Avevamo litigato. Ero distrutta. Non lo sentivo da una settimana ormai.
“Non c’è niente da spiegare Harry, ho capito già tutto.”  gli dissi l’ultima volta che ci eravamo visti.
“Ti prego, perdonami Faith, io non volevo”  Mi rispose, lasciandomi andare per gli immensi corridoi della scuola.
 
Ancora una volta, avevo pensato che un ragazzo come Harry fosse interessato a me.
Ancora una volta, avevo creduto nell’amore.
Ancora una volta, ne ero uscita distrutta, ferita, umiliata.
 
*flashback*
Eravamo a mensa e la ragazza più odiosa della scuola, nonché ex ragazza di Harry, si venne a sedere al mio tavolo.
“Ciao Faith” mi salutò con il sorriso più falso che potesse esistere.
“Allison, come mai da queste parti?”  le risposi continuando a guardare nel piatto.
“Beh, in realtà c’è una cosa che dovrei dirti, i ragazzi non ne avevano il coraggio, così sono venuta io.” a quella frase non potei fare a meno di rivolgerle l’attenzione.
“Sai”  continuò Allison divertita “Harry si è finto interessato a te per poter vincere una scommessa con Niall e i suoi amici, davvero ti eri illusa che tu piacessi davvero ad Harry Styles?”
Non potevo credere a quello che avevo appena saputo. I miei occhi erano pieni di lacrime, l’intera mensa era rivolta verso di me. Non ce la feci, mi voltai verso Niall, Zayn, Louis, Liam e infine Harry. I ragazzi erano mortificati, Louis e Liam da lontano mi mimarono
“Scusaci, non volevamo, davvero.”
Rimasi a fissarli per un minuto esatto, li guardavo tutti negli occhi. Non potevo crederci che mi avessero fatto una cosa del genere.
Zayn, poi. Lo conoscevo dall’elementari, non aveva potuto farmi questo.
Appena vidi che Harry si era alzato e stava venendo verso di me, mi alzai e uscì correndo dalla mensa. Ma mentre ero nel corridoio, mi sentì bloccare il polso.
“Faith, ascoltami, ti prego” disse con le lacrime agli occhi.
“Non c’è niente da spiegare Harry, ho capito tutto.”
“Ti prego, perdonami Faith, io non volevo” lasciò la presa e corsi verso l’uscita.
*fine flashback*

Le parole di Allison mi risuonavano ancora nella mente. Perché Harry mi aveva fatto questo? Perché i ragazzi mi avevano presa in giro? In quei tre mesi mi ero innamorata di lui e come una stupida ci piangevo ogni sera.
Ad un tratto i miei pensieri furono interrotti dal campanello di casa, andai ad aprire e mi ritrovai davanti Harry con un mazzo di rose, feci per chiudere la porta ma lui la bloccò iniziò a parlare.
“Ascoltami Faith, adesso devi ascoltarmi, come se stessi ascoltando l’intervista dei tuoi cantanti preferiti, devi prestarmi attenzione come se stessi vedendo il tuo film preferito, sono qui per spiegarti tutto.”  Io continuavo a fissarlo, poi fece un sospirò e continuò.
“Sì, hai ragione,sono stato uno stronzo. Inizialmente era una scommessa, i ragazzi mi prendevano in giro e mi accusavano di essere incapace di avere una relazione stabile, così proposi di fare una scommessa. Se fossi riuscito a stare con una ragazza per più di un mese loro si sarebbero vestiti da donna al ballo di fine anno. Faith, io mi sono innamorato davvero di te. Sono passati tre mesi, volevo dirti della scommessa ma avevo troppa paura di perderti. Sei stata l’unica ragazza in grado di tenermi a bada, mi hai tenuto testa, Faith. Sei stata l’unica che ho presentato ai ragazzi. Erano increduli di quanto fossi cambiato per merito tuo, e fidati anche loro si sono affezionati a te. Mi sono divertito ad uscire con te, a ballare sotto la pioggia con te, ad imbucarci alle feste, ad urlare dal tetto del centro commerciale come se non ci fosse un domani. E adesso guardami, sono qui, con un mazzo di rose in mano. Non avrei mai pensato di fare questo per una ragazza e invece l’ho fatto perché io ti amo. Avrei voluto conoscerti senza quella stupida scommessa. Magari venendoti addosso, facendoti cadere e poi aiutarti a rialzarti. Allora sì, sarebbe stato tutto diverso. Ma ricordi quel rudere in campagna che ti ho mostrato? Te l’ho giurato Faith, io lo ristrutturerò per te, per noi. Poi sarai tu a decidere, potremmo andarci a vivere insieme e crearci una famiglia, o chissà fra dieci anni, sarai di passaggio in città e verrai con tuo marito a trovarmi, e io sarò lì ad aspettarti Faith. Ti aspetterò.
Adesso tu potrai chiudermi la porta in faccia, potrai andartene, potrai dire di non volermi più vedere. Ma vedi, Faith io voglio te, amo te. E adesso tocca a te scegliere. Se vuoi hai tutto il diritto di lasciarmi e mandarmi a fanculo ma non scegliere l’orgoglio, non scegliere la strada facile Faith.”
Aveva parlato così tanto e io ero scoppiata in un pianto silenzioso.
“Sai una cosa Harry? Io ti odio.
Odio quando finisci le espressioni di matematica sempre prima di me.
Odio i tuoi capelli, sempre così perfetti.
Odio quando sorridi e ti spuntano due fossette ai lati della bocca.
Odio quando discutiamo e mi fai vincere, pur sapendo di avere ragione.
Odio i tuoi abbracci così protettivi.
Odio quando siamo in macchina e  mi canti la tua canzone preferita guardandomi negli occhi.
Odio quando facciamo le gare nel parcheggio del supermercato per chi arriva primo alla macchina e vinci sempre tu.
Odio quando non sei con me, quando la tv manda un film horror e tu non sei vicino a me, quando piove e non c’è nessuno accanto a me che mi fa spazio tra la sua giacca perché dimentico sempre l’ombrello.
E maggiormente odio il modo in cui io mi sono così affezionata a te che non potrei lasciarti andare per nulla al mondo. Perché io ti amo Harry, nonostante tutto.
E sì, hai ragione, se mi fossi venuto addosso, sarebbe stato meglio di una stupida scommessa.
Ma ciò che importa adesso e che tu ora sei qui con me e se tu non mi lascerai andare, non lo farò nemmeno io Harry. Te lo giuro.”
 
 
Forse ho sbagliato a perdonarlo, forse avrei dovuto fargliela sudare, far passare più tempo. Ma adesso mi guardo, sono qui. Nella nostra casa. Dopo ben 10 anni. Sì, l’ha ristrutturato davvero il rudere. E dopo tanti litigi, tanti ‘vaffanculo, non farti più vedere’ siamo ancora qui, insieme, più forti che mai.