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Autore: Roly_chan    08/07/2013    2 recensioni
"Dean, Sam e Beth Winchster sono tra i migliori cacciatori al mondo, e dopo aver ucciso Lucifero e fermato l'Apocalisse, sono pronti per una nuova caccia: questo li porterà a Mystic Falls.
All'inizio convinti di poter concludere subito il caso, con l'uccisione di Klaus e tutti gli altri esseri soprannaturali del luogo, si renderanno presto conto che la cosa non è così facile.
Fra scontri, incomprensioni, paure, amicizie, amori, tutti i personaggi cercheranno di rispondere a una domanda: Cosa significa essere umani?"
E' una Damon/ Nuovo personaggio, mentre le altre coppie sono tutte da scoprire.
Si parte dalla 3x16 di TVD e dal finale della quinta stagione di SPN, entrambi modificati per mie esigenze.
Spero di avervi incuriosito e ringrazio tutti coloro che decideranno di leggere questa mia storia. :3
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon, Salvatore, Elena, Gilbert, Nuovo, personaggio, Rebekah, Mikaelson, Stefan, Salvatore
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Damon era seduto sul lato destro della poltrona rossa e fissava il fuoco come se non ci fosse niente di più interessante.

Stava cercando con tutte le sue forze di estraniarsi, e quasi era tentato di darsi fuoco, pur di smettere di sentire Stefan che non smetteva di trafficare con chi sa cosa.

Perfino Katherine era più silenziosa, rinchiusa nella sua stanza.

Damon non faceva che ripetersi di avere il vero nemico sotto casa.

Era convinto che la Petrova nascondesse qualcosa di grosso e la voglia di prenderla a pugni finché non sputa il rospo, era tantissima, ma si era imposto di mantenere la calma.

Meglio tenerla sott’occhi.

Appoggiò la fronte sul bicchiere di vetro riempito da whisky particolarmente freddo.

Sentiva la testa esplodergli e ancora le immagini di quel pomeriggio con Beth gli stavano bruciando i nervi.

Era inevitabile: si sentiva in colpa.

Se non avesse costretto quella ragazzina a partire con lui, magari le cose sarebbero andate diversamente.

Bevve con foga il contenuto del bicchiere.

No, non era colpa sua.

Non era colpa di nessuno.

Era capitato.

Era stato lo spilungone a non essere stato attento e Klaus si era comportato come suo solito.

Doveva essere il più freddo possibile e smettere di pensare alle lacrime della rossa, che ancora impregnavano la sua camicia.

Con la morte di Sam, sicuramente tutta quell’allegra banda di cacciatori vorrà la testa dell’ibrido su una forca.. e lui non poteva permetterlo!

<< Stefan! Se non la smetti immediatamente giuro che ti spezzo il collo! >> sbraitò infine.

Il piccolo dei Salvatore si fermò e lo guardò a lungo, poi tirò un sospiro.

<< La fine di tutto questo arriverà a breve. >> disse, avvicinandosi al fratello.

<< Sei diventato un veggente adesso? >>

<< Alaric ha fatto troppi errori e dovrà porne rimedio. E questa volta dobbiamo mettere la parola fine a tutta questa storia. >> fece serio.

<< Lo so. >> replicò semplicemente Damon, pentendosi di aver iniziato quel discorso.

Stefan si voltò e si avviò fuori dal salone, poi si fermò e sussurrò:<< Io e Elena ci siamo lasciati da giorni. >>

Certo che il fratello l’avesse sentito, se ne andò.
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Beth aveva ancora la testa appoggiata sul petto immobile del suo Sam.

Piangeva, senza nemmeno rendersene conto, ancora incredula per quello che era successo.

Non dovevano andare così le cose.
Perché doveva continuare a soffrire?

Un ricordo le trapassò la mente.

Veniva da un passato così lontano, che quasi si era convinta che nemmeno l’avesse vissuto davvero.

Era davanti a una televisione un po’ sgangherata e guardava delle ballerine di danza classica destreggiarsi in salti e pirolette.

Appoggiò una mano allo schermo e cercò di mettersi sulle punte.

Sorrise soddisfatta. Ci era riuscita.

<< Smettila! >> sentì urlare dalla cucina.

Nonostante avesse solo otto anni aveva capito subito come funzionavano le cose in casa sua.

Stare alla larga quando la mamma dà di matto.

Non aveva ancora ben chiaro cosa ci fosse che non andasse in lei.. o forse prima o poi tutti i grandi diventavano come lei?

A volte era allegra e sorridente, altre rabbiosa e isterica.

Rumori di cose che si rompevano.
Grida.
Lacrime.
Suo padre che usciva dalla cucina, sospirando avvilito.

Solita routine.

Cercò di non prestarci attenzione e continuò i suoi esercizi di danza.

<< Se solo lei non fosse nata! A quest’ora me la starei passando alla grande! >> inevitabile però fu sentire quelle parole.

Corrucciò la fronte, riflettendo su chi era la povera malcapitata che era così odiata dalla madre.

John Winchester, suo padre, le andò in contro e la guardò con amore, mettendola in imbarazzo.

<< Sai, sei davvero brava. >>

<< Gr.. gra..grazie. >> balbettò.

Il giorno dopo era iscritta a una vera scuola di danza ed era così felice che per tempo non pensò a quelle strane parole pronunciate dalla madre.

Non seppe di preciso quando, ma alla fine riuscì darsi una risposta.

La causa di tutto era lei.

Lei non doveva nascere.

Lei aveva rovinato la vita a quella donna, che per forza di cose doveva chiamare madre.

Aveva sofferto così tanto, chiedendosi mille volte cosa ci fosse di sbagliato in lei.

Perché quei pochi che la volevano bene se n’erano andati?
Perché suo padre? Perché Sam?

Perché alla fine si trovava a soffrire sempre di più?

Ad un tratto però Beth sentì distintamente il cuore di Sam battere.

Forse era impazzita?

E sussultò quando lo vide aprire gli occhi.
Il suo fratellone aveva aperto gli occhi!

<< Cosa… >> fece confuso il cacciatore.

Gli altri rimasero un attimo ad osservarlo, interdetti e sorpresi, ma poi si fiondarono su di lui.

C’era tempo per scoprire cosa fosse successo, l’importante in quel momento era godersi la gioia di essere ancora tutti insieme, vivi e umani.

E per quel frangente di tempo, mettere da parte le mille paranoie sulla propria vita.

Magari c’era ancora tempo per aggiustarla…

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<< Mia cara Esther! Ho un regalo per lei! >> proruppe quel dannato demone!

La strega si pentì ancora una volta di essersi messa in contatto con quell’essere, ma aveva deciso di porre fine alla cosa.

Aveva avuto notizie molto interessanti.

I Winchester erano in lutto, e quello era un ottimo momento per attaccare.

Il demone alzò gli occhi al cielo, infastidito dalla poca considerazione, per poi pararsi davanti a lei e mostrarle cosa aveva in mano.

Esther lo guardò curiosa e meravigliata.

<< Voglio davvero essere un suo alleato. >> disse il demone.

Tutti i paletti bianchi erano lì, davanti ai suoi occhi.

Sorrise cinica.

Tutto stava per giungere al termine.

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Sam non poteva crederci.

Era vivo!

<< Castiel..>> proruppe, ma l’angelo scosse la testa, capendo subito cosa volesse dire.

<< Io non c’entro. >>

<< Allora, come.. >> chiese ancora, sorpreso il cacciatore.

<< Possiamo rinviare a dopo le domande e goderci questo momento? >>lo ammonì bonariamente Dean.

Sam dovette ingoiare il groppo che si era fatto in gola alla vista del fratello con ancora gli occhi lucidi.

Aveva ragione e cercò di pensare solo al fatto che fosse ancora miracolosamente vivo con la sua famiglia.

A notte fonda, decisero di andare a dormire, ma lui aveva quasi paura di farlo.

E se non si fosse più svegliato?

Entrò nella sua camera e sussultò alla vista di una figura distesa sul suo letto.

Accese la luce e poté costatare che si trattasse di Rebekah.

La bionda scattò e si catapultò fra le sue braccia.

<< Sei vivo! Sei vivo! >> esclamò, stringendolo ancora più forte a sé.

<< Non per molto se non mi lasci respirare. >> rispose ridendo il cacciatore.

<< Scusa >> bofonchiò la vampira, lasciandosi allontanare e prendersi il viso fra le mani.

Sam l’ammirò e cacciò via con i pollici quelle lacrime che scorrevano sul viso delicato della ragazza.

Sì, aveva avuto paura di non poterla vedere più.

Non sapeva ancora identificare bene cosa ci fosse fra di loro, era successo tutto così velocemente.

Eppure poteva ammettere che ci tenesse a lei.

<< Io, ti chiedo scusa. Tutto quello che hai passato è stato a causa di mio fratello e io.. >>incominciò la bionda, ma venne bloccata dall’altro.

<< Non darti colpe. Mi hanno raccontato tutto e tu non c’entri niente. Non so ancora bene come ho fatto a ritornare in vita, ma evitiamo tutte queste paranoie e problemi per questa notte. Ti va? >> chiese, sorridendo dolcemente.

Rebekah annuì e gli circondò il collo:<< Ci sono tanti modi per festeggiare la cosa. >> disse maliziosamente.

<< Bene. Penso che possiamo dare inizio alla festa allora. >> rispose con altrettante maliziosità Sam, appoggiando le mani sui fianchi di lei e spingendola verso sé.

Si lanciarono un altro sorriso e poi finalmente le loro labbra si toccarono.

Tutto aveva un sapore diverso, nuovo, migliore.

Avevano iniziato quella cosa senza pensare alle conseguenze.
Avevano rischiato di perdersi, ma poi si erano ritrovati.

Quello che avevano imparato da quell’esperienza era che forse non c’entrava solo il sesso, l’empatia o altro.

 Forse c’era qualcosa di più, che cresceva ogni volta che stavano insieme.

Forse quella era la volta buona per entrambi.
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Erano trascorsi diversi giorni da tutte quelle serie di eventi, ed Elena ebbe il bisogno di scriverli sul suo fidato diario.

Beth e Damon erano partiti e avevano scoperto che Klaus era al vertice della stirpe di sangue di Katherine, Salvatore,
Caroline e Tyler.
La sua doppelganger li aveva avvisati che Esther lavorava con un demone e Alaric.

E proprio quest’ultimo li aveva attaccati causando il coma di Sam, che poi era stato ucciso da Klaus e miracolosamente ritornato in vita.

Infine lei e Dean erano andati a salvare Jeremy.
Lei e Dean avevano combattuto insieme.
Lei e Dean avevano gioito.
Lei e Dean avevano pianto.

Quasi le veniva da ridere se ripensava a quanto avesse timore del maggiore dei Winchester.

Era così convinta che non avrebbe mai creato un legame con lui.

E invece adesso gli sorrideva complice al racconto di come avevano combattuto con quei demoni nell’hall del motel, prima dell’arrivo di Castiel.

Lei e Jeremy avevano preso l’abitudine di andare a fare colazione dai Winchester, per poi andare a scuola insieme.

Subito aveva legato con quello strano angelo e il burbero Bobby.

Era tutto così divertente e piacevole.

Quello che la bloccava dall’essere pienamente al suo agio però era la presenza di Rebekah e l’imbarazzo che c’era ancora con Beth.

Non si sarebbe mai permessa di replicare sulla vampira.

Aveva già assistito alle diverse liti fra Bobby, Dean e Sam.

Per quanto il cacciatore sembrasse felice e spensierato, i due avevano avuto molto da ridire sul suo rapporto con la bionda.

Oltre ad essere la sorella del vampiro che l’aveva ucciso, era.. appunto, una vampira.

Ma il ragazzo non aveva avuto sentire ragioni.

Si fidava di Rebekah e le aveva confidato che incominciava a volerle un gran bene.

A quelle parole Elena non poteva che essere contenta per l’amico e appoggiarlo, nonostante non riuscisse proprio a relazionarsi con l’Originale.

Con Beth invece era tutto più difficile.
Ne avevano parlato, ma non erano riuscite a venirne a capo.

La mattina dopo la magica risurrezione di Sam, era andata a trovare i Winchester e ad aprirle la porta era venuta proprio Beth.

Era l’unica sveglia e l’aveva invitata a mangiare qualcosa con lei.

<< E così si è svegliato. >> aveva concluso il suo racconto la rossa.

<< Ci sono sicuramente delle domande da farsi, ma per ora sono così felice. >> 

<< Già. Inizieremo a breve le ricerche, sperando che di non avere una qualche brutta sorpresa. >>

Parlarono un altro po’ sulle ultime vicende e poi arrivarono all’argomento Damon.

<< E così ti sei lasciata con Stefan.. >> iniziò Beth.

<< Sì. Non potevamo continuare così e Stefan aveva tutte le ragioni del mondo. >> ammise.

<< Il motivo è quello che penso? >> chiese titubante la rossa.

<< Io non volevo creare tutta questa situazione. E’ successo. Quello che c’è fra me e Damon è difficile e mi spaventa. Non te ne faccio di certo una colpa se tu ci provassi. Sono io che non mi do una mossa. >>ammise infine la Gilbert.

<< Perché hai paura? >> chiese curiosa l’altra, non capendo.

<< Penso di non saperlo gestire. Lui è così imprevedibile … e per quanto la cosa mi possa anche piacere, non fa per me. Vorrei solamente un po’ di tranquillità e non sono sicura di trovarla con Damon. >>

Beth si prese un minuto per pensare come rispondere all’amica.

Lei era stata sincera e adesso era il suo turno.

<< Damon mi è piaciuto dal primo momento. Oltre ad essere l’uomo più bello che abbia mai visto, mi ha subito … presa. Mi sento come una ragazzina in preda agli ormoni quando mi è vicino. Divento terribilmente stupida.. – e lasciò andare una piccola risatina, per poi continuare seria-  ma anche così forte. So che non posso contare su di lui, visto che non c’è niente fra di noi, eppure ogni volta è lì. E per quanto io cerca di trattenermi, non riesco a non essere me stessa. E’ speciale. E per un po’ mi fa sentire anche a me così. >>

Beth scrutò il tavolo, persa nei suoi pensieri, mentre Elena cercava di metabolizzare le parole dell’amica.

Non pensava che la cosa fosse così seria.

<< In ogni caso- proruppe la cacciatrice – quello che c’è fra di voi è lampante e io non ho speranze. Lui ti ama e io non voglio essere un rimpiazzo. Quindi ti consiglio di buttarti. Cos’hai da perdere? Di amori così travolgenti nella vita si possono contare su una sola mano. >> concluse sorridendo.

Elena stava per ribattere, ma venne bloccata dall’arrivo di Castiel.

Beth si alzò per far vedere all’angelo dove poteva prendere da mangiare, ma la Gilbert l’afferrò per il polso, e con la massima serietà, disse:<< Tu nemmeno immagini di cosa possa esserci fra te e Damon. Lo dicono i vostri occhi. >>



Elena venne riportata alla realtà, dalle proteste proprio della rossa..

<< Cos’è successo? >> chiese a Jeremy.

Il fratello la guardò stranito, poi le rispose:<< Rebekah ha deciso di organizzare una festa di compleanno a Beth. >>










Buonasera a tutti! Parto con le mie più sentite scuse. So che è passato quasi un mese dall'ultimo aggiornamento e non potete immaginare quanto mi dispiaccia non essermi fatta viva. Purtroppo fra un mio blocco e gli esami, non riuscivo proprio ad andare avanti.
Alla fine ecco cosa ne è uscito fuori. Il risultato non è quello che speravo, ma prometto di rifarmi nel prossimo capitolo, che pubblicherò massimo fra una settimana.
La storia sta per giungere al termine.. penso che arriverò al 50esimo capitolo, quindi molte cose verranno risolte.. e usciranno altri problemi.
Nel frattempo ringrazio a tutti coloro che continuano a seguire la mia storia, ai nuovi arrivati e a recensirla <3
Risponderò al più presto, don't worry questione di qualche oretta. ;D
Saluti c:

  
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