dalle sue spalle, salvo ricomporre la solida odiata espressione non appena incrociava il suo sguardo.
 
Destinati ad essere nemici, dal primo incontro a Hogsmeade, destinati ad amicizie diverse, a schieramenti diversi.. destinati… che brutta espressione
 
A Draco non piaceva l’idea di essere costretto a odiarlo, non voleva sentirsi costretto a fare nulla…e allora scriveva quei fogli, era la sua piccola ribellione.. avrebbe voluto ucciderlo, animato dal desiderio di suo padre di fare lo stesso. Detestava  quel cespuglio di capelli neri, e quei ridicoli occhiali e quella smorfia che faceva quando era alle strette.. chissà da quando aveva cominciato a osservare ogni piccolo dettaglio … non avrebbe saputo dirlo.
 
Era così diverso da lui, era così disordinato, era assurdo… non aveva gusto nel vestire, e si circondava di persone inutili e senza carisma…quante cose avrebbe potuto insegnargli, se solo avesse potuto frequentarlo.. frequentarlo? Potter e Malfoy che si frequentano? Oh mio dio…
 
Eppure qualcosa c’era, semplicemente non potevano esistere uno senza l’altro, nessun’altro sarebbe potuto essere quello che erano l’uno per l’altro.
 
Un giorno Harry lo aveva seguito, con il mantello dell’invisibilità, e aveva potuto constatare che si impegnava nello studio, che quando qualcosa lo appassionava davvero gli si accendeva lo sguardo… ed era bello.. inaspettatamente e imprevedibilmente bello.
 
Si era avvicinato e aveva sentito il suo profumo, profumava di bagno schiuma costoso ed era stranamente spettinato… era rimasto senza respiro quando lo aveva visto tirar fuori un quaderno nascosto in mezzo alle sue cose e poi l’aveva visto nasconderlo quando erano arrivato i suoi fedeli scagnozzi.
 
Alohomora… l’aveva fatto, aveva aperto il suo diario… solo un momento, il tempo di vedere scritto il suo nome decine di volte… sfregiato, san potter, il mio peggior nemico.. che strano effetto vedere il suo odio per iscritto.
 
Non pensava che lo avrebbe fatto, lo aveva cercato, sperando di trovarlo un momento da solo.
 
“Cosa vuoi sfregiato? Stammi alla larga”
 
“Ho bisogno di parlarti”
 
“Io no, voglio solo insultarti… e non mi toccare”
 
Harry aveva posato due dita sulla sua spalla, facendolo sussultare, e lo aveva guardato dritto in quegli occhi di ghiaccio. Gli era sembrato di vedere qualcosa bruciare, in fondo… ma non ne era sicuro.
 
“Malfoy… “ gli aveva detto tra i denti “ti aspetto stasera alla torre di astronomia.. da solo”
 
“Non ci sperare San Potter”
 
Gli rimaneva il diario, era stranamente agitato e non sapeva come mai, aveva fatto un esercizio di odio scrivendo dieci volte per quale motivi odiava il prescelto. Quel ragazzo insulso e inutile, con quegli stupidi occhi verdi.
 
Alla fine aveva vinto la curiosità, si era presentato alla torre in ritardo.. in fin dei conti lui era Draco Malfoy… e aveva trovato Harry intento a giocare con dei bastoncini magici, sembrava rilassato e per un brevissimo momento aveva pensato di sedersi a giocare con lui.
 
“Potter, hai quasi 18 anni e ancora ti diverti con quei giochi da bambino? Sei proprio un minorato mentale”
 
Harry  era trasalito quando si era accorto di essere osservato
 
“Si… e tu sei troppo adulto per farlo? Hai giocato talmente tanto con tuo padre da esserne sazio?”
 
“Mio padre non ha mai giocato con me, ma almeno io ho avuto dei genitori”strascicò con rabbia il serpeverde
 
Il grifondoro si alzò di scatto si lanciò addosso al biondo, con tutta la rabbia covata in quegli anni, come se dovesse giustificarsi con lui di essere orfano, e di avere tutta quella responsabilità addosso.
 
Gridò… “Credi che mi diverta? Lo capisci che è un tale peso che tutti si aspettino qualcosa da me solo per il mio nome.. lo trovi divertente?”
 
Draco si era avvicinato, sentendo la stessa furia farlo agitare nel profondo, aveva scaraventato Harry al muro, e lo aveva guardato negli occhi.
 
Il respiro si fece più rapido.. per la prima volta era solo con la sua nemesi.. poteva sentire il sangue scorrere più veloce mentre gli andava sempre più vicino.
 
Si guardarono negli occhi per più di qualche istante… si ritrovarono in quello sguardo, il grigio e il verde di tanti ricordi condivisi, di tante battaglie perse e vinte e per la prima volta si resero conto di cosa erano diventati uno per l’altro
 
Harry lo desiderava… lo capì all’improvviso, violentemente.. le loro labbra erano così vicine che sarebbe bastato spingersi un altro pò per sfiorarle con le proprie.
 
Draco fece un passo indietro, se ne andò imprecando e corse nel dormitorio dei serpeverde a cercare il conforto del suo diario.
 
Cosa mi sta succedendo? Io sono Draco, mi piacciono le ragazze e odio quello stupido grifondoro, lo odio, lo odio…e anche lui mi odia.
 
Aveva cercato consolazione nei suoi amici, non si sarebbero potuti definire amici, ma erano gli unici che aveva.. erano suoi e non avrebbero mai osato contraddirlo. Li aveva strapazzati un pò, come al solito, e loro erano come sempre incapaci di tenergli testa, incapaci di avere un pensiero che non fosse quella ridicola sudditanza. Era confortante, o forse no.
 
E se….?
 
Harry non c’era, erano diversi giorni che non si avevano sue notizie a Hogwarts. Si diceva che fosse con Silente, Draco era andato a chiedere a lenticchia e alla sua stupida amica mezzosangue, facendo finta di non essere realmente interessato… ma nemmeno i suoi amici avevano notizie di lui ed erano sinceramente preoccupati.
 
E io come faccio senza il mio nemico preferito?
 
Si accorse che gli mancava, era stupido e ridicolo ma era così. Maledizione a me
Non era la stessa cosa andare a pozioni senza immaginarlo in difficoltà davanti al suo pofessore preferito, o divertirsi a canzonarlo in giro per gli spazi comuni, il suo odiato grifondoro.. uhm.. suo?
 
Un giorno si era trovato solo nei pressi della foresta proibita e aveva udito Hagrid parlare di Harry, ci aveva pensato bene e poi si era avvicinato… Potter era solo nella stanzetta sul retro ed era ferito.
 
Si sentì bruciare, dall’indignazione e dalla rabbia.. non comprese il suo sentimento ma pensò che lui era l’unico a poter offendere e ferire Harry, nessun’altro lo avrebbe dovuto toccare.
 
Non riuscì a dormire quella notte, non poteva dire a nessuno cosa aveva visto, nè quello che si agitava nella sua anima  “Che tu sia maledetto sfregiato”
 
Dopo pochi giorni Harry tornò a scuola come niente fosse, al tavolo dei Grifondoro ci fu una gran festa che coinvolse anche i tavoli di Tassorosso e Corvonero. I Serpeverde stettero in dignitoso silenzio e iniziarono a canticchiare “perchè Draco è il nostro re”.
 
Per un attimo, solo un attimo…i loro occhi si incrociarono. Draco strinse i suoi occhi grigi come fessure, ed Harry gli sorrise.. un sorriso intimo e privato, Draco si sentì tremare.
 
Si alzò da tavola di scatto e Harry lo seguì, fu un istinto irrinunciabile, e non privo di malizia.
 
Quando furono nei sotterranei Draco si girò per affrontarlo:
 
“Cosa vuoi sfregiato?”
 
Harry si avvicinò, pericolosamente.. e senza dire una parola si protese a posargli un lieve bacio a fior di labbra. Quanto potevano essere morbide le sue labbra…?
 
“Potter, perchè lo hai fatto?”
 
Un sussurro  “Perchè quando ho creduto di morire ho pensato a te…”
 
Draco si sentì stranamente a casa, desiderò perdersi e ritrovarsi tra quelle braccia, inaspettatamente si trovò a rispondere al bacio, e a socchiudere la bocca per renderlo più profondo ed esigente.
 
Harry lo spinse al muro e mise le mani ai lati del suo viso, lo guardò intensamente e scese ancora a mordergli appena le labbra… Draco sembrava voler scappare ma non si mosse da dov’era, sentì un’emozione bussargli forte nel petto e allungò le sue mani sul petto di Harry.
 
Harry prese a sbottonargli lentamente i bottoni della camicia e iniziò a stuzzicargli i capezzoli. Malfoy sospirò e Harry gli si strinse ancora più addosso.
 
“Sei bellissimo, e io ti voglio…”
 
Come poteva essere così sbagliato e così giusto insieme? Al serpeverde girò la testa quando una mano del moro scese a sfiorare la sua evidente eccitazione.
 
Prese a strusciarsi avidamente contro di lui e i sospiri si fecero sempre più profondi fino a quando Harry non si staccò… vide la sua bocca umida e il viso arrossato, cercò di ricomporre il respiro mentre sentiva della gente scendere dalle scale.
 
La voce pesante di desiderio“Vieni stasera, alla torre di astronomia… ti aspetto”
 
Draco barcollò fino alla sua stanza e si gettò sul letto, cosa gli stava succedendo?
 
Possibile che… e se lui… e se loro?
 
Non andò all’appuntamento, e si rintanò nel suo dormitorio, uscendo solo per andare alle necessarie lezioni e sentendo mancare il fiato ogni volta che vedeva Harry in lontananza.
 
Un’altra sera solo con i suoi pensieri, che tu sia maledetto Potter, io non voglio.. lo scrisse talmente tante volte nel diario che la frase cominciò a non avere più senso.
 
Harry lo guardava, non avrebbe dovuto andare fin lì con il mantello dell’invisibilità ma aveva bisogno di vederlo, accidenti.. aveva bisogno di lui, come aveva potuto arrivare a quel punto? Lo guardò, era così bello… con quei lineamenti scontrosi e quella cornice di capelli biondissimi… così diverso da lui e improvvisamente così necessario.  
Desiderò abbracciarlo e tenerselo vicino.
 
Quando lo vide prendere a pugni il muro gridando più e più volte no decise di svelarsi…
 
“Draco…”
 
Draco iniziò a tremare “Cosa vuoi? Cosa ci fai qui Potter?”
 
Harry non parlò, gli si avvicinò lentamente e gli chiese un permesso implicito… lo baciò a fior di labbra, emozionato come un idiota, e poi lo guardò nei suoi grandi occhi grigi.
 
“Voglio che tu sia mio.. perchè ti amo”
 
Non poteva averlo detto veramente, ma ora bisognava fare i conti con quello che aveva appena dichiarato. Vide il biondo irrigidirsi e gli accarezzò I capelli.
 
Draco lo fissò incredulo : “Tu.. mi ami? Da quanto lo sai?”
 
Harry sorrise, in un modo che mandò in vacanza tutti i timori di Draco… e gli andò ancora più vicino.
 
“Lo so da sempre, so che senza di te tutti questi anni non sarebbero stati la stessa cosa, ma lo so soprattutto da quando ho rischiato di non vederti più e ho capito che non volevo morire senza averti dichiarato il mio amore.. potrai mai accettarlo?”
 
Draco si trovò a sorridere come uno stupido… “sei proprio un grifondoro Potty” si sollevò dal letto per baciarlo, gli tolse gli occhiali e si divertì a vederlo in difficoltà.
 
Lo baciò senza vergogna, con tutta la passione e il desiderio di cui era capace e lo fece sdraiare a fianco a sè… si sentì uno stupido mentre avvertiva quel senso di vuoto allo stomaco e si domandò come faceva a non essersi accorto prima di quanto quel ragazzo significasse per lui.
 
Gli accarezzò un braccio, e poi a salire il viso e lo guardò teneramente “Resta qui con me” gli disse…tuffandosi senza paura nei suoi grandi occhi verdi “abbiamo un sacco di tempo da recuperare”
 
FINE
  
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