In quest’ultimo capitolo ho ripreso la storia da dove
Goku lascia Crilin da solo sul tetto dell’ospedale e vola via…spero vi piaccia…
Gohan stava morendo: non gli rimanevano molte ore di vita, aveva detto
addio a tutti i suoi amici e familiari, a tutti tranne a suo padre.
Desiderava vederlo più di ogni altra cosa ma lui non tornava…sua madre
aveva chiamato a casa per vedere se era li, Crilin lo aveva cercato nei
dintorni dell’ospedale ma niente, sembrava scomparso nel nulla.
Le sue forze cominciavano a svanire e sentiva continue fitte all’addome;
non parlava da un’ora finché il suo respiro si fece più affannoso, cominciò a
tossire e i battiti del suo cuore si fecero più lenti, il medico si affrettò a
mettergli la maschera dell’ossigeno sulla bocca ed aspettò che il battito
tornasse normale.
- Il dolore sarà sempre più forte, ti darò dell’anestesia…- disse House
estraendo a siringa dal comodino di fianco al letto
- No, non la voglio- lo fermò Gohan
- Ma non puoi soffrire in questo modo…-
- Il dottore ha ragione figliolo hai bisogno di riposare…- disse Chichi
cercando di convincerlo
- No, se mi addormento rischio di non risvegliarmi più, non posso morire
senza dire addio a papà…-
- Ma Gohan…-
- Niente ma, ho deciso-
- Ma dove si è cacciato quello sconsiderato…- disse Vegeta leggermente
seccato -vorrà dire che lo troverò di persona, chi viene con me?-
Vegeta partì alla ricerca del suo amico-nemico assieme a Crilin, Yamcha,
Tensing e Junior, invece Bulma e Chichi partirono con un piccolo aeroplano
della Capsule Corporation.
Purtroppo dopo circa mezz’ora la salute del ragazzo cominciò a peggiorare e
il dottore, stanco di vederlo in quello stato, decise di anestetizzarlo ma,
proprio quando stava per inserire l’ago nella pelle, Gohan lo bloccò
stringendogli la mano:
- Ho detto che dovete lasciarmi in pace…-
- Gohan calmati- gli disse Juma che era rimasto in ospedale con lui
-lasciali la mano…-
Il sayan lasciò la mano del suo medico, sollevò le coperte e si alzò dal
letto
- No ragazzo sei troppo debole!- gli disse il medico nell’invano tentativo
di fermarlo
- I…io voglio vederlo, per l’ultima volta… vi prego cercate di capirmi, vi
supplico…-
Si avviò verso la porta ma, prima di varcarla completamente, il dolore al
petto aumentò: si appoggiò al muro, ma le gambe cedettero, stava per cadere
quando qualcuno lo afferrò: due braccia forti e un respiro calmo e regolare.
Lo sollevò e lo adagiò sul letto, dandogli un bacio sulla fronte…Gohan aprì
gli occhi lentamente, sperando di non sbagliarsi, ma quando gli aprì completamente,
una lacrima scese dai suoi occhi riconoscendo il padre.
- Che cosa pensavi di fare?- gli sussurrò il più grande all’orecchio
Gohan sorrise e strinse forte a se il padre, il quale ricambiò l’abbraccio
- Potete lasciarci soli?- chiese Goku a Juma e al dottore
Il primo accettò subito, l’altro sembrava un po’ incerto, però Juma lo
afferrò e lo portò fuori.
- C-credevo che non ti avrei più rivisto. Temevo di…di…-
- Ehi, basta…sono qui anche se con po’ di ritardo-
- Dove sei stato?-
- Avevo bisogno di sfogarmi…-
- Capisco…senti, secondo te c’è un perché?-
- Come?-
- Perché?!? Perché ora che sei tornato sto morendo…ti ho aspettato per sei
lunghi anni, sentendo la mamma piangere e invocando il tuo nome, sentendomi in
colpa per…per averti ucciso-
- Ucciso? Gohan tu non mi hai ucciso, anzi hai salvato la Terra…che era la
cosa che ti avevo chiesto…-
- Se io avessi ucciso subito Cell tu non saresti stato costretto a
sacrificarti…-
- Adesso basta. È stata una mia scelta, tu non c’entri niente. Chiaro?-
- Ma…chiaro. Sai, non te l’ho mai detto ma quando ero piccolo mi piaceva
moltissimo guardarti mentre ti allenavi; ogni volta che uscivi dicevo alla
mamma che andavo in camera mia a fare i compiti, ma poi uscivo dalla finestra e
ti seguivo-
- Davvero? Perché? Tu amavi studiare…-
- No, non è vero…desideravo allenarmi! Ma la mamma detestava il
combattimento e così…-
- Certo…ho capito-
- Io…io non voglio morire papà…voglio restare qui con te, la mamma, Goten
e…-
- E Videl?!?-
- Si…non potrò più tornare in vita giusto?-
-…-
- Come immaginavo…-
- Io…non devi aver paura. Abbi fiducia in me…non starai male, certo,
sentirai la mancanza di tutti noi, ma poi ti ci abituerai…e poi sono sicuro che
ti sarà concesso di tenere il corpo una volta morto…-
- Ti credo…perché ho fiducia in te, l’ho sempre avuta-
Parlarono per circa mezz’ora ma Gohan era sempre più stanco, e ad ogni suo
respiro, una parte di lui moriva…
- Non mi resta molto tempo, mi sento così stanco ed esausto…-
- Gohan…ti prego guardami…-
- Stringimi la mano papà…per l’ultima volta…-
Goku fece come gli aveva detto e gli accarezzò la fronte…
- Ti resterò vicino…fino alla fine-
- Questa vita è stata così ingiusta con noi…non ha fatto altro che
separarci; forse avremo un’altra occasione per stare vicini o forse no…ma se accadrà
combatterò conto il destino che ci separa...
e tu?-
- Chi può dire se ci troveremo di nuovo; quello che so e che il destino non
c’entra…perché siamo noi quelli che decidono l’esito delle nostre azioni,
nessun’altro…-
I due si abbracciarono, consapevoli che quella sarebbe stata la fine:
- Addio papà…mi mancherai…-
Goku non sapeva cosa rispondere, ma strinse più forte a se il figlio.
Gohan chiuse gli occhi per l’ultima volta, si allontanò in silenzio e
abbandonò tutti coloro che gli volevano bene, e il suo ultimo respiro non fu
più forte di quello che l’aveva preceduto.
Per la prima volta nella sua vita Goku avvertì la sensazione di perdere una
parte di sé, e in quel momento capì la sofferenza che aveva provocato
sacrificandosi.
Rimase due ore vicino al figlio, senza parlare, quasi senza pensare, ma a
piangere come non aveva mai fatto.
Quando uscì trovò tutti i suoi amici ad aspettarlo, Chichi gli corse
incontro e lo abbracciò.
Gli altri non dissero nulla, ad un certo punto Goku si rivolse a Bulma:
- Senti Bulma, non è che per stanotte Goten può rimanere a casa tua a
dormire?-
- Certo non preoccuparti- rispose la turchina
- Grazie…e se ti chiede di suo fratello…digli che non sai niente-
- Ve bene…-
Detto questo il sayan portò due dita alla fronte, strinse a se la moglie e
sparì.
L’indomani, verso le dieci di mattina, il campanello della Capsule
Corporation suonò e per la prima volta da quando abitava lì, Vegeta si
precipitò ad aprire la porta:
- Ciao Kakar…scusa, Goku…come stai?- chiese rivolto all’amico
- Diciamo che…sto da schifo- rispose il sayan -Dov’è Goten?-
- Sta giocando con Trunks…vuoi entrare?- gli chiese Bulma arrivando alle
spalle di Vegeta
- No grazie…-
- Papaààààààààààà!!- urlò il piccolo Goten sentendo la voce del padre.
Goku preparò un piccolo sorriso,per non rattristare troppo il suo piccolino
e prese al volo il figlio che era arrivato correndo dal piano superiore della
casa: - Ehi, ciao piccolo…coma va?-
- Bene…-
- Che ne dici…torniamo a casa?-
- Si…-
- Grazie ancora Bulma…a presto-
Goku si alzò in volo e sparì tra le nuvole.
- Quando ci vorrà prima che riesca a dimenticare?- chiese Bulma a Vegeta
- Non lo dimenticherà mai… - rispose il fiero sayan continuando a fissare
il punto in cui era sparito Goku - ma avrà bisogno del suo tempo…-
Goku e Goten erano appena arrivati a casa, per tutto il tragitto Goku non
aveva detto una parola, e Goten era piuttosto insospettito; quando entrarono
trovarono Chichi seduta sul divano del salotto, davanti al televisore, a
guardare un film che non le piaceva nemmeno:
- Ciao mamma!!- disse il piccolo saltandole in braccio.
La mora gli rivolse un sorriso appena accennato e poi tornò a fissare lo
schermo della tv.
- Ma cosa vi succede? Siete strani…- continuò il bambino fissando prima la
madre e poi il padre, fermo sulla soglia della porta -è successo qualcosa?-
Goku fece un sospiro, poi si avvicinò al figlio e si sedette sul divano,
vicino alla moglie:
- Goten…noi…noi dobbiamo dirti una cosa…-
- Che cosa?-
- Vedi piccolo…- continuò Chichi - si tratta di tuo fratello…-
- Come sta? È guarito?- sentendo quelle parole la mora scoppiò in lacrime,
facendo sentire in colpa il piccolo sayan –Mamma…perché piangi? Ho detto
qualcosa di sbagliato?-
Fu Goku a riprendere il discorso li dov’era finito: -Purtroppo tuo fratello
non è guarito e…e probabilmente non tornerà più piccolo…-
- Cosa…è-è uno scherzo vero?- chiese Goten con le lacrime che cominciavano
a rigargli il viso - lu…lui deve
tornare…mi aveva promesso che…-
- Mi dispiace piccolo…ma la sua salute è peggiorata…e il suo cuore non ha
più retto…-
- No, io non vi credo…state dicendo una bugia!!!!-
Goten scese dal divano e si precipitò al piano superiore della casa,
spalancò la porta della camera del fratello e cominciò a chiamarlo urlando il
suo nome: lo cercò per tutta la casa, non voleva accettare che lui non sarebbe
tornato, che non lo avrebbe più visto chino sui libri a studiare, che non lo
avrebbe visto allenarsi con il padre…ma quando non lo trovò cadde a terra in
ginocchio e cominciò a piangere…
Sentendolo urlare Goku corse al piano superiore e lo prese in braccio; il
piccolo si strinse al collo del padre, continuando a piangere…
- Su…non fare così…tuo fratello ci starà sempre vicino, non ci abbandonerà
mai. Anche se non è qui con noi fisicamente…- disse Goku staccandosi il figlio
dal collo e poggiandogli una mano sul cuore –tuo fratello vivrà sempre qui
dentro, cercalo nel tuo cuore e lo troverai…-
- No…non sarà la stessa cosa…-
- Lo so…ma ci devi provare…fallo per lui d’accordo?-
- Mi…mi manca così tanto…gli volevo bene…tanto bene…-
- Gliene volevamo tutti…credimi- Goku strinse nuovamente il figlio a se, e
cercò di bloccare le lacrime che avrebbe voluto versare…- Non lo dimenticheremo mai…lui per noi vivrà
sempre…dico bene?-
- Si…- rispose il piccolo Goten –papà…promettimi che tu non mi abbandonerai
mai più…-
- Cosa?-
- Ti prego promettimelo…-
- Stai tranquillo…ti starò vicino ogni volta che avrai bisogno di me…-
Dopo qualche giorno ci fu il funerale…tutti coloro che conoscevano Gohan
erano venuti a dirgli addio: amici, parenti, compagni di scuola…
Quando il prete ebbe finito di celebrare la cerimonia, fu il momento del
vero addio…Goku salì sull’altare, per dire le ultime parole in onore del
figlio, ormai perduto:
- Bhe…cosa dire? Innanzitutto voglio ringraziare tutti i presenti per
essere qui oggi…sono sicuro che Gohan ne sarebbe molto felice…ma infondo non è
che ci sia molto da dire…tutti voi conoscevate bene Gohan, e sono sicuro che
non vi siete dimenticati la sua semplicità, la sua voglia di studiare, cosa
assai insolita, e il suo carattere…però io non sono qui per descrivervi tutta
la sua vita, perché ognuno lo ha visto in molti modi, alcuni belli e altri
forse brutti, ma questo non mi interessa…perché io sono qui per chiedervi di
immaginare Gohan solare, felice e allegro…e quando avrete in mente
quell’immagine, vi chiedo di imprimerla nella mente…e di ricordare Gohan non
nel suo letto di morte, ma com’era in quel momento, in quel momento felice.
Quando avrete fatto ciò io sarò contento…e lo sarà anche lui…- Goku scese
dall’altare lasciando molti dei suoi amici a bocca aperta, che mai lo avevano
sentito parlare in quel modo…
La bara venne poi calata nella rispettiva tomba e lì, nella lapide posta
nel terreno si scorgeva una scritta proveniente dal cuore dei suoi familiari e
dal cuore dei guerrieri che avevano combattuto molte guerre al suo fianco.
Era molto semplice, ma diceva ogni cosa…
Dedicata
a colui il ricordo vivrà sempre nei cuori di chi lo ha amato,
e il cui nome rimarrà sul pianeta che lui
molte volte ha salvato
Eccomi tornata con la fine…devo ammettere che mi è
dispiaciuto parecchio scriverla…ma spero che vi piaccia, e che mi lasciate una
recensione anche se ho fatto morire il vostro eroe…
Ringrazio chi ha recensito il cap. precedente…un bacio a
MartaSaru
TROY 4 EVER
Vale_88
Sexxxychichi
Vegetina
Videlina 95
Ylime
Lady d…
Ringrazio videlina 95 per aver
inserito questa storia tra i suoi preferiti!
Detto questo vi saluto e spero di leggere le vostre
recensioni…baci gokina94