Cap. 2 

Se Vladimir avesse saputo a cosa andava incontro raccontando ai suoi amici del suo amore per Russia probabilmente sarebbe stato più muto di una tomba, ma sfortunatamente per lui benché fosse un mago non era in grado di prevedere il futuro. 

Sala dei meeting, fine pausa pranzo 

A nessuna delle nazioni piacque rimanere chiuse fuori dalla sala riunioni senza poter rientrare, anche se forse America e Danimarca si lamentavano di meno perché dalla loro posizione avevano una visuale perfetta dei lati B di Inghilterra e Norvegia, intenti a spiare dalla finestrella posta sopra la porta levitando per aria. 

-Si può sapere cosa state combinando-aru?!- chiese Cina piuttosto scocciato 

-Shh Yao zitto!- lo riprese Arthur da sopra riprendendo a guardare l'interno della sala. Lì dentro c'erano chiusi Romania e Russia (non di loro volontà ma per colpa di altri due maghetti). la situazione era la seguente: Inghilterra aveva proposto di chiuderli nella stessa stanza sperando che, costretti a stare in contatto per un po' di tempo, Vladimir e Ivan si dichiarassero. Le cose però non procedevano (ovviamente direste voi) poiché Vladimir era più rosso di un pomodoro e non spiccicava parola mentre Ivan guardava in tutte le direzioni tranne che verso l'altro continuando a ignorarlo. Arthur e Lukas si stavano rodendo il fegato. 

-Ma qualcuno mi spieghi com'è possibile, sono chiusi in quella stanza da 20 minuti e tutto quello che si sono detti è stato 'Salve' e 'Ciao'! Se continuano così entro e li strangolo!- strepitò Inghilterra dimenticandosi che dall'altra parte c'erano il suo migliore amico e una delle nazioni più spaventose del mondo. 

- Artie, ci spieghi che succede?- chiese con fare lamentoso Alfred tirando una manica del fidanzato e costringendolo a girarsi verso di lui. 

- Fatti i cavoli tuoi bloody yankee!- gli gridò contro l'amorevole fidanzato strattonando via la manica e riprendendo a guardare. 

-Fatti tuoi un corno! siamo a un meeting mondiale cavolo, finitela di fare i vostri comodi e aprite questa dannata porta!- urlò a quel punto Germania perdendo la sua proverbiale calma. 

-Vee, Lud si è arrabbiato!- disse spaventato Italia osservando l'amico che provava a tirar giù Norvegia e Inghilterra, i quali si limitarono a levitare un po' più in alto, fuori dalla sua portata. Quella simpatica scenetta venne interrotta da Bielorussia. 

- Per caso sapete dov'è mio fratello?- chiese avvicinandosi al gruppo riunito fuori dalla porta 

-Oui, è dietro quella porta con Romania, perché?- rispose Francia. Al che videro la faccia di Natalia trasformarsi. 

-FRATELLO! APRI QUESTA PORTA CHE CI DIVIDE! DEVI SPOSARE ME, NON ROMANIA!- si mise a gridare Natalia mentre distruggeva la porta. Norvegia e Inghilterra osservarono uno stravagante spettacolo costituito da Russia che si nascondeva dietro Vladimir (entrambi rossi per la frase di Bielorussia) e che non appena questa aprì la porta si fiondò fuori gridando 'NOOOO'. 

un paio di ore dopo 

-Forse se avessero avuto più tempo...- disse con voce incerta Arthur 

- Nah Arthur, facendo in quel modo gli abbiamo solo fatti imbarazzare senza venire a capo di nulla. Dobbiamo passare al piano B. - rispose serio Lukas

-Però devi ammettere che la faccia di Russia quando la sorella ha distrutto la porta era impagabile!- rise Inghilterra. Anche Norvegia ridacchiò un attimo ricordando l'espressione sconvolta del russo. 

- Già, però ricordati che non facciamo tutto questo per divertirci ma per aiutare Vladimir.- riprese serio 

- Mm, solo la prossima volta evitiamo di chiuderli in sala meeting dopo pranzo, Germania era così infuriato per il ritardo che ci avrebbe ammazzato!- disse di nuovo Arthur trattenendo l'ennesima risata.  

 

[Angolo autrice] 

Non ho nulla da dire per questo capitolo se non il solito " Spero vi sia piaciuto e mi raccomando recensite!" di sempre. Un grazie speciale a Baby Leoncina e a  ladyanarchia per recensire sempre le mie storie e per avermi incoraggiato a continuare questa! Bacioni 

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