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Autore: Cassandra2306    09/07/2013    4 recensioni
Durante il duello con Three Yuma si trova costretto a contrastare una carta trappola potentissima, in grado di richiamare delle forze da un'altra dimensione.
Ma nonostante eviti la fine del mondo si trova davanti ad un'evento inaspettato: una ragazza sconosciuta cade dal cielo.
Chi è questa ragazza? E quali segreti potrebbe nascondere?
Una nuova storia è pronta per essere di nuovo raccontata, una storia di passione, amori, dolore e potere.
Una lotta per la conquista di qualcosa che dovrebbe spettare di diritto.
Una guerra contro un nemico crudele, in cui tutte le alleanze si fanno possibili.
Rifiuti amorosi e vili traditori del passato ritorneranno ancora una volta a recitare lo stesso copione, ma la fine sarà la stessa di un tempo?
Trovate anche un'improbabile [IV X Nuovo personaggio.]
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Thomas Arclight/ Four, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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C A P I T O L O  5
MOMENTS IN TIME.

 

Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. 
Se mi odi sarò sempre nella tua mente, se mi ami sarò sempre ne tuo cuore. 


William Shakespeare

                                                                                                                                         

 Il racconto di Anne fu simile ad un fiume di parole che travolsero Chris come un’onda sulla spiaggia. La storia che gli si parava dinnanzi pareva incredibilmente insensata e senza filo logico, o almeno così pareva alla maggior parte delle persone, ma sicuramente non a lui che aveva dovuto sopportare situazioni ancora più strane e terribili legate ad altri mondi oltre la terra.


Continuando ad ascoltare il suo racconto Five si convinceva sempre di più sul fatto che non ci fosse ombra di dubbio, Anne era rimasta veramente intrappolata nel mondo bariano, e a quanto pareva Tron aveva progettato che sarebbe tornata sulla terra grazie al potere di Angolmois, lo aveva visto dalla sua faccia quando lui gli aveva chiesto di persona perché avesse dato quella carta a suo fratello.

Suo fratello che adesso era in pericolo, e allo stremo delle forze solo per colpa sua.
In modo istintivo chiuse i pugni per contenere la rabbia.

«C’è qualcosa che non va?» Gli chiese Anne preoccupata, che non si era lasciata sfuggire il cambiamento di espressione negli occhi e nel viso del ragazzo.

«Nulla, prosegui pure con la tua storia. Ricapitolando dopo aver perso i sensi sei tornata sulla terra grazie ad un varco dimensionale aperto da Angolmois.»

«Sì, e un gruppo di ragazzi mi ha vista, un certo Yuma ed altri, il fatto curioso del ragazzo era che di fianco a lui fluttuava come uno spirito, di nome Astral.»

Gli occhi di Chris si fecero per un attimo vuoti, come se non credesse a quello che gli aveva rivelato la ragazza.
«E tu, quel ragazzo di nome Yuma non l’hai riconosciuto?»

Improvvisamente un flash risvegliato dalle parole del fratello maggiore della famiglia Arclight restituirono un pezzo di ricordi alla Fujikawa.
«Era il figlio di Kazuma…come ho potuto non notare la loro netta somiglianza?» Si sentiva veramente molto stupida a non averlo capito prima, se fosse stata sola si sarebbe tirata in testa la prima cosa che vedeva, ma riusciva a controllarsi discretamente e non lo fece.

«E non è tutto, quello spirito di nome Astral è il numero originale, proveniente dal mondo astrale.» Almeno qualcosa grazie al suo intuito era riuscita però a capire, fortunatamente.

« Quindi è stato veramente tuo fratello ad usare Angolmois?»

«Sì.» Il ragazzo non aggiunse altro, aspettando una risposta che non arrivò. Anne era muta, concentrata nel suo silenzio, come se stesse pensando a qualcosa di vitale importanza. Oppure era semplicemente troppo stanca per rispondere. Chris ne rimase sorpreso, perché non aveva mai visto l’esuberante e avventurosa amica di suo fratello in quelle condizioni.

«Angolmois avrebbe dovuto uccidere Michael, perché non è successo?» Il suo sguardo si alzò deciso su Christopher come se sapesse che una risposta contorta era in arrivo, una risposta che dentro conservava un’altra storia.

«Sono cambiate molte cose da quando te ne sei andata Anne.»

«E questa sarebbe la scusa perfetta per non raccontarmi nulla non è vero? Beh Chris ti dirò una cosa che forse non ti piacerà. In quella fredda prigione senza via di uscita ho assorbito qualcosa, che se ci trovassimo dentro uno stupido fumetto chiamerebbero superpotere, o qualcosa del genere. E questo ‘potere’ consiste nel prendersi i ricordi delle persone e manipolargli il cervello, quindi puoi scegliere tu come raccontarmi in che casino immenso vi siete cacciati, con le buone o con le cattive.»

E così, dopo un lungo sospiro ed un’occhiata non certo amichevole l’Arclight aveva dovuto lanciarsi in un racconto non molto felice della sua vita e di quella dei suoi fratelli. La cosa più strana era che colei che lo ascoltava era rimasta completamente in silenzio per tutta la durata del racconto, e quasi a stento Five l’aveva sentita respirare, come se volesse mantenere una calma assoluta mentre lui parlava. E questo l’aveva tranquillizzato più di quanto si potesse immaginare. Quello che più lo preoccupava era ritrovarsi davanti un’Anne stranamente solidale ed emotiva che durante il suo racconto si esibiva in patetiche frasi di consolazione come: «è una faccenda orribile, capisco quanto siate rimasti turbati» e tutte le solite cretinate che una persona dice in momenti del genere, che fanno solo stare peggio chi ti ha appena raccontato qualcosa di delicato. Beh, se fosse successo probabilmente avrebbe girato l’angolo e dimenticato quell’incontro, ma la persona davanti a lui sembrava veramente interessata a quello che stava raccontando.

Pensandoci bene forse anche Anne dopo aver perso suo padre riusciva a capire il dolore e l’angoscia che avevano attanagliato Five e i suoi fratelli per tutto questo tempo. Ma il sentimento di vendetta no, quello non sarebbe riuscito comunque a capirlo…perché dopotutto suo padre si era allontanato dal Dottor Faker volontariamente, e aveva perso la vita per colpa di uno dei suoi esperimenti.

Suo padre invece era stato sacrificato.

«Sarà meglio andare, è molto tardi e tu non hai un posto dove dormire, ti trovo una camera d’albergo.»

«Grazie Chris, avresti dovuto lasciarmi qui. Non avevo il diritto di ricomparire così nelle vostre vite.»

«Forse la tua presenza farà bene a qualcuno, per ricordare il passato.»

«Sai, ho sempre creduto che il passato fosse relativo, perché quello che noi concepiamo come passato per altri può essere presente, o addirittura futuro. »

«Questo potrebbe anche essere vero.»
 
Io non ti credo.

Devi accettarmi se vuoi liberarti di qui.

 
Restare qui a domare la tua forza è un obiettivo che porterò avanti, e mi farà sentire meno la prigionia di questo luogo.
 

Se ci riuscirai, ti prometto che avrai sempre la mia forza a tuo favore. Accetti?

Accetto.


 

Un altro ricordo.
 
Anne si alzò dal letto tremolante, mentre gocce di sudore le scendevano dalla fronte. Aveva dormitopoco quella notte e la sua mente era attanagliata da costanti incubi che non avevano la minima intenzione di abbandonarla.

 

 

 Chris le aveva trovato una stanza in un piccolo motel nella zona dove si erano rivisti per la prima volta, dicendole che presto sarebbe passato a vedere se stava meglio. 

 Non sapeva perché si era preoccupato tanto per lei all’inizio, ma mentre cercava di prendere sonno aveva intuito che potesse essere per via di Thomas. Il suo pessimo carattere e la sua convinzione di non essere un figlio uguale agli altri suoi fratelli per il suo carattere differente lo avevano probabilmente reso un ragazzo molto più tormentato di quanto già da bambino non fosse.  Ed Anne sapeva bene come comportarsi con il carattere del secondo genito della famiglia Arclight.  

Tralasciando i pensieri ed altro aveva ancora una miriade di cose da fare quel giorno. Prima di tutto era sicura che mente suo padre era morto per la polizia lei era data per dispersa e quindi il suo conto in banca poteva essere ancora riaperto e poteva riavere indietro tutti i suoi documenti. Avrebbe raccontato di essere stata rapita, tanto succedevano spesso cose del genere.

Dopotutto non si era sbagliata, certo, aveva comunque passato tutta la giornata a rifare documenti e a firmare fogli, ma almeno ora era legalmente a posto e poteva mangiare qualcosa con i suoi soldi, senza elemosinare in giro.
Aveva anche preso dei vestiti, cosa che non guastava visto che quelli che aveva erano sicuramente stretti e sporchi. Così si sentiva più in sintonia con la vita reale e poteva affrontare meglio quello che sarebbe successo una volta uscita dalla ‘tana’ come la chiamava lei. In giro aveva visto parecchi manifesti che pubblicizzavano una competizione internazionale di duellanti chiamata ‘Carnevale Mondiale di Duelli’ che veniva promossa da Mr. Heartland. Chissà se conosceva qualcuno dei finalisti, adesso che ci pensava era stata così stupida da non leggere la lista ma si era ripromessa che l’avrebbe fatto il giorno seguente.

Dopo aver cenato, o meglio dopo aver messo in bocca il minimo indispensabile per rimanere in piedi, visto che l’ultima cosa che Anne aveva in quel momento era fame la ragazza decise di accendere la tv per vedere il notiziario, ma non fece in tempo a prendere in mano il telecomando che qualcuno bussò alla porta della sua stanza.
Visto che di solito la cameriera non bussava con questo fare nervoso ed annunciava il suo arrivo Anne si insospettì parecchio.

«Chris sei tu?»  Azzardò a chiedere. Ma la risposta che ne conseguì non fu assolutamente quella che si aspettava.

«Hai sbagliato fratello.»  La voce leggermente incrinata dal nervoso e strafottente di Thomas lasciò senza parole Anne. Già solo il fatto che fosse venuto, anche solo per ucciderla era un buon segno. Certo che aprire la porta sarebbe stato come liberare un toro furioso, ma era pur sempre l’unica soluzione se non voleva risarcire all’albergo una porta buttata giù. Quindi, sperando di essere risparmiata aprì timidamente la porta.

---------------

Four era a dir poco furioso. Quando la sera prima aveva visto suo fratello ritornare con una strana espressione in viso l’aveva obbligato a raccontargli tutto, e quasi a stento riusciva a credere alle sue parole. Il perché fosse arrabbiato non era chiaro neanche a lui, ma sapeva per certo che Anne non si sarebbe immischiata nei suoi affari di famiglia. Era sempre stata così, ribelle e in grado di domare persino lui, come se fosse un cagnolino ammaestrato. Era stufo di sentire persone che non facevano altro che dirgli quello che avrebbe dovuto fare, perché lui non faceva mai quello che era giusto.

Four era completamente diverso da Thomas Arclight. Four era la parte spietata e piena di risentimento che accompagnava la sua esistenza.

Thomas era solo una parte della sua vita che era sparita per sempre, ed Anne ne faceva parte. Doveva essere un capitolo chiuso, qualcosa che avrebbe dovuto cancellare dalla sua mente e dal suo cuore. Ma non aveva mai avuto il coraggio di farlo, perché il suo ricordo era ancora così poco nitido da non riuscire a sbarazzarsene. Ma ora che poteva vederla di nuovo davanti a lui, mentre la osservava avrebbe avuto il coraggio di dirglielo.

Infondo sia Four che Thomas sapevano però di essere dei completi bugiardi, e che l’allusione di poter smettere di pensare a lei era solo una delle tante scuse per non ammettere il fatto che a guidarli era solo l’incontenibile speranza di rincontrare solo per un momento la ragazza dagli occhi grigio nebbia.







A N G O L I N O   A U T R I C E

Ciao a tutti! 
Ehm quindi in teoria sono tornata, con questo capitolo schifoso.
E il prossimo lo sarà ancora di più probabilmente... credo che la descrizione faccia pena,
ma lasciamo perdere, parliamo del capitolo.
Ho aggiornato solo ora perchè credo di aver riscritto molte volte il capitolo, perchè non mi convinceva. Questa credo sia la versione migliore fino ad ora, e quindi ho mantenuto questa, mi sembrava ridicolo soffermarmici ulteriormente. Volevo fare il capitolo più lungo, ma ho deciso di tagliare perchè volevo riportare tutta la discussione fra IV ed Anne in un capitolo, anche perchè sennò il lettore rischiava di perdersi e non avevo punti cruciali in cui tagliare per creare suspance. Ora chiedo il vostro aiuto: (per Flavia, questo è quello che volevo chiederti ieri lol) tornando a noi, vorrei sapere se la reazione di IV (anche se è solo accennata) è corretta con il suo carattere e modo di pensare. Nelle fic preferisco restare IC quindi se avete dei consigli o delle critiche su come ho reso il personaggio vi prego di farmene presente in una recensione, così che possa correggermi e migliorare anche la storia in futuro.
Detto questo recensite, mettete la storia tra le seguite o le ricordare, addirittura fra le preferite se vi è piaciuta (:
Ringrazio chi lo ha già fatto e chi recensisce sempre, siete carinissimi **
Ringraziamento speciale a 
PuffballOtaGirl,
per incoraggiare sempre la mia storia e per le chiacchierate (con scleri apparte), grazie anche di avermi messo un ringraziamento speciale alla fine della tua storia, ho dimenticato di scriverlo nelle recensioni.
Con questo mi auguro di vedervi tutti al prossimo capitoloe grazie ancora di sostenermi sempre con recensioni positive.
Un abbraccio,
Anna-chan 


   
 
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