10/07/2013
0 recensioniTitolo: Corri Peter, corri.
Personaggi principali:Peter Minus
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: verde
Introduzione:Peter ha appena simulato la sua morte e sta scappando. Scappando da persone che potrebbero riconoscerlo, scappando da Sirius, da Remus. Corre Peter, corre per scappare da tutto quello che lo spaventa, da quello che gli farà male, corre per mettersi al sicuro.
Per poi rendersi conto, alla fine, che l’unica cosa che davvero lo incita a scappare se la porterà dietro per sempre.
Prompt: Dolore
Note dell'autore (non obbligatoria):Allora, appena ho visto il prompt mi è venuto in mente questo. Si tratta di un dolore che all’inizio sembra fisico ma poi ci si rende conto che “il male” vien da dentro.
Le frasi in corsivo sono da interpretare come dei pensieri che Peter rivolge a sé stesso per incitarsi a correre, ad agire, a fuggire. Forse non è un granché, io stessa mi rendo conto che potrei lavorarci di più ma al momento proprio non saprei come cambiarla.
Corri, Peter, corri.
Non fai altro che ripeterlo nella tua mente.
Devi allontanarti dal luogo dell’esplosione, allontanarti da Sirius che proverà a cercarti, da Remus che deve crederti morto.
Corri, Peter, corri.
Almeno, pensi, non devi scappare anche da James.
Lui, ne sei certo, non potrà mai venire a cercarti.
Non fermarti, Peter, corri più veloce.
Ma ti sembra di essere sempre più lento, ogni minuto sembra durare ore.
Ogni attimo fa male.
Corri, Peter, non pensare alla ferita.
Ti ripeti che il dolore viene dalla zampa, dal dito che tu stesso hai tagliato.
Il dolore viene da fuori e ti consoli sapendo che appena potrai usare la magia lo fermerai.
Corri, Peter, corri ancora.
Corri perché appena sarai al sicuro potrai guarirti e tutto finirà.
Sparirà la paura di essere scoperto, sparirà l’odore di fogna, sparirà finalmente il dolore.
Ne sei convinto, Peter, quindi, corri.
Finalmente una luce.
È notte, non ti eri reso conto di aver corso tanto a lungo.
C’è una casa a pochi metri da te ma non te ne preoccupi, sei sicuro che nessuno potrebbe vederti.
Guarisci, Peter, riposa.
Finalmente torni umano, di nuovo su due piedi.
Non sei mai stato bravo con gl’incantesimi ma stasera la fortuna sembra essere dalla tua parte, riesci a curare la ferita.
Sarai sempre senza un dito ma almeno non fa male.
Perché soffri allora?
Già, la mano non sanguina, i muscoli non bruciano più per lo sforzo, ma il dolore è sempre lì, fortissimo.
Sei ferito, Peter?
Guardi ogni parte del tuo corpo, ti accarezzi il petto perché ti sembra che il dolore provenga da lì, ma non c'è nulla.
Non c'è sangue, non c'è graffio, solo un po' di vuoto.
Hai capito, Peter?
Hai capito adesso che il dolore viene da dentro: non sei ferito, non sei malato, sei solo.
Hai capito che ormai non ci sarà più nessuno per te.
Fa male, vero?
Stringi forte le dita contro il palmo, tanto forte da sanguinare.
Ne sei felice almeno quello non ti fa pensare ad altro, all'altro male.
Agisci, Peter.
Torni topo e pensi di dirigerti verso quella casa e trovarvi rifugio. Da topo ti sembra che il vuoto dentro sia minore, come quando correndo non sentivi altro che bruciore ai muscoli e alla ferita.
E allora corri, Peter, corri di nuovo.
Prova a fuggire dal dolore ma il vuoto, Peter, il vuoto te lo porterai dentro per sempre.