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Autore: shielderblue    09/07/2013    5 recensioni
Senti le onde del mare Jon, vedi che si infrangono.
Sì, si sono infranti come i tuoi, i nostri sogni, da quello più realizzabile a quello più "impossibile".
Jon, mi manchi, mi mancano i tuoi occhi blu cielo e mi mancano le tue stupidate, i giochi.
Mi manca il tuo sorriso, come manca al mare l'onda che si è infranta su quel scoglio.
Quel scoglio dove tu ti tuffavi da bambino imitando le stelle del wrestling, quello scoglio dove giocavamo con le action figures.
Purtroppo adesso sono grande e mi porto dentro come un sacchetto questi bei ricordi, forse un po' la colpa è la mia, quella mattina avevo fatto tardi, e ti ho ritrovato in una pozza di sangue, il tuo corpo era inerme sul pavimento, i tuoi occhi azzurri si erano spenti per sempre. Le tue labbra rosee erano fredde, quelle labbra che ogni volta si incurvavano in un sorriso.
Sai Jon, oggi sono cinque anni che non ci sei più, ogni giorno sento la tua presenza. La sento in ogni momento. Gli amici non si abbandonano, anche quando hanno lasciato la vita terrena.
Jonathan ho paura di dimenticare il tuo viso, la
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Genere:One Shot.
Protagonisti: Jonathan Good (wrestler realmente esistente) e una ragazza di nome Joanna.


Senti le onde del mare Jon, vedi che si infrangono.
Sì, si sono infranti come i tuoi, i nostri sogni, da quello più realizzabile a quello più "impossibile".
Jon, mi manchi, mi mancano i tuoi occhi blu cielo e mi mancano le tue stupidate, i giochi.
Mi manca il tuo sorriso, come manca al mare l'onda che si è infranta su quel scoglio.
Quel scoglio dove tu ti tuffavi da bambino imitando le stelle del wrestling, quello scoglio dove giocavamo con le action figures.
Purtroppo adesso sono grande e mi porto dentro come un sacchetto questi bei ricordi, forse un po' la colpa è la mia, quella mattina avevo fatto tardi, e ti ho ritrovato in una pozza di sangue, il tuo corpo era inerme sul pavimento, i tuoi occhi azzurri si erano spenti per sempre. Le tue labbra rosee erano fredde, quelle labbra che ogni volta si incurvavano in un sorriso.
Sai Jon, oggi sono cinque anni che non ci sei più, ogni giorno sento la tua presenza. La sento in ogni momento. Gli amici non si abbandonano, anche quando hanno lasciato la vita terrena. Jonathan ho paura di dimenticare il tuo viso, la tua voce, il tuo tutto. Questa è la mia paura più grande. Ti ricordi quando giocavamo con i soldatini? O a nascondino? Ti ricordi tua madre che ci faceva tanti dolci e noi finivamo per dargli al cane perché come dicevi tu "diventerò un obeso cioccolatoso."
Qualche giorno prima della tua scomparsa tu hai seppellito, proprio qui sono seduta, qualcosa. Tu hai detto di prendere quel qualcosa nel momento del bisogno, oggi più di qualsiasi momento ho bisogno di te. Ho trovato una cassetta dentro una scatola di scarpe.
Poco dopo sono andata a casa e l'ho messa nel lettore, erano foto e video di quando ci siamo conosciuti fino a qualche mese prima che tu sei scomparso. Quando ti ho conosciuto avevo sei anni, tu eri il mio compagno di banco, di giochi, di tutto. L'anno scorso ho avuto un bambino, si chiama come te, Jonathan. Ha i tuoi stessi occhioni blu e la tua stessa vivacità. Jonathan mi manchi molto, adesso puoi realizzare il tuo sogno tra le nuvole.
Ti voglio bene.
  
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