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Autore: CheshireClown    22/01/2008    8 recensioni
La vita di Ino Yamanaka era legata al piccolo supermercato dove lavorava: ogni scaffale nascondeva un nuovo incontro, una novità e forse anche l'amore. [One-shot][Shika/Ino]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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supermarket
Supermarket


Ino Yamanaka lavorava in un piccolo supermercato nella piccola città di Konoha. Era appena maggiorenne quando aveva varcato quelle porte scorrevoli a passo deciso, volantino alla mano, dirigendosi dal direttore, per poi tornare a casa con un contratto fresco fresco tra le mani.
Aveva tanti sogni a quell'epoca, come ogni ragazzina.
Passarono quattro anni, e nessuno di questi si avverò.
In compenso, la vita di Ino Yamanaka cominciò a ruotare attorno a quel piccolo anello di un'enorme catena di supermercati.

Davanti all'espositore degli yogurt magri, vicino allo scaffale delle confetture e al banco frigo dei dessert così invitanti, aveva incontrato Sakura Haruno.
All'asilo erano migliori amiche, ma con il passare degli anni si erano perse di vista.
Ora erano di nuovo amiche per la pelle: condividevano ogni più piccolo segreto, si aggiornavano a vicenda sui pettegolezzi che giravano in città e le teneva compagnia nei turni pomeridiani, aiutandola a volte con l'inventario.

Presso il banco pasticceria, Ino aveva conosciuto Choji Akimichi, un simpatico ragazzo paffutello che in breve tempo era diventato il suo più fido confidente. Le portava spesso dei biscottini preparati da sua madre a cui lei non sapeva dire di no, accantonando per pochi attimi la sua dieta troppo ferrea.

Dallo scaffale dei fiori aveva conosciuto i neosposini Asuma e Kurenai Sarutobi, di cui aveva seguito le vicende amorose in compagnia di Sakura, appassionandosi come con qualsiasi telenovela.
Ad Asuma consigliava quale fiore era più adatto all'imminente appuntamento.
A Kurenai consigliava il look giusto per far colpo tutte le volte su Asuma, come e fosse sempre la prima volta.
In breve la coppia era diventata una seconda famiglia per lei, a cui poteva rivolgersi in caso d'aiuto.

Ino Yamanaka conosceva bene i clienti del supermercato.
Conosceva le sfaccettature del loro carattere, i loro punti deboli, le loro abitudini.
Le piaceva osservare di nascosto le persone mentre riempiva gli scaffali, la divertiva riuscire a carpire quello che la sua "vittima" aveva fatto quel giorno soltanto guardando i suoi atteggiamenti. Era un piccolo gioco che le serviva a staccare dal lavoro.
Era un mercoledì, e Ino non poteva divertirsi con il suo gioco personale. I corridoi fra gli scaffali erano praticamente deserti e la ragazza era alle prese con uno scatolone che non aveva l'intenzione di farsi aprire. Era accucciata dietro una pila di cibo in scatola, attenta a non farsi vedere dalla signora Muki, una vecchietta che, per chissà quale ragione ce l'aveva con lei.
-Scusi, dov'è il sapone liquido?- una voce annoiata dietro di lei spezzò la sua concentrazione, facendola sobbalzare.
Si alzò di scatto, voltandosi e rassettandosi la divisa, per poi trovarsi di fronte ad un giovane ragazzo che non aveva mai visto prima. Aveva i capelli castani raccolti in una buffa coda sopra la testa e gli occhi dello stesso colore la scrutavano perplessi, in un'espressione a metà tra l'annoiato e lo scocciato.
-Allora?- nella sua voce Ino sentì una nota di impazienza. Lo osservò bene, arrossendo lievemente. Gli occhi si posarono su un foglietto che teneva in mano su cui erano scribacchiate frettolosamente delle parole. "La lista della spesa" pensò divertita notando quanto fosse stropicciato quel piccolo pezzo di carta. Si riprese, ricordandosi che osservare a lungo le persone era maleducazione.
-Ehm, laggiù, terzo ripiano, sopra ai dentifrici.- indicò la direzione con un braccio.
Con un grugnito di ringraziamento, il ragazzo si incamminò svogliatamente verso la sua meta.
-Scusa!- esclamò incerta, tentando di attirare la sua attenzione.
Lui si voltò e la guardò rassegnato.
-Che c'è?-
-Come ti chiami?-
Il moro le lanciò un'occhiata perplessa, un sopracciglio alzato, prima di rispondere.
-Shikamaru Nara.-
Due parole, e sparì dalla sua vista.
"Chissà se ti rivedrò Shikamaru Nara..." pensò Ino tornando a nascondersi dietro ai barattoli di cibo per cani, le guance che piano piano si imporporavano.

Il giorno seguente il supermercato era leggermente più affollato. Ino si stava occupando dei biscotti.
Aveva da poco salutato Sakura, che le aveva tenuto compagnia per tutta la mattina fantasticando con lei sul misterioso Shikamaru Nara, come due bambine.
Si fermò, il pacco di canestrelli in mano. Lo sguardo si perse, dolcemente, nel vuoto, ripensando a quei dolci sogni. Nonostante fosse adulta, Ino credeva ancora nel principe azzurro e era fermamente convinta che ogni incontro era programmato dal destino.
Si immerse nelle sue fantasie di bambina troppo cresciuta, per poi ritornare bruscamente alla realtà nell'udire le parole del suo superiore che le ordinava di sbrigarsi.
Sbuffò, lo sguardo triste, e si rimise al lavoro.
-Dove sono le minestre in busta?-
Una voce annoiata. Dietro di lei.
Si voltò velocemente per ritrovarsi faccia a faccia con Shikamaru Nara. Lo guardò sorpresa sotto il suo sguardo perplesso.
-Ho chiesto delle minestre in busta, non credo siano una cosa così strana...- ironizzò lui nel vedere la ragazza a bocca aperta che lo fissava incredula.
Ino arrossì violentemente, imbarazzatissima.
-Scusa, si trovano vicino ai sottaceti.- Improvvisamente il pavimento in linoleum bianco del supermercato era diventato molto interessante per lei.
-Grazie- una parola e non un grugnito, era già qualcosa.
Sarebbero andati avanti così? Lui a chiederle informazioni e lei a fare figuracce?
-Comunque...-
Ino alzò a testa sorpresa nel vedere il moro soffermarsi dopo aver compiuto pochi passi.
-Come ti chiami?-
-I-Ino...Ino Yamanaka- rispose timida.
-Bel nome, maialino.- un ghigno si aprì sul volto di lui mentre la ragazza lo guardava con rabbia.
-Parla per te Bambi!- gli urlò dietro vedendolo allontanarsi. Appena svoltò l'angolo, fece la linguaccia verso il punto in cui era sparito.
Irritata, tornò al suo lavoro.

Passarono i giorni, e, come una deliziosa abitudine, Shikamaru si presentava nel supermercato sorprendendo Ino alle spalle, chiedendole le informazioni più disparate.
Ormai la ragazza era sicura che lui conoscesse il supermercato meglio di lei.
Ogni volta, assieme a quelle poche parole, si scambiavano qualche informazione. Avevano iniziato con i soliti e banali "come va?" fino ad arrivare a domande più personali come "vivi da solo?" o "Da quanto lavori qui?".
Tutte le volte per Ino era come toccare il cielo con un dito: la riempiva di felicità parlare anche per poco con Shikamaru. Appena se ne andava, però, la tristezza l'assaliva.
Era un sabato e il supermercato era affollatissimo. Bambini urlanti correvano per i corridoi, travolgendo anziani signori che cercavano con troppa calma le loro minestrine preferite.
Madri isteriche riempivano di urla il supermercato, mentre i mariti tentavano di placarle inutilmente.
Ino si stava divertendo ad osservare la scena, appoggiata al bancone dei fiori.
Per lei, il sabato pomeriggio  era il momento migliore della settimana. Come un lavoratore che non vede l'ora di tornare a casa e accendere la televisione per svagarsi un po', Ino attendeva con impazienza il sabato pomeriggio per appostarsi al suo amato banco di fiori e osservare le scenette comiche che le si presentavano davanti.
Niente avrebbe potuto rovinare quel momento per lei così bello.
O almeno così pensava.
Con lo sguardo assorto, la mano posata su un palmo e l'aria sognante, non si accorse del ragazzo che le si avvicinò.
-Yo- si voltò, incrociando gli occhi annoiati di Shikamaru, che la stava salutando con un semplice cenno della mano.
Arrossì, e salutò di rimando.
-Cosa desideri?- gentile come sempre, curiosa come sempre di sapere cosa si sarebbe inventato quella volta lui.
-Vorrei un fiore-
-Un fiore?- lo guardò sorpresa, chiedendosi cosa mai ci facesse lui con un fiore. Forse era per sua madre, la tiranna con cui viveva che lo obbligava ad andare a far la spesa in cambio di un pasto sempre caldo?
-Sì, è per una ragazza.- impassibile, osservò la ragazza aprire la bocca, sorpresa, gli occhi celesti percorsi da un lampo di delusione.
-Ah... e hai già qualche idea?-
-No, mi chiedevo se tu potevi aiutarmi.-
Ino si diresse verso alcuni vasi incartati, in volto un'espressione pensierosa [finta].
-Cosa rappresenta per te questa....ragazza?- un nodo alla gola le fece terminare la frase a fatica.
-Diciamo che la conosco da poco, eppure in un certo senso mi attrae....- evasivo, come suo solito.
-Allora prova a regalarle una rosa, funziona sempre.- gli porse un cesto pieno di rose.
-Uhm...mi piace questa.- indicò una rosa color confetto con delle striature bianche.
-La mia preferita...- un sussurro uscì dalle labbra rosee di Ino, triste per quella scelta. Adorava le rose e quella, per la sua unicità, era la sua preferita. Che buffo, nella sua fiaba personale il fiore che il principe regalava alla principessa era quello, e il cavaliere senza macchia e senza paura era proprio il ragazzo  di fronte a lei. Peccato che la principessa era un'altra....
-Prendo questa.-
Ino gliela porse, sfiorando appena le sue dita quando lui la prese.
Lo osservò allontanarsi fra gli scaffali finchè non scomparve.
Sospirò: ancora una volta si era illusa.


Era domenica mattina e Ino Yamanaka, come di consuetudine, si trovava al supermercato, barattoli alla mano, intenta a riempire gli scaffali.
Come un automa, lavorava meticolosamente, senza far trasparire nessuna emozione.
Per caso, si ritrovò davanti alla piramide di cibo in scatola, dietro la quale aveva incontrato Shikamaru per la prima volta.
La aggirò e vi si accucciò dietro, infilando una mano per sistemare i barattoli.
Le dita affusolate trovarono però un ostacolo.
Sorpresa, posò i barattoli e osservò l'ultimo ripiano dello scaffale.
Nella penombra, davanti ai biscotti al cioccolato, era poggiata una rosa. Nonostante l'oscurità, la riconobbe: era la sua rosa.
La prese delicatamente fra le mani, perdendosi in quelle striature candide che percorrevano il morbido velluto rosa. L'accarezzò, incerta, chiedendosi come potesse essere finita lì dentro.
-Allora, ti piace?-
Come la prima volta, quella voce terribilmente annoiata la fece voltare di scatto, fino a ritrovarsi davanti un ragazzo appoggiato allo scaffale di fronte.
-Shika....- la voce era rimasta impigliata nella gola, come quelle goccioline salate che si impigliavano nelle lunghe ciglia.
-Se non sbaglio è qui che ci siamo incontrati per la prima volta....-
Ino annuì, passandosi una mano sugli occhi lucidi.
Le si avvicinò, sollevandole il mento con due dita.
-Vediamo...Cosa  ti potrei chiedere questa volta?-
Ino sorrise nel vedere il ragazzo fingere di pensare.
-Uhm...e se ti chiedessi se vuoi uscire con me stasera?-
Gli gettò le braccia al collo, felice.
-Non potevi chiedermi di meglio.- disse, liberando le lacrime di gioia.
-Meglio del sapone liquido?-
-Meglio-
Le loro risate riecchieggiarono nel supermercato semi-deserto, incuriosendo i pochi clienti e alcuni addetti che si appostarono in un angolino a spiare due ragazzi che si scambiavano un tenero bacio, nascosti da una piramide di cibo in scatola.

La vita di Ino Yamanaka era legata
al piccolo supermercato dove lavorava:
davanti al banco degli yogurt magri
aveva incontrato la sua migliore amica
davanti al banco pasticceria
aveva incontrato il suo migliore amico
davanti al banco dei fiori
aveva incontrato la sua seconda famiglia
e dietro a una pila di barattoli di cibo in scatola
aveva incontrato l'amore.


*****

Primo esperimento di Shika/Ino. Non sono sicura siano proprio IC, però l'idea mi piaceva, anche se non mi piace come l'ho scritta ç-ç.
  
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