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Autore: yori    09/07/2013    3 recensioni
Bulma, trascinata in una nuova avventura insieme ai suoi amici, si trova catapultata in un nuovo pianeta del quale non conosce nulla e nel quale verrà intrappolata! Un valoroso e orgoglioso guerriero andrà, involontariamente, in suo succorso. Cosa succederà!?
[Mirai Bulma X Mirai Vegeta]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buried cap 17
Capitolo XVII: ridatemi il mio principe


Bulma era rimasta inerme di fronte a quella voragine senza fine che il principe dei saiyan e gli altri guerrieri avevano formato. Osservò con cura ogni anfratto di quel buco così profondo tanto che sembrava avessero raggiunto il centro della terra. Bulma cominciò a riflettere proprio su quest’ultima osservazione: se già si trovavano all’interno del pianeta a quale profondità erano arrivati? In escluse fossero effettivamente giunti al centro della terra, senza contare che c’era sicuramente qualcosa che non quadrava in tutta quella situazione.
Goku per primo le si fece vicino, scrutandola con attenzione. Bulma sapeva essere un libro aperto quando voleva, come poteva perfino essere un enigma indecifrabile; ma in quel momento Goku riuscì a leggerle dentro e un solo nome affollava la mente della scienziata…
“Che è successo Bulma?”
Lei si era girata verso Goku, confusa, spossata, sembrava come se non riuscisse a capire cosa stesse succedendo e certamente il non sapere sconvolgeva una che aveva fatto della propria razionalità la ragione del suo successo o forse era più l’insensatezza della suo agire che la portava ad avere sempre idee geniali.
“Io… ”
“C’era anche Vegeta?”
Lo sguardo eloquente di Bulma fu chiaro subito a Goku che fissò la ragazza dritto negli occhi.
“Sì, Goku, lui è… Io non ho capito cosa stesse succedendo, loro l’hanno portato via. Non so se sia morto”
Deglutì e si guardò le mani, poi ancora la spalla che in un momento le era tornata normale. Una magia era stata compiuta sotto i suoi occhi e di tutte le cose strane e assurde che aveva visto forse quella era la situazione più insensata e surreale.  
“Goku ti prego…”
Non aggiunse alcuna parola poiché arrivarono velocemente tutti gli altri
“Bulma stai bene?”
Chiese Yamcha, contento di vederla. Avevano litigato a lungo prima della loro partenza, ma il solo fatto di vederla lì viva e vegeta gli aveva risollevato il morale e gli aveva fatto dimenticare i dissapori passati.
“Sì, io sto bene”
Gli altri storsero il naso a quelle parole, non comprendendo sul subito a chi si riferisse la donna che guardava sconsolata le proprie mani. Bulma era sempre stata un tipetto isterico un tipo di molte parole, solo quel giorno sembrava averle perse tutte o almeno in quel momento.
“Allora c’è davvero Vegeta?”
Chiese Junior che era come sempre più arguto degli altri e  aveva compreso di come vi fosse presente perfino quel piantagrane di Vegeta.
“Sì, è sprofondato nelle viscere del pianeta con gli altri guerrieri”
Bulma era tornata a guardare di sotto e con serietà aveva spostato parte delle macerie che c’erano al suo fianco rivelando una scala che proseguiva verso il basso. Bulma si era fatta l’idea che tutto quello era probabilmente stato studiato a tavolino, arrossì nel pensare che Vegeta dopotutto si era trasformato salvandola… Si riscosse tornando ad osservare la scala e pensando che dopotutto forse aveva ragione: il buco non si era formato per puro caso era lì di proposito, così come tutto quello che era successo in quel luogo. Certo erano un popolo di veggenti ma Bulma non pensava potessero arrivare a tanto.
“Goku dobbiamo aiutarlo”
La ragazza si rivolse direttamente a lui capendo che nessuno l’avrebbe supportata in quella crociata.
“Bulma sei impazzita?”
Chiese Yamcha basito ponendo sulla spalla della ragazza la propria mano e cercando il suo sguardo. Sapeva il ragazzo che Bulma aveva un debole per quel saiyan, lo sapeva da quando era tornato in vita, da quando lui le aveva rubato l’astronave per fuggire nello spazio e tornando Bulma l’aveva nuovamente accolto nella sua casa. Era certo le piacesse, era certo provasse quanto meno un’attrazione fisica per lui.
“No, non sono impazzita”
Nessuno dei loro amici era intervenuto, nessuno aveva proferito parola attendendo che fosse il fidanzato della scienziata a convincerla del contrario.
“Perché Goku dovrebbe salvare quell’essere? Fa sempre delle cose assurde, era ovvio prima o poi si sarebbe ammazzato”
Bulma allora si voltò verso di lui con il suo solito fare da bisbetica e aveva risposto come era solita fare, come la Bulma di sempre avrebbe reagito in ogni situazione, solo questa volta c’era in ballo la vita di un sanguinario assassino.
“Beh, se non mi darete una mano scenderò io stessa e lo riporterò indietro”
Yamcha aveva strabuzzato gli occhi incredulo. Era sempre stato buono e gentile con lei, l’aveva sempre assecondata in ogni sua follia, in ogni suo capriccio, ma questo era troppo. Aveva accettato di vedere Vegeta girare per la casa quasi fosse sua, approfittare della gentilezza di Bulma, ma questo onestamente era davvero troppo.
“Che cosa? Sei matta?”
Lei si era allora incamminata per quelle scale. Era sicura come non mai e nessuno l’aveva vista così decisa.
“Bulma, sta tranquilla, andrò io”
Goku le aveva messo una mano sulla spalla rassicurandola sulla propria sincerità: era seriamente intenzionato a salvare colui che lo voleva uccidere.
“Voglio venire con te Goku, voglio vedere che succede”
“No, Bulma andrò io da solo”
E partì subito verso il basso, sotto gli occhi concentrati e seri di Bulma.

Era talmente folle che non riusciva a comprendere come ella avesse potuto agire in quel modo.
“Bulma perché dovrei tollerare la sua presenza?”
Era tornato a casa dopo la sua morte e aveva scoperto di come il principe dei saiyan avesse vissuto sotto lo stesso tetto di Bulma, di come ella gli avesse riservato una camera tutta sua e di come quando fu tornato dal suo viaggio nello spazio ella lo avesse nuovamente riaccolto con fervore.
“Non lo devi tollerare, devi solo apprezzare il fatto che la tua ragazza sia una persona buona quasi quanto l’eroe della galassia Goku ”
L’aveva guardata storcendo il naso… C’erto Bulma era sempre stata matta, ma questo indubbiamente andava ben oltre le sue solite follie tollerabili. Vegeta non poteva stare in quella casa, non dove avevano deciso di convivere loro due, non dove aveva deciso di farsi una famiglia con Bulma… Solo, avevano deciso di farsi una famiglia?
“Bulma ma non ha senso. Invitare un assassino psicopatico non è certo una buona azione: è una follia”
La scienziata aveva sbuffato lasciandoselo alle spalle e girarsi solo per affermare le sue posizioni.
“Quanto la fai lunga: non è poi così male.”

 
Yamcha rivedeva in lei, proprio in quel momento, quegli occhi ricchi di passione e pieni di luce come erano sempre stati, ed essi le conferivano un’aria sicura che significava solamente un’unica cosa: che Bulma aveva deciso di intraprendere quella strada e nulla o nessuno avrebbe potuto fermarla. Lo sapeva da tempo ormai che Vegeta le piaceva, lo sapeva perché lo guardava in modo diverso e non era una di quelle sue solite bottarelle che si concludevano con l’esclamazione “che bel ragazzo” e degli occhi a cuoricino… Con Vegeta non aveva mai fatto nessun apprezzamento, non aveva esposto quel falso innamoramento momentaneo: l’aveva semplicemente accettato, supportato e questo bastava.
“Bulma”
Sussurrò al suo fianco, ma lei era così presa da Vegeta che non ascoltò il suo chiamarla.
“Goku, portamelo indietro”

Nel profondo della terra, Vegeta cercava di distruggere quella bolla d’energia, ma più rilasciava la propria forza, più essa veniva risucchiata e il saiyan non riusciva a capire come avrebbe potuto venir fuori da quell’assurda situazione. Gli Irumel erano molto potenti e presi singolarmente avrebbe perfino potuto sconfiggerli in quel modo invece non sarebbe riuscito a compiere alcunché. Vegeta era certo impavido e ammantato da quella forza sconvolgente che finalmente aveva ricevuto su se stesso cercava in ogni modo di liberarsi e distruggere tutto quello che lo circondava; evidentemente gli agartiti erano stati accorti anche in quello e avevano studiato nei minimi dettagli l’attacco. Vegeta ne era quasi certo essi avevano utilizzato tutte le proprie risorse per progettare quel momento, solo non ne comprendeva ancora la motivazione.
“Maledizione devo fuggire da qui”
Sollevò la propria aura ancora di più ponendo i palmi delle mani sulla sfera che lo avvolgeva, ma sembrava solo che più energia mettesse più quel corpo molle e vitreo che lo circondava diventasse resistente e catturasse l’intera sua forza. Gridò più forte il saiyan quando sferrato l’ultimo colpo energetico esso gli rimbalzò sul viso e per primo perse le sembianze di super saiyan poi cercando di dibattersi ancora le sue stesse armi gli si ritorsero contro e l’ultimo colpo lo sbalzò contro la parete della bolla elettrizzandolo del potere che essa aveva assorbito e bruciandolo poiché quel magma di potere cominciò a diventare incandescente. Vegeta allora perse i sensi.

Goku nel frattempo li aveva raggiunti sul fondo dell’enorme voragine e si stupì non poco di non trovarvi nulla; sebbene avvertisse chiaramente l’aura di Vegeta che pareva esaurirsi pian piano. Fu, come già in precedenza era accaduto, che sempre la vecchia Kaede si fece avanti e sorridendo lo invitò a seguire una stretta via per le rocce. Sembrava che vi fosse stato scavato un tunnel sotterraneo dove molte torce erano state poste sulle pareti al solo scopo di illuminarne la via.
“Non voglio farti del male, non temere”
Goku si fidò delle sue parole e così seguì l’Irumel più anziana che lo guidò lungo la stretta via ed infine al luogo in cui vi era Vegeta. Al centro di quell’enorme stanzone c’era una piattaforma rialzata sulla quale nel centro era stata posta l’enorme sfera d’energia contenente Vegeta che, perse completamente le forze, era rimasto risucchiato dall’ammasso di forze che concentrava quell’accumulo di spropositato di luce. Goku rimase immobile per un attimo poi si scagliò contro la sfera venendo ricacciato indietro quasi all’istante.
“Cosa gli avete fatto?”
Non poteva certo abbandonare l’ultimo saiyan esistente sulla faccia dell’universo in quel modo e poi… L’aveva promesso a Bulma.
“Nulla di grave, dovrebbe riprendersi”
Fu Oresem questa volta a sorridergli bonario e Goku lo guardò con un grosso interrogativo in viso: ma che cosa stava succedendo?
“Ma cosa gli state facendo?”
“Avevamo bisogno della sua energia”
Nel frattempo arrivarono anche gli altri sotto la guida temeraria di Bulma erano giunti negli abissi. La scienziata strabuzzò gli occhi incredula nel vedere il suo principe, ormai lo considerava tale, inerme e privo di forze: sembrava che qualcosa gli stesse risucchiando la vita.
“Vegeta…”
Goku attaccò di nuovo e Kaede respinse la sua portata d’energia. Bulma si avvicinò a grandi passi salvo essere sbalzata indietro da Oresem che non le toglieva gli occhi di dosso.
“Non ti preoccupare te lo ridaremo indietro”
“Lo spero”
Aggiunse ella con gli occhi pieni di rabbia. Ormai Vegeta era suo ed in un modo o in un altro lo avrebbe riportato a casa. Ora che aveva raggiunto il suo sogno non poteva di certo morire così…
Vegeta aprì gli occhi in quel mentre e nel frattempo che gli venivano risucchiate le forze riuscì a dispiegare le proprie energie, le ultime energie che gli erano rimaste in corpo, e la grotta cominciò a tremare. Il gruppo dei guerrieri Z uscì di corsa dall’antro nel quale era stata deposta la sfera e unica a rimase fu Bulma che non si dava ormai pace. Un masso capitolo sopra di lei dal soffitto precario e fu solo grazie al tempestivo intervento di Goku, che trascinò Bulma nel cunicolo adiacente la grande aula della sfera, che riuscì la scienziata a salvarsi. Guardarono insieme il crollo della grotta, ma Bulma non si dava pace incedula e corse verso le macerie togliendo con le proprie mani le pietre che ostruivano il passaggio. Dopo tutto quello che avevano passato, dopo tutti i battibecchi, dopo che finalmente si erano un po’ capiti non poteva certo lasciarselo sfuggire. Bulma Brief avrebbe compiuto la più impossibile delle imprese e avrebbe portato quel testardo saiyan nel suo mondo di pace facendoglielo accettare.
“No, Vegeta non può essere… Non può morir così lui è un saiyan, lui…”
Gli amici la guardarono ad occhi aperti, possibile lei si fosse… Nessuno osava dire una parola, nessuno osava nemmeno pensare a quella parola.
“Bulma… Lascia che ci pensi io. In questo modo mi sarai solo d’intralcio. Aspettatemi fuori di qui”
Goku fu perentorio, serio come non mai e Bulma acconsentì spostandosi da dove una volta si trovava l’ingresso al fulcro della terra cava di Agharta. Quando la scienziata si voltò molti dei suoi amici avevano già risalito la voragine, perfino Yamcha era già svanito in superficie; così Bulma si fece trasportare da Crilin che le fece un mezzo sorriso, unico a rimanere al suo fianco insieme a Goku. Forse lui comprendeva meglio perché aveva conosciuto di più Vegeta o forse semplicemente non si poneva domande. Una cosa era certa ora avrebbe dovuto delle spiegazioni a Yamcha…

C’era stato un tempo in cui un saiyan era giunto su Agartha per conquistarla, ma quel pianeta era ormai un pianeta morente a aveva trovato solo un sasso sul quale nulla si sarebbe potuto fare. I suoi abitanti però, consci del pericolo, l’avevano accolto con dispiacere e la squadra di lui aveva cominciato a depredare il terreno. Una femmina tra loro vi era e fu essa più di tutti a saccheggiare i villaggi, fu allora che gli Irumel misero in atto il loro piano e quella femmina fu catturata e torturata per la sua cattiveria e per tutti quelli che aveva ucciso. Il saiyan a capo della spedizione le venne in soccorso grande il legame che lo legava a quella saiyan forte e portentosa, ma una volta giunto nel castello di Amor vi trovò solo le sue spoglie adornate da rossi fiori…




Angolo Autore:
Ed eccomi qui con un leggero ritardo come sempre a ringraziarvi sperando che la lettura vi sia gradita!^_^ Ringrazio le tante persone che leggono e tutti quelli che seguono questo assurdo racconto. Spero di non annoiarvi e beh, ormai siamo agli sgoccioli quindi che dire: beh, buona lettura!^_^
Yori

   
 
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