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Autore: Zeeta_    09/07/2013    12 recensioni
| Prima Fanfiction pubblicata dopo 10 mesi di scrittura "silenziosa". | Pretendo crudeltà nei commenti (?). | Piccola One-Shot incentrata su Haruna e Yuuya | No pairing.
[Dal testo]
Haruna sarebbe rimasta tutta la vita lì, ferma, ad ascoltare il silenzio, in uno stato di semi-trance.
Sarebbe rimasta, se non per la vita, per altri cinque minuti in quello stato, se solo un certo ragazzino non le fosse piombato alle spalle, coprendole gli occhi con una mano.
Come prima reazione, la ragazza sobbalzò dallo spavento, cercando di soffocare grida e imprecazioni contro Yuuya e la sua mania infantile per gli scherzi.
Il ragazzino rispose al sobbalzo con una lieve risatina compiaciuta.

- Alle
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Celia/Haruna, Scott/Yuuya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _Alle_
Titolo: Incorreggibile, semplicemente incorreggibile.
N.° Parole: 516
Pairing: //
 
 
La brezza marina le carezzava il viso candido, mentre il sole tramontava lentamente, tingendo il cielo di magnifiche sfumature rossastre.
L'intera spiaggia sembrava essersi zittita improvvisamente, come per far godere ad Haruna quel momento così tranquillo e piacevole, simile ad un sogno.
Socchiuse leggermente gli occhi, per poi chiuderli, al fine di percepire meglio la magia di quell'istante unico.
Pian piano, riuscì a definire sempre meglio i piccoli suoni che udiva in lontananza e ad apprezzare maggiormente il calore che il sole stava emanando con la stessa forza ed eleganza di un grande re vestito di abiti scarlatti.
Haruna sarebbe rimasta tutta la vita lì, ferma, ad ascoltare il silenzio, in uno stato di semi-trance. 
Sarebbe rimasta, se non per la vita, per altri cinque minuti in quello stato, se solo un certo ragazzino non le fosse piombato alle spalle, coprendole gli occhi con una mano.
Come prima reazione, la ragazza sobbalzò dallo spavento, cercando di soffocare grida e imprecazioni contro Yuuya e la sua mania infantile per gli scherzi. 
Il ragazzino rispose al sobbalzo con una lieve risatina compiaciuta.
"Yuuya" disse Haruna severa, cercando di non alzare la voce.
"Haruna" la prese in giro l'altro, imitando la sua voce e il tono che aveva utilizzato e continuando a ridacchiare tra sé.
"Levami la mano dagli occhi, cortesemente. E, soprattutto, evita di farmi prendere uno spavento simile, in futuro!" rispose la ragazza tutto d'un fiato, arrossendo lievemente in volto, forse per il nervoso.
"Per la seconda cosa che hai detto, te lo puoi scordare" ribatté il ragazzino. "Gli occhi... mh, ancora non te li lascio aprire!" concluse, mettendo qualcosa tra le mani di Haruna.
Lei sospirò, aspettandosi che 'quel qualcosa' si mettesse a fare strani versi tipici di animaletti viscidi. 
Niente.
Haruna iniziò, quindi, a passarselo tra le mani. Era sicuramente un qualcosa di liscio da una parte, e molto più ruvido ed irregolare dall'altra. Era un oggetto -ora, grazie al cielo!, poteva definirlo oggetto- leggermente cavo, dalla forma abbastanza allungata e pieno di piccole imperfezioni.
Sospirò e chiese a Yuuya, con più calma, di levarle la mano dagli occhi.
Il ragazzino acconsentì e lasciò che Haruna aprisse i grandi occhioni bluastri.
Un sorriso le comparì immediatamente in volto. Tra le sue mani non vi era un animaletto verdastro e viscido o qualche altra 'diavoleria' del genere, ma una splendida madre perla dai riflessi argentei.
"Credevi che fosse uno dei miei soliti scherzi, eh?" sussurrò in tono offeso Yuuya, guardando severamente Haruna, che annuì un poco imbarazzata.
"Beh, che ti serva da lezione, allora. Non sono così infantile, alla fine" l'ammonì infine, allontanandosi verso la direzione da cui era arrivato.
"Hai ragione, perdonami" disse l'altra, con le gote ancora arrossate.
Yuuya, già abbastanza lontano, alzò le spalle e gridò distrattamente un "perdonata".
Haruna gli sorrise ancora, restando ferma a guardarlo finché non udì un rumore strano, lieve ma "roco", simile al gracidio di una rana.
Una rana...
La ragazza abbassò lo sguardo e notò, tra la sabbia fine, un animaletto verdastro, dall'aria spaesata che gracidava immobile.
"Incorreggibile, semplicemente incorreggibile!" pensò Haruna, poi, rivolta alla rana, chiese "Non credi anche tu che sia un caso perso?".
In risposta ricevette solo un altro gracidio e, forse, l'eco di una risatina lontana.

 
Note
Ebbene, sì.
Dopo più di un anno e mezzo di iscrizione ad EFP e dopo 10 mesi di scrittura "silenziosa", mi sono arresa: ora sono un'autrice.
Credevo che non avrei mai pubblicato nulla, invece eccomi. In fondo, scrivere mi piace e le Fanfiction pure, amo EFP e... perché non provare?
Ho deciso di iniziare con un piccola shot, perché se non iniziavo così non iniziavo proprio, concepita ieri notte, mentre mi riprendevo da piccoli problemi di stomaco. (?)
Ho pensato a tanta gente nel momento di pubblicare, troppa per elencarla tutta. 
Sì, Rie, ti ho pensato nel momento di selezionare "Georgia".
Il titolo è una cosa orrenda, insensata e senz'altro migliorabile, ma, davvero, ero in alto mare per il titolo, chiedo perdono per questo. (?)
E... niente. 
Voglio commenti crudeli, pieni di cattiveria e rancore, perché me lo merito (?) .u.
Grazie a chiunque ha avuto il coraggio di leggere fino in fondo.
Ora vado in cerca di una pala, perché muoio dalla voglia di andarmi a sotterrare.
 
Alle
   
 
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