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Autore: styles syndrome    08/07/2013    2 recensioni
'La tua convinzione mi spezzerà il cuore'
'Io non ci credo'

L'anima tormentata di Damn riuscirà a tenere testa agli imprevedibili sbalzi d'umore e all'insensata gelosia di quel ricciolino tanto bello quanto malsano..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Londra, respiro qualche secondo e comincio a guardarmi in giro in cerca di qualcosa o qualcuno, m’infilo le cuffie e, presa la valigia, esco dall'aeroporto.
Ho sempre desiderato venire in questa città ma quando un anno fa la mia migliore amica Hope ci si è trasferita l'ho odiata per mesi; ora sto tornando ad amarla perché mi ci trasferisco anch'io. Mi spiego meglio : circa due settimane fa era Natale e con mio grande stupore l'unico regalo che avevo sotto l'albero mi avrebbe portato a Londra. Tramite una colletta o cose simili i miei genitori hanno racconto soldi e mi hanno preso un biglietto di sola andata; hanno poi parlato con i genitori di Hope e si sono organizzati per farmi trasferire da lei; poi mi hanno messo su un aereo e ora sono qui.
"Baffuta!" la sua voce squillante, spengo la musica che mi pompa nelle orecchie e mi volto di poco prima di imbattermi nel viso sorridente di Hope.
"Mi sei mancata un casino! Faremo il disastro qui a Londra credimi" sorride mentre i boccoli rosso fuoco le cadono sul viso sgusciando via da una coda fatta alla buona, io di risposta sorrido e le butto le braccia al collo, riuscendo a rovinare la mia bellissima coda.
"La mia coda! Ci ho impiegato una vita a farla. Ora andiamo a casa nostra a mettere le mie cose poi in giro vero?" enfatizzando le parole nostra ed in giro mi sguscio da lei e prendo la valigia, lei mi prende a braccetto e insieme cominciamo a camminare verso la macchina.
"Si andiamo a farci un giro. Ma una cosa posso dirtela?" apre i suoi occhioni azzurri e mi fissa mentre annuisco con un cenno del capo.
"Ti rendi conto che siamo nella stessa città degli One Direction? C'è quando ero qui sola, sembravo un eremita e cercavo di studiare bene dove fosse ogni posto per non fare figure di cacca un domani ma ora che ci sei anche tu diventeremo del" mettendole una mano sulla bocca la interrompo e finisco la sua frase.
"Delle stalker" ci guardiamo qualche istante prima di scoppiare a ridere.
"Volete muovervi voi due?" mi blocco un istante e mi volto: non mi ero accorta che eravamo arrivate alla macchina. Il padre di Hope ci fissa dal sedile di guida ed io prima di salire in auto lo saluto con un cenno della mano, dopo aver aspettato che mettesse la mia valigia dietro spingo Hope dentro la macchina e mi ci butto dentro anch’io, sollevata direi.
"Vedrai che camera ti ritrovi.. La mia che è diventata nostra. Pensandoci non è che sia sto granché" ridacchiando Hope scende dall'auto ed io subito dopo di lei scendo, rimango a guardare mentre Luigi prende la mia valigia e Hope si avvia con lui al cancelletto, dopo pochi passi si volta e mi fa cenno di seguirla ed io uscendo dai miei pensieri le corro accanto.
"Purtroppo non saremo in classe assieme sai, ma fa niente perché qui le ragazze e i ragazzi sono cordialissimi. Sono davvero meglio che in Italia" continua a parlare a macchinetta mentre percorriamo quei pochi metri tra il cancello e la porta, mi parla della scuola e di qualsiasi cosa gli passa per la testa. Io le sorrido e le do corda perché so quanto sia contenta di questa novità.
"Ti ho detto che andremo al concerto di Taylor Swift stasera? Sono impazzita appena mi hanno dato i biglietti" esordisce così mentre mi butto sul letto matrimoniale appositamente procurato per il mio, improvviso arrivo, sospiro e cerco il mio cellulare.
"É brava Taylor sì, anche se mi sta, leggermente, sul non si può dire per la storia che ha con Harry, ci vengo perché la ammiro come artista. A che ora dobbiamo uscire scusa?" lei si butta violentemente sul letto facendomi letteralmente volare, decido di non dirle niente e mettermi a sedere mentre i suoi occhi azzurri mi fissano mentre sorride come un ebete.
"Dobbiamo andare ora vero? Ma sono solo le.." prendo il telefono e dopo un veloce sguardo lo riposo "Le cinque di sera! Quando cazzus mangiamo scusa?" lei in mia risposta tira fuori un foglietto minuscolo e illeggibile.
"Abbiamo un ristorante qui a Londra io, mami e papi. Andiamo lì dopo il concerto che si terrà alle sei e trenta quindi alza quel culo e vatti a cambiare puzzetta" senza badare a come mi ha chiamato, mi alzo e mi trascino pesantemente alla valigia.
"Questa me la paghi promesso" le urlo già da dentro il bagno, sento solo un "Contaci!" coperto dal getto caldo di acqua che sta bagnando la mia pelle.
"Ma credi che vada bene vestita così?" stringo la mano della mia migliore amica che sta, fastidiosamente, agitandola gamba sul seggiolino accanto al mio.
"Sei perfetta, quella maglietta è bellissima e adoro i tuoi leggins e poi il gilet è firmato quindi tanto meglio mostrarlo" ridacchiando mi da un bacio sulla guancia ma non posso risponderle perché dal palco a pochi metri da noi si avvertono degli strani rumori.
"Sta iniziando. Ti amo per avermi accompagnata" comincia a urlare come una pazza mentre Taylor entra sul palco illuminata da un faro giallo.
"Si si sono fantastica" borbotto tra me mentre dal palco iniziano le prime note ed io riconosco la canzone.. Tuttavia potrei anche provare a divertirmi stasera.
"La adoro davvero, è spettacolare" da quando siamo uscite sulla faccia di Hope è stampato un sorriso e trentadue denti ed io non posso che essere felice.
"Ma tu ti sei divertita? Ti ho sentito canticchiare qualche canzone" si blocca, fermando anche me con un braccio, e mi fissa negli occhi curiosi e divertiti.
"Non vivo mica in un armadio eh? Qualche canzone piace anche a me sai!" sbuffando la tiro avanti e parlottando usciamo dalla folla davanti alla porta e ci inoltriamo dietro il teatro.
"Perché andiamo di qua scusa?" lei comincia a ridere e fa qualche passo per superarmi.
"Facciamo prima di qua, il risto è qui dietro e ci si mette meno a tagliare" io corro per raggiungerla e le tiro uno schiaffo sul braccio.
"Ma come cazzo parli?" lei comincia a ridere quando io vado a sbattere violentemente contro una porta, facendo qualche passo indietro inciampo in una radice e cado a terra battendo forte il sedere sull'asfalto.
"Oddio Ti sei fatta male? Scusami tanto ero distratto e non ti avevo visto" una mano spunta sotto i miei occhi e io la stringo forte mentre la risata di Hope mi fa vibrare il cervello quella mano mi stringe sempre di più.
"L'ho notato che non mi avevi visto, hai avuto la decenza di fermarti almeno" mentre tento di ricompormi con la mano ancora stretta a quella dello sconosciuto alzo lo sguardo.
"Ed Sheeran? Oddio che figura di cacca ho fatto" lui inizia a sorridere, i suoi capelli sotto la luce misera di un lampione sono di un rosso fuoco incredibile, ringrazio il buio per coprire le mie gote colore dei suoi capelli.
"Tranquilla sei la prima che mi parla senza balbettare e posso accettare anche le tue parolacce. Come vi chiamate ragazze? Così magari per farmi perdonare vi offro un caffè" sorride imbarazzato, cacchio ho fatto imbarazzare Ed Sheeran.
"Preferisco un panino comunque io sono Damn e lei è la mia migliore amica Hope." la mano di Ho spunta dal nulla e lui la stringe euforicamente.
"E panino sia! Vi fidate se vi guido io?" io e Hope ci scambiamo un rapido sguardo e in coro urlacchiamo un si storpiato. Lui scoppia a ridere mentre si avvia velocemente ed io e Hope cominciamo a correre per raggiungerlo.


***SPAZIO AUTRICE***
Saaalve a tutti!
Sono tornata con una nuova ff e devo dire che ci sto mettendo l'animo per renderla migliore possibile.
Magari questo capitolo non è un granchè ma credetemi sulla parola quando vi dico che più avanti si va e più la storia si complica e spero voi mi diate fiducia e leggerete i prossimi capitoli. Mi raccomando recensite eh <3 
*Ringrazio Sara per l'idea del gruppo e spero non se la prenda se ho diciamo preso in prestito l'idea (Non volevoo cc)

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