Capitolo
3
Pov
Matt
<<
Sì, sono
io Matt Davidson, l’erede della compagnia. >>
<<
oh
figliolo caro, sono io l’avvocato Spencer. Non ti ricordi di
me? So che eri
molto piccolo quando ci siamo visti l’ultima
volta… >>.
<<
certo
che mi ricordo. È davvero molto che non ci si vede, eh
però è invecchiato
parecchio! >> dico mentendo. So che mi sto cacciando in
qualcosa più
grande di me, ma che altro posso fare? Non voglio morire, non
così almeno.
<<
figliolo, devi venire immediatamente con me a casa. Tua sorella,
ecco…tua
sorella ha perso la vista, e tuo padre…tuo padre
è morto un anno fa, era molto
malato. >>
<<
mio
padre? >> ricordo vagamente quando Matt me ne parlava,
devo entrare
immediatamente a casa e informarmi il meglio possibile su tutto.
<<
ricordo appena la sua faccia, quindi non posso dire di essere
dispiaciuto. Per
quanto riguarda venire con lei stasera, la risposta è no.
Devo fare alcune cose
urgenti prima, verrò sicuramente domani mattina, con un mio
amico Kyle. Adesso
può andare. >>
<<
continuo
a guardarti eppure non posso crederci che sei cambiato così,
sei un uomo
adesso. Ragazzo, come mai tutti quei lividi in viso? >>
<<
ecco…al
ristorante in cui lavoro, hanno iniziato una rissa, il cuoco e un
cameriere. Ho
cercato di dividerli, ma le ho prese anch’io in qualche modo.
Mi spiace farmi
vedere in questo modo…dopo parecchio tempo che non mi vede.
>>
<<
oh non
devi preoccuparti ragazzo, sei cresciuto proprio bene. Allora vado, ti
attendiamo per domani. >>
<<
certamente, arrivederci >> mi stringe la mano e si
allontana. Bugie su
bugie, devo tenere forte.
<<
ohi
amico, sei fuggito…ma chi era quel tizio che se
n’è appena andato? >>
Non
lo ascolto,
mi trascino dentro casa e comincio a prendere tutti gli scatoloni di
Matt.
<<
ehi,
Matt…che stai cercando in quegli scatoloni? >>
Trovo
tutto ciò
che mi occorre, carta d’identità, documenti, foto
di famiglia, articoli di
giornale…sto rubando l’identità del mio
migliore amico, spero possa capirmi
anche da lassù. << ehi…frena un
attimo che sta succedendo? Non troverai
niente che possa servirti…sono tutte le cose di Matt.
>>
<<
Kyle,
ascoltami bene. Quel tizio di prima è l’avvocato
dell’azienda N.A.D internetional,
cercava Matt.
>>
<<
oh, gli
hai detto che…ecco…non è
più fra i vivi? >> Kyle e la sua finezza, a
volte
è davvero inopportuno.
<<
ecco
io…Kyle, gli ho detto che sono io Matt, capisci? Non so
perché l’abbia
fatto…non so perché non sono riuscito a dirgli in
faccia. “ Ehi amico, no Matti
non è più in vita…la causa della sua
morte? Sono stato io”. Kyle, ti rendi
conto? Io ho visto sua sorella l’anno scorso…non
so che mi è preso. >>
<<
sei un
fottuto idiota, ti rendi conto che siamo tutti quanti nei casini?
>>
Sentiamo
la porta
aprirsi e ci voltiamo entrambi, ansiosi non si sa per quale motivo.
Fortunatamente è solo Linzy. << ohi ragazzi
che state combinando di
bello? >>
<<
Matt, si
è appena fottuto da solo…e dobbiamo aiutarlo ad
uscirne >> risponde
prontamente Kyle al mio posto.
Le
facciamo
brevemente un resoconto della situazione, sapendo entrambi che Linzy
è l’unica
che può aiutarci, fra noi è colei che pensa prima
di parlare.
<<
quindi,
ricapitolando Matt deve fingere di essere l’altro Matt, il
fratello buono e
onesto di Melissa? >>
<<
esattamente. >> esclamiamo all’unisono io e
Kyle.
<< il vero Matt Davidson,
quello buono è morto.
>>
<<
in
pratica sì, teoricamente no. >> esclama
ridendo Kyle. << grazie
alla mia pigrizia, non sono andato a registrare la sua deceduta. teoricamente è
ancora vivo. >>
<<
ahahahah
no davvero siete divertenti ragazzi, qua mi serve un the per pensare.
>>
Sembra
assurdo,
ma è così. Ogni dubbio, ogni tensione, ogni
problema…il modo più facile di
affrontarlo per noi è prendere il the. Come fossimo delle
vecchiette. Eppure è
sempre funzionato sin da quando eravamo piccolini.
Kyle
mette a
bollire l’acqua mentre io e Linzy continuiamo a discutere dei
dettagli.
<<
ragazzi,
siamo doppiamente fottuti… >> esclama Kyle
all’improvviso. << Matt,
aveva una bruciatura sul braccio destro. Bruciatura che si è
fatto quando era
piccolo… >>.
<<
andrà tutto
bene. Sapete che non mi sbaglio mai. >> esclamo convinto
della mia
decisione.
Pov
Melissa
<<
avvocato, può andarsene. Nessuno gli aveva chiesto di fare
niente >>.
<<
ma
signorina, non può continuare a vivere da sola. Le
è rimasto solo suo fratello
e adesso che suo padre è morto, non c’è
nessuno che v’impedisca di incontrarvi.
Comunque lui è appena arrivato, è di sotto in
salotto. >>
Non
li sopporto,
non sopporto nessuno…perché devono tutti quanti
prendere le decisioni al posto
mio? Perché mi burattinano al loro piacimento? Mi trattano
come se fossi
stupida, una bambina incapace di assumersi le proprie
responsabilità…ho sempre
accettato tutto quello che mi hanno chiesto di fare. Mi sono fidanzata,
con un
ragazzo scelto da loro, non ho mai creato problemi, ho sempre abbassato
il capo
in silenzio. Adesso basta, non voglio io, cosa si nasconde dietro la
visita di
mio fratello? Perché venire solo adesso che nostro padre
è morto? È ovvio che non
sia venuto per vedere me.
Sono
davvero
curiosa di sapere il motivo della sua visita. Esco da camera mia,
avviandomi
verso le scale…tredici passi
davanti a
me, due a sinistra e poi ci sono le scale, ormai so a memoria
quanti passi
devo fare prima delle scale, così non ho nemmeno bisogno del
sostegno per
percorrere il corridoio. Mi fermo in cima alle scale, sentendo delle
voci…
Conosco
bene
quelle della segretaria, dell’avvocato, del mio presunto
fidanzato Thomas e una
voce a me sconosciuta, la quale al momento sta parlando.
<<
eh bene,
avete dei dubbi che io sia effettivamente Matt Davidson. Tenere tutti i
miei
documenti, ho portato persino il certificato che attesta che fra tre
mesi
aprirò un ristorante in Italia. >>
<<
senti,
permettici di avere dei dubbi. Io ho il dovere di proteggere la mia
fidanzata
>> esclama Thomas, patetico…non ha mai fatto
niente per me, lo capisco
benissimo che a me non ci tiene per niente.
<<
siete
stati voi a chiamarmi, mia sorella si sente sola. Ci ho riflettuto a
lungo su
questa storia e avete ragione. Ho il diritto di stare con mia sorella,
voglio
vederla, sapere com’è
cresciuta…raccontarci tutto quello che è
successo. Non ci
vediamo da quindici anni… oh il pianoforte, ricordo sempre
quando lo suonava la
mamma, è incredibile come questo posto non sia cambiato poi
tanto… >>
continua a parlare, ma non lo ascolto…ha detto
“ricordo il pianoforte che suonava la mamma”,
una piccola speranza
si accende in me, potrebbe essere realmente mio fratello…
Eppure
sono
informazioni che chiunque potrebbe trovare, da riviste,
giornali…
I
miei pensieri sono
interrotti da una domanda posta dall’avvocato Spencer.
<< senti ragazzo,
per mettere l’anima in pace a tutti. Quando eri piccolo, ti
sei bruciato il
braccio, mostracelo…così nessuno potrà
più obiettare. >> Giusto, domanda
perfetta. Non poteva chiedere di meglio.
<<
osate
ridicolizzarmi a tal punto? Non vi fidate nonostante tutte le prove che
avete
sotto il naso, mi ritengo davvero offeso da tutti quanti voi
>> c’era
d’aspettarselo che se la sarebbe sviata in qualche modo, non
mi fido per niente
di quel tipo, così mi armo di coraggio e comincio a scendere
le scale.
<<
sei mio
fratello dico bene? Mostraci il tuo braccio…dimostra a tutti
quanti che sei
realmente mio fratello…almeno questo è quello che
sostieni, tu. >> dico
acidamente, nella stanza scende il silenzio. Non posso vederlo, ma sono
sicura
che gli sguardi siano puntati su di me.
<<
ciao
fratellone, come stai? È passato tempo dall’ultima
volta che ci siamo visti,
sei cresciuto bene? Com’è ti sei sentito a
crescere da solo senza nessuno che
si prendesse cura di te? Sai mi fa realmente felice
rivederti…non preoccuparti
di tutto quello che dicono loro, mi fido di te. Non è questo
ciò che dovrebbe
dire una sorella? Eh cara, la mia sorellina Melissa? >>
è astuto, devo
ammetterlo…sa come agire, eppure io non mi fido per niente
di lui.
<<
dirò una
cosa del genere, solamente quando saprò che sei mio
fratello. Mostra il braccio
come ti hanno chiesto.
Pov
Matt
Mio
caro amico
Matt, mi hai lasciato davvero una sorella rompiscatole da sopportare
eh? Cos’è
la tua vendetta nei miei confronti? Penso allegramente…
Guardo
Kyle, il
quale sghignazza sotto i baffi. Si sta divertendo un mondo quello
stupido a
vedere tutte quelle persone torturarmi in questo modo…ma io
sono sicuro di me.
Vincerò anche stavolta, come ho sempre fatto, del resto.
<<
quindi,
la mia sorellina mi sta ordinando di mostrare il braccio? Bene, lo
farò…ma
sappi che ne sono molto risentito. >>
Slaccio
il
bottone del polsino della giacca e comincio ad arrotolarmi la manica
lungo il
braccio. Non fisso nessuno, ma sorrido compiaciuto mentre mostro la mia
bruciatura sul braccio. Alzo lo sguardo e incontro subito gli occhi
sorridenti
di Kyle. Sappiamo entrambi a cosa stiamo pensando….
<<
siete due pazzi, non potete fare una cosa
del genere! >>
Guardo
Kyle, annuiamo entrambi. Mi metto un
asciugamano in bocca e stringo forte. Cosa mi tocca fare…
Linzy,
ci guarda sconvolta e parecchio infuriata. Continua
a non condividere a pieno quello che stiamo facendo, nemmeno i modi che
usiamo
per arrivarci. Ma ci sostiene, come sempre. Lei è fatta
così. Ci odia con tutta
se stessa, ma ci vuole un gran bene.
Osservo
Kyle prendere il pentolino contenente
l’acqua bollente, fatta scaldare per il
“famoso” the…
Comincio
a stringere i denti, immaginando quello
che accadrà fra poco. Guardo il mio amico affidandomi nelle
sue mani mentre
lentamente rovescia l’acqua bollente sul mio braccio destro.
Urlo, con tutta
l’asciugamano che stringo con i denti non basta…il
dolore è tremendamente
atroce.
<<
adesso,
immagino mi crediate, dico bene? >>
<<
certo
ragazzo. Perdonaci. >> Il primo passo, l’ho
superato.
<<
bene,
direi che è ora di metterci tutti quanti a cena.
>>
Ci
dirigiamo
tutti al tavolo, prendendo posto. Sono qui da un’oretta, ma
ci sto già
prendendo gusto a essere schifosamente ricco, al tal punto da essere
servito
dalle cameriere…
Iniziano
a servirci l’antipasto, ma mi
accorgo che manca Melissa.
<<
dov’è andata mia sorella?
>>
<<
signorino, ha chiesto di
portarle due panini in piscina. Non intende unirsi a voi per la cena.
>>
mi risponde cortesemente la cameriera.
<<
torno subito scusatemi. Devo
insegnare a mia sorella le buone maniere, poiché nessuno ne
è stato capace.
>>
<<
no aspettate un attimo…è in
piscina? Una cieca che nuota? Ma scherziamo…forte!
>> esclama tutto eccitato
Kyle. Lo guardo corrucciato intimandogli di starsene zitto con le sue
battute
davvero infelici. Mi alzo da tavola e mi dirigo in piscina.
Secondo
alla mappa della casa che ho
studiato ieri sera, devo uscire dal portone principale e dirigermi
nell’altro
casotto di fronte ad esso.
Apro
la porta ed entro. Tanto casotto
non è, penso fra me e me. È il quadruplo di dove
abito adesso.
La
vedo subito, sta nuotando a grandi
bracciate…tento di fermarla quando è troppo
vicina al bordo, ma lei mi precede
fermandosi. Si volta e fa nuovamente un'altra vasca. Mi siedo in un
lettino a
bordo vasca e la osservo. Sto morendo di
fame…così inizio ad addentare uno dei
due panini che vi sono lì.
È
da ammirare realmente questa
ragazza, nonostante non possa vedere. Cerca comunque di vivere come una
persona
normale. La vedo uscire dalla piscina, afferrandosi fortemente alla
scaletta e
indossando un accappatoio, messo lì .
Batto
le mani. << complimenti
davvero, non sapevo mia sorella fosse così maleducata
>>.
Dopo
un attimo di smarrimento si
riprendere. << che sei venuto a fare? >>
<<
se non sbaglio, c’è una cena
in corso per la nostra rimpatriata. Dovresti esserci anche tu
>>
<<
bhe non voglio. >>
Mi
alzo raggiungendola in due falcate.
È così piccola, che fa quasi tenerezza. Si nota
subito che ha paura, ma mi
fronteggia lo stesso. << senti ragazzina, non mi
provocare. È ora di cena
e tu vieni con me. >>
<<
è questa l’unica cosa che sai
dirmi? >>
<<
sì, è sicuramente questa.
>>
<<
non vedi tua sorella per
quindici anni. È mi ordini solamente di venire a cena?
L’ultima volta che ci
siamo visti io potevo vederti benissimo, mentre adesso no. Non ti
è venuto in
mente di dirmi “ sorellina, mi dispiace tantissimo che tu non
possa vedermi.
Non riesco a immaginare come hai potuto fare in tutti questi anni. Ti
senti
sola?” Oppure semplicemente… “sorellina,
ti voglio bene. Non preoccuparti
rimarrò qui con te. Non ti lascerò più
in mani sconosciute.” >> ribatte
acidamente. Caspita ha ragione, ero troppo preso dagli
eventi…non ho pensato
assolutamente che avevo a che fare con una ragazzina
viziata…devo stare più
attento d’ora in poi.
<<
non posso dirti una cosa del
genere. Fra tre mesi vado in Italia. Posso promettermi solamente che
cercherò
di rimediare in questi tre mesi. Cercheremo di essere realmente
fratelli.
>>
<<
non voglio pietà da nessuno,
anzi puoi andartene anche subito. >>
Detto,
questo se ne va. Lasciandomi interdetto…
Esco
dal casotto, trovando Kyle ad
attendermi.
<<
amico, credo proprio siamo
nei casini. Tua sorella è davvero insopportabile.
>>
<<
Kyle, è solamente una
ragazzina viziata. Quelle come lei non voglio ricevere coccole e
abbracci,
bisogna trattarla con il pugno di ferro. >>
<<
Matt, lei è l’unico ostacolo
che ci separa dai soldi. Suo padre ha lasciato tutta
l’eredità a lei. Se vuoi
quei soldi, devi riuscire a convincere lei… >>
<<
che intendi dire, ha lasciato
tutta l’eredità a lei? >>
<<
ne parlavano prima l’avvocato
e la segretaria. A te, o meglio al vero Matt…non
è stato lasciato niente.
>>
<<
ho bisogno del tempo di stare
da solo con Melissa, ma non me lo permetteranno mai. Gli stanno intorno
come
degli avvoltoi. >>
<<
ci ho già pensato io a
questo. >>
<<
e come? >>
***
<<
sei sicuro che verranno?
>>
<<
Ehi, stai parlando con il
grande Kyle ruba cuori di donne. Certo che sono sicuro. Ieri la
cameriera mi ha
detto che oggi avrebbe portato Melissa al centro commerciale per fare
compere.
>>
<<
si, ma come rimarrò da solo
con lei? >>
<<
le ho detto che avresti
voluto parlare con tua sorella e che la segretaria e
l’avvocato non te lo porterebbero
mai perché non si fidano. Oh…guardale sono
lì. >>
La
cameriera ci fa un segno con la
mano, dice due parole a Melissa e viene verso di noi. <<
signorino, vi ho
accontentato. Non lasciatela mai da sola, non perdetela mai di vista.
Siate
gentile con lei. >>
<<
ovviamente, come un perfetto
cavaliere. >>
Pove
Melissa
Ok,
posso farcela. Jenny è solo andata in bagno, mi
ha detto di non muovermi e non lo farò. Non è
difficile no?
Solo…ci
sono troppi rumori intorno a me, troppe grida
di bambini che giocano…
Qualcuno
mi urta facendomi cadere per terra. Oh no
il mio bastone…dov’è? Comincio a
tastare per terra con le mani, ma non lo
trovo… dov’è?
<<
ma lei è pazza! Ha fatto cadere mio figlio.
Si vergogni! >> mi urla una signora. Ma non posso
vederla, non so cosa è
successo.
<<
lasciala stare, non vedi che non può
vedere? Non c’è bisogno di aggredirla
così. >> parla dolcemente un'altra
signora.
<<
Aggredirla? Io? Assurdo…un pericolo
pubblico come lei non dovrebbe nemmeno circolare per strada! Ma stiamo
scherzando? Vieni piccolo mio andiamo… >>
<<
tenga signorina, qua c’è il suo bastone. Ha
bisogno di aiuto? >>
<<
no, grazie. Faccio sola. >>
Mi
alzo lentamente e mettendo il bastone davanti a
me, comincio a fare piccoli tocchi a destra e a sinistra, per vedere se
ci sono
ostacoli davanti a me. Ho paura, non so dove andare.
Dov’è Jenny?
Non
mi accorgo di niente, sento mancarmi il
pavimento sotto ai piedi e tempo niente sono a terra. È
bagnato intorno a me,
dove sono finita? Perché c’è acqua
ovunque?
<<
sei talmente orgogliosa da non accettare
aiuto da nessuno, persino adesso e in questa circostanza non vuoi
riceve aiuto
da tuo fratello? >>
Matt…è
lui. Conosco la sua voce. Una persona che
finalmente che conosco. Gli afferro con forza il braccio. Le lacrime
cominciano
a scendermi lungo le guance, incontrollabili da trattenere.
<<
Matt, ti prego…ho paura. Per favore,
portami via. >>
Mi
aiuta ad alzarmi. << se potete farvi da
parte invece di rimanere a guardare, come potete ben vedere mia sorella
non può
vedere. Non è uno spettacolo. >>
C’erano
delle persone davanti a me? Perché non mi
aiutata nessuno? Mi sento così umiliata e
arrabbiata…non riesco a capire.
Camminiamo
per un po’, sento il vento sfrecciare
velocemente davanti a me e dei forti rumori di macchinari. Siamo in una
stazione della metropolitana?
<<
sediamoci ed aspettiamo la metropolitana.
>> mi poggia qualcosa sulle spalle e in meno di un
secondo sono investita
dal suo profumo, ne deduco mi abbia dato la sua giacca. Sento dei bip e il suono dei tasti. Sta
messaggiando.
Possibile
abbia la ragazza?
Mi
alzo facendo tre passi davanti a me, mi fermo
solo perché il mio bastone poggia sul nulla. Segno che
è la fine del
marciapiede prima delle rotaie.
Non
lo vedo, ma posso sentirlo dietro di me. Si è
avvicinato.
<<
perché mi hai aiutata? Perché sei venuto
solo adesso? >>
<<
sei mia sorella. >>
<<
non mi basta. Cosa sei venuto a fare qui?
Hai bisogno di soldi non è vero? Per questo mi hai aiutata,
vuoi farti vedere
gentile ai miei occhi…ehi, ma sai una cosa? Papà
ha lasciato tutta l’eredità a
me. Se vuoi sono disposta a darti tutto quanto, ad una condizione?
>>
Sento
il vento sfrecciare più velocemente, si sta
avvicinando il treno…lo posso percepire.
<<
quale sarebbe? >>
<<
sta arrivando il treno, al momento giusto
spingimi. >>
<<
come? >>
<<
se vuoi i soldi, il solo modo per averli è
farmi morire. Quindi spingimi. Sarà indolore ed accidentale.
Puoi sempre dire
che la tua sorella pazza e cieca si è suicidata senza
motivo. Solo così tutti i
soldi passeranno a te. >>
Riesco
a sentire la sua ansia, non sa come
agire…così prendo io una decisione per lui.
Il
treno è sempre più vicino, riesco a
sentirlo…conto fino a tre e faccio due passi avanti.
Sono
preparata a sentire il vuoto sotto i miei
piedi.
Ma…
Eccomi
tornata con un nuovo capitolo, che ve ne sembra? J
Grazie mille per le due persone che mi hanno recensita, per quelle che
hanno
inserito la mia storia fra le seguite e ricordate…non me lo
sarei mai
aspettate, non così presto *.* Vi adoroo!!
In questo
capitolo iniziamo a conoscere meglio i protagonisti. Matt con la sua
tenacia ad
entrare nel cuore di Melissa, e la piccola e dolce
Melissa…timorosa di tutto
quello che la circonda, diffidente da tutti…ma molto forte
apparentemente.
Che
succederà nel prossimo capitolo? Matt, lascerà
cadere Melissa sotto al treno?
Melissa
riuscirà comincierà a fidarsi del suo presunto
fratello??
Per chi
ha
voglia di scoprirlo vi attendo nel prossimo capitolo! J