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Autore: xitsasimpleplan    09/07/2013    2 recensioni
"- Visto che sarà l'ultimo giorno in cui potremo stare insieme senza nasconderci, voglio che sia memorabile! Giovedì saremo solo io e te, promesso.- rispose il castano.
Il riccio si aprì in un sorriso, un sorriso mozzafiato che dedicava solo a Louis, e quest'ultimo ne era veramente onorato; sì, onorato di essere amato dalla persona più fantastica esistente al mondo. Louis amava Harry come non aveva mai amato nessuno, lui dipendeva in tutto e per tutto da Harry, come d'altronde il riccio dipendeva da Louis.
- Promesso- ripetè Harry, come per saldarlo bene nella sua mente."
[Larry Stylinson]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU PROMISED
 


GIOVEDI', 15 OTTOBRE

- L-Louis, dove sei?- mormorò balbettando - Dove sei?- ripetè.

Le lacrime rigavano il volto del ragazzo, un volto in cui l'unica emozione leggibile era il dolore: un dolore puro, del tipo che ti lacera dentro, che è straziante e che mai svanirà.

Le mani di Harry erano strette intorno a una foto: entrambi sorridevano; Lou abbracciava Harry da dietro, su quel motorino che avevano noleggiato a Milano. Troppi erano i ricordi che incominciavano ad affollare la mente del riccio; ormai non riusciva più a tenerli lontano, lo laceravano da dentro e lui non poteva farci niente.

Lasciò la foto sul tavolo della cucina, per poi lasciarsi andare a un pianto senza freni: continuava a urlare 'Louis', mentre i ricordi dell'ultimo giorno passato insieme si facevano più nitidi nella sua mente.

MARTEDI', 13 OTTOBRE

- Hey, Harry!- esclamò il castano appena vide il riccio dirigersi verso l'entrata del bar dove si erano dati appuntamento.

- Lou!- esclamò a sua volta Harry, avvicinandosi al suo ragazzo per chinarsi a baciarlo.

- Odio il fatto che tu sia più alto di me- disse Louis quando i due si staccarono - Che cazzo, sono più grande di te! Sono io quello che dovrebbe venire ad abbracciarti da dietro e poi appogiare la testa sulla tua spalla...-

- Ma come siamo dolci oggi- replicò ridendo il riccio - E poi, Lou, tu ci stai dietro di me... a letto - continuò maliziosamente.

- Hazza!- esclamò il castano in tono da rimprovero, per poi alzarsi sulle punte per arrivare ad appoggiare le proprie labbra su quelle del riccio - Ti amo - sussurrò, ancora sulle labbra di Harry.

- Anch'io, Louis- rispose prima di prendere la mano del suo ragazzo e accompagnarlo verso l'entrata del bar.

* * *

La cameriera posò le due tazze di caffè che avevano ordinato sul tavolo dove si erano seduti.

- Ecco a voi- disse la ragazza - Vi lascio un menù, in caso vogliate ordinare qualcos'altro-

La cameriera appoggiò il menù di fianco ai caffè, e con un sorriso se ne tornò dietro il bancone del bar.

- Domani dobbiamo andare a fare le ultime interviste e venerdì partiamo per il tour; quindi, giovedì che facciamo?- chiese Harry sorseggiando il caffè.

- Visto che sarà l'ultimo giorno in cui potremo stare insieme senza nasconderci, voglio che sia memorabile! Giovedì saremo solo io e te, promesso.- rispose il castano.

Il riccio si aprì in un sorriso, un sorriso mozzafiato che dedicava solo a Louis, e quest'ultimo ne era veramente onorato; sì, onorato di essere amato dalla persona più fantastica esistente al mondo. Louis amava Harry come non aveva mai amato nessuno, lui dipendeva in tutto e per tutto da Harry, come d'altronde il riccio dipendeva da Louis.

- Promesso- ripetè Harry, come per saldarlo bene nella sua mente.

MERCOLEDI', 14 OTTOBRE

Harry si stava dirigendo verso l'entrata della radio dove da lì a pochi minuti avrebbero fatto la prima intervista della giornata.Essendo ottobre inoltrato ormai il freddo incominciava a farsi sentire, quindi affrettò il passo ed entrò nella sala d'ingresso della radio. I ragazzi erano già tutti lì, tranne Louis. I manager continuavano a guardare orologio e cellulare.

- Che succede? Come mai Lou non è ancora arrivato?- chiese il riccio.

- Ho sentito Louis stamattina presto, mi aveva detto di avvisare tutti che sarebbe arrivato un po' in ritardo perchè la sua macchina aveva un guasto, ma nient'altro- mi rispose Niall.

- Oh- replicò soltanto il riccio.

Prese il cellulare e guardò se ci fossero dei messaggi da leggere: uno da parte di Lou:

"Hey Haz, c'è un guasto all'auto. Arrivo un po' in ritardo. Ti amo."

Stava per rispondere al messaggio, quando la foto di Louis che avvisava una sua chiamata apparve sullo schermo.

- Hey Lou, dove sei?- chiese Harry rispondendo al telefono.

- Ehm, mi scusi, non sono Louis. Mi chiamo David. Sono qui con il suo amico: ha avuto un incidente- rispose lo sconosciuto al telefono.

- COSA!?- urlò il riccio.

I presenti nella sala d'ingresso della radio si voltarono tutti verso di Harry con il volto accigliato.

- L'ambulanza l'ha portato al Madison Hospital- continuò David.

- O-Okay. Arriviamo subito, grazie per avermi chimato- e così dicendo chiuse la chiamata.

- L-Louis ha avuto un incidente. L'ambulanza l'ha portato al Madison Hospital- annunciò Harry prima di crollare in lacrime.

* * *

Arrivati all'ospedale le infermiere indicarono loro la stanza dove stavano operando Louis.

Un medico uscì dalla sala operatoria proprio mentre i quattro ragazzi, con i manager al seguito, arrivarono.

- E' qui che stanno operando Louis Tomlinson?- chiese Liam al dottore.

Quest'ultimo annuì. - Si, ma non ci sperate troppo. Il ragazzo ha perso molto sangue e nell'impatto con l'altra auto, alcune costole sibsono incrinate e una si è spezzata, bucandogli un polmone. Non so se riusciremo a tenerlo in vita.- disse mortificato il dottore.

Harry, al sentire quelle parole, cadde in ginocchio, lasciando che le lacrime scendessero lungo il suo viso. I ragazzi gli furono subito accanto, abbracciandolo, cercando di confortarlo meglio che potevano.

- Un miracolo, ecco cosa ci vorrebbe- mormorò Zayn.

Anche i manager erano sbiancati in volto, increduli: ciò che avevano appena udito non poteva essere vero.

* * *

Inutile dire che il miracolo, tanto sperato da tutte quelle persone nella sala d'attesa del Madison Hospital, non avvenne.

Alle 10:32 del 14 giugno, il corpo di Louis Tomlinson giaceva inerme su un lettino d'opedale. Il petto non si alzava nè si abbassava, non c'era più respiro; il cuore che tanto aveva amato Harry Styles, non batteva più; tutto in Louis Tomlinson era morto.

GIOVEDI', 15 OTTOBRE

- A-Avevi promesso!- urlò Harry, portandosi le mani nei capelli - Avevi promesso che oggi saremmo stati solo io e te! Cazzo, Louis! Avevi promesso! Avevi promesso!-

Attraverso la voce del riccio di poteva intuire tutto il dolore che stava provando in quel momento.

Harry si accasciò a terra, con le mani ancora nei capelli, urlando con tutto il fiato che aveva in gola, urlando a più non posso il nome del ragazzo che amava e che sempre avrebbe amato.

- LOUIS!-

Prese il vaso e lo lanciò contro il muro con tutta la forza che aveva in corpo.

- LOUIS!-

Prese i cuscini del divano e li lanciò uno ad uno contro la finestra, ma questa non si rompeva.

- LOUIS! PERCHE' TE NE SEI ANDATO!? PERCHE'!?-

Questa volta ci si scagliò lui stesso contro contro la finestra; si ritrovò nel balcone di casa sua, circondato da pezzi di vetro e con tagli ovunque che sanguinavano. Per un attimo il pianto si fermò, ma, pochi secondi dopo, un urlo squarciò il silenzio di quelle case alla periferia di Londra.

- L-Louis...- disse Harry singhiozzando - Avevi detto che oggi saremmo stati solo io e te, che saremmo stati insieme, me lo avevi promesso. E allora perchè te ne sei andato?- continuò il riccio, disteso su quel tappeto di vetri a guardare la luna con le lacrime agli occhi - Io ho bisogno di te Louis, ne ho un disperato bisogno. Come potrò andare avanti senza di te? Non sentirò più le tue dita che mi accarezzando le guance, non sentirò mi più le tue labbra sulle mie, non farò mai più l'amore con te... Non ti avrò mai più accanto...-

Un altro urlo, e poi il pianto riprese.

- Avevi promesso, Lou. Avevi promesso...- 

   
 
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