Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: _faith    08/07/2013    2 recensioni
La one shot narra degli eventi mostrati nell'ottavo OAV di Naruto, con alcune differenze e sopratutto è narrata dal punto di vista di qualcun'altro.
edit: aggiunta immagine alla fine della fic :)
Questa storia narra delle conseguenze di una promessa da mantenere...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: I personaggi contenuti in quest'opera non mi appartengono, ma sono di proprietà del maestro Masashi Kishimoto. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
                       Se Naruto mi appartenesse Hinata non sarebbe mai stata innamorata di Naruto, bensì di Kiba. 


Last breath.

Il cielo è oscurato da enormi nuvoloni grigi carichi di pioggia, pronti a sfogarsi da un momento all’altro.
Una carezza, leggera come il tocco di una piuma, sulla guancia.
Poi quella mano calda lascia il mio viso abbandonandosi al suolo.

Ti prego, no…


Il suo corpo immobile giace qui tra le mie braccia, privo di vita.
Il coprifronte col simbolo di Konoha è scomparso chissà dove.
La giacca della tuta è aperta e lascia vedere perfettamente le profonde ferite al petto.
Rivoli di sangue scendono dalla bocca dischiusa fino al collo e quei due occhi assurdamente azzurri e sorridenti, adesso non sorridono più, nascosti dalle palpebre.

Non puoi lasciarmi così…

Accarezzo con una mano quei capelli biondi, sempre spettinati, mentre l’altra si posa su quei tre graffi sulla guancia che ha sempre avuto, fin dalla nascita. Le lacrime prendono a scendere copiose dai miei occhi, percorrono le guance, confluiscono verso il mento per poi ricadere sul suo volto dando l’impressione che lui stia piangendo con me. Ma non è così - non sarà mai più così. Un dolore acuto arriva a squarciarmi il petto, insieme alla consapevolezza che lui è morto.

«NARUTO!»

I singhiozzi mi scuotono il corpo, rompendo quel silenzio assordante intorno a me.
Mi dimentico perfino della presenza del sensei che nel frattempo è arrivato e guarda impotente il cielo cercando di nascondere le sue emozioni.
Perché proprio tu, Naruto? Perché?
Cosa sarò senza di te? Senza la tua allegria, senza i tuoi sorrisi, la tua spensieratezza, quel tuo folle sogno di diventare Hokage e quella nostra promessa. Già, quella… E’ proprio per colpa di quella stupida promessa se tu adesso sei in queste condizioni. Tutta colpa mia che per anni sono stata accecata dall’amore per un ragazzo che era solo un ninja traditore assetato di vendetta; in questo modo non vedevo il dolore che ti provocava tutto ciò - il dolore che ti provocavo io - e non mi sono resa conto che tu, a poco a poco, eri diventato molto più di un semplice amico o di una spalla su cui piangere nei momenti di debolezza.

Tu che mi hai sempre sostenuta.
Tu che mi hai sempre protetta.
Tu che mi hai sempre amata.
Tu che mi ha sempre sorriso.
Ed ora non mi sorridi più.


Guardo il tuo volto pieno di tagli, porto la mano che avevo sulla tua guancia alle labbra, tracciandone il contorno, lasciandola scivolare poi sul collo. E guardandoti mi tornano alla mente tutte le nostre avventure, quando eravamo ancora il Team 7. Ripenso a tutte le volte in cui tu e Sasuke litigavate per ogni sciocchezza; poi crescendo, e con il suo allontanamento, i battibecchi si sono trasformati in scontri, e gli scontri in vere e proprie battaglie. Ed io ero lì e non potevo far altro che aspettare la fine pregando chissà chi, che nessuno dei due ci rimettesse la pelle. Ad ogni confronto ne uscivi sempre peggio, sia dal punto di vista fisico che mentale. Nonostante questo continuavi a non arrenderti, perché dovevi riportare a casa, a Konoha, quello che ancora era per te non solo un migliore amico, ma anche un fratello.
Ma lo sapevo, Naruto, che alla fine un vincitore ci sarebbe stato, che uno dei due non sarebbe uscito vivo da quell’eterna lotta.
Solo non pensavo che vederti incassare gli ultimi - letali - colpi da quello che un tempo consideravo l’amore di una vita intera, sarebbe stato tanto atroce.
Non pensavo che vedere il tuo corpo accasciarsi al suolo sarebbe stato tanto devastante.
Non pensavo che, anche vedendo Sasuke stremato dall’uso prolungato dello Sharingan, le mie gambe si sarebbero mosse automaticamente verso di te, invece che verso di lui.
Altri ricordi della nostra squadra, e di noi due, mi scorrono davanti agli occhi come delle diapositive, finché la mano di Kakashi-sensei che mi si posa sulla spalla mi riporta alla realtà. E la realtà è che non ci sarà più nessun Team 7, nessun ragazzo biondo che approfitta di ogni occasione per cercare di strapparmi un appuntamento, nessuna missione insieme.

Niente.

Chiudo gli occhi, ancora pieni di lacrime.
Mi preparo mentalmente ad alzarmi da lì e lasciare che il sensei prenda il suo corpo per riportarlo a Konoha, ma le mie gambe non ne vogliono sapere di muoversi.
«Sakura…» è la voce del maestro.
Sto per alzarmi, quando una mano calda sul volto mi fa aprire gli occhi di scatto.
Guardo incredula il volto del ragazzo tra le mie braccia e al posto delle palpebre chiuse di poco fa, rivedo i bellissimi occhi azzurri di Naruto che mi fissano, le labbra contratte in un sorriso smorzato che si lasciano sfuggire un ghigno.
Gli occhi mi si riempiono ancora di più di lacrime e senza pensarci due volte appoggio le braccia al suo petto, stringendolo a me, mentre altri singhiozzi si mischiano alle lacrime.
Poi, così come il sorriso di Naruto, anche il sole riesce a ritagliarsi un angolino in quel cielo grigio.


   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: _faith