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Autore: EvilKisses500    22/01/2008    0 recensioni
Scritto da tre pazze.... Raccolte di sogni e di speranze e chi lo sa mai in un futuro potrebbero diventare una certezza !!! I protagonisti in alcuni casi mantengono il vero nome mentre nella maggior parte cambia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Se tutto è possibile lo decidi te 3

(Alicia)

Alicia si sveglia, alzandosi contro voglia, indossa le ciabatte lasciate accanto al letto. Si avvia verso la cucina stropicciandosi gli occhi. Apre lentamente la porta. Sul tavolo una tazza di caffè ancora fumante, e davanti a essa Samuele seduto comodamente su una delle sedie.

< Si e te?> Appoggiandosi contro la sedia.

< Ti ho sognata quindi benissimo>

< Sei da diabete a volte lo sai vero?>

< Si ma mi piace esserlo ogni tanto>

Beve lentamente il caffè continuando a parlare con lui. Appoggia la tazza ormai vuota sul lavabo della cucina e ritorna lentamente in camera sua.

Lui intanto è appoggiato contro lo stipite della porta, che la guarda. Seguendo ogni suo gesto. Alicia finisce di prepararsi, prende la sua pochette e passa davanti a lui, sfiorandolo con la mano.

Mette con cura il suo solito e immancabile ombretto nero, indossa il suo cappotto e la sua tracolla nera.

Samuele è appoggiato contro la porta, bloccando l’uscita.

< Come facciamo a scuola Samu?>

< Non lo so, ma di una cosa sono sicuro… Non voglio fingere>

< Nemmeno io ma Kate, insomma….>

< Ci penso io a lei, desso andiamo o facciamo ritardo. Ma prima…>

Le passa un braccio intorno alla vita, attirandola contro di se. Le sfiora la punta del naso con la sua prima di baciarla.

< Andiamo che già mi è passata la voglia di andare>

Seconda ora, storia dell’arte. Alicia pensa a tutto tranne che all’arte egizia. Disegna distrattamente, poche linee che compongono sempre il solito volto. Il Suo volto. Le uniche parole che è riuscita a sentire sono “ Regina Nefertiti” e poco di più.

La professoressa una donna sulla cinquantina, con i capelli mori raccolti in una piccola coda, continua a parlare ma a lei non arriva nulla, o meglio non ascolta. Si limita a fissarla, anche solo per dare l’impressione di seguire. Prende dalla sua borsa il diario. Lo aveva ricoperto lei stessa qualche anno prima, finta pelle nera decorato con dei nastri di raso rosso. Assomiglia a uno di quei libri esoterici, ma a lei piace proprio per quello. Lo apre all’ultima pagina.

Scrive, scrive tutto quello che le è successo, parola dopo parola, sorridendo a volte di quello che le passava per la mente.

“ Caro diario

Non ci crederai mai, anzi anche io stento a crederci.

Mi sembra ancora un sogno se ci ripenso. Ma è la verità. Bè forse ti stai chiedendo come mai tutta questa improvvisa gioia…. Bè ora te lo dico…

Oggi mi ha detto che la lascerà, ma la cosa che più mi rende elettrizzante è che lo fa per ME.

Io che credevo di vivere per sempre un amore non corrisposto, ieri invece è successo l’imprevedibile. L’impossibile…

Abbiamo iniziato come sempre scherzando, poi ci siamo ritrovati sin troppo vicini. È stato lui a baciarmi per primo, al che non ho capito più nulla. Ci siamo fatti trasportare da non so cosa….

Non so dove ho trovato il coraggio ma sono riuscita a sbottonargli la camicia. Alla fine siamo rimasti così… senza nulla. Ma ti chiederai… è stato tutto così semplice? Ma certo che no. Perché è arrivata all’improvviso Kate, e per fortuna non ci ha visti. Mi sono nascosta in bagno. Hanno parlato per un po’, ma non sono riuscita a capire nulla di quel che si sono detti. Quindi siccome avevo pensato che tutto sarebbe finito lì, e ho perso tutte le speranze, mi sono fatta una doccia. Sono stata circa dieci minuti sotto il getto dell’acqua calda. Poi è tornato, mi ha abbracciata da dietro, sentivo le sue braccia che mi cullavano mentre restava appoggiata contro il suo petto. Abbiamo fatto l’amore non so ancora per quanto tempo, però è stato dolcissimo, delicato, insomma proprio come me lo sono sempre immaginata.

Bè oggi a casa ti racconterò tutto meglio, ma adesso scusa vado che l’ora della Nefertiti è finita

Baci

Aly”

Raccoglie velocemente le sue cose ed esce dall’aula diretto verso la classe di letteratura inglese. Si siede come sempre nel suo banco, l’ultimo in fondo alla stanza. Anche adesso è distratta, ma da tutt’altro. È appena passato davanti all’aula, e come sempre le cattura lo sguardo. Resta un po’ incantata, fissando il vetro che le ha permesso di vederlo. Il telefono che ha nella tasca le vibra, è un messaggio…

“ Vieni fuori ti aspetto”

Chiede il permesso per uscire, e cerca di raggiungerlo il prima possibile. Si guarda attorno catturando alcuni particolari di quel grande corridoio.

Lo vede, ed è sicuramente lui.

< Dimmi>

< Oggi Kate non c’è, siamo liberi almeno un po’>

< Ma oggi allora?>

< So a che alludi ma ti devi fidare di me>

< Ok comunque io ora devo tornare di là> La trattiene per un braccio, attirandola contro di se.

< Ma non hai una lezione?>

< Saltata>

Le posa un bacio sulle labbra, casto e semplice…

La mattina era passata davvero velocemente e adesso è nella sua stanza. Ha indosso il suo pigiama rosso. Sdraiata sul letto stringe al petto una maglia. La sua maglietta nera del giorno prima. Adesso profumava di lui, del suo odore. Di quella fragranza che adora e che ha sempre adorato. Chiude gli occhi e rivive con la fantasia la loro pazzia. Le sembra di sentire ancora le sue mani percorrerla. Il sapore delle sue labbra.

Samuele è sul divano sta aspettando Kate, e pensa, pensa a come potergli dire quello che lui stesso ha ammesso da poco a se stesso. Dirle che quel loro non c’è più, che da adesso sarà solamente un io e te… e nulla di più. Bussano alla porta e contro voglia si appresta ad aprire. Sa già chi è e questo non lo aiuta. Kate adesso è davanti a lui.

< Entra ho messo un dvd>

< Ah ok>

Kate abbandona la sua giacchetta sulla poltrona.. Samuele è già seduto e sulle gambe tiene una ciotola con dei pop-corn. Nessuno dei due dice nulla. Solo i rumori del film rendono quella stanza un po’ più viva. Il film scorre, ma per loro è come fissare il vuoto. È Kate a prendere l’iniziativa, si siede sulle sue gambe.

< Dai Kate voglio vedere il film>

Si sfila la maglietta, levandosela.

< Ti va ancora di vedere il film?>

< E’ una scena fondamentale questa, dai> Continuando a mangiare pop-corn.

< Non ti è mai piaciuto questo film>

Inizia a baciargli il collo me tre con le mani gioca con una cicca dei suoi capelli, gli mordicchia il lobo dell’orecchio. Preso alla sprovvista le da una leggera spinta. Kate cade accanto a lui sul divano.

Gli occhi le si velano di lacrime

< Mi spighi che hai, cosa non va in me?>

< Non sei te sono io, non sono perfetto anzi ho trigliardi di difetti>

< Ti amo anche per questo>

< Volevo evitarti la parte, ma siccome visto che ci sono è meglio che ti racconti tutta la verità. Ho conosciuto una ragazza, cioè la conoscevo già…>

< Sei uno stronzo, anzi lo siete entrambi e non dire che non è così, fottetevi>

Le lacrime le escono con rabbia dagli occhi bagnandole il volto. Facendole calare il trucco sugli zigomi , raccoglie velocemente le sue cose ed esce.

Si sdraia sul divano, prendendo come meccanicamente il cibo per portarlo alla bocca. Il senso di colpa ormai lo sta rendendo il suo prigioniero. Qualche goccia gli percorre le guance, rigandogli le labbra. Si alza da lì. Trascina i piedi sul gelido pavimento sino ad arrivare nella camera di Alicia. La guarda, sta dormendo abbracciata a una t-shirt. Si appoggia sul letto, trattenendo i singhiozzi.

Si sveglia, e lo vede in lacrime davanti a lei, con le mani appoggiate sugli occhi. Gli si avvicina abbracciandolo, ma non gli dice nulla, deve solo capire che lei ci sarà sempre.

< Ce l’ho fatta visto? Ho mantenuto la promessa>

< Nessuno ha mai fatto nulla di simile per me>

< Nessuno ti ha mai amata come ti amo io>

Scusate il capitolo, so che fa letteralmente schifo…. Spero solo che recensiate… A presto kissoni

  
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