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Autore: AngelWithoutWings    09/07/2013    8 recensioni
Cazzo Lyn, non puoi scegliere lui!
Perché tu meriteresti di essere amata. Amata davvero. Amata come saprei fare io.
Meriti di essere guardata con degli occhi davvero innamorati, che ti facciano sempre sapere quanto sei bella. E per me, sei la ragazza più bella che abbia mai incontrato.
Ma sei molto più di questo.
Meriti di essere accarezzata, sfiorata come se fossi ciò che di più prezioso, raro e delicato c’è al mondo.
Meriti di avere al tuo fianco un uomo che ti infonda sicurezza e su cui tu potrai sempre contare.
Meriti di non essere tenuta nascosta, ma di essere mostrata al mondo intero.
Meriti di sentirti ripetere ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, ad ogni sguardo quanto sei importante, quanto sei perfetta e quanto sei amata.
Io lo farei, Lyn.
Io sarei tutto questo per te.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Little Bird'
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21 ~ Summer

 
She sleeps alone
My heart wants to come home
I wish I was, I wish I was
Beside you
She lies awake
Trying to find the words to say
I wish I was, I wish I was
Beside you
Beside You - 5 Seconds of Summer

 


“Ci vediamo giovedì!” la salutò Emily, lasciando lo spogliatoio.
“Sì, ciao!” Le sorrise Summer, aprendo lo sportello del suo armadietto.
Prendendo la sua borsa per cambiarsi, fece cadere un foglietto.
“Non di nuovo…” sussurrò, mordendosi il labbro nervosamente.
Si abbassò, raccogliendo quello che, come si era aspettata, non era un foglio ma una foto. Una sua foto.
Era stata scattata da poco, mentre lei era in piscina e affianco al suo viso che spuntava dall’acqua avevano disegnato un cuoricino.
Sospirando, si appoggiò con le spalle all’armadietto, passando una mano tra i capelli ancora umidi.
“Sum? Tutto ok?” Le chiese una sua compagna di squadra, Spencer.
“Sì, certo.” Si ricompose, improvvisando un sorriso “Sono solo stanca. Il mister oggi ci ha massacrate…”
“Hai ragione.” Annuì l’altra, recuperando la sua roba “Infatti non vedo l’ora di andare a casa.”
“Sì, anch’io.” Disse Sum, prendendo i suoi vestiti “Mi aspetti? Così, magari, possiamo tornare insieme.”
“D’accordo.” Le sorrise Spencer, accettando.
 
 
“Ci vediamo domani a scuola!” La salutò Spenser, svoltando a destra all’incrocio.
“A domani!” Ripeté Summer, attraversando la strada.
Prese l’iPod e infilò gli auricolari alle orecchie, percorrendo gli ultimi metri verso casa accompagnata dai Blink 182.
Arrivò al suo cancelletto, aprendolo e spense l’iPod. Lo infilò nel borsone di nuoto, cercando intanto le chiavi all’interno.
I suoi erano partiti stamattina e l’idea di rimanere sola per un intero weekend non la metteva molto a suo agio, nonostante avesse sempre apprezzato di starsene senza la sorellina e i genitori tra i piedi.
Semplicemente, da un po’ di tempo, c’era qualcosa che la preoccupava.
Qualcosa che aveva a che fare con le tre foto, le due rose e i sette bigliettini che qualcuno aveva lasciato nel suo armadietto, gli stessi che ora nascondeva nell’ultimo cassetto dell’armadio, sotto la biancheria estiva.
“Ciao Summer!” Sentì alle sue spalle.
Sobbalzò, sorpresa e spaventata e ritornò sulla terra. Si voltò, posando una mano sul cuore e tirò un sospiro di sollievo.
“Ciao Tommy.” Sorrise con la mano all’innocuo figlio quattordicenne dei nuovi vicini.
Aveva solo quattordici anni, è vero, ma era altro quasi un metro e settanta e un armadio in stazza, nonostante avesse un viso ancora da bambino che stonava con la sua corporatura massiccia.
Lui la guardò aprire la porta ed entrare in casa, poi lasciò il portico e rientrò anche lui.
 
 
“Sei in ritardo.” Fu così che Hope accolse Hayley, quando entrò al Red Lion.
“Lo so, scusate.” Alzò le mani, lasciando cadere la borsa affianco alla sedia al loro tavolo “Ho rischiato di morire affogata tra veli e merletti!”
“Sei stata da Anne?” ridacchiò Summer, bevendo la sua Coca-Cola ghiacciata.
Hayley si limitò ad annuire, sbuffando, mentre portava le mani alla testa per raccogliere i capelli in uno chignon “Sto morendo di caldo, vado a prendere un thé freddo.”
“Allora, il tuo vestito da damigella è pronto?” Le chiese Sum, quando Lyn tornò al tavolo con il suo bicchiere pieno.
Lyn annuì “Prove finite!”
“E… sei pronta per rivedere Harry?” Insistette Sum, fingendo indifferenza mentre faceva tintinnare il ghiaccio nel suo bicchiere con la cannuccia.
“Domande finite!” Si limitò a rispondere Hayley, alzando i pollici.
Hope rise “Vedrai che ti chiamerà, prima del matrimonio. Non sarebbe da lui presentarsi…”
“Dopo non essersi fatto sentire per tre settimane?” completò Lyn “Probabilmente mi eviterà per tutto il giorno…”
“Non lo farà: vi rivedrete, vi chiarirete e tornerà tutto come prima!” Le sorrise Summer, incoraggiante.
Hayley si voltò verso di lei, inarcando un sopracciglio “E tu sai che al matrimonio è stata invitata anche la famiglia Tomlinson?”
“Oh.” Riuscì a dire lei “Beh, ma tanto io non sono invitata. Quindi…”
“Sì, ma Louis sarà in città.” Le fece notare Hope.
Hayley annuì, insistendo “E ci scommetto tutti i denti: lui verrà a cercarti!”
“Guardati le spalle…” Sentì qualcuno sussurrarle all’orecchio.
Summer sussultò, voltandosi di scatto “Chris, ma sei scemo!?! Mi hai fatto prendere un infarto!”
“Hei, calma!” rise lui “Chi credevi che fossi? L’uomo nero di Holmes Chapel?”
“No, certo che no.” Tagliò corto lei, voltandosi “Mi hai solo presa alla sprovvista.”
“Sum, tutto ok?” le chiese Lyn, litigandosi il suo bicchiere di thé con James “Sei appena arrivato e già rompi?”
Lui rise, schioccandole un bacio sulla guancia “Lo so che ti sono mancato.”
“Allora, di che parlavate?” Chiese Chris, chiamando con la mano un cameriere.
“Dell’imminente matrimonio di Anne e dell’altrettanto imminente ritorno del figlio.” Spiegò Summer, sorseggiando la sua Coca.
“Ti ho vista a casa di Anne, prima.” Parlò James, dopo che sul tavolo calò il silenzio “Sono passato ma tua sorella mia ha detto che non c’eri. Eri in mutande nel salone dei vicini con un velo in testa, giusto?”
“Maniaco, non ti ha mai detto nessuno che non è carino spiare dalla finestra?” Commentò Hayley, incrociando le braccia.
“Come se non fosse qualcosa che ho già visto.” Ammiccò lui.
Lyn scosse la testa, ridacchiando “Cretino…”
“Uscite stasera?” Chiese Chris, prendendo la sua limonata “Viene un sacco di gente alle piste, verso le dieci.”
“Io vengo un po’ più tardi, mi faccio accompagnare da mia sorella quando inizia il turno.” Rispose Lyn.
“Ti accompagno io, se vuoi.” Propose James.
“Già che ci sei, non è che daresti uno strappo anche a me?” Si intromise Hope.
“Ehm, certo.” Sorrise lui, annuendo “Non c’è problema. Sum, vuoi che passi a prendere anche te?”
“Non sarebbe male.” Alzò le spalle, accettando.
“Meno male che ho fatto il pieno ieri.” Commentò lui, passandosi una mano tra i capelli.
 
 
“Pensi che dovrei parlarle?” chiese Louis, voltandosi verso il suo amico alla guida “Insomma, è stata lei a dirmi di aspettare.”
“Sì, penso di si.” Annuì Harry “E tu, pensi che dovrei parlarle?”
“La vedrai al matrimonio di tua madre, forse sarebbe bene che ti dessi una mossa.” Rispose Louis.
“Sono stato un coglione, avrei dovuto chiamarla. O sarei dovuto tornare nei weekend con Liam…” Sospirò Harry.
“Sono sicuro che sistemerete tutto.” Gli sorrise Louis.
Anche Harry sorrise, voltandosi appena verso l’amico “Anche te e Summer.”
Lottie, dai sedili posteriori, sbuffò, sfilandosi gli auricolari “Ho scelto di venire in macchina con voi perché pensavo che mi sarei divertita di più. Ma siamo partiti da appena mezz’ora e già non ne posso più di sentirvi lagnare per le vostre fidanzate! Cristo, chiamatele e fatela finita!”
I due si guardarono, ridendo, e alzarono il volume dell’autoradio.
 
 
“Ma come, vai già a casa?” La fermò Hope.
“Sì, credo che il messicano mi abbia fatto male. Non mi sento molto in forma…” Inventò Summer, alzando le spalle.
Hayley insistette “Se aspetti un po’ ti diamo un passa- ah!”
“Ti ho trovata!” L’afferrò per i fianchi James “Ora devi ballare con me!”
“No, aspetta! Summer!” Provò a protestare, prima che lui la prendesse sulle spalle e la portasse via.
“Come non detto.” Rise Hope “Allora torni a casa?”
Sum annuì “Ci sentiamo domani.”
“Mi mandi un messaggio quando arrivi a casa?” Le chiese, salutandola.
“Va bene, mamma!” Rise Sum, dandole un bacio sulla guancia prima di voltarsi e andarsene.
 
 
Camminando per il viale, cercò nella borsa il suo fidato iPod. Sbuffando, immerse tutto il braccio alla disperata ricerca di quell’aggeggio, ma si arrese poi all’idea di averlo dimenticato a casa.
Ok, camminerò in silenzio, pensò.
Dopo qualche passo, però, scoprì che in realtà non c’era tutto questo silenzio.
Dopo qualche passo, scoprì che il rumore dei suoi era accompagnato da quelli di qualcun altro.
Mantieni la calma, pensò, sarà qualcuno che sta lasciando le piste proprio come me.
Si schiarì la gola, stringendosi nelle braccia e continuò a camminare, solo un po’ più veloce.
Passò una mano tra i capelli e, con la scusa di farsi una coda, si voltò.
Oh cazzo…
No, non era possibile.
Due volte a lei!
Ma cosa voleva quel tizio?
Perché, di una cosa era sicura. Quello che le stava dietro era lo stesso uomo che l’aveva seguita tanti mesi prima, in quello stesso tratto di strada.
Accellerò il passo, fino a varcare il cancello. Senza fermarsi al semaforo rosso attraversò la strada.
Allora il suono dei passi alle sue spalle si fece più vicino e così i battiti del suo cuore le rimbombarono nel petto. Accellerò ancora.
Le foto, i biglietti, le rose… non potevano essere coincidenze.
L’uomo che la stava seguendo doveva essere anche il mittente…
E mentre la sua mente ragionava, le sue gambe si muovevano in automatico, sempre più veloce, svoltando gli angoli delle strade e attraversando le strisce pedonali.
Ormai mancavano due traverse a casa sua e, se avesse guadagnato ancora un po’ di terreno, sarebbe riuscita ad arrivare e aprire la porta in tempo perché il suo inseguitore restasse indietro.
Si mise letteralmente a correre, pronta a svoltare l’angolo, quando…
“Ah!” Urlò, cadendo a terra.
“Oddio, mi dispiace, ti sei…” Louis si interruppe, guardando la ragazza a terra “Summer?”
“Louis?” esclamò scioccata lei.
Ridacchiando, le offrì la mano “Credi che io e te riusciremo mai ad incontrarci senza che tu finisca a terra urlando?”
“Qualcuno mi stava seguendo.” Disse lei, facendosi tirare su.
Si guardarono entrambi intorno, ma non c’era nessuno.
“Di nuovo?” Esclamò Louis, preoccupato “Stai bene?”
“Sì, solo… mi fa un po’ male l’osso sacro.” Commentò lei, con un sorriso imbarazzato.
Louis rise “Beh, hai dato una bella culata!”
Anche Summer rise, dandogli un cazzotto sulla spalla.
“Louis, c’è qualcosa che non va.” Confessò, tornando immediatamente seria.
“Cosa?” Le chiese, accarezzandole le braccia.
“No, non qui.” Scosse la testa lei, prendendolo per mano “Vieni, ti offro una tazza di thé da me.”
“O- ok.” Balbettò lui, seguendola, mentre guardava le loro mani unite.
 
 
 
Louis la guardò prendere la teiera, mettervi l’acqua e posarla sul fornello.
“Biscotti?” gli chiese.
Scosse la testa, sorridendo “No, non a quest’ora.”
Lei annuì, mordicchiandosi una pellicina del pollice “Come mai in giro a quest’ora?”
“Facevo due passi. Stavo tornando a casa.” Rispose lui, alzando le spalle “Ascolta, non sono qui per… Voglio dire, non che non mi faccia piacere averti incontrata… solo che non era questo il mio…”
“Sei qui per il matrimonio di Anne.” Concluse lei, prendendo la teiera.
“Era quello che volevo dire.” Annuì lui, grattandosi la nuca imbarazzato.
Summer sorrise, scuotendo la testa e versò il thé nelle due tazzine, al tavolo della cucina.
Si sedettero uno di fronte all’altra, sorseggiando in silenzio il loro thé.
Fu lui ad interrompere quel silenzio “Allora, di cosa volevi parlarmi?”
“Ricordi l’uomo che mi inseguiva la sera che ci siamo incontrati?” Gli chiese.
Louis annuì “Cioè, non l’ho visto, però…”
“Era lo stesso che avevo dietro oggi.” Disse lei, mordicchiandosi il labbro “E, non lo so, ultimamente stanno succedendo delle cose strane…”
Louis aggrottò le sopracciglia, preoccupato “Tipo?”
“Tipo che mi ritrovo dei bigliettini nell’armadietto, mi sono arrivate due rose e tre mie fotografie.” Spiegò Sum “E io non ho idea di chi sia il mittente. Se non che potrebbe essere lo stesso che stasera mi seguiva!”
“Tutta questa roba ce l’hai qui?” Le chiese.
Lei annuì “Di sopra.”
“Mi accompagni?” Propose.
Lei annuì, precedendolo fuori dalla cucina e per le scale, fino alla sua camera.
Si diresse verso l’armadio, tirando fuori dal loro nascondiglio fogli e foto.
Louis le prese, sedendosi sul letto e li esaminò, mentre lei gli si sedeva vicino.
“Beh, qualcuno ha una cotta per te.” Constatò lui “E ti assicuro che non siamo stati né io, né Niall!”
“Certo, lo so.” Annuì lei “Non l’ho mai pensato.”
“E’ piuttosto inquietante…” Commentò, rileggendo i biglietti “Le tue amiche che cosa ne pensano?”
Summer si mordicchiò il labbro, abbassando il viso.
“Non lo sanno?” Le chiese.
Sum scosse la testa “Gli unici che lo sanno siamo io e te.”
“Summer, dovresti dirglielo. Avresti dovuto farlo già da un po’ in realtà.” La riprese “Da quanto va avanti?”
“Un mese.” Confessò lei.
“Un mese!?!” Ripeté lui “Perché non l’hai detto a nessuno?”
“Non volevo che nessuno si preoccupasse.” Si difese lei.
“Quindi se non ti avessi trovata per terra non l’avrei mai saputo neanche io!” Esclamò lui.
“No, a te l’avrei detto.” Rispose lei, guardandolo in viso “Se avessi voluto parlarmi dopo tutto quello che è successo.”
“Sai che puoi contare su di me.” Le sorrise, accarezzandole la guancia “Vuoi che ti aiuti?”
“Te ne sarei grata.” Annuì lui “Sento di aver bisogno di starti vicino.”
“Sono qui, Sum.” L’abbraccio, stringendola a sé “Troveremo il mittente di questi bigliettini, te lo prometto. E poi gli spaccherò la faccia.”
Summer sorrise, nascondendo la testa contro il suo petto “Mi sei mancato, Tommo.”
“Anche tu, Sum.” Confessò lui, baciandole i capelli.
Summer sciolse l’abbraccio per prima, mettendosi a sedere davanti a lui “Immagino che ora dovremmo parlare… dell’altra questione.”
Louis aggrottò le sopracciglia “Cioè?”
“Forse dovremmo porre fine alla questione del triangolo amoroso.” Disse, mordicchiandosi il labbro.
Louis alzò le spalle, schiarendosi la gola “Non voglio metterti fretta, insomma, io posso…”
“Aspettare?” Rise lei, passandosi una mano tra i capelli “Io no. Non ora che tu sei qui.”
“Quindi… il televoto ha eliminato Niall?” Le chiese, grattandosi la nuca.
Summer rise “X-Factor è finito Lou. Qui l’unica che doveva scegliere ero io…”
“E hai scelto me?” Insistette, indicandosi.
Sum annuì, sorridendo timida.
“Lo dici solo perché sono qui o perché lo pensi davvero.” Si accertò.
“Lo dico perché lo penso davvero.” Confessò lei, arrossendo “Perché non ho fatto che pensare a te dall’ultimo dell’anno.”
Louis sorrise, accarezzandole la mano che teneva sul letto “Anch’io ti ho pensata, in questo periodo.”
“E’ stato più facile capire che quello che provavo per Niall non era più amore, ma nostalgia, piuttosto che trovare il coraggio di parlare a lui e poi a te.” Spiegò Summer, avvicinando la mano.
“Aspetta, hai parlato con Niall?” Aggrottò le sopracciglia.
Summer annuì “Ho saputo solo stamattina che saresti tornato e ho pensato che fosse meglio chiarire prima di rivederci. Credevo che te l’avesse detto…”
“No, tra il viaggio e il resto, oggi non ho fatto molto caso al mio telefono.” Ammise lui, prendendole finalmente la mano.
“Quindi… ora siamo solo io e te?” Le sorrise, puntando gli occhi azzurri in quelli di lei.
Summer annuì, accarezzandogli il viso “Esatto.”
“Allora, posso dirti liberamente che ti amo.” Continuò lui.
“E io posso liberamente risponderti che anch’io ti amo.” Sorrise lei.
“E, sempre liberamente, posso fare anche…” le si avvicinò “Questo…”
Posò le labbra su quelle di Summer, prendendole il viso tra le mani. Lei gli si fece più vicina e gli cinse il collo, appiattendosi alla sua maglietta profumata.
“E, adesso che ci penso…” sussurrò lui, baciandole il collo “Siamo soli… anche in casa?”
Summer sorrise, mordicchiandosi il labbro e si limitò ad annuire “Ti sono mancata così tanto, Lou?”
“Spiritosa…” Rise lui, prendendola per farla sedere sulle sue gambe “A te invece non sono mancato neanche un po’?”
“Certo che mi sei mancato.” Sorrise lei, giocando con il colletto della sua t-shirt.
“Non ti credo.” Si avvicinò, sussurrandole all’orecchio “Dimostramelo.”
Sum rise, posando le mani sulle spalle per spingerlo e farlo stendere sul materasso.
Si mise a carponi su di lui e chinò il viso, raggiungendo le sue labbra, mentre le sue mani gli accarezzavano il petto sopra la stoffa della maglia. L’afferrò per il bordo e, lentamente, l’alzò.
Louis sorrise, cingendole la vita con il braccio. Si alzò di nuovo a sedere, permettendole di sfilargli la maglia.
Interruppero il loro bacio solo per permettergli di sfilarsi la t-shirt, prima che lui la stringesse di nuovo a sé.
“Allora ti sono mancato quanto a me sei mancata tu.” Commentò Louis, lasciando che lei gli baciasse la spalla.
“E quanto?” Sussurrò Sum, al suo orecchio.
“Ok, ora tocca a me!” Commentò Louis, prendendola in braccio per invertire le posizioni e far stendere lei sul letto, sovrastandola con il corpo.
Le accarezzò il fianco con la mano, lasciandole dei baci sulle labbra e sul viso.
Posò la mano sul primo bottone della camicetta, facendolo scivolare dall’asola. Subirono lo stesso trattamento i seguenti tre, finché Louis non fece una pausa, infilando la mano all’interno della camicetta.
“Eri molto carina questa sera.” Le sussurrò, baciandole il collo.
“Ti piace la mia camicia?” Sorrise lei, accarezzandogli i capelli.
“Mhm… non molto.” Louis alzò il viso, ammiccando “Scommetto che saresti ancora più carina senza.”
Summer rise “Non ci credo, chiacchieri anche mentre fai l’amore!”
“Beh, in teoria non stiamo ancora facendo l’amore.” Ribatté lui.
“No, ma in pratica mi stai palpando una tetta e mi guardi come se volessi mangiarmi.” Rispose lei, con un sorrisetto.
“Touché.” Rise Louis, tornando a sbottonare la camicia.
Quando anche l’ultimo bottone fu fuori dalla sua asola, Louis si alzò sulle braccia, per guardarla.
“Oh.” Ridacchiò “Questo lo leviamo decisamente!”
“Beh, non era previsto questo finale per la mia serata.” Si difese lei, fingendosi offesa.
“No, no, non fraintendermi. Io adoro i… gattini. Solo…” Ridacchiò, beccandosi un pugno sulla spalla.
Sbuffando, Summer alzò appena la schiena, sganciando il reggiseno “Contento?”
Louis la guardò, mordicchiandosi il labbro “Molto…”
“Ora starai zitto?” Lo prese in giro, apostrofandogli il naso con il dito.
Louis annuì, baciandola “Ah, no, aspetta! Devo dirti un’ultima cosa.”
Alzando gli occhi al cielo, Sum annuì “Dimmi.”
“Ti amo.” Sussurrò, sulle sue labbra.
“Anch’io ti amo.” Rispose, prima di baciarlo.
 
 
“Summer?” la chiamò Hope.
“Pianeta Terra chiama Summer!” Provò anche James.
“Houston, abbiamo un problema.” Rise Chris, passando una mano davanti allo sguardo perso di Summer.
“A mali estremi…” Disse infine Hayley, alzando la mano per darle uno scappellotto dietro la nuca “Estremi rimedi.”
“Ahi!” si lamentò la bionda, massaggiandosi il punto leso.
“Sono cinque minuti che proviamo a farti tornare sulla Terra!” si difese Lyn “Si può sapere dove hai la testa?”
“Devo dirvi una cosa.” Confessò Summer, sorridendo euforica.
I suoi amici, intorno al tavolino del Red Lion, annuirono, in attesa.
“Io e Louis ci siamo messi insieme!” Annunciò.
“Finalmente!” esclamarono in coro le sue due migliori amiche, abbracciandola.
“Quando?” Le chiese Hope.
“Ieri sera, ci siamo incontrati e abbiamo chiarito tutto.” Spiegò.
“Altro che intossicazione dal Messicano…” Commentò Chris.
“E immagino che per chiarirvi avrete dovuto passare tutta la notte… a parlare.” Ridacchiò James, addentando una patatina.
“Solo per un attimo, potresti provare a non essere un maiale?” Gli chiese Lyn, sorridendo acida.
“So che è per questo che mi amate.” Ribatté James.
“Sicuro.” Annuì Hayley, posando una mano sul cuore “Luce dei miei occhi, non è che mi prenderesti un gelato?”
“Amore della mia vita, alza il culo e prenditelo da sola.” La imitò lui.
“Fine e premuroso, cosa posso chiedere di più dalla vita?” Ironizzò Lyn, alzandosi “Voi prendete qualcosa?”
“Un thé freddo per me, orsacchiotta.” Ammiccò James.
“Certo, biscottino mio.” Gli spettinò i capelli, andando verso il bancone.
“No comment.” Scosse la testa Chris, tornando a parlare con Summer “Allora, racconta!”
“Sono cose che racconterà solo a me e Lyn, non credi?” Gli fece notare Hope.
“Beh, ma io non intendevo… quelle cose!” Alzò le mani Chris.
“Comunque, vi racconterò tutto dopo. Ora vorrei davvero parlare solo con le mie migliori amiche.” Disse Summer “Se Hayley si sbriga a tornare…”
“Biscottino, perché non vai dalla tua “orsacchiotta” a darle una mano?”  Domandò Hope.
Annuendo, James si alzò “Vado.”
 
 
“Un thé freddo, un gelato e una bottiglietta di Fanta.” Ordinò Hayley alla cassiera “Grazie.”
“Ciao, Lyn.” Sentì alle sue spalle.
Si voltò di scatto, spalancando gli occhi “Ciao, Harry.”
I due rimasero immobili, guardandosi imbarazzati senza sapere bene cosa dire.
Ma non ce ne fu bisogno, perché in quel momento arrivò James.
“Allora, tesoro, hai preso…” Si bloccò, con il braccio intorno alle spalle di Lyn e l’espressione sorpresa “…il mio thé.”
Harry si schiarì la gola, passandosi una mano tra i ricci “Ok, sono di troppo. Ci vediamo al matrimonio.”
“Harry, aspetta!” provò a fermarlo, ma lui le aveva già voltato le spalle e si stava dirigendo di fretta verso l’uscita.
Si voltò verso James, arrabbiata “Come ti è venuto in mente di piombare così con il ‘tesoro’ e ‘il braccino’ dopo quello che è successo!?!”
“Mi dispiace, ti giuro che non l’avevo visto!” Si scusò, sincero “Io stavo solo continuando a giocare…”
Hayley sospirò, scostandosi i capelli dal viso “Sì, lo so. Hai ragione, scusa. E’ solo che…”
“Lyn, quello che abbiamo visto era Harry?” arrivò Summer.
“Sì.” Annuì “E probabilmente adesso starà pensando che io e James ci siamo messi insieme.”
“Perché dovrebbe pensarlo?” Chiese Hope.
“L’ho chiamata ‘tesoro’ mentre l’abbracciavo.” Alzò le spalle James.
“Ma sei un coglione!” Esclamò Chris “E allontanati da lei, potrebbe tornare!”
“Non credo.” Scosse la testa Lyn “Tanto ormai mi odia…”
“No che non…” provò a consolarla Chris, ma Lyn gli rifilò un’occhiataccia “Forse giusto un pochino…”
“Ti accompagniamo a casa, ok?” propose Summer.
Lyn annuì, tornando a sorridere “Sì, devi raccontarmi tutto di ieri sera!”
 
 
“Sapete cosa dobbiamo fare stasera?” disse Lyn, in camera sua, alle sue amiche “Un pigiama party! Solo noi ragazze, è da un sacco che non ne facciamo uno!”
“Ehm…” provò a dire Hope.
Ma Hayley la ignorò, continuando “Sì, dai! Noleggiamo un film da ragazza, tipo Magic Mike. Ho già il frigo pieno di gelato e birra…”
“Mi piacerebbe davvero tanto, ma non posso.” La interruppe finalmente Summer “Io… avrei già un impegno con Louis stasera.”
“E Liam mi aspetta alle 9:00 su Skype, visto che non è potuto venire questo weekend.” Ammise Hope.
“Certo, quindi lasciate che l’unica zitella del trio rimanga da sola di venerdì sera a mangiare gelato e ruttare con una birra in mano!” Esclamò Lyn.
“Tu non sei zitella!” rise Hope, dandole una gomitata “Stai ancora insieme a Harry.”
“Forse, ma non mi sembra di avere un appuntamento con lui su Skype o… sotto le sue lenzuola.” Commentò Lyn, sospirando.
“Non è colpa mia se in tre mesi non avete mai concluso.” Replicò Summer, offesa.
“Sono una ragazza con dei sani principi.” Si difese Lyn.
“Tu? Ma sta’ zitta!” Risero le sue amiche.
“Cioè mi state dando della poco di buono?” Esclamò Lyn, fingendosi offesa.
Afferrò un cuscino alle sue spalle, colpendole entrambe “Mi sembra che qui le zoccolette siate voi!”
“Brutta stronza!” Esclamò Summer, ridendo.
“Scusala, è solo un po’ acida per la mancanza di attività sessuali.” La stuzzicò Hope, colpendola poi con un cuscino.
Summer rise, afferrandone un altro per aggiungersi a quella che, in poco tempo, divenne una vera e propria battaglia con i cuscini.
 
 
“Finalmente, cominciavo a credere che non saresti…” Summer si fermò, aprendo la porta “Tommy, che ci fai qui?”
“Ehm… ciao Summer.” Balbettò lui, alzando una mano.
“Abbiamo trovato ‘l’uomo nero’.” Comparve Louis, alle sue spalle.
Summer guardò confusa prima il suo ragazzo, poi il figlio dei vicini “Tu?”
“Mi dispiace, non volevo spaventarti.” Si scusò lui, abbassando il viso “Io volevo solo che ti accorgessi di me…”
“Perché non me l’hai detto subito?” Rise Summer.
“Perché… mi vergognavo…” Arrossì Tommy “Mi dispiace, perdonami.”
Sum sorrise, annuendo “Ti perdono, ma non farlo mai più. Né con me, né con nessun’altra. Ok?”
“Lo prometto.” Annuì il ragazzo.
“Hai imparato la lezione?” Gli chiese Louis.
Tommy annuì di nuovo “Sì, scusa ancora.”
“Non fa niente: acqua passata!” Alzò i pollici Summer “Ora va a casa, è quasi ora di cena.”
“Un’ultima cosa…” Tommy si mordicchiò il labbro, timidamente, prima di cominciare a parlare velocemente “Iovolevosolodirticheseibellissimaechecredodiamarti!”
Prima che Summer riuscisse a decifrare che cosa avesse appena detto, Tommy si avvicinò e posò le labbra sulle sue.
“Ciao!” scappò poi, rosso in viso come un peperone.
Summer rimase imbambolata, guardandolo sconvolta mentre correva via, più imbarazzato di lei.
“Ti ha baciata!?!” esclamò Louis “Davanti a me! Dico io, questi giovani non hanno più alcun rispetto!”
Summer scosse la testa, ridendo ed entrò in casa, seguita dal suo ragazzo.
“Non ci posso credere.” Commentò Sum, abbracciandolo “L’uomo nero non era altro che un adolescente in piena tempesta ormonale!”
“Beh, sai, è normale.” Ridacchiò Louis, accarezzandole i capelli “Tommy è appena entrato nella fase della vita di un ragazzo in cui scopriamo che le femmine… non hanno il pisellino.”
Summer rise, annuendo “A proposito, come hai fatto a capire che era lui?”
“L’ho trovato mentre provava a mettere un bigliettino nella tua cassetta delle lettere.” Spiegò Louis “Ci siamo fatti una bella chiacchierata prima di venire da te.”
“Beh, sono felice che non ci sia nessuno stupratore seriale o qualcosa del genere ad Holmes Chapel!” Sorrise Sum, facendosi baciare la fronte.
“Ora non dovrai più preoccuparti di nulla.” Le sorrise, prendendole il viso tra le mani “A parte ricordarti di chiudere le imposte prima di spogliarti, magari.”
“Pensi che Tommy…” Gli chiese.
Lui annuì “Me l’ha detto lui.”
Summer esibì un’espressione disgustata, facendo ridere Louis.
“E comunque, da quando sono arrivato hai baciato Tommy piuttosto che me.” Commentò “Giusto per ricordartelo…”
“Fai il geloso, Tommo?” Rise lei.
Lui ammiccò, abbassando il viso per baciarla.
“Ah, prima che mi dimentichi!” Disse Summer, prendendogli la mano per andare in cucina “Stasera…”
“E voi che ci fate qui!?!” esclamò Louis, sorpreso.
“Prepariamo la cena.” Alzò le spalle Lyn, lavando l’insalata.
“E ti roviniamo la serata.” Aggiunse Chris, mettendo le posate a tavola.
James, affianco a lui, rise, scolando la pasta “Spero che ti piaccia scotta, perché per aspettarti…”
“No, aspettate!” Lo interruppe Louis “Voi restate a cena?”
“Posso spiegarti!” Si affrettò a dire Sum, quando si voltò verso di lei “E’ che oggi Lyn ha visto Harry ed è successo un casino, quindi non me la sentivo di lasciarla sola e l’ho invitata, ma poi James ha detto che si sentiva in colpa per quello che era successo e voleva stare con lei quindi a quel punto Chris ha detto che non voleva rimanere solo visto che Camilla è in Italia a trovare i suoi e suo fratello veniva qui. E questo è tutto.”
“O- ok.” Disse Louis, grattandosi il mento “Beh, allora… mi vado a lavare le mani.”
“D’accordo. Ma non usare il bagno in camera mia!”  Lo avvertì.
“Perché?” Le chiese.
“Perché, visto che eravamo tutti quanti, mi sembrava brutto non includere anche Hope, che quindi è in camera mia, impegnata in una videochiamata su Skype con il suo ragazzo.” Spiegò Summer, sorridendo imbarazzata “Sei arrabbiato?”
Louis sorrise, scuotendo la testa e le si avvicinò, baciandola “No, tranquilla. Mi basta stare con te…”
“Oh, che carini!” commentò Chris, guardandoli come se si trovasse davanti ad un film romantico.
“…anche se c’è qualche spettatore in più.” Aggiunse Louis, ammiccando.

Ehilààà!?!


Scusate il ritardo,
piccolo problema tecnico.
Anzi, logistico,
visto che non ero a casa e non potevo aggiornare!

Comunque, eccoci qui!
Ecco qui i nostri protagonisti.
Quanti di voi avevano capito che alla fine Summer avrebbe scelto Louis?

Fatemi sapere cosa ne pensate!

 

PS: non so quando potrò aggiornare di nuovo,
con le vacanze e tutto il resto...
Spero presto!

Il prossimo capitolo, forse l'avrete già capito,
parla di Hayley e Harry!

Aggiorno a 5 recensioni!
Un bacio. <3

 


Summer <3

  
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