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Autore: VaneWolf    08/07/2013    1 recensioni
[Ragazze lupo]
" Portarono tutti gli scatoloni sul pianerottolo del terzo piano e bussarono alla porta.
Gli aprì una ragazza con i capelli neri, scompigliati e lunghissimi, gli occhi assonnati verde smeraldo. Indossava solo la maglia di un gruppo metal che la copriva fino a metà coscia, nascondendo le culotte che portava sotto.
"Ben arrivati, io sono Kalix." "
Agli occhi di Daniel e Ronald, quella sembrerebbe una normale ragazza con cui convivere., peccato che abbia un passato intricato e un'oscuro segreto che potrebbe metterli in serio pericolo.
Riusciranno a sopravvivere alla convivenza con Kalix? Scopriranno il segreto che la ragazza tenta in tutti i modi di nascondere?
Scopritelo leggendo la mia fanfiction :)
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Crack Pairing
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo, Violenza
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Squillò il telefono, era mezzogiorno e Kalix ancora dormiva. Barcollando arrivò al piccolo cordless appoggiato sul tavolo, premette il tasto verde e rispose borbottando.
"Pronto?"
"Ciao Kalix, sono Daniel, ti chiamo per il trasloco. Ricordi?"
"Sì. Dimmi pure."
"Ehm, io e Ronald ci siamo persi. Siamo all'incrocio tra Cambridge Street e Warwick Way, non sappiamo come arrivare al tuo appartamento e il Gps è scarico."
"Svoltate in Cambridge Street verso la Chesa di St. Gabriel's e proseguite fino all'incrocio con Lupus Street. Casa mia è a pohi metri da lì, l'edificio bianco."
"Perfetto. Ci si vede tra dieci minuti."
"D'accordo. A dopo."
Non impazziva all'idea di avere dei coinquilini. Era da sempre una ragazza scontrosa e riservata, ma con lo stipendio misero del suo lavoro in libreria non poteva permettersi di pagare l'affitto e le bollette da sola. Le serviva un piccolo aiuto economico, a costo della sua solitudine.
Mentre aspettava i due ragazzi decise di sgranocchiare qualcosa. C'erano avanzi di pizza sul tavolo, ne prese una fetta e la trangugiò senza nemmeno scaldarla. Si sedette sul divano, chiuse gli occhi e tornò a dormire, fregandosene del telefono che squillava di nuovo.
 
 
"Perché non risponde più? Dannazione!"
"Stai calmo, Daniel. Forse la casa è quella."
Si fermarono sul ciglio della strada, Ronald scese dal furgone e andò a suonare il campanello. Al terzo tentativo, Kalix rispose al citofono e aprì il portone dicendogli di portare tutto al terzo piano.
"Tutta la fatica a noi!" bofonchiò Daniel.
"Non c'è molta roba, faremo in un attimo. Inoltre non vedo l'ora di conoscere la nostra nuova coinquilina, finora l'abbiamo sentita solo per telefono."
Portarono tutti gli scatoloni sul pianerottolo del terzo piano e bussarono alla porta.
Gli aprì una ragazza con i capelli neri, scompigliati e lunghissimi, gli occhi assonnati verde smeraldo. Indossava solo la maglia di un gruppo metal che la copriva fino a metà coscia, nascondendo le culotte che portava sotto.
"Ben arrivati, io sono Kalix."
"Ciao, io sono Ronald e questo è Daniel. Possiamo portare dentro tutti questi scatoloni?"
"Oh, sì. Certo. Posate tutto in salotto, poi sistemerete."
L'appartamento era piccolo e accogliente, forse un po' spoglio: c'era solo l'essenziale.
La cosa che colpì maggiormente Ronald era la collezione spropositata di cd metal e rock e le due chitarre elettriche appoggiate in un angolo del salotto, a differenza di Daniel che aveva notato le gambe snelle di Kalix.
"Venite, vi faccio vedere le vostre stanze."
Così attraversarono il salotto dirigendosi verso un piccolo corridoio che portava a quattro stanze: il bagno, la camera di Kalix e le loro. Erano arredate con un letto a una piazza e mezza, una libreria e una scrivania con sedia a rotelle, arredamento molto semplice e informale.
"Bene, il tour della casa è finito. Scusate ma sono già le 14, mi cambio e vado a lavoro. Voi sistemate pure tutte le vostre cose e date un'occhiata in giro."
"Perfetto, grazie mille tesoro. Credo che ci troveremo bene qui!" considerò Daniel, cercando l'approvazione di Ronald e ricevendo solo uno sguado accigliato.
Kalix se ne andò in camera e chiuse la porta. I ragazzi iniziarono a spostare gli scatoloni nelle rispettive stanze. Dopo mezz'ora la ragazza se ne andò salutandoli appena.
 
 
Daniel e Ronald si conobbero quando, al liceo, finirono in punizione insieme. Dopo quell'inaspettato incontro, iniziarono ad andare alle stesse feste e passavano i pomeriggi insieme alla ricerca di nuovi giochi idioti per divertirsi e metodi per conquisstare le ragazze.
Sono due ragazzi completamente diversi e, stranamente, vanno molto d'accordo.
Ronald è il ragazzo biondo e casinista, ascolta musica rock e va ovunque con il suo skateboard. La notte lavora come barista in un piccolo pub di Londra e di giorno se ne va a studiare letteratura in università. E' un ragazzo colto e con un gran senso dell'umorismo.
Daniel, invece è il classico ragazzo da discoteca, il moro con gli occhi azzurri che conquista ogni genere di ragazza. Quello che passa ore a pettinarsi, ore al centro estetico e ad abbronzarsi per farsi bello. Lui non lavora, il padre ricco gli paga tutto, e studia architettura.
"Daniel, che diavolo stai facendo?"
"Perché? Che ho fatto, ora?"
"Le hai messo gli occhi addosso non appena ha aperto quella porta!"
"Dai Ron, siamo amici da tanti anni. Mi conosci: io le afferro al volo le occasioni!"
"Sì, lo so. Ma in questo caso è diverso, ci ha appena ospitati in casa. Non abbiamo ancora disfato le valigie e tu già la chiami Tesoro?"
"Dai, scusami. Anche se devi ammettere che è uno schianto."
"Ok, lo ammetto. E' splendida, ed è off limits per tutti e due!"
Ci fu un sorrisetto d'intesa, si alzarono dal comodo divano rosso di Kalix e tornarono nelle rispettive stanze a sistemare i loro libri e vestiti.
  
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