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Autore: Letmekjsshazza    08/07/2013    4 recensioni
Dopo aver assimilato per l’ennesima volta quelle parole dolorose si accasciò a terra con la schiena appoggiata contro il muro portante del salotto; quel salotto che avevano dipinto insieme dopo che ebbero comprato la casa in campagna. Si guardava intorno mentre un fiume di lacrime le scorreva lentamente sulle guance: il divano color crema ormai rovinato dal tempo era posizionato contro un muro, al di sotto di un ritratto che rappresentava un uomo biondo dagli occhi azzurri ed una stupenda donna con una folta chioma castana: Niall ed Ellen il giorno del loro matrimonio.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Iraq,8 luglio 2013.

Gentile signora Stences,
siamo addolorati nell’informarla che suo marito, Niall Stences, è stato dato per disperso in seguito ad uno scontro in campo aperto 15 giorni fa, e da come procedura lo dichiariamo deceduto siccome non è stato rinvenuto nessuno corpo corrispondente alle caratteristiche dell’uomo in questione.
Le nostre più sincere condoglianze,
Generale Edwin Backen, Us Army.

 
No, non poteva essere vero. Il suo amato Niall disperso? Considerato deceduto? Se questo era un incubo Ellen avrebbe tanto voluto svegliarsi al più presto, ma purtroppo la prova era davanti a lei e consisteva in uno stupido foglio di carta che le aveva spezzato il cuore. Dopo aver assimilato per l’ennesima volta quelle parole dolorose si accasciò a terra con la schiena appoggiata contro il muro portante del salotto; quel salotto che avevano dipinto insieme dopo che ebbero comprato la casa in campagna. Si guardava intorno mentre un fiume di lacrime le scorreva lentamente sulle guance: il divano color crema ormai rovinato dal tempo era posizionato contro un muro, al di sotto di un ritratto che rappresentava un uomo biondo dagli occhi azzurri ed una stupenda donna con una folta chioma castana: Niall ed Ellen il giorno del loro matrimonio. Più si guardava intorno e più soffriva, ogni singolo oggetto in quella stanza alla penombra del pomeriggio le ricordava l’uomo della sua vita e avrebbe tanto voluto che fosse lì per dargli la bella notizia che tanto aspettava a dargli: dopo svariati tentativi finalmente Ellen portava nel suo grembo una creatura nata dal loro amore. Mise le mani sulla sua pancia un po’ gonfia e pianse sommessamente, non avrebbe mai pensato che il loro bambino sarebbe nato senza un padre e si chiese quanto potesse essere ingiusta la vita verso i suoi confronti; Niall ci teneva così tanto a formare una famiglia. Avevano passato interi pomeriggi seduti sul dondolo della terrazza a pensare a come sarebbe stato avere tra le loro braccia un bambino, avevano anche fantasticato su come sarebbe stato, se con gli occhi marroni da cerbiatta di lei o quei due pozzi azzurri di lui. I pensieri le trapassarono la testa mandandola  in confusione e aggiunti alle lacrime che sembravano non avere una fine, Ellen dovette chiudere un po’ gli occhi per alleviare quell’atroce agonia. Non appena li chiuse però vide quegli occhi che tanto le avevano fatto perdere la testa, per un attimo volle solo avere l’occasione di annegarci dentro ancora per una volta, sapeva che i ricordi pian piano con l’andare del tempo si sarebbero affievoliti e si sarebbe dimenticata della bellezza di quelle due iridi. Momenti di tenerezza avuti dopo litigi con lui si fecero presto spazio dentro di lei, prima che partisse per la guerra avevano litigato e i sensi di colpa la divoravano perché sapeva che non avrebbe mai più avuto occasione di chiedergli scusa, fare la pace con lui o semplicemente stare con lui. Voleva quelle labbra ancora una volta sulle sue, aveva sempre creduto che insieme fossero la più bella unione mai esistita ed ora che tutto era cambiato non le rimaneva nient’altro che oggetti contenenti tantissimi ricordi capaci di riportarla indietro nel tempo, a quando erano entrambi felici l’uno nelle braccia dell’altra. Il pomeriggio lo passò così, lasciando che i ricordi la trasportassero su un mare di lacrime incessanti e la sera, ormai sfinita, pensò che forse sarebbe stato meglio per il bene del bambino sdraiarsi almeno un po’. Era stesa sul letto matrimoniale e annusava il cuscino di Niall intriso del suo profumo, questo riuscì a calmarla e a farla addormentare dolcemente in un sonno tormentato di immagini del suo lui, mentre la sua bocca pronunciava il suo nome nel sonno, come se avesse la capacità di riportarlo indietro. Trovò la pace quando sognò che due mani le cingevano i fianchi e la cullavano dolcemente, come se fosse stata una bambina da coccolare e stringere a se. La mattina fu un risveglio strano, forse perché lui non era accanto a lei a darle il buongiorno con un bacio a fior di labbra  ma quando finalmente trovò la forza ed anche la voglia di alzarsi e preparare la colazione per lei e il bambino  nel suo ventre  si accorse di qualcosa di strano sul pavimento. Stropicciò per bene gli occhi ancora assonati e rossi a causa del pianto e con sua grande sorpresa si ritrovò nel corridoio che conduceva verso la porta principale una scia di petali di rose rossi; era rimasta come paralizzata e con gli occhi sbarrati e pensava fosse ancora per una volta solo un sogno. Trovò il coraggio di giungere fino alla porta spalancata e appena uscì verso l’esterno notò che la scia continuava verso il campo di cereali di Jack, il loro vicino. Le sue gambe erano deboli e tremavano ma trovò comunque la forza di andare avanti presa dalla curiosità e dall’ansia; quando giunse al centro di quell’immenso campo notò che le piante erano spianate e sentirle sotto i piedi a Ellison le sembrò di camminare su delle nuvole soffici. In mezzo c’era una coperta stesa e al di sopra c’erano svariati cibi perfetti per una colazione, si guardò intorno ma non vide nessuno così si avvicinò di più al pic-nic; vicino trovò un bigliettino che recitava:  “Alla più bella donna del mondo. Non sarai mai più sola, promesso.” Gli occhi erano fissi su quel fogliettino e i suoi pensieri si interruppero quando sentì due mani sui suoi fianchi, ebbe un sussulto e ebbe paura a girarsi, così la voce alle sue spalle parlò:
 -Mi sei mancata piccola mia -
Questa volta fu il suo cuore a sussultare, conosceva quella voce….era….Niall.
Si girò di scatto e incatenò i loro occhi finché le lacrime non presero a scorrere nuovamente
-Non è possibile,tu….eri…m…-
-Mi hanno salvato amore mio e sono riuscito a tornare a casa sano e salvo, non stai sognando-
-Ti prego baciami, solo così potrò credere che tutto questo non è un miraggio-
Lui non esitò e incollò le loro labbra che tanto bramavano in un contatto da molto tempo, ci fu un tempo interminabile in cui le loro lingue danzarono assieme e finalmente Ellen si sentì completa
-Starò per sempre con te, non ti abbandonerò mai più-
-Intendi dire che starai per sempre con noi vero?-
-N..noi?-
All’inizio non capì ma quando realizzò quello che Ellen aveva detto, sul suo volto esplose un sorriso gigantesco e non fece altro che alzare la sua amata e farla volteggiare mentre le loro risate riecheggiavano nell’aria e i capelli di lei venivano scompigliati dal vento
-Sono l’uomo più felice di questo mondo, ti amo Ellen e lo farò per sempre-
-Ti amo anche io Niall, per sempre-
 

 
  
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