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Autore: deloslights    09/07/2013    13 recensioni
In realtà, per riuscire a guadagnarsi quella vacanza aveva pregato i manager in inglese, francese e persino cinese – magari si era inventato qualche parola, ma questo non lo sapeva nessuno – e dopo due mesi e tredici giorni di tentativi era riuscito ad ottenere i biglietti di andata e ritorno per Firenze.
Ovviamente, non gli avevano permesso di scegliere la meta, sperando che il fatto di conoscere a malapena tre parole di italiano – di cui una era il cognome di un calciatore che aveva scambiato per parolaccia – o l’orario del volo, programmato per le tre di notte, lo facessero desistere, o perlomeno che Niall lo uccidesse.
Ma nemmeno le pentole che l’irlandese gli aveva tirato addosso avevano fatto cambiare idea ad Harry, perché aveva bisogno di staccare per un po’ – era pur sempre il piccolino del gruppo.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thirteenth Chapter.


Il rumore della macchina dei genitori della ragazza destò Harry e Fabi dal loro sogno romantico. Si rivestirono in fretta e furia, perché nessuno dei due pensava che fosse una buona idea farsi trovare a letto, nudi, oltre un mese e mezzo dopo dall'ultima – e unica – visita.
Scesero velocemente in salotto, accendendo la televisione, per dare almeno l'idea di star facendo qualcosa di ‘normale’. Non videro nemmeno che programma stavano trasmettendo, perché continuavano a fissarsi insistentemente negli occhi e a sorridere come degli idioti.
« Fabi! Siamo a casa! » gridò il padre della ragazza spalancando la porta. Non appena vide Harry, però, rimase immobile, evidentemente sorpreso.
Si girò verso la moglie, dicendo in italiano: « Avevi ragione..  è qui ».
La donna annuì, sorridendo ai due ragazzi.
« Perché, lo sapevi, mamma? » chiese Fabi, confusa.
« L'hotel delle terme è stato invaso da quattro cantanti, due ragazze, quattro musicisti e un sacco di altre persone. E conosco solo una band capace di fare tutto quel casino. Perciò.. visto che mancava solo Harry, ho fatto due più due ».
Sua figlia si girò verso Harry, sospettosa.
« Sono tutti all'hotel dove lavora mia mamma e non mi avete detto nulla? »
Il ragazzo alzò le sopracciglia. « È lo stesso? Davvero? Io non ne sapevo nulla, hanno fatto tutto i manager.. » si giustificò.
« Oh, okay.. » Fabi tornò a guardare i genitori. « Harry può rimanere qui, vero? »
« Uhm.. » i due adulti si scambiarono una lunga occhiata, facendo trepidare i ragazzi, poi annuirono semplicemente.
« Nell'altrastanza » aggiunse il padre, e il suo tono sembrò vagamente minaccioso.
« Certo » disse Fabi, traducendo poi tutto il discorso per Harry, che cercò invano di non ridacchiare, beccandosi poi una gomitata sulle costole dalla sua ragazza.
 
Quando Fabi si svegliò, la mattina dopo, il suo primo istinto fu quello di andare a scuola, ma poi il pensiero di Harry a pochi metri da lei si insinuò prepotente nella sua testa, facendola sorridere.
Le cose stavano cambiando.
Lanciò un'occhiata alla sveglia: erano le 10.06.
Si chiese perché si fosse svegliata così presto, ma non ci fu bisogno di faticare per ottenere la risposta; dal cortile davanti a casa provenivano rumori parecchio forti, e parecchio sospetti.
Corse in camera di sua madre, quella con le finestre che davano sulla grande aia, lanciando appena uno sguardo verso lo sgabuzzino-camera-di-Harry, vuoto.
 Si affacciò alla finestra della camera, da cui aveva la panoramica di tutto lo spiazzo, che era costantemente deserto, a meno che non venisse qualche parente a trovarli e ci parcheggiassero la macchina.
Lo stesso spiazzo che, in quel momento, era occupato da un palco improvvisato, due grossi camion e un numero pressoché infinito di fili. Senza parlare, poi, delle persone che stavano sistemando il tutto, urlando ordini in inglese a destra e a manca.
Aprì velocemente la finestra, nel momento stesso in cui Louis Tomlinson alzava gli occhi sulla casa. Le sorrise, facendole l'occhiolino, per poi girarsi e gridare: « Ehi, Romeo, c'è la tua Giulietta alla finestra! »
Harry, dall'altra parte del cortile, fece cadere di colpo le cime dei tre grossi cavi che stava trascinando, poi alzò lo sguardo verso di lei, regalandole il sorriso più bello che Fabi avesse mai visto.
« Oh, Romeo, Romeo, perché sei tu, Romeo? » recitò lei, reggendo il gioco a Louis.
« Se non mi vuoi me ne vado! » rise Harry, beccandosi una linguaccia dalla ragazza.
« Certo che ti voglio! Ma.. cosa diavolo state facendo? » chiese lei, lanciando un'altra occhiata al piazzale, intuendo parte della risposta.
« Il tuo ragazzo è matto! » rispose Niall, che in quel momento era seduto sul palco a mangiare un panino.
« Ha deciso di aggiungere una tappa al Take Me Home Tour, e l'ha pagato tutto di tasca sua. Peccato che i biglietti non siano in vendita.. » spiegò Zayn, facendole l'occhiolino.
« Però, puoi invitare qualche amica, se vuoi » aggiunse Liam, sorridendole.
Il volto di Fabi si illuminò, nello stesso momento in cui il sole faceva capolino dalle nuvole.
« Non.. non è uno scherzo? »
« Ti sembra uno scherzo? » ghignò Louis, mentre scaricava un pezzo di batteria da uno dei camion.
« Ehi, voi! » gridò Paul. « Ci parlate dopo con Fabi! Adesso a lavoro! »
Poi si voltò verso il palco. « Niall! Stai ancora mangiando? Finisci quel panino e da' una mano ai tuoi compagni! »
Tutti e cinque sbuffarono, per poi obbedire di malavoglia.
Fabi chiuse la finestra, tornando in camera.
Prese il cellulare per invitare le sue amiche, anche se da una parte avrebbe voluto partecipare al concerto da sola. Però, dopo che le erano state così vicine, anche da prima che Harry facesse irruzione nella sua vita, non poteva far finta di niente.
Mandò due messaggi identici:
 
A: Virgi, Cammen
Ieri sono arrivati i ragazzi e hanno deciso di dare un concerto a casa mia, stasera (sì, sono matti). Vieni? Non so a che ora inizia, fai prima che puoi lol
P.S. Special Guest, ti piacerà ;)
 
E, senza aspettare la loro risposta, sparì nel bagno per fare una doccia.
Mentre si toglieva il pigiama, le venne d'istinto di sfiorarsi le braccia, che non erano più così candide e innocenti come quando era piccola, ma raccontavano la sua storia.. o meglio, quella che arrivava fino al tre Marzo.
Perché poi l'aveva promesso a lui e, anche se più di una volta ci era andata vicina, non l'aveva mai infranta.
E, adesso che conosceva l'amore di Harry, del suo ragazzo, non odiava nemmeno più così tanto il suo corpo.
L'aveva promesso – questa volta a se stessa –, che non avrebbe sprecato la sua vita, ma anzi avrebbe trovato un motivo per cui valeva la pena vivere.
E, in tutta sincerità, Harry le sembrava un ottimo motivo.
Non perché fosse famoso, o perché avesse dei compagni di band fantastici, ma perché l'aveva accettata.
L'aveva accettata come ragazza normale, e stava cercando di proteggerla dalla propria fama e dagli insulti.
La parte più divertente, per la ragazza, era sicuramente girare in incognito su Twitter e difendere Fabi dalle haters, visto che nessuno associava ancora il suo profilo a quella Fabi.
Quando la ragazza uscì dalla doccia – non c'è bisogno di dirlo – trovò le due amiche alla porta d’ingresso.
« Fabiii! » gridò Carmen, non appena la vide scendere, vestita – di nuovo – con la maglia di Harry. Doveva rubargliene un'altra, e in fretta.
« Mio dio, il tuo ragazzo è completamenteimpazzito! Voglio dire, è più pazzo di quanto non sembrasse finora » esclamò Virginia.
« Smetti di offenderlo » mugolò Fabi, per poi aggiungere: « Comunque sì, è totalmente pazzo ».
« Feibii, puoi venire un att.. oh, ciao! » disse Louis, dopo essersi affacciato alla porta d'ingresso.
Carmen gli sorrise, mentre Virginia era ammutolita per quella che doveva essere la seconda volta in vita sua.
Louis si rivolse di nuovo a Fabi.
« Ti stavo dicendo.. Paul ordina che tu vada sul palco perché deve vedere una cosa. E se Paul ordina, il mondo obbedisce, quindi vai ».
Fabi sbuffò, uscendo, così Louis si avvicinò loro.
« Ciao » sorrise Carmen, stringendo la mano che il cantante le porgeva.
« Cia.. Oh mio dio, tu sei davvero Louis Tomlinson! Io non sono una Directioner, ma vi seguo e.. » Virginia aveva letteralmente perso il controllo, e per riuscire a parlare così velocemente in inglese doveva davvero essere su di giri.
Il ragazzo la guardò allibito, iniziando ad allungare la mano, ma non fece in tempo perché lei l'abbracciò di slancio.
Louis lanciò un'occhiata confusa a Carmen, che si sforzava di non ridere.
« È normale, ha sempre avuto un debole per te, anche se nessuno sa il motivo » spiegò.
Il ragazzo annuì, ricambiando incerto l'abbraccio. « È che.. Noi inglesi non siamo molto.. Ehm, espansivi ».
Virginia si ritirò, con un sorriso di scuse.
« Mi dispiace, ma potevo farlo solo quando Fabi non c'era. Comunque è per la sua voce, mi ricorda quella di un vecchio cantante che amo, è bellissima, emozionante – le altre non sono da meno, intendiamoci. Beh.. sono molto felice di conoscerti ».
Disse, nel momento stesso in cui Fabi rientrava in cucina.
« Quando Paul ordina, il mondo obbedisce. Me l'hai detto tu, Lou, e.. ehm, è meglio che tu ascolti i tuoi consigli, ci tengo alla mia casa » disse la ragazza, fermandosi poi a osservare la scena. Le guance di Virginia e quelle di Louis erano tinte di rosso, mentre Carmen non aveva ancora smesso di ridacchiare.
Fabi si schiaffò una mano sulla fronte. « Oh, no, che hai combinato Vì? » mugolò all'amica, che si stava studiando le punte delle scarpe. « Ti ha importunato? Ti ha stuprato? Stai bene? » chiese poi al cantante.
« Solo un abbraccio » sorrise Louis. « Beh, io vado.. » si dileguò.
« Virginia, se hai spaventato uno dei One Direction io.. ti brucio i libri di Harry Potter! »
La ragazza alzò gli occhi, scandalizzata. « Non puoi farlo! Non ho.. non ho fatto niente » protestò debolmente.
Fabi si voltò verso Carmen, chiedendo silenziosamente spiegazioni.
« Io sono neutrale » dichiarò lei.
« Certo, certo » Fabi sorrise, decidendo di lasciar perdere per quella volta. « Chissà se lo sarai ancora dopo.. » lasciò cadere la frase, incompiuta.
«Chi? Cosa? Dopo cosa? » Carmen cambiò immediatamente tono di voce.
Anche Virginia era improvvisamente seria e attenta.
« Dopo che avrai visto chi c'è lì fuori ».
« Chi c'è lì fuori? »
Entrambe le ragazze avevano abbandonato ogni dignità, troppo eccitate per ciò che si aspettavano. Da quando avevano letti quel ‘Special Guest’ nel messaggio, non vedevano l'ora di scoprire se c'era davvero una delle loro cantanti preferite, insieme ai ragazzi.
« Chi c'è? » ripeté Virginia, che stava per saltare addosso all'amica per la troppa ansia.
Il sorriso di Fabi si allargò, mentre si spostava dalla porta d'ingresso. Sapeva già cosa sarebbe successo.
« Perrie ».
Come se non aspettassero altro, Carmen e Virginia iniziarono a correre. Superarono l'amica, poi uscirono nel cortile, guardandosi intorno finché non individuarono un ragazzo dalla pelle un po' scura abbracciato a una bionda.
Iniziarono a urlare: « Perrie! Perrie! »
Tutto quel che ottennero, però, fu un'occhiataccia da parte di Paul.
« E voi chi diavolo siete? » chiese minaccioso.
« Siamo.. le amiche di Fabi.. » mormorò Carmen, intimidita.
« Tranquillo Pauly, le conosco io! Sono a posto! » urlò Harry mentre passava  accanto a loro con un'enorme cassa in mano.
Paul sbuffò, poi si allontanò mormorando qualcosa di terribilmente simile a ‘Se mi chiamano ancora Pauly gli taglio le corde vocali’.
Le due ragazze si scambiarono un'occhiata, iniziando a ridere, ma smisero subito perché c'era qualcosa di troppo importante da fare che le aspettava.
Si avvicinarono a Zayn e Perrie, imbarazzate.
« Ehm.. scusate » mormorò Virginia quando furono a portata d'orecchie.
I due si girarono contemporaneamente, lanciando loro un'occhiata esasperata.
« Ma non doveva essere un evento solo per Fabi? » chiese Perrie, evidentemente gelosa del suo ragazzo.
« Noi siamo amiche di Fabi, ma.. » tentò Carmen, senza riuscire a finire la frase.
« Volete un autografo? Avete un pennarello? » borbottò Zayn.
« Noi.. veramente.. volevamo quello di Perrie.. » disse timidamente Virginia.
« Siete Mixer? » chiese Perrie, cambiando immediatamente atteggiamento.
Annuirono, facendo sorridere Perrie e, di conseguenza, Zayn.
« Wow! Che bello! » urlò la biondina, abbracciandole di slancio.
« Zayn! Le prove! » sentirono gridare Paul.
« Ma come? Harry ha chiesto il pomeriggio libero! »
« Harry ha pagato tutto questo » replicò la guardia del corpo.
« Ma.. »
« Zain. Javadd. Malik! » il tono stava diventando minaccioso.
« Scusate ragazze, ci tengo alla vita.. Hubbie, ti lascio in buone mani » si arrese il ragazzo, baciando dolcemente la sua ragazza sulla fronte e iniziando a correre verso gli altri membri della band.
Perrie prese a braccetto le due amiche, dirigendosi verso l'interno della casa.
« Siete anche Directioner? »
« No, non proprio » rispose Virginia. « Ci piacciono, tutto qui. Noi viviamo per voi quattro ».
« Ooh » la cantante sorrise felice, entrando in casa mentre Fabi usciva. Virginia sorrise all'amica, gridandole un italianissimo: « Ti amo! »
Fabi sorrise soddisfatta, iniziando a cercare Harry mentre sentiva come sottofondo la voce di Perrie che cantava ‘Ti amo ti aaaamo’.
« Little Bow! » gridò Harry dal microfono sul palco. La ragazza sorrise, sedendosi su una delle poche sedie che avevano preparato per il pubblico.
« Bene, ragazzi, provate anche per me! Ci vediamo stasera ».
E, sotto le parole non così delicate urlategli contro dagli amici, scese dal palco, prese per mano la propria ragazza e si allontanò insieme a lei, scendendo in una strada più trafficata verso il centro.
« Dove stiamo andando? » chiese Fabi sorridendo.
Harry non rispose, perdendosi invece in quel sorriso così bello, così vero, che gli era mancato così tanto.
« Ehm.. a mangiare? Non lo so, guidami tu » disse infine, imbarazzato.
Non aveva la più pallida idea di dove andare, voleva solo stare con lei.
« Senza entrare in centro, perché potrebbero riconoscermi » aggiunse.
« Uhm, credo che potremmo andare a comprare un panino.. che dici? Non male come secondo appuntamento ».
« È perfetto » sorrise Harry. « Allora? Non mi racconti nulla di nuovo? »
« Cosa dovrei raccontarti? » ribatté Fabi. « Sei più presente tu dall'Inghilterra che tutti gli altri qua! »
Harry rise, e Fabi lo guardò incantata. Non aveva ancora metabolizzato il fatto di essere innamorata di lui, ma quando le arrivava un suo messaggio e sorrideva come un'idiota, sospirava rassegnata. Non era portata per il romanticismo, ma stava iniziando a conviverci. Per Harry avrebbe fatto questo ed altro.
La cosa più strana era che non le importava niente che lui fosse il suo cantante preferito, perché dal lato della musica lo amava ancora allo stesso pari degli altri quattro.
A lei di Harry piaceva il carattere, il modo di fare, quello che si può solo intuire – e neanche tanto bene – da YouTube.
« Fabi? » si sentì chiamare da quella voce, quella che la faceva sognare ogni giorno.
« Eh? Scusa, stavo pensando » sorrise, mentre le guance le si coloravano di rosso.
« Pensavi a me? » sghignazzò il cantante.
« Certo che no. Pensavo a Conor. Te l'ho detto che sabato scorso andata al suo concerto? »
Harry la fissò per un secondo. Ormai aveva imparato a conoscerla, ed era consapevole che Fabi stava pensando proprio a lui, per questo le avrebbe dato corda.
Era la ragazza perfetta per lui.
« No, no, nemmeno una volta. Diciamo che mi hai solo descritto nei minimi particolari ogni minuto, ogni canzone, ogni frase che ha detto e mi hai infamato solo perché ho cercato di dirti che avrei voluto essere lì con te » ridacchiò.
« L'hai detto solo perché sei geloso! » protestò la sua ragazza.
« Ma non è vero! Sono felice per te! »
« Mmh » anche se sapeva che quella era la verità, non ne sembrava così convinta.
« Beh, stasera potrai dire di essere stata anche a quello dei One Direction ».
Gli occhi di Fabi si illuminarono. « Non vedo l'ora! Canterete per me! »
« Io canto sempre per te ».
Alla ragazza non venne nemmeno l'istinto di cercare dell'insulina, ma sorrise come se si trovasse davanti ad una casa piena di Nutella.
Fu per questo, forse, che Harry la baciò lì, su un marciapiede malandato, davanti a tutti i passanti, davanti alle macchine che passavano.
Era il ragazzo perfetto per lei.
Quando si separarono, erano entrambi raggianti.
Harry si mise esattamente davanti a lei, e iniziò a parlare.
« Sono consapevole di quanto tu e il romanticismo apparteniate a due universi paralleli, perciò cercherò di arrivare subito al punto. Io non so se lo sai, ma odio fare regali per Natale, per il compleanno o altre ricorrenze. Tutti si aspettano che tu gli regali qualcosa, e allora che gusto c'è?
« No, io preferisco vedere le facce stupite di chi ho di fronte, preferisco che nessuno se lo aspetti quando devo fare un regalo. Per questo, un marciapiede qualsiasi di una strada qualsiasi mi sembra perfetto per darti il tuo, e ringraziarti di avermi cambiato la vita, di avermi donato qualcuno per cui cantare. Tutti hanno detto che sono migliorato da quando mi sono messo con te. Io.. non posso ignorare tutto quello che mi hai regalato tu, dovevo ricambiare in qualche modo. Il concerto di stasera è la prima parte, questo.. la seconda ».
Le porse un'anonima scatolina stretta e lunga, color antracite, senza nessuna scritta sul coperchio.
Fabi lo aprì, sinceramente curiosa, contrariamente a com'era di solito.
Per un secondo la ragazza rimase delusa perché si era aspettata i biglietti per un concerto – non che non le bastasse quello a cui avrebbe partecipato poche ore dopo, ma si era fatta quell'idea in testa.
Però lì non c'era niente di giallo. Ma poi, quando prese in mano i due cartellini grigi, plastificati, che si trovavano dentro la scatola, il cuore le fece un balzo nel petto, totalmente impazzito.
Quelli non erano i biglietti per i concerti in Italia.
Quelli erano i pass per i concerti in Italia. Gli stessi che avevano Eleanor e Perrie.
Fabi urlò, letteralmente, di gioia. Le persone che passavano lì vicino si girarono curiosi, ma distolsero lo sguardo non appena la ragazza – dopo essersi arrampicata fino al collo del suo fidanzato e avergli stretto la vita con le gambe – iniziò a baciarlo all'inizio dolcemente, poi con una passione travolgente che la governava da capo a piedi.
« So che i sentimenti non dipendono dai regali, ma.. ti amo! » fu tutto quello che riuscì a dire.
Dopo più di cinque minuti, Fabi si ricompose.
Harry ne approfittò per dire: « Passiamo a prenderti con il bus il diciotto mattina, fatti trovare pronta per le nove. Ah, e mi raccomando, non più di due valigie piccole. Zayn occupa tutto lo spazio del portabagagli ».
« Vedrò di fare il possibile » rise Fabi.
Il cantante scosse la testa, riprendendole la mano mentre con l'altra lei si passava intorno al collo i cordoncini ai quali erano attaccati i pass.
Rimasero per qualche ora in giro, camminando ininterrottamente, e si fermarono solo per mangiare e firmare qualche autografo a delle Directioner decisamente incredule.
Erano quasi le cinque e mezzo quando tornarono davanti al cancello della casa di Fabi.
« Oh, no, ci sono i miei! » esclamò lei, guardando trucemente la macchina del padre parcheggiata al di fuori del cortile.
Harry rise, stringendo più forte la mano che ancora le teneva. « Tranquilla, li mettiamo nell'ultima fila ».
« La seconda? »
« Esatto ».
Entrarono nel cortile quasi trionfalmente, mentre i preparativi per la serata erano quasi ultimati.
Erano già tutti lì.
« Ci vediamo tra poco, amore » disse Harry, dandole un minuscolo bacio.
Fabi annuì, poi andò a sedersi nella sedia centrale della prima fila, quella che aveva attaccato sullo schienale un foglio con scritto ‘FABI’, a destra di Eleanor e a sinistra di Virginia, oltre la quale sedeva Carmen.
« Sono ripetitiva, ma ti amo » esordì Virginia. « Perrie ci ha fatto parlare con le altre ragazze su FaceTime! È meravigliosa! »
« Voi che avete fatto? Se si può sapere ovviamente » chiese Carmen, facendo l'occhiolino a Fabi.
La ragazza le fece una linguaccia, ma poi sorrise. « Abbiamo passeggiato molto, parlato, e.. Harry mi ha regalato i pass per i concerti di Verona e Milano! »
Festeggiarono con un sacco di urla per quasi un'ora, sotto lo sguardo divertito di Eleanor, che non riusciva a capire neanche mezza parola di quel che dicevano.
Quando ormai il sole era tramontato, le luci si abbassarono, e una figura indistinta salì sul palco.
« Mi hanno chiesto di aprire un concerto » disse la voce di Perrie. « Però io senza le ragazze non so cantare bene, quindi.. Se stono perdonatemi! » precisò, prima che partisse la musica di ‘What dreams are made of’, la canzone del film di Lizzie McGuire.
Inutile dire che la cantò perfettamente, anche se, secondo i commenti di Carmen e Virginia, sentire solo la voce di Perrie era molto strano, come se mancasse qualcosa.
Ringraziò, poi scese, sedendosi vicino ad Eleanor, mentre le note di Up All Night iniziavano a diffondersi.
I One Direction comparvero sulla scena ed iniziarono a cantare, dedicando ogni singolo momento di quella serata alle cinque ragazze là sotto, l'unico pubblico adolescente che avevano.
Quando giunsero a Last First Kiss, Harry si impossessò del microfono prima dell'inizio della canzone.
« Adesso » disse, mentre gli altri quattro si scambiavano occhiate divertite. « Vorrei che Fabi salisse sul palco per cantare insieme a noi ».
Ignorando le proteste della ragazza, quali ‘Non so cantare’ e ‘Mi vergogno’, ‘Non lo farò mai’, Virginia ce la condusse ridendo.
Harry guardò Fabi, creando ancora una volta la loro alchimia perfetta, mentre gli altri ragazzi indietreggiavano leggermente.
« Io ti amo, Fabiola » Harry lo disse in italiano, e non sbagliò neppure un accento. La prese per mano e la condusse all'asta del microfono, per condividerlo. Poi tornò a guardarla negli occhi.
« Ti amo alla follia, senza di te, io.. sarei perso ».


Running from the Madhouse.
Oh, mio, Dio.
Questo è l'ultimo capitolo. Dopo c'è solo l'epilogo.
Sto male, ragazze çç
Innanzi tutto SCUSATE TANTO per il ritardo, sono imperdonabile, ma voi provateci lol
E' che.. no, okay, niente scuse, è che sono tanto pigra AHAHAHAH
Però.. che ve ne pare di questo capitolo? Non so, io ho cercato di farlo come me lo immaginavo, ma non mi sembra molto.. 'adatto' come finale.
Fatemi sapere i vostri pareri!
Okay, non so più cosa dire ahahahah
Scusate per la parte dove il mio personaggio salta addosso a Lou, non ho saputo trattenermi lol
E GRAZIE INFINITE PER LE CENTO PERSONE CHE LA SEGUONO, VI AMO ALLA FOLLIA, GRAZIE, DAVVERO.
E naturalmente grazie a chi recensisce (scusate se non ho ancora risposto, ma ho letto tutto e vi amo <3 ) e a chi semplicemente legge, siete l'amore dfkjdbg
Okay, nel prossimo spazio autrice farò i ringraziamenti a modo, in stile libro haha
Infine, se volete passare da alcune storie.. posso darvi qualche consiglio? c:
First Impression. Questa è una mia OS lol

Back in London, a Jam story Questa è una storia sulle Little Mix, scritta dalla Carmen della storia, leggetela, è stupenda skdfjb

It was only just a dream Questa è una storia di 'Stella Cadente', che è bravissima uu

Over Again E questa è una storia di '_stopthetape', anche lei è bravissima dfdbkhg

Okay, credo di aver finito, quindi.. alla prossima (e ultima) puntata! lol
Vivy xx
Se volete aggiungermi su Twitter sono
@deloslights e su Facebook sono Deloslights Efp

   
 
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