CAPITOLO 23
Tom
aprì gli occhi di scattò Il sole illuminava di già il
cielo estivo.
Sembrava
passato pochissimo da quando si era addormentato
accanto a Jessica.
Solo
in quel momento pareva ricordarsi di lei e si voltò alla sua destra. La ragazza
si era appena svegliata e vedendolo aveva sorriso.
Anche
lui fece la stessa cosa,ma subito dopo il suo volto si
oscurò. Era arrivato il momento di una risposta.
“Jess….”
“Si,lo so….la risposta…spero che la
notte ti abbia portato consiglio….”
“Uhm…diciamo
di si….”
“E allora?” la quindicenne si morse il labbro nervosamente.
“Ecco
piccola…io ti amo….ma,la libertà è libertà…..”
“Vuoi
dire che finirà così?” chiese lei lasciando scivolare
una piccola lacrima.
“Si….scusa….”
“Beh
hai fatto la tua parte…puoi anche andartene adesso….” Asserì
lei dandogli le spalle. Ma la sua voce non nascondeva
di certo il suo pianto silenzioso.
Tom
non aggiunse altro. D’altronde aveva fatto ciò che doveva. E così,quasi in punta di piedi,scavalcò la finestra e si calò giù.
Ora
era uscito dalla vita di Jessica. Per sempre.
***
Raggiunse
l’albergo e invece di recarsi nella sua stanza,andò a
bussare a quella del fratello. Aveva bisogno di lui. Di un suo abbraccio. Di un
qualsiasi segno di affetto,o di perdono. Perché anche questa volta aveva dimostrato di essere un
bastardo senza speranze di cambiamento.
Dovette
attendere qualche secondo,prima che la figura di Bill apparisse
sulla soglia.
“Ehi
Tom!”
“Ciao
Bill….posso entrare?”
“Ma certo!”
Il
vocalist si fece da parte,lasciando che il gemello
entrasse,per poi chiudersi la porta alle spalle.
Tom
vide che il moro non era solo. Anna infatti era seduta
sul letto,a gambe incrociate,e stava leggendo una rivista italiana con lui e la
band al completo sulla copertina.
“Ciao
Anna” disse per nulla entusiasta. Infatti,la presenza
della ragazza,non faceva che ricordargli ciò che aveva appena fatto alla sua
migliore amica.
“Ciao
Tom” disse lei balzando in piedi e avvicinandosi a Bill con uno sguardo di
sfida.
“Allora?
Tu e Jess starete ancora insieme? Anche
dopo la partenza?” domandò ansiosa lei.
Tom
non capì lo strano atteggiamento dei due,ma decise
comunque di rispondere.
“L’ho
lasciata. Definitivamente”
Se
si aspettava di vedere Bill con uno sguardo di rimprovero e Anna pronta a
strozzarlo,si sbagliava di grosso,
La
ragazza,infatti,si mise a ridere,mentre Bill abbassò
il volto sconfitto.
“Ahhhhhh!!!!!!!
Ho vinto la scommessa!!! Sgancia i soldi bello!!!!!”
“Uff…tieni”
Bill le porse tra le mani una banconota da cinquanta euro.
Il
chitarrista,invece,si limitò a strabuzzare gli occhi
stupito.
“Ma
che significa questo ragazzi??” domandò alzando la
voce.
“Oh,nulla di che! Io e Billuccio avevamo
scommesso se avresti lasciato la povera Jess o no….e a quando pare ho vinto io!
Visto che tu donnaiolo sei e donnaiolo rimarrai. E’
impossibile cambiarti!”
“COSA?? NON POSSO CREDERCI!!! TU E
MIO FRATELLO AVETE SCOMMESSO SU UNA QUESTIONE COSI’ SERIA!!!!! E PER DI PIU’
NON VE NE FREGA NIENTE DI JESSICA!!!! E DI COME STARA’
ADESSO!!!!”
“Beh,neanche a te a quanto vedo! Visto che
l’hai lasciata….” Rispose Bill cinicamente,suscitando
una risatina di scherno da parte della propria fidanzata.
“Io…io
non vi riconosco più….” Balbettò il diciassettenne uscendo dalla
camera irritato e confuso allo stesso tempo.
***
Passarono
tre settimane dalla partenza dei Tokio Hotel dalla
capitale italiana.
In
quella serata di agosto,Bill e gli altri diedero il
meglio di se per quell’ennesimo concerto in Francia.
Dopo
le 23,alla fine dello show,il gruppo si ritrovò nel
backstage,tra fotografi,fan con il pass,manager e guardie del corpo a destra e
manca.
Tom
osservò suo fratello parlare energicamente al telefonino. Sicuramente era Anna.
Lei e il suo gemello erano rimasti uniti e affiatati,mentre
lui….Jessica non l’aveva più sentita.
Le
mancava tantissimo e pensare che la scelta di farla finita era stata sua lo faceva stare ancora più male.
D’un tratto vide Bill avvicinarsi a lui.
“Ehi
Tomi!Anna vuole salutarti!”
Tom
sorrise e afferrò il cellulare.
“Ciao pazza!”
“Ciao
scemo! Come va??”
“Bene,e a te?”
“Anche….”
“Senti…”
Tom si sistemò nervosamente il cappello con la mano libera.
“Si?”
“Jessica…lei…io…ecco…”
“Sta
bene,anche perché bello mio…si è fidanzata! E non l’ho mai vista così felice!”
Tom
chiuse gli occhi per qualche secondo. Un dolore lancinante al petto. Era tutto
così strano. Bill e Anna erano diventati così
insensibili ed egocentrici e Jessica….era diventata
come un fantasma. A volte quando non riusciva a ricordare qualche particolare
del suo viso era preso dal panico perché temeva di
dimenticarla. Piano piano infatti,la sua immagine
stava svanendo,nonostante lui non lo volesse.
Le
mancava,talmente tanto,che avrebbe preferito
morire,piuttosto che continuare a vivere senza di lei. Ma
ormai non poteva fare più nulla…doveva solo rassegnarsi.
I
suoi pensieri furono interrotti dalla voce di una ragazzina.
“Ehi...è
me che hai fatto chiamare?”
Il
chitarrista si voltò e sorrise malizioso.
“Certo
che si….”
***
Poco
più tardi,all’ombra di un camerino, i due giovani
erano in piena effusione di baci certamente poco casti e mentre il piacere
invadeva entrambi,Tom chiuse gli occhi, e l’unico nome che sussurrò non fu
certo quello della ragazza….
***
“Jessica…..”
“Ehi Tom! Tom! Scemo!!! Ti vuoi
svegliare?!?!”
Il
ragazzo aprì gli occhi e si mise a sedere di scatto,respirando
affannosamente.
“Jessica…sei…sei
tu??”
“Certo
che sono io” affermò la ragazza perplessa dallo strano comportamento di lui.
“Oh
Jessica!!!!!!!!!!!!! Mi sei mancata tantissimo!!!!!!!!!!!!!!” esclamò lui abbracciandola felice.
La
quindicenne ricambiò la stretta altrettanto raggiante,anche
se confusa,visto che lui si comportava come se non la vedesse da mesi.
“Jess…non
voglio lasciarti mai!!!! Voglio stare con te per
sempre!!! Per sempre!!!!!
“Cosa??? Oh Tom!!!!!!!!!!!!!”
Ora
si che era sul serio felice.
“Sono
contenta che la notte ti abbia portato…dei giusti consigli”
“Si,anche io! Ho sognato che ti avrei lasciato e quello che è
successo dopo! Tu che mi mancavi e io che scordavo il tuo volto…e poi Anna e
Bill erano così strani….mi
sentivo così solo!!!!!”
La
giovane si strinse ancora di più a lui,consapevole che
Tom stava trattenendo un pianto di gioia.
***
I
tre giorni passarono in fretta purtroppo. I quattro cercavano di stare insieme
il più possibile,ma il momento della partenza era
comunque arrivato.
Bill
piegò la sua maglietta con un gesto automatico e tremendamente angosciante. Era
evidente che i suoi pensieri fossero rivolti altrove.
Quella
notte non aveva chiuso occhio e la sera prima Anna aveva pianto,dopo un lungo dialogo avuto con Tom. Non avevano voluto
dirgli di cosa avevano parlato,ma era evidente che la ragazza si fosse sfogata
con suo fratello.
Sopirò
rumorosamente e chiuse la quarta valigia.
Ormai
era tutto pronto per tornare a casa.
A
destarlo dai suoi opprimenti pensieri,fu il debole
bussare alla porta.
Aprendola
vi trovò proprio Anna,che lo superò senza nemmeno
guardarlo.
“Ehi…”
le disse lui,cercando di spezzare quell’assordante
silenzio.
“Ehi”
ripeté lei,con una voce che faceva immaginare il vuoto
interiore che la invadeva.
“Piccola…”
Bill fece un timido passo verso di lei.
Anna,però,teneva costantemente il viso abbassato.
“Vorrei
che mi guardassi negl’occhi” asserì il ragazzo con una
nota di malinconia.
Lei,quasi senza rendersene conto,ubbidì alla sua richiesta.
“E
vorrei che dicessi a me,quello che hai detto a Tom
ieri sera” continuò lui,ormai di fronte a lei.
“No”
si ribellò la quindicenne arretrando di un passo.
“Credevo
che ormai tu non avessi più timore nel dirmi le cose…d’altronde non sei tu quella che ha espresso il volere di baciarmi la prima
volta?”
“E’
passato molto da allora…”
“Meno
di una settimana…non essere ridicola…”
“E’
difficile questa volta,ok? Più difficile di quel pomeriggio sugli scogli”
“Anna”
ribatté lui per nulla arrabbiato per il tono austero della ragazza “vorrei solo che ti aprissi con me…”
“Bill….”
Pochi secondi,ed ecco le prime candide lacrime
scivolare sul viso della quindicenne.
“Io
non voglio che tu parti,non voglio,non voglio,non
voglio…”
Anna
era piegata a terra,con le mani che le coprivano il
viso e i singhiozzi che continuavano imperturbabili.
Bill
le si inginocchiò accanto,abbracciandola e baciandole
il capo.
“Come
farò? Come farò?” continuava
a ripetere lei,stringendo forte la maglia del ragazzo.
Non
si era mai mostrata così debole di fronte a nessuno. D’altronde era sempre
abituata a celare ogni lacrima con un sorriso.
“Tu
ce la farai…perché tu sei forte! E’ anche questo che amo di te” le rispose il
ragazzo,continuando a cullarla nel suo abbraccio senza
fine.
Per
lui era ancora più doloroso. Soffriva quanto lei,o
forse anche di più,ma doveva fingere di essere forte e solo per non far
crollare lei definitivamente.
Poi,ad un tratto,le labbra della ragazza lo cercarono e lui non
le rifiutò. In quel bacio,amore e dolore si fondevano
in un tutt’uno. Un ultimo profondo assaggio di dolcezza prima dell’arrivederci.
***
“Uffa!”
Tom
incrociò le braccia stizzito e smise di preparare la
valigia.
Jessica
alzò lo sguardo incuriosita.
“C’è
qualche problema?” gli domandò,notando la sua
espressione contrariata.
“Non
stai piangendo” brontolò lui.
“E’
obbligatorio??”
“Si!
Così non mi dimostri che ti mancherò alla follia”
“Non
serve che pianga se è per questo…lo sai già…te l’ho
dimostrato tante di quelle volte…”
“Tsk”
“Dì
la verità Tommuccio mio! Tu vuoi solo avere la soddisfazione di vedermi
piangere per te,in modo da alimentare ancora di più il
tuo smisurato egocentrismo!”
“Questo
non è vero!” affermò lui dandole le spalle,consapevole
di essere stato scoperto. Chissà perché,lui,invece,aveva
una voglia matta di piangere.
***
Era
ormai il tardo pomeriggio. La band al completo,più le
due ragazze,si trovavano nella hall dell’albergo. Di lì a poco sarebbe arrivato
il taxi che li avrebbe condotti in aeroporto.
“Uff!
Odio volare”
Jessica
sorrise verso Tom. Era così buffo! Le faceva una tenerezza incredibile. E le sarebbero mancate quelle scene dall’aria infantile che
le avevano strappato più di una volta una risata gioiosa e cristallina.
Inconsciamente
scompigliò con amabilità i rasta del biondo,attirando
la sua attenzione.
Lui
le sorrise e le tirò una guancia affettuosamente.
“Ehi
tesò… Mi mancherai…sul serio”
“Lo
so…anche tu…”
Ad
interrompere le loro ultime frasi,fu la voce di Gustav
che annunciava loro l’arrivo del taxi.
Anna
e Jessica accompagnarono i ragazzi fin davanti lo
sportello lasciato aperto.
“Ti
amo più della mia vita”
Jessica
sorrise per quella frase dettale dal chitarrista e lo baciò,con
lacrime di commozione trattenute a stento.
Tom
abbandonò la sua stretta dopo qualche secondo e,facendole
un’adorabile occhiolino,salì sulla vettura,lasciandola col cuore in gola.
“Beh…devo
salire anche io” Bill si rivolse ad Anna,sorridendole
con amore.
“Lo
so…Bill… io ti amo…non te lo devi dimenticare,ok??”
Bill
poggiò la propria fronte su quella della ragazza,ritrovandosi
ad un millimetro dal suo viso.
“Certo
che no… E la stessa cosa vale per te.. mia pazza
ragazza”
“Si,pazza…pazza di te però…”
Risero,dopo di che si baciarono. Altro dolce saluto,in attesa di un ritorno.
Bill
salì sul taxi e questo parti,mentre i raggi del
tramonto infuocavano la capitale italiana. Tutto arancione,proprio
come quel giorno sugli scogli.
Anna
e Jessica si presero per mano.
“Shopping consolatorio amica mia?” Anna sorrise furbetta.
“E shopping sia”
E
così ecco che quei fantastici giorni erano giunti al termine…ma
ce ne sarebbero stati molti altri così…e forse,ancora più belli.
***
Ciao a
tutti!!! Scusatemi per l’immenso ritardo…! Cavolo,una ff estiva che va oltre l’inverno…stavolta non ho scuse…ma
tra scuola e ispirazione out ci ho messo secoli per scrivere quest’ultimo
capitolo! Comunque spero che leggiate anche l’ultimo
chap…Un GRAZIE grande grande a tutti
coloro che hanno letto la mia ff,l’hanno commentata e mi hanno sostenuta
invogliandomi a continuare!!! E tra queste persone c’è anche la mia
shora Jessychan…shora ti adoro!!! Un bacione Ely 91