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Autore: Mapa24    08/07/2013    0 recensioni
Lui... Tante volte visto in televisione, tante volte visto sul campo. Molte volte negli stadi della grande metropoli. Troppe volte sui giornali e in copertina. Prima di addormentarmi su tutti i poster nella mia stanza. Era entrato nella mia vita, conosceva tutti. Gelosia? E poi in un letto d'ospedale, sola, io e mio fratello. Quanto mi era mancata la mia famiglia, quanto mi era mancato lui. - Non lo troverai più - mi dissero. Ci ero cascata ancora..
SPERO SIATE DOLCI CON ME, E' LA MIA PRIMA STORIA, VORREI CRESCERE E IMPARARE A SCRIVERE, QUINDI ASPETTO NUMEROSI CONSIGLI :)
Genere: Erotico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Cross-over, Lemon, Lime | Avvertimenti: Bondage, Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Di corsa in ospedale. Mi sentivo trasportare. Arrivammo di corsa in ospedale e d’urgenza mi portarono nel reparto. Alex si spogliò e rimase fermo qualche secondo nel bagno della camera, in cui dopo l’operazione, avrei dovuto stare. Si lavò la faccia, si pulì del mio sangue e indossò una camicia. Rimase con me in ospedale.

I giorni passavano, io non avevo ancora aperto occhio.

Erano passati 3 mesi, e Alex era sempre al mio fianco.

Io lo sentivo, sentivo il suo dolce respiro, quando mi parlava, e la gente credeva fosse matto.

Sentivo quando mi raccontava della nostra casa, quando mi parlava dei figli che avremo.

I giorni passavano, non davo segni di vita.

- Alex devo parlarti dobbiamo prendere una decisione, riguarda la vita di Pati. - Disse il medico con tono un po' malinconico.

- Cosa succede dottore? - Disse Alex con tono preoccupato.

- Sono mesi che Pati non da segni di vita, le sue condizioni sono stazionare ma non ci sono miglioramenti. Il suo cuore batte, ma avrebbe dovuto riprendersi. Secondo noi è meglio staccare la spina dell'alimentatore e lasciarla andare.  Per questo lascio a Te la decisione, visto che i suoi familiari non vogliono prenderla.

Alex scoppiò a piangere.

- Non è possibile fare nulla, non c'è niente che possa fare per salvarla? - Era disperato.

- Purtroppo no, Alex, ti lascio decidere con calma.

- Dottore, io, la Amo.

- Lo so Alex, lo so.

Io avevo ascoltato chiaramente tutta la conversazione, non volevo morire dovevo fare qualcosa.

Maledettamente ero impotente, cazzo!

Alex si avvicinò al mio letto e mi accarezzò il volto.

Sentivo chiaramente le sue mani sul mio volto.

- Amore riprenditi, lo so che mi senti. Hai visto quello che vogliono farti? Anche solo un piccolo segno.

Poi affondò la sua testa sulla mia pancia, mentre piangeva in una maniera troppo disperata.

- E' inutile che ci parli, non ti sente, o almeno se ti sentisse, ti avrebbe dato un segno. -  Dicevano i familiari della mia compagna di stanza, anche lei in coma.

- Lei è viva, io la sento. E non smetterò di starle accanto, anche se sarà per tutta la vita.

Sentii, quelle parole, cavolo non so cosa mi successe ma iniziai a lacrimare. Sentivo la mia faccia bagnata.

Alex intanto parlava con i familiari dell'altra ragazza.

Dovevo farmi sentire, ma come? Scoppiai a piangere.

- Alex, non voglio allarmarti ma sta succedendo una cosa strana!

- Cosa, cosa succede?

E girandosi, mi trovò con gli occhi chiusi piangendo, e con la bocca semiaperta.

Iniziavo a piangere sempre più forte, le lacrime scendevano una dopo l'altra.

- Dottore, Pati sta piangendo, dottore! - Disse Alex uscendo di corsa dalla stanza.

 Arrivò il dottore e Alex mi strinse le mani.

- Amore, ti sento, se mi senti stringimi la mano, ti prego.

Il dottore prese una luce e aprì forzatamente le mie palpebre.

Quando avvicinò la luce e mi aprì le palpebre mi parse di vederlo per un attimo, e per questo strinsi forte la mano ad Alex.

Non so come, ma se mentre prima la mia mano nelle sue era leggera e impotente, per un attimo lui riusciva a sentire la forza che immettevo nella mano.

Mi stupivo di me stessa, da un momento all'altro riuscivo a fare cose che prima non potevo, non sapevo più fare.

Non avrei mai voluto morire.

- Mi ha appena stretto la mano, dottore sta facendo progressi! - Alex era sorpreso e emozionato.

- Si Alex è strabiliante il modo in cui abbia fatto progressi. Dimentica ciò che ti ho detto. Questa ragazza ha voglia di vivere.

- Hai sentito Amore, ora devi riprenderti presto, io sarò sempre al tuo fianco! - Mi ripeteva Alex, sorridendo e piangendo dalla gioia.

Avrei voluto sorridergli e parlargli. Non ci riuscivo ancora, ma non volevo aspettare. Avevo la bocca semiaperta è vero. Ma non usciva neanche una parola. Si sentiva solo il mio respiro, profondo e buio.

- Alex c'è una probabilità che Pati possa riaprire anche ora gli occhi. Ho visto l'iride, sembrava tutto apposto. Potrebbe aprire gli occhi da un momento all'altro, ma il suo corpo è come quello di un bambino al quale devi insegnarli di nuovo tutto. Se riesce ad aprire gli occhi potremmo capire anche le condizioni della sua memoria. E' probabile che dopo un trauma simile non si ricordi nulla.

- Dottore dice sul serio? Questa è una notizia meravigliosa, sono contento! Voglio riaverla al più presto, la voglio tra le mie braccia! Per quanto riguarda la memoria, sono sicuro che non l'abbia persa definitivamente e sono certo che ci sente.

- Che ci sente questo è sicuro, per la memoria dobbiamo solo aspettare dei miglioramenti, ora devo andare, se c'è qualche notizia mi avvisi, sono al Pronto Soccorso.

Le giornate passavano e ormai Alex si era trasferito qui nella mia stanza e dormiva su una poltrona.

Ogni tanto piangevo e gli stringevo la mano per fargli capire che c'ero, ma niente più.

  
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