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Autore: Ehybastaldo_    08/07/2013    7 recensioni
"Voglio organizzare questa piccola gita di sette giorni, visto che la scuola è anche finita. Diamo inizio alle nostre vacanze estive tutti insieme!" strillò felice, e lì mi bloccai.
"Tutti insieme, chi?" chiesi assottigliando gli occhi a due fessure e guardandolo storto.
Lui ridacchiò in risposta, grattandosi il collo in modo nervoso "Amici" sussurrò preoccupato.
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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MA SEI, PER CASO, GELOSO?
 
 
 
Ultimo giorno alla casa in montagna. E come potevamo passare il giorno in cui ci sarebbe stata la festa che tutti aspettavamo?
Shopping era la parola d'ordine.
"Sophy, guarda qui!" girai di scatto la testa, notando Sophy correre come un razzo verso Rob; osservò per una manciata di secondi il vestito che aveva l'altra tra le mani e aggrottò la fronte.
"Dimmi la verità! -disse- Tu ti metteresti mai una cosa simile?" e lo alzò in aria, squadrandolo meglio.
Era un vestito -chiamiamolo così- verde militare, il colletto era alto e arrivava si e no sotto il ginocchio. Non di certo era il tipo di Sophy.
Rob alzò semplicemente le spalle, facendomi ridere. L'altra le lanciò il vestito addosso, tornando alla fila di prima.
Mi voltai dall'altra parte quando sentii la risata di Harry.
Il riccio e Niall stavano indossando due vestiti femminili, mentre Louis, con la macchina fotografica in mano, li immortalava in quelle che dovevano essere pose da copertina di Vogue.
Scoppiai a ridere, e quando si accorsero che li stavo fissando, Niall mi tirò per una mano, dicendo "Fai una foto con noi. Magari quando diventeremo famosi, non potremmo parlare più con te" e sorrisi.
Il flash mi abbagliò, e il secondo dopo tornai al vestitino su cui avevo puntato gli occhi prima.
Era verde acqua, chiaro. Non troppo lungo. In realtà, davanti era corto, mentre dietro c'era tipo una coda. Il corpetto, inoltre, era bianco, come se fosse una camicetta, ma non lo era.
"Bello" nemmeno mi girai, riconoscendo la voce; continuai così a giocare col pezzo di dietro della gonna.
"Tu dici?" risposi, confusa.
Cioè, era davvero bello. Ma eravamo solo al secondo negozio; magari al prossimo ne avrei trovato uno migliore.
Passarono pochi secondi prima di ricevere una risposta.
"Se te lo dico io" si vantò, posando poi un bacio tra i capelli.
Mi voltai di scatto, fulminandolo con lo sguardo "Liam! E se ci vedeva qualcuno?" abbassai il tono, cercando di guardare dove fossero gli altri.
Lui alzò le spalle "Problema loro" disse solamente.
Era così tranquillo e sicuro di quella situazione, che quella mattina per svegliarmi, aveva cominciato ad accarezzarmi una guancia e giocava tranquillo con le mie labbra.
La fortuna era stata dalla mia parte, però, visto che Rob in quel momento era sotto la doccia e non aveva sentito il mio urlo quando mi svegliai, ritrovandomi Liam a pochi centimetri dal viso, sdraiato sul letto.
"Sei troppo tranquillo" gli diedi le spalle, tornando a guardare il vestito.
Sentii le sue braccia avvitare il mio bacino, mentre il mio respiro sembrò bloccarsi in gola. Gongolò in quella posizione, sussurrandomi all'orecchio una canzone dei Mars. Sapeva quanto amassi quel gruppo, cioè...più che altro l'aveva scoperto quella mattina, quando, invece di andarsi a preparare, era rimasto a fissarmi mentre mi vestivo, bombardandomi di domande.
"Che ne dici di questo?" con un gesto secco allontanai Liam, facendolo per poco cadere a terra, girandomi nella direzione di Zayn, sfoggiando un sorriso innocente.
"Fa schifo" dissi poi, notando l'orrore che avevo davanti. Perchè voleva uno smoking per una festa tra ragazzi?
Girò i tacchi e tornò alla sua ricerca dell'abito adatto. 
Quando notai che nessuno era nei paraggi, corsi verso Liam "Scuuuuuuuuuuuuuuuuusa, non me l'aspettavo" ammisi.
Lui sembrò arrabbiato, ma poi sul suo viso comparve un sorriso beffardo. Mi spaventai, perchè quello sguardo era uno di quelli di chi la sapeva lunga.
"Tanto prima o poi lo verranno a sapere" sghignazzò.
Verranno a sapere cosa? Che per tutta la mattina mi aveva rubato dei baci? Che io non avevo saputo oppormi?
Cosa?
"Meglio tardi che prima" risposi, prendendo la decisione di provare quel benedetto vestito.
"Di solito è al contrario" lo sentii  qualche passo più indietro di me.
"Noi siamo l'eccezione" lo avvisai, richiudendomi in un camerino.
A noi due, vestito.
 
*  *  *
 
"E poi...due Royal e un Mc-chicken" urlò Niall alla ragazza dietro il bancone. Quella farfugliò qualcosa all'apparecchio che aveva puntato alle labbra e sorrise al biondo.
"Mi pare di averli ricordati tutti" si voltò dalla mia parte. Feci i conti mentalmente, aggrottando la fronte.
"No Niall, hai sbagliato. Hai preso un panino in più" dissi, ancora con le dita della mano aperte.
Lui rise, passandomi un braccio sulle spalle "Che sei simpatica. Per riempire il mio stomaco, uno di quei panini, non basta" mi spiegò.
E a casa svaligiava la dispensa, e in giro mangiava il doppio. Ma sua madre come faceva? Sarebbe andata in banca rotta solo per causa sua.
La ragazza portò i nostri ordini qualche secondo dopo.
Per fortuna Zayn smise di leggere i vari menù e ci aiutò a portare i vassoi pieni di roba fino ai tavoli.
"Si mangia" si strofinò una mano contro l'altra, Sophy.
Appoggiati i vassoi sul tavolo, mi accomodai tra Liam ed Harry. Che disgrazia.
 
Durante quello che doveva essere il nostro pranzo chiacchierammo molto, come se non ci vedevamo da non so quanto tempo. Finendo poi a discutere della festa dopo che ad Harry arrivò un messaggio.
"Ragazzi, stasera ci sarà il pienone in casa nostra. Me lo sento" disse sicuro di sè.
Guardai preoccupata gli altri "Scusate, ma avete intenzione di usare solo il capanno?" chiesi con ovvietà.
Li vidi scambiarsi uno sguardo indagatore, per poi aspettare la risposta di Louis.
"Beh, se per voi non è un problema, potremmo usare anche cucina e il salotto" guardò me ed Harry, i proprietari della casa.
"Per me non c'è problema; anzi, così ci sarà più spazio" squittì felice.
Io alzai gli occhi al cielo. Tanto non l'avrei vinta contro lui.
"Basta che chiudiamo a chiave tutte le camere da letto; non voglio che qualcuno faccia le sue porcherie dove io poi andrò a dormire" spiegai velocemente.
Vidi ridere Sophy "Certo, perchè tu andrai a dormire" disse.
"O al massimo, trovi la strada per trovare camera tua" sghignazzò, al suo fianco, Niall.
Non ero un tipo a cui piaceva bere. Però se fosse finita come qualche sera prima, chissà dove mi sarei ritrovata il giorno dopo.
"Comunque, devo dirvi una cosa importante" spostai lo sguardo su Liam, che aveva parlato, intenta a finire le patatine che avevo preso con il menù.
Anche gli altri prestarono attenzione al ragazzo. Sospirò e poi finalmente parlò.
"In realtà, noi dovremmo dirvi una cosa importante" e passò un braccio sulle mie spalle.
Cominciai a tossire senza sosta, pregando Harry di passarmi il mio bicchiere di cola. Deglutii nervosamente, chiedendo pietà con gli occhi a Liam.
Ma prima che potesse finire la frase, gli altri provarono a fare la loro ipotesi.
"Volete fuggire in America!" disse Niall.
"No, di sicuro stanno progettando di fare un figlio" continuò Sophy.
"Prima di fare un figlio si devono sposare" si aggiunse Zayn.
"Naaah, secondo me vorranno chiedere la casa al mio padrigno per un'altra festa" disse calmo Harry.
"Se magari li facciamo parlare" disse infine Rob.
"Scusate -si mise in mezzo Louis- Ma anche io ho la mia ipotesi, e credo che sia quella giusta. Simone ha fatto le corna al suo fidanzato con Liam" mi stampai una manata in fronte.
Ma davvero stavo organizzando una festa con quelli lì?
"Oltre per il fatto che Simone non ha un ragazzo, dico giusto?" mi chiese Liam, forse leggermente confuso.
Negai con la testa, alzando gli occhi al cielo.
"Ecco! -si rilassò- Comunque, quello che voglio dire è..."
"Qualcuno di voi aveva prenotato il gelato?" sobbalzai sulla sedia, non aspettandomi nessuno alle spalle.
"Sì, io!" alzò una mano Niall, per farsi vedere. La ragazza lo servì e poi lasciò il nostro tavolo con un sorriso stampato sulle labbra. Voleva tornare a casa senza denti?
Sì, ero gelosa! Gelosa di quelle persone che in una settimana -o meno- erano diventate importante per me. Faceva male ammetterlo; ma era la verità. Niall, Zayn, Louis, Liam e di più Harry, in quella settimana mi avevano dimostrato una parte che non avevo mai visto, facendomi completamente cambiare pensiero su loro.
"Ehm, scusate? Stavo parlando, comunque" ci richiamò Liam, riportando l'attenzione su lui "Quindi...Io e Simone forse stiamo insieme".
Aggrottai la fronte, trattenendo le risate. Cioè, stavamo insieme o no? Che senso aveva la sua frase?
"Eh?" Harry sembrò confuso, un pò come tutti gli altri, me compresa.
Liam si passò una mano sul viso, cercando di trovare altre parole.
"Non è una cosa ufficiale, ok? E' successo e basta!" tagliò corto.
Rob mi tirò una patatina in faccia, giusto per risvegliarmi dal mio stato di trance. La fulminai con lo sguardo, chiedendole un secco "Che vuoi?"
Posò le patatine da una parte e si schiarì la voce "State insieme? Ma tu non lo odiavi?" chiese con fare ovvio.
Allora Louis si mise in mezzo, perchè lui è sempre stato un pò come il prezzemolo...
"Papà dice sempre che là dove c'è odio, in fondo, c'è un pò d'amore" disse la sua perla di saggezza.
Zayn, al suo fianco, scoppiò a ridere, alzando poi le mani in aria "Giuro che non gli ho dato niente" si difese prima che qualcun altro potesse fare uno stupido commentino.
"Uhm...Allora da oggi sei la signora Payne?" chiese Sophy, forse l'unica per niente scossa dalla notizia.
Ma che cazz...?
"Che parolona...Diciamo che da oggi è la mia ragazza" Liam mi attirò a sè con un braccio, lasciando un bacio sulla mia guancia. Oh guarda! Un unicorno!
 
*  *  *
 
"NIALL, CAZZO! ABBASSA IL VOLUME!" urlò Rob in preda ai nervi.
Per tutta risposta, il biondo lo aumentò, prendendo una scopa e cominciando a ballare col manico, stile valzer.
Scoppiammo a ridere, cercando comunque di non perdere di vista quello che in realtà stavamo facendo.
Facendo attenzione, spostai il divano, cacciando un grido disumano e saltandoci sopra.
"UN TOPO! SOTTO IL DIVANO C'E' UN TOPOOOOOOOOOOOOOOOOO!" piagnucolai saltellando come una scema.
Niall si avvicinò con fare minaccioso con la sua ballerina. Ehm...scopa; Liam scese le scale peggio di un fulmine, le ragazze salirono sulla cucina e sul tavolo con uno scatto; Harry spuntò in casa, fece una risata a presa per il culo e si piegò in due dalle risate. Ma per fortuna, Louis lo prese per un orecchio e lo riportò fuori, al suo lavoro. Qualcuno doveva pur finire di appendere i festoni nel gazebo.
"Sono seriiiiaaaa!" mi lamentai, saltellando ancora.
Liam mi bloccò per un piede, prendendomi poi sulle spalle come un sacco di patate.
"Sta' ferma e non scalciare! Per poco mi prendevi in faccia" disse, ridendo. Mentre mi sentii traportata al piano superiore, notai le mie amiche guardare nella direzione del divano.
Quel topo c'era! Non me l'ero sognata!
Quando toccai il pavimento, mi asciugai una lacrima all'angolo dell'occhio destro. Liam sorrise, massaggiandomi una guancia.
"Mi fai tenerezza" confessò, appoggiando poi le sue labbra sulle mie in un veloce bacio.
"Sì, ma io sono serissima! Odio i topi...e i scarafaggi...e i serpenti...e le lucertole...e..." non riuscii a finire la frase, che Liam si avventò di nuovo su me, zittendomi con un bacio. Aveva trovato un modo eccezionale per tapparmi la bocca.
Sorridendo, camminai all'indietro, tirando Liam per il colletto della maglia, fino ad entrare nella stanza di qualcuno. Visto tutto il casino, quella non era di certo la stanza che condividevo con Rob.
Il castano chiuse la porta alle sue spalle, prendendomi per il bacino e facendomi aggrappare al suo con le gambe, stile scimmia. Passai le mani dietro il suo collo, infilando le dita tra i capelli e tirandoli di poco.
Lo sentii ridere sulle mie labbra, per poi spostarsi sul mio collo e rilasciare qualche piccolo bacio a stampo.
Mi appoggiò delicatamente sul letto, sfilando la maglia, per poi sdraiarsi su me e baciarmi di nuovo. Finì, poi, mordendomi il labbro inferiore.
Si appoggiò sui gomiti e mi guardò negli occhi, mentre con un dito spostava il ciuffo finito sui miei occhi.
"Sono sicuro che stasera sarai bellissima" sussurrò, per poi baciarmi la punta del naso. Quel gesto mi provocò una leggera risatina.
Giocherellai con un dito, ripassando i muscoli del petto in evidenza, mentre mordevo il labbro inferiore, timida.
"Cosa metterai?" chiesi, tornando poi a fissarlo.
Alzò gli occhi al cielo, pensandoci su "Volevo mettere lo smoking. Ma credo di mettere qualcosa di più comodo" mi sorrise.
Annuii, assecondando la sua scelta. Chissà quante gente -se fosse venuto qualcuno- ci fosse stata quella sera. Chissà quante ragazze ci sarebbero state; quante di loro mi avrebbero fatto venire l'istinto omicida se solo si fossero avvicinate al mio ragazzo.
Mi suonava ancora strano chiamarlo così; ma era quello adesso. Il mio ragazzo.
"A che pensi?" mi chiese, riportandomi alla realtà.
Alzai le spalle, mentre lo aiutai a scivolare al mio fianco, finendo poi ad abbracciare le mie gambe al petto, mettendomi seduta sul letto.
"Ho paura" ammisi.
Lui mi guardò strano, mentre mi attirò a sè, rinchiudendomi in un abbraccio.
"Di cosa?" mi chiese premuroso.
Sospirai lentamente, mentre provavo a formulare la giusta frase.
"Domani, sono sicura, tornerà tutto come prima. Io sarò la solita sfigata che nessuno si filerà e tu sarai il solito ragazzo che mi sfotterà per il mio carattere" ammisi.
Gettai la testa tra le braccia, allontanandomi leggermente da Liam.
Faceva male dire quelle parole, ma era quello che pensavo davvero. Era una cotta. Una di quelle estive, ma con un pò di ritardo. Ecco.
"No, ti dimostrerò che ti sbagli. Non è detto che andremo sempre d'accordo, siamo pur sempre due caratteri forti; però possiamo provarci, almeno per qualche giorno, a sopportarci" provò a convincermi.
Mi venne spontaneo sorridere.
"Ti ho già sopportato abbastanza per sette giorni...-mi misi dritta con la schiena- Mi stai chiedendo di farlo per sempre?" chiesi, sorridendo.
Se avesse detto una cosa del genere qualche giorno prima, sono sicura, gli avrei lanciato addosso una sedia, un tavolo...La prima cosa che mi passava sotto mano.
Lui mi strinse di nuovo tra le sue braccia "Non per sempre, ma per il resto dei nostri giorni" portai una mano sul seno sinistro, pregando mentalmente di non essere notata.
"Ti stai toccando?" sentii Liam scansarsi e guardarmi con gli occhi sbarrati, mentre con un gesto fulmineo tolsi la mano dal seno.
"Ma sei scemo?" ridacchiai nervosa. Ma quando notai che non se l'era bevuta, annuii "Sono scaramantica, ok?" e scoppiò a ridere.
Non riuscii a trattenermi e lo seguii a ruota.
Si sdraiò sul letto, ancora ridendo. Presi posto al suo fianco, mentre lo guardai dal basso. Era bello, anche di più, ma questo non gliel'avrei mai detto o l'avrebbe usato ogni volta mi avrebbe voluto mettere in soggezione, gli occhi quasi del tutto chiusi, ridendo e mostrando una parte dei denti bianchissimi, mentre il suo corpo era rigido al mio fianco. Poi smise, osservandomi e passando una mano sulla mia guancia.
"Allora devi toccare cose più forti" disse d'improvviso.
Sentii le guance andare a fuoco, mentre spostai la mano e voltarmi dalla parte opposta e non farmi vedere in faccia. Altre risate.
"Hai capito male! Parlavo del ferro; chi è scaramantico, di solito, tocca il ferro per cacciare la sfiga" rispose, senza smettere di ridere.
"Ok, allora scendo di sotto a cercare del ferro" dissi, per poi alzarmi dal letto e avvicinarmi la porta. Quando provai ad aprirla, però, Liam ci mise una mano sopra, richiudendola.
Mi girai confusa, ritrovandomelo davanti con un sorriso che la diceva abbastanza lunga.
"Questa stanza ne è piena, di ferro" mi guardai in giro. Beh, forse era veramente piena di ferro, o qualcosa simile, ma era talmente incasinata che non sarei riuscita a trovarci nemmeno la strada per l'armadio.
"Ma poi, davvero vuoi cercare del ferro quando davanti agli occhi hai un ragazzo come me?" mi chiese. Tornai a fissarlo in silenzio.
Era proprio quello che volevo evitare, lui e il suo sguardo magnetico. Non che non mi piacesse, ma la situazione in cui eravamo, stava forse degenerando un pochino.
Le dita di Liam si posarono sotto il mio mento, mentre unì le nostre labbra nuovamente. Mi tirò per la maglia, costringendomi a fare qualche passo verso lui.
Poi un dolore alla testa e un urlo stridulo mi fece voltare verso la porta alle mie spalle, ormai aperta.
Intenta a massaggiarmi la testa, osservai Niall con le mani che coprivano la bocca.
"Niall, e fai l'uomo per una volta, non stavamo facendo nulla di particolare" parlò Liam. Il biondo ci osservò entrambi, togliendo finalmente le mani dalla bocca.
"Quando avete detto 'Ci stiamo provando' pensavo scherzavate!" quasi urlò.
Cosa c'era di male? Io proprio non capivo...
Prima di tutto, era stato proprio lui a dirmi di cercare di andare d'accordo con Liam. E ora che avevamo scoperto cose nuove dell'altra persona, ci stava chiedendo di smetterla?
"Niall?" lo richiamai, preoccupata del suo stato di trance.
Lui scosse la testa "Quindi è seria questa cosa?" chiese, incredulo.
Guardai Liam, che per un attimo rimase a fissarmi in silenzio. Poi entrambi ci voltammo verso il biondo, alzando le spalle.
"Ci stiamo provando, come ogni comune persona su questo pianeta. Se funziona, bene. Se non funziona, si torna come prima" spiegai.
Niall scosse la testa, ridendo "No, se non funziona non tornerete come prima...Rovinerete anche il gruppo, e questo lo sapete".
Rimasi a pensare alle parole di Niall per qualche secondo: che voleva dire con questo?
"Ma sei per caso geloso?" sobbalzai alla domanda di Liam e poi mi voltai a fissare Niall che ora sembrava nervoso.
Oddio! No! Davvero?
"Non ci credo..." sussurrai. Niall mi guardò, quasi scusandosi con lo sguardo.
Quello che fin ora mi era stato accanto nei miei momenti di sclero, quando Liam mi faceva salire i nervi, quando me lo ritrovavo per casa e non potevo insultarli, aveva una cotta per me?
"Scusate, io scendo a finire il mio lavoro" spingendo Niall, uscii dalla stanza, lasciando i due a chiarire anche per me. Che codarda!
 
 
"Sei silenziosa" alzai lo sguardo, ritrovandomi Rob e Sophy a fissarmi.
Alzai le spalle "Sono solo un pò stanca. Abbiamo finito?" chiesi, guardandomi in giro e notando l'immenso spazio che avevamo creato tra la cucina e il salotto.
"Sì" rispose Rob "Ma dicci cos'hai. Ti ha fatto qualcosa Liam? No, perchè se è così, sono pronta a prenderlo a pugni" e unì le mani davanti al petto.
Scossi la testa, ridacchiando "Lui no. Ma...voi sapevate che Niall ha una cotta per me?" le due sobbalzarono.
Ecco. La mia stessa reazione.
"Scusami un attimo. Come può avere una cotta per te se sta con me?" cosa?
Guardai confusa Sophy e allo stesso tempo ripensai qualche giorno prima quando li trovai insieme nella stanza a far cose che non voglio ricordare.
"Già..." sussurrai, pensierosa.
"Mi stai dicendo che sta facendo il doppiogioco?" s'intromise Rob.
Ma non era da Niall comportarsi così. E allora cos'era?
Nemmeno fossi stata letta nel pensiero, Liam e Niall stavano scendendo le scale insieme...ridendo?
"Simone, ma tu lo sai che il coglione qui ci ha preso per il culo? Voleva solo farti scendere per finire il lavoro al posto suo!" 
Cosa? Guardai Sophy e Rob al mio fianco, tornando a fissare i due con un sopracciglio alzato.
"Ah sì? Aspettati di tutto alla festa, Horan!" lo intimai.
Per un momento avevo avuto mille dubbi, invece alla fine si era rilevata una stronzata, come sempre.
"Donne! Finite il lavoro, noi andiamo a vedere come se la cavano nel gazebo" disse il biondo, uscendoci la lingua.
Scossi la testa, sorridendo. E dire che tutto quello mi sarebbe di sicuro mancato, dal giorno dopo.
Mi gettai sul divano, seguita dalle mie migliori amiche "Dite che sarà una bella festa?" chiesi in conferma.
Sophy annuì "La migliore a cui tu abbia mai partecipato" rispose.
"Certo! Non è mai andata a nessuna" la informò Rob. Scoppiammo a ridere, mentre continuammo a rilassarci per gli ultimi minuti ancora liberi.
 
 
*  *  *
 
"Oddio! Sei bellissima! Questo vestito ti sta benissimo" squittì Sophy sul ciglio della porta.
"Entra dai, allora faremo tardi" l'avvertii, facendola accomodare su una sedia, intenta a prendere la trousse dalla valigia.
Rob finì di asciugarsi i capelli e si accomodò sul letto, accanto a noi.
Presi il fondotinta e lo passai sul viso chiaro di Sophy, picchiettandoci su con le dita.
"Sai chi verrà stasera alla festa?" mi chiese Sophy, con gli occhi chiusi.
"Nessuno?" ipotizzai ironica, anche se un pò di paura ce l'avevo. Harry aveva mandato gli inviti senza però dire di dare una conferma alla presenza; quindi, in quel momento gli unici sicuri eravamo solo noi otto.
"No, scema. So che ci sarà l'ex di Liam" disse.
Mi fermai un secondo, allontanandomi dalla mia amica, che prontamente aprì gli occhi, curiosa.
"Chi? Elizabeth?" chiese Rob. Ma Sophy scosse la testa negativamente.
"Uhm, Anne?" continuò la mora. E l'altra di nuovo, scosse la testa.
"Allora dev'essere Staphanie" disse sicura ancora.
Ma Sophy non gliela diede vinta.
"E allora chi?" chiese, infine, scocciata.
Nel frattempo, ero rimasta zitta e sbalordita allo stesso tempo. Come sapevano i nomi delle ex -e poi, quante erano anche?- di Liam?
"Ashley" disse solamente.
"Tompson?" chiese nuovamente Rob, e stavolta la fulminai con lo sguardo. Non sapevo chi fosse questa Ashley, e al dire il vero nemmeno mi interessava. Però da come ne parlava Sophy, capivo che c'era qualcosa sotto che io, purtroppo o per fortuna, non sapevo.
"Ma a me cosa me ne importa se c'è questa? -dissi- L'hai detto anche tu, ex..." le feci notare.
Lei sorrise amaramente "Ex per lui; lei continua ad andargli dietro. Non capisce proprio che è finita" mi spiegò.
Alzai le spalle, tornando ai trucchi e prendendo la cipria.
"Va beh, problemi suoi, eh" risposi "Se si sono lasciati, deve farsene una ragione, anche perchè, ora, Liam sta con un'altra e sembra anche felice" mi vantai.
Le due scoppiarono a ridere, mentre Rob decisi di infilarsi le scarpe.
 
Finii di truccare Sophy dopo una manciata di secondi, quando il cellulare suonò sul comodino. Rob me lo passò, sistemandosi poi il ciuffo da un lato.
Lessi il nome e sbuffai.
"Che c'è, papà?" non buonasera, non ciao. Niente. Volevo solo la testa libera per quella sera.
"Ciao papà, tutto bene? Io sì, sai con Harry abbiamo deciso di distruggerti una casa facendoci una festa senza il tuo permesso. Come sta Anne?" mi rimproverò, cercando di imitare una voce femminile.
Rabbrividii a quelle parole, pensando che in realtà nessuno dei due aveva avvisato a casa della festa di fine vacanza.
"E tu come lo sai?" furono le mie uniche parole, mentre le mie amiche mi guardarono sospette.
"Uhm...fammi pensare... -ci fu silenzio per qualche secondo- Non lo so, forse perchè tutto il paese continua a parlare di questa festa dell'anno? Dovete distruggere casa?" feci una smorfia col labbro.
"Tutta colpa di Harry!" sbottai. Lui ridacchiò.
Cosa? Lui rideva di una cosa seria? Non era da mio padre.
"Papà?" lo richiamai. Solo allora le mie amiche capirono, e all'unisono si stamparono un cinquino in fronte.
"Sapevo della festa prima di te, idiota. Harry già mi aveva avvisato del suo piano la sera stessa in cui siete arrivati alla casa, al contrario di te, figlia mia" mi prese in giro.
Sentii il mio cuore ritornare ad un battito normale, mentre feci cenno alle mie amiche di calmarsi anche loro.
"Ah bene, meno male" dissi, tirando un sospiro di sollievo.
"Ho già chiamato anche lui, dicendogli, appunto, che pagherà ogni singola cosa rotta che troverò quando ci metterò piede io. Questa cosa vale anche per te, signorina. Sangue del mio sangue e non mi dici niente! Potrei offendermi!" alzai gli occhi al cielo, scendendo dal letto con uno scatto.
"Sì, papà Dovrai uscire questa cosa del sangue ogni volta provo a nasconderti qualcosa?" chiesi, ovviamente retorica.
"Sì" appunto "Ah, è ho pure detto al tuo fratellino, di tenere il suo aggeggio fermo al suo posto. Non abbiamo bisogno di un nuovo membro nella nostra famiglia" mi vergognai io stessa a sentire quelle parole "Ripeto, queste parole vangolo anche per te" e a quel punto non ce la feci più.
"PAPA'!" urlai.
Lui rise e poi mi augurò buona fortuna, ordinandomi di raccontargli tutto l'indomani e soprattutto di divertirmi come non mai. La coerenza fatta a persona, proprio.
Staccai la telefonata e mi gettai sul letto, sfinita.
Pure io voglio avere un padre come il tuo" si lamentò Rob.
"E anche un fratello" si aggiunse Sophy. Si accomodarono al mio fianco e tutte e tre intrecciammo le mani.
"Stasera ci dobbiamo divertire, ok?" dissi.
Loro mi guardarono e annuirono convinte.
"Anche al costo di non ricordare nulla domani" disse Rob. Ed era strano -ma ormai non più- che quelle parole uscissero dalla sua bocca.
La porta della camera fu aperta e tutti i ragazzi ci fissarono sorridenti.
"Andiamo giù?" prese parola Zayn.
Ci alzammo tutte e tre e seguimmo i ragazzi al piano inferiore.
Tutto era pronto: la musica, la pista, il tavolo delle bibite e del cibo. Mancava solo una cosa... La gente!
Louis camminava avanti e indietro per la stanza, mentre io presi posto sul divano. Poi qualcuno suonò al campanello.
"Vado io!" urlò Harry, scaraventandosi sulla porta e guardandoci prima di aprire.
"Apro?" chiese. Ma era scemo o cosa?
Quando tutti rispondemmo con un sonoro 'si', Harry abbassò la maniglia, aprendo la porta.
"E' qui la festa?" chiese un ragazzo, che in realtà non avevo mai visto in vita mia.
"Certo...amico" evidentemente, nemmeno Harry lo conosceva.
E dopo lui, entrarono un casino di gente.
Liam mi strinse al suo fianco, posando un bacio tra i miei capelli.
Che la festa abbia inizio.
 
 

  
 
SAAAAAAAAAAAAAAALVE
ok, ok. Immagino che tutti si aspettavano di trovare la grande(?)
festa. Ma no. Ho pensato di metterla direttamente nell'epilogo.
Perchè? Idk, mi è passato per il cervellino così c:
 
Quindi, so che questo capitolo oltre che pena, fa schifo. Non mi piace,
non mi convince e oggi ho provato a cambiarlo in trecento modi, senza risultato.
Ho aggiunto un particolare che prima non c'era, ma adesso non posso dirvelo
o svelerò il punto clou(?) dell'epilogo. Quindi, non posso dirvi più niente :c
 
In ogni caso...Non sarò morta, cioè, dopo aver messo l'epilogo, inizierò con una
nuova ff, in buona parte già scritta nel mio pc, così da poter essere sempre
tra voi(?)
Anche se già mi trovate in un'altra ff (Another Cinderella Story) che se non avete letto,
vi consiglio di passare subito, sempre se vi va :)
Vi giuro che non so come parlo, sarà che sono rimasta delusa dal capitolo cc
Scusatemi ancora, ora però mi dileguo <3
Fatemi sapere, tramite una piccola recensione, se lo stesso vi è piaciuto un
pochino ino ino..anche inissimo(?)
Ok, me ne vado ahaha
 
Solo una cosa...Come immaginate il vestito di Simone?
Via con i suggerimenti, visto che non ne ho idea! Yup!
   
 
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