light in the darkness


 ‘’ This is for the ones who stood their ground
For Tommy and Gina who never backed down
Tomorrow’s getting harder make no mistake
Luck ain’t even lucky
Got to make your own breaks’’




Caro Diario,
è da molto che non mi sfogo con tè, l’ultima vota è stata quando avevo sedici anni credo.
Non so perché ti stia scrivendo in questo momento, sono turbato anche se non dovrei esserlo.   Holmes Chapel  è una città così grande che non credo che mi sentirei a mio agio, mamma invece dice che per lei sarà un’ottima distrazione. Lei credo sia più turbata di me  anche se lo nasconde bene, il comportamento di mio padre l’ha sconvolta e anche me. Dopo un matrimonio e 5 figli lui l’ha tradita con una prostituta da quattro soldi , ma non ha tradito solo la mamma ha tradito anche i suoi figli. Ha perso la nostra fiducia, il rispetto verso mio padre è svanito completamente .
Forse una cosa buona di questo viaggio c’è, posso ricominciare da capo.
Potrei studiare , oppure trovarmi un lavoro e non dovrò più preoccuparmi di mio padre e dei suoi consigli sulla mia vita che non mi hanno portato a nulla di buono. Ora sono autonomo e decido io come costruire il mio futuro  .
Dovrei innanzitutto trovarmi degli amici , anche se credo che sia una cosa impossibile dato che io non so come fare. Non sono mai stato bravo a farmi degli amici, l’unico amico che avevo a new york era il meccanico. Lavoravo nella sua officina e ogni volta che avevo un problema lui mi ha sempre consigliato la strada giusta. E’ grazie a lui se sono cresciuto e se sono riuscito a  fuggire da mio padre. Salutarlo è stato molto triste per me , ma ricordo ancora le sue parole prima di lasciarlo.
‘ Louis non sprecare la tua vita, non farti comandare a bacchetta . Ora non c’è più nessuno a controllarti , sei grande e devi cavartela da solo. Io conto su di te ‘
Le sue parole mi riaffiorano nella mente ogni giorno , quando mi alzo fino a quando mi addormento. Devo seguire i suoi consigli perché in fondo è vero , io sono un adulto   e non ho più bisogno di un capo che mi dica cosa devo e non devo fare. Mio padre non c’è più, ora c’è solo Louis Tomlinson.

 
                                                                                                                              Tuo  
                                                                                                                              Louis

 
Smisi di scrivere chiudendo il mio antico diario e nascondendolo in un buco trovato nella nuova casa. In quel diario c’era la mia infanzia e la mia adolescenza, poi purtroppo abbandonai il mio diario tenendomi tutte le mie paure , i miei sentimenti, e le mie lotte continue dentro di me. Uscii dalla mia camera salutando le mie sorelle Dasy e Phoebe e anche Lottie che le teneva per mano
-Louis è pronta la colazione –mi avvertì
-Faccio colazione fuori , ho un provino-  lo dissi scendendo le scale
-Fantastico , e che di cosa si tratta?– domandò Lottie incuriosita
- E’ una specie di lavoro...-
- Non dirmi che farai il meccanico che non lo accetto – ci interruppe mia madre con un tono ironico
-Non riguarda le auto stai tranquilla, si tratta di sport-
E’ da quando avevo 8 anni che giocavo a calcio, su questo mio padre era d’accordo anche se per lui era solo una distrazione per me, ma non gliene fregava più di tanto. Per me il calcio è tutto, da piccolo quando qualcuno mi chiedeva cosa avrei fatto da grande io rispondevo sempre ‘ Il calciatore’ e dopo iniziarono i commenti tipo ‘ Tanto è impossibile’.
Per me invece non lo è , sono venuto a Londra per costruire la mia vita , e voglio iniziarla da qui.
-Mamma non preoccuparti che continuerò gli studi , il calcio è un’attività extrascolastica che voglio fare. – la rassicurai
 -Sono felice per te Lou, voglio che tu giochi a calcio e che diventi famoso – iniziarono a ridere tutti
-E’ un po’ presto per diventare famoso , non so nemmeno se mi prendono –
- Ti renderanno ne sono sicura , di che squadra si tratta ? – mi domandò
-Credo si chiama Huricanes**, è l’unica squadra di calcio che si trova qui ad Holmes Chapel- Mi avvicinai alla porta d’ingresso e salutai la mia famiglia. Chiusi la porta dietro di loro , e uscì sul portico.

Arrivai al club sportivo e subito cercai di chiedere informazioni –Salve sono Louis Tomlinson ,  sono qui per il provino per entrare negli Huricanes- mi tremavano le mani, strano.
-Quanti anni hai ? – mi domandò
-Diciassette, a dicembre diciotto-  notai l’assistente che cercava un documento, forse era la mia iscrizione.
- Eccoti qui, Louis Tomlinson ,Americano ,diciassette anni , giochi a calcio da otto, sei un attaccante  – continuava a sfogliare la mia domanda di iscrizione
- Quando iniziano i provini ‘ –domandai
-Tra poco, accomodati lì – mi diressi verso le poltrone rosso carminio e presi il primo giornale che mi incuriosiva sul tavolino. In realtà non stavo affatto leggendo ma ammirando ogni singolo particolare di quel luogo, era tutto così ordinato. Ero davvero curioso di vedere il campo da calcio.
Mentre aspettavo che mi chiamassero per il provino da una porta uscirono dei ragazzi con un borsone sulle spalle . Ridevano e sembravano essere esausti . Uno di loro aveva i capelli neri ed urlava come se fosse indemoniato. Si divertiva con l’amico dai capelli ricci ed io non smettevo di guardarli, non ci riuscivo. Mi incuriosivano troppo. Il blu dei miei occhi si immerse nel verde dei suoi come per magia. Cercavo con tutto me stesso da distaccarmi da quella calamita ma non ci riuscivo. Fu quando lui parlò a riportarmi alla realtà -Cosa guardi? Frocio- disse il riccio mentre tutti i suoi compagni ridevano
Se mi avrebbero preso speravo con tutto il cuore di non capitare con quelli, sicuramente mi avrebbero preso di mira e non è dei nemici che voglio in questo momento.
Un altro uomo usci da quella porta e chiamò il mio nome ‘ Louis Tomlinson, mi segua per il provino ‘
Toccava a me, dovevo togliermi ogni preoccupazione dalla testa . Per ora c’era solo Louis un pallone e il mio talento.

Tornato a casa mia madre   e le ragazze erano sul divano ad aspettarmi per sapere come era andata.
- Allora, ti hanno preso ‘ – mi domandò la mamma con ansia
- Ovviamente , avevi dei dubbi- risi
Mi abbracciarono con tanto calore , che a me mancava da molto tempo. Quando tornavo da una partita di calcio e vincevo solo la mamma festeggiava per me , mentre mio padre se ne andava in un’altra stanza o a fumare o a drogarsi. Finalmente a qualcuno importava di cosa volevo fare , e finalmente non ho più la voce di mio padre che mi continuava a dire ‘ Devi lavorare, non puoi sprecare il tuo tempo a calciare un pallone’.
-Domani inizi la scuola - mi disse la mamma. Era l’ultimo anno in una scuola che nemmeno conoscevo. Dovevo farlo per la mamma , forse qui avrei incontrato nuovi amici, anche se non ne ero molto sicuro. Sono abituato ad essere preso di mira dai bulli.
- Grazie per  avermi iscritto- gli diedi un bacio sulla fronte - Hanno detto qualcosa del fatto che la frequento solo l’ultimo anno ? – domandai
-All’inizio erano un po’ perplessi se iscriverti o no , ma dopo hanno accettato – si diresse verso la cucina- Tra poco si mangia –
-Louis se diventerai famosi , mi farai vedere il mondo ? – mi disse la piccola phoebe
- Ovviamente piccola- la presi in braccio – sarà la prima cosa che farò -

La giornata proseguì alla grande è il domani che mi spaventa. Nuova scuola, nuovi compagni, nuova squadra di calcio. Speravo davvero di non capitare con quel ragazzo dai capelli ricci . Lo speravo tanto.


** Ho controllato su google e ho visto che l’unica squadra di calcio che c’è lì è quella degli Huricanes, se invece non esiste mi scuso tanto ma non sapevo che squadra inventare.

Spazio Autrice  
Questa è la mia prima long larry *batte le mani * come avete notato all’inizio del capitolo c’è una frase , è tratta dalla canzone di bon jovi  - I’ts my life. Ho deciso che ad ogni capitolo scrivevo una frase di una canzone che c’entra con il capitolo. Quindi ad ogni capitolo ci sarà una frase. Questa long è anche una specie di diario , ovviamente non ci saranno pagine di diario in ogni capitolo , ma ci saranno e saranno solo di Louis o almeno per ora. La storia non sarà solo dal punto di vista di Louis ma anche di Harry di altri …
Allora in questo primo capitolo notiamo subito il motivo del trasferimento della famiglia Tomlinson in Inghilterra , tutta colpa del padre .C’è anche l’incontro dei larry nel club di calcio che non è stato dei migliori , scusate ma volevo creare un Harry arrogante, omofobo , stanco di tutto e di tutti,pericoloso e tanti altri aggettivi che gli danno l’aspetto di un vero stronzo  ahha. Mentre Louis , bhè Louis lo vedo un po’ come charlie ( noi siamo infinito) anche se non proprio  come lui , o almeno prima gli assomigliava di più poi scoprirete tutto il suo passato.  Vi avverto che ci saranno discussioni fra i due , litigi, prese in giro  , pianti  fino ad arrivare all’amore vero e proprio che poi si rivelerà difficile. Lo scoprirete
Al prossimo capitolo
Un bacio c:

p.s
Non sono una che ama il calcio , quindi se a volte scrivo cazzate scusatemi ahahha e scusate se ci sono errori lol