Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Vavi22    08/07/2013    2 recensioni
Un melodramma di un uomo e una donna cieca che non credono nell'amore. Matt Davidson è un orfano che dopo aver perso, il suo primo amore, dedica la sua vita al gioco d'azzardo e alla bella vita. Melissa Davdison è una ereditiera solitaria che dopo aver perso la vista non crede più a niente.
Matt, deve una grossa somma di soldi ad un boss mafioso e quale modo più facile per trovarli è quello di prendere il posto del fratello morto della bella Melissa?
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3

 

 

 

Pov Matt

              

<< Sì, sono io Matt Davidson, l’erede della compagnia. >>

<< oh figliolo caro, sono io l’avvocato Spencer. Non ti ricordi di me? So che eri molto piccolo quando ci siamo visti l’ultima volta… >>.

<< certo che mi ricordo. È davvero molto che non ci si vede, eh però è invecchiato parecchio! >> dico mentendo. So che mi sto cacciando in qualcosa più grande di me, ma che altro posso fare? Non voglio morire, non così almeno.

<< figliolo, devi venire immediatamente con me a casa. Tua sorella, ecco…tua sorella ha perso la vista, e tuo padre…tuo padre è morto un anno fa, era molto malato. >>

<< mio padre? >> ricordo vagamente quando Matt me ne parlava, devo entrare immediatamente a casa e informarmi il meglio possibile su tutto. << ricordo appena la sua faccia, quindi non posso dire di essere dispiaciuto. Per quanto riguarda venire con lei stasera, la risposta è no. Devo fare alcune cose urgenti prima, verrò sicuramente domani mattina, con un mio amico Kyle. Adesso può andare. >>

<< continuo a guardarti eppure non posso crederci che sei cambiato così, sei un uomo adesso. Ragazzo, come mai tutti quei lividi in viso? >>

<< ecco…al ristorante in cui lavoro, hanno iniziato una rissa, il cuoco e un cameriere. Ho cercato di dividerli, ma le ho prese anch’io in qualche modo. Mi spiace farmi vedere in questo modo…dopo parecchio tempo che non mi vede. >>

<< oh non devi preoccuparti ragazzo, sei cresciuto proprio bene. Allora vado, ti attendiamo per domani. >>

<< certamente, arrivederci >> mi stringe la mano e si allontana. Bugie su bugie, devo tenere forte.

<< ohi amico, sei fuggito…ma chi era quel tizio che se n’è appena andato? >>

Non lo ascolto, mi trascino dentro casa e comincio a prendere tutti gli scatoloni di Matt.

<< ehi, Matt…che stai cercando in quegli scatoloni? >>

Trovo tutto ciò che mi occorre, carta d’identità, documenti, foto di famiglia, articoli di giornale…sto rubando l’identità del mio migliore amico, spero possa capirmi anche da lassù. << ehi…frena un attimo che sta succedendo? Non troverai niente che possa servirti…sono tutte le cose di Matt. >>

<< Kyle, ascoltami bene. Quel tizio di prima è l’avvocato dell’azienda N.A.D internetional, cercava Matt. >>

<< oh, gli hai detto che…ecco…non è più fra i vivi? >> Kyle e la sua finezza, a volte è davvero inopportuno.

<< ecco io…Kyle, gli ho detto che sono io Matt, capisci? Non so perché l’abbia fatto…non so perché non sono riuscito a dirgli in faccia. “ Ehi amico, no Matti non è più in vita…la causa della sua morte? Sono stato io”. Kyle, ti rendi conto? Io ho visto sua sorella l’anno scorso…non so che mi è preso. >>

<< sei un fottuto idiota, ti rendi conto che siamo tutti quanti nei casini? >>

Sentiamo la porta aprirsi e ci voltiamo entrambi, ansiosi non si sa per quale motivo. Fortunatamente è solo Linzy. << ohi ragazzi che state combinando di bello? >>

<< Matt, si è appena fottuto da solo…e dobbiamo aiutarlo ad uscirne >> risponde prontamente Kyle al mio posto.

Le facciamo brevemente un resoconto della situazione, sapendo entrambi che Linzy è l’unica che può aiutarci, fra noi è colei che pensa prima di parlare.

<< quindi, ricapitolando Matt deve fingere di essere l’altro Matt, il fratello buono e onesto di Melissa? >>

<< esattamente. >> esclamiamo all’unisono io e Kyle.

<<  il vero Matt Davidson, quello buono è morto. >>

<< in pratica sì, teoricamente no. >> esclama ridendo Kyle. << grazie alla mia pigrizia, non sono andato a registrare la sua deceduta.  teoricamente è ancora vivo. >>

<< ahahahah no davvero siete divertenti ragazzi, qua mi serve un the per pensare. >>

Sembra assurdo, ma è così. Ogni dubbio, ogni tensione, ogni problema…il modo più facile di affrontarlo per noi è prendere il the. Come fossimo delle vecchiette. Eppure è sempre funzionato sin da quando eravamo piccolini.

Kyle mette a bollire l’acqua mentre io e Linzy continuiamo a discutere dei dettagli.

<< ragazzi, siamo doppiamente fottuti… >> esclama Kyle all’improvviso. << Matt, aveva una bruciatura sul braccio destro. Bruciatura che si è fatto quando era piccolo… >>.

<< andrà tutto bene. Sapete che non mi sbaglio mai. >> esclamo convinto della mia decisione.

 

 

 

 

Pov Melissa

 

 

 

<< avvocato, può andarsene. Nessuno gli aveva chiesto di fare niente >>.

<< ma signorina, non può continuare a vivere da sola. Le è rimasto solo suo fratello e adesso che suo padre è morto, non c’è nessuno che v’impedisca di incontrarvi. Comunque lui è appena arrivato, è di sotto in salotto. >>

Non li sopporto, non sopporto nessuno…perché devono tutti quanti prendere le decisioni al posto mio? Perché mi burattinano al loro piacimento? Mi trattano come se fossi stupida, una bambina incapace di assumersi le proprie responsabilità…ho sempre accettato tutto quello che mi hanno chiesto di fare. Mi sono fidanzata, con un ragazzo scelto da loro, non ho mai creato problemi, ho sempre abbassato il capo in silenzio. Adesso basta, non voglio io, cosa si nasconde dietro la visita di mio fratello? Perché venire solo adesso che nostro padre è morto? È ovvio che non sia venuto per vedere me.

Sono davvero curiosa di sapere il motivo della sua visita. Esco da camera mia, avviandomi verso le scale…tredici passi davanti a me, due a sinistra e poi ci sono le scale, ormai so a memoria quanti passi devo fare prima delle scale, così non ho nemmeno bisogno del sostegno per percorrere il corridoio. Mi fermo in cima alle scale, sentendo delle voci…

Conosco bene quelle della segretaria, dell’avvocato, del mio presunto fidanzato Thomas e una voce a me sconosciuta, la quale al momento sta parlando.

<< eh bene, avete dei dubbi che io sia effettivamente Matt Davidson. Tenere tutti i miei documenti, ho portato persino il certificato che attesta che fra tre mesi aprirò un ristorante in Italia. >>

<< senti, permettici di avere dei dubbi. Io ho il dovere di proteggere la mia fidanzata >> esclama Thomas, patetico…non ha mai fatto niente per me, lo capisco benissimo che a me non ci tiene per niente.

<< siete stati voi a chiamarmi, mia sorella si sente sola. Ci ho riflettuto a lungo su questa storia e avete ragione. Ho il diritto di stare con mia sorella, voglio vederla, sapere com’è cresciuta…raccontarci tutto quello che è successo. Non ci vediamo da quindici anni… oh il pianoforte, ricordo sempre quando lo suonava la mamma, è incredibile come questo posto non sia cambiato poi tanto… >> continua a parlare, ma non lo ascolto…ha detto “ricordo il pianoforte che suonava la mamma”, una piccola speranza si accende in me, potrebbe essere realmente mio fratello…

Eppure sono informazioni che chiunque potrebbe trovare, da riviste, giornali…

I miei pensieri sono interrotti da una domanda posta dall’avvocato Spencer. << senti ragazzo, per mettere l’anima in pace a tutti. Quando eri piccolo, ti sei bruciato il braccio, mostracelo…così nessuno potrà più obiettare. >> Giusto, domanda perfetta. Non poteva chiedere di meglio.

<< osate ridicolizzarmi a tal punto? Non vi fidate nonostante tutte le prove che avete sotto il naso, mi ritengo davvero offeso da tutti quanti voi >> c’era d’aspettarselo che se la sarebbe sviata in qualche modo, non mi fido per niente di quel tipo, così mi armo di coraggio e comincio a scendere le scale.

<< sei mio fratello dico bene? Mostraci il tuo braccio…dimostra a tutti quanti che sei realmente mio fratello…almeno questo è quello che sostieni, tu. >> dico acidamente, nella stanza scende il silenzio. Non posso vederlo, ma sono sicura che gli sguardi siano puntati su di me.

<< ciao fratellone, come stai? È passato tempo dall’ultima volta che ci siamo visti, sei cresciuto bene? Com’è ti sei sentito a crescere da solo senza nessuno che si prendesse cura di te? Sai mi fa realmente felice rivederti…non preoccuparti di tutto quello che dicono loro, mi fido di te. Non è questo ciò che dovrebbe dire una sorella? Eh cara, la mia sorellina Melissa? >> è astuto, devo ammetterlo…sa come agire, eppure io non mi fido per niente di lui.

<< dirò una cosa del genere, solamente quando saprò che sei mio fratello. Mostra il braccio come ti hanno chiesto.

 

 

Pov Matt

 

Mio caro amico Matt, mi hai lasciato davvero una sorella rompiscatole da sopportare eh? Cos’è la tua vendetta nei miei confronti? Penso allegramente…

Guardo Kyle, il quale sghignazza sotto i baffi. Si sta divertendo un mondo quello stupido a vedere tutte quelle persone torturarmi in questo modo…ma io sono sicuro di me. Vincerò anche stavolta, come ho sempre fatto, del resto.

<< quindi, la mia sorellina mi sta ordinando di mostrare il braccio? Bene, lo farò…ma sappi che ne sono molto risentito. >>

Slaccio il bottone del polsino della giacca e comincio ad arrotolarmi la manica lungo il braccio. Non fisso nessuno, ma sorrido compiaciuto mentre mostro la mia bruciatura sul braccio. Alzo lo sguardo e incontro subito gli occhi sorridenti di Kyle. Sappiamo entrambi a cosa stiamo pensando….

 

 

 

 

<< siete due pazzi, non potete fare una cosa del genere! >>

Guardo Kyle, annuiamo entrambi. Mi metto un asciugamano in bocca e stringo forte. Cosa mi tocca fare…

Linzy, ci guarda sconvolta e parecchio infuriata. Continua a non condividere a pieno quello che stiamo facendo, nemmeno i modi che usiamo per arrivarci. Ma ci sostiene, come sempre. Lei è fatta così. Ci odia con tutta se stessa, ma ci vuole un gran bene.

Osservo Kyle prendere il pentolino contenente l’acqua bollente, fatta scaldare per il “famoso” the…

Comincio a stringere i denti, immaginando quello che accadrà fra poco. Guardo il mio amico affidandomi nelle sue mani mentre lentamente rovescia l’acqua bollente sul mio braccio destro. Urlo, con tutta l’asciugamano che stringo con i denti non basta…il dolore è tremendamente atroce.

 

 

 

<< adesso, immagino mi crediate, dico bene? >>

<< certo ragazzo. Perdonaci. >> Il primo passo, l’ho superato.

<< bene, direi che è ora di metterci tutti quanti a cena. >>

Ci dirigiamo tutti al tavolo, prendendo posto. Sono qui da un’oretta, ma ci sto già prendendo gusto a essere schifosamente ricco, al tal punto da essere servito dalle cameriere…

Iniziano a servirci l’antipasto, ma mi accorgo che manca Melissa.

<< dov’è andata mia sorella? >>

<< signorino, ha chiesto di portarle due panini in piscina. Non intende unirsi a voi per la cena. >> mi risponde cortesemente la cameriera.

<< torno subito scusatemi. Devo insegnare a mia sorella le buone maniere, poiché nessuno ne è stato capace. >>

<< no aspettate un attimo…è in piscina? Una cieca che nuota? Ma scherziamo…forte! >> esclama tutto eccitato Kyle. Lo guardo corrucciato intimandogli di starsene zitto con le sue battute davvero infelici. Mi alzo da tavola e mi dirigo in piscina.

Secondo alla mappa della casa che ho studiato ieri sera, devo uscire dal portone principale e dirigermi nell’altro casotto di fronte ad esso.

Apro la porta ed entro. Tanto casotto non è, penso fra me e me. È il quadruplo di dove abito adesso.

La vedo subito, sta nuotando a grandi bracciate…tento di fermarla quando è troppo vicina al bordo, ma lei mi precede fermandosi. Si volta e fa nuovamente un'altra vasca. Mi siedo in un lettino a bordo vasca e la osservo. Sto morendo di fame…così inizio ad addentare uno dei due panini che vi sono lì.

È da ammirare realmente questa ragazza, nonostante non possa vedere. Cerca comunque di vivere come una persona normale. La vedo uscire dalla piscina, afferrandosi fortemente alla scaletta e indossando un accappatoio, messo lì .

Batto le mani. << complimenti davvero, non sapevo mia sorella fosse così maleducata >>.

Dopo un attimo di smarrimento si riprendere. << che sei venuto a fare? >>

<< se non sbaglio, c’è una cena in corso per la nostra rimpatriata. Dovresti esserci anche tu >>

<< bhe non voglio. >>

Mi alzo raggiungendola in due falcate. È così piccola, che fa quasi tenerezza. Si nota subito che ha paura, ma mi fronteggia lo stesso. << senti ragazzina, non mi provocare. È ora di cena e tu vieni con me. >>

<< è questa l’unica cosa che sai dirmi? >>

<< sì, è sicuramente questa. >>

<< non vedi tua sorella per quindici anni. È mi ordini solamente di venire a cena? L’ultima volta che ci siamo visti io potevo vederti benissimo, mentre adesso no. Non ti è venuto in mente di dirmi “ sorellina, mi dispiace tantissimo che tu non possa vedermi. Non riesco a immaginare come hai potuto fare in tutti questi anni. Ti senti sola?” Oppure semplicemente… “sorellina, ti voglio bene. Non preoccuparti rimarrò qui con te. Non ti lascerò più in mani sconosciute.” >> ribatte acidamente. Caspita ha ragione, ero troppo preso dagli eventi…non ho pensato assolutamente che avevo a che fare con una ragazzina viziata…devo stare più attento d’ora in poi.

<< non posso dirti una cosa del genere. Fra tre mesi vado in Italia. Posso promettermi solamente che cercherò di rimediare in questi tre mesi. Cercheremo di essere realmente fratelli. >>

<< non voglio pietà da nessuno, anzi puoi andartene anche subito. >>

Detto, questo se ne va. Lasciandomi interdetto…

Esco dal casotto, trovando Kyle ad attendermi.

<< amico, credo proprio siamo nei casini. Tua sorella è davvero insopportabile. >>

<< Kyle, è solamente una ragazzina viziata. Quelle come lei non voglio ricevere coccole e abbracci, bisogna trattarla con il pugno di ferro. >>

<< Matt, lei è l’unico ostacolo che ci separa dai soldi. Suo padre ha lasciato tutta l’eredità a lei. Se vuoi quei soldi, devi riuscire a convincere lei… >>

<< che intendi dire, ha lasciato tutta l’eredità a lei? >>

<< ne parlavano prima l’avvocato e la segretaria. A te, o meglio al vero Matt…non è stato lasciato niente. >>

<< ho bisogno del tempo di stare da solo con Melissa, ma non me lo permetteranno mai. Gli stanno intorno come degli avvoltoi. >>

<< ci ho già pensato io a questo. >>

<< e come? >>

 

 

 

 

***

 

<< sei sicuro che verranno? >>

<< Ehi, stai parlando con il grande Kyle ruba cuori di donne. Certo che sono sicuro. Ieri la cameriera mi ha detto che oggi avrebbe portato Melissa al centro commerciale per fare compere. >>

<< si, ma come rimarrò da solo con lei? >>

<< le ho detto che avresti voluto parlare con tua sorella e che la segretaria e l’avvocato non te lo porterebbero mai perché non si fidano. Oh…guardale sono lì. >>

La cameriera ci fa un segno con la mano, dice due parole a Melissa e viene verso di noi. << signorino, vi ho accontentato. Non lasciatela mai da sola, non perdetela mai di vista. Siate gentile con lei. >>

<< ovviamente, come un perfetto cavaliere. >>

 

 

Pove Melissa

 

Ok, posso farcela. Jenny è solo andata in bagno, mi ha detto di non muovermi e non lo farò. Non è difficile no?

Solo…ci sono troppi rumori intorno a me, troppe grida di bambini che giocano…

Qualcuno mi urta facendomi cadere per terra. Oh no il mio bastone…dov’è? Comincio a tastare per terra con le mani, ma non lo trovo… dov’è?

<< ma lei è pazza! Ha fatto cadere mio figlio. Si vergogni! >> mi urla una signora. Ma non posso vederla, non so cosa è successo.

<< lasciala stare, non vedi che non può vedere? Non c’è bisogno di aggredirla così. >> parla dolcemente un'altra signora.

<< Aggredirla? Io? Assurdo…un pericolo pubblico come lei non dovrebbe nemmeno circolare per strada! Ma stiamo scherzando? Vieni piccolo mio andiamo… >>

<< tenga signorina, qua c’è il suo bastone. Ha bisogno di aiuto? >>

<< no, grazie. Faccio sola. >>

Mi alzo lentamente e mettendo il bastone davanti a me, comincio a fare piccoli tocchi a destra e a sinistra, per vedere se ci sono ostacoli davanti a me. Ho paura, non so dove andare. Dov’è Jenny?

Non mi accorgo di niente, sento mancarmi il pavimento sotto ai piedi e tempo niente sono a terra. È bagnato intorno a me, dove sono finita? Perché c’è acqua ovunque?

<< sei talmente orgogliosa da non accettare aiuto da nessuno, persino adesso e in questa circostanza non vuoi riceve aiuto da tuo fratello? >>

Matt…è lui. Conosco la sua voce. Una persona che finalmente che conosco. Gli afferro con forza il braccio. Le lacrime cominciano a scendermi lungo le guance, incontrollabili da trattenere.

<< Matt, ti prego…ho paura. Per favore, portami via. >>

Mi aiuta ad alzarmi. << se potete farvi da parte invece di rimanere a guardare, come potete ben vedere mia sorella non può vedere. Non è uno spettacolo. >>

C’erano delle persone davanti a me? Perché non mi aiutata nessuno? Mi sento così umiliata e arrabbiata…non riesco a capire.

Camminiamo per un po’, sento il vento sfrecciare velocemente davanti a me e dei forti rumori di macchinari. Siamo in una stazione della metropolitana?

<< sediamoci ed aspettiamo la metropolitana. >> mi poggia qualcosa sulle spalle e in meno di un secondo sono investita dal suo profumo, ne deduco mi abbia dato la sua giacca. Sento dei bip e il suono dei tasti. Sta messaggiando.

Possibile abbia la ragazza?

Mi alzo facendo tre passi davanti a me, mi fermo solo perché il mio bastone poggia sul nulla. Segno che è la fine del marciapiede prima delle rotaie.

Non lo vedo, ma posso sentirlo dietro di me. Si è avvicinato.

<< perché mi hai aiutata? Perché sei venuto solo adesso? >>

<< sei mia sorella. >>

<< non mi basta. Cosa sei venuto a fare qui? Hai bisogno di soldi non è vero? Per questo mi hai aiutata, vuoi farti vedere gentile ai miei occhi…ehi, ma sai una cosa? Papà ha lasciato tutta l’eredità a me. Se vuoi sono disposta a darti tutto quanto, ad una condizione? >>

Sento il vento sfrecciare più velocemente, si sta avvicinando il treno…lo posso percepire.

<< quale sarebbe? >>

<< sta arrivando il treno, al momento giusto spingimi. >>

<< come? >>

<< se vuoi i soldi, il solo modo per averli è farmi morire. Quindi spingimi. Sarà indolore ed accidentale. Puoi sempre dire che la tua sorella pazza e cieca si è suicidata senza motivo. Solo così tutti i soldi passeranno a te. >>

Riesco a sentire la sua ansia, non sa come agire…così prendo io una decisione per lui.

Il treno è sempre più vicino, riesco a sentirlo…conto fino a tre e faccio due passi avanti.

Sono preparata a sentire il vuoto sotto i miei piedi.

Ma…

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi tornata con un nuovo capitolo, che ve ne sembra? J
Grazie mille per le due persone che mi hanno recensita, per quelle che hanno inserito la mia storia fra le seguite e ricordate…non me lo sarei mai aspettate, non così presto *.* Vi adoroo!!

In questo capitolo iniziamo a conoscere meglio i protagonisti. Matt con la sua tenacia ad entrare nel cuore di Melissa, e la piccola e dolce Melissa…timorosa di tutto quello che la circonda, diffidente da tutti…ma molto forte apparentemente.

Che succederà nel prossimo capitolo? Matt, lascerà cadere Melissa sotto al treno?

Melissa riuscirà comincierà a fidarsi del suo presunto fratello??

Per chi ha voglia di scoprirlo vi attendo nel prossimo capitolo! J

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Vavi22