LA SCELTA DEL VIAGGIO (CH2)
 
Era partito, apparentemente senza rimpianti, ma anche lui sapeva che quella tecnica gli avrebbe tolto tutte le emozioni, fino a renderlo incapace di distinguere il bene dal male, ma, per continuare a vivere, gli sembrava un prezzo ragionevole.
Prima di partire scelse di andare un’ultima volta da Teuchi, il quale effettivamente lo trovò piuttosto strano, ma smise di farci caso quando Naruto disse: << Ah quanto adoro il tuo ramen!>> (e ormai aveva già divorato quattro porzioni di ramen con maiale).
<< Si vede, Naruto! Ma, perché hai una sacca da viaggio? Parti per una missione? >>.
 A quella frase  Naruto decise di lasciare perdere il suo ramen e scappare, lasciando però il conto sul balcone, e una grossa ciotola di ramen intatta.
Prima di partire fece un’ultima cosa: lasciò un messaggio di scuse per Sakura, il maestro Kakashi e Sasuke, nel quale faceva capire che sarebbe andato nel paese del fulmine, dopo averlo fatto si mise a decidere il paese per il quale sarebbe partito, escluso il paese del fulmine, rimanevano il paese della terra, delle cascate, della pioggia, del vento, dell’acqua e dell’erba, dalla lista tolse il paese delle cascate, quello della pioggia e quello dell’erba, perché erano troppo piccoli, e quello dell’acqua, perché non voleva dover scappare per mare. Rimanevano terra e vento, un po’ per capriccio ( il vento era il suo elemento del chakra), un po’ per la direzione opposta al paese del fulmine, decise di partire per il paese del vento, e nel giro di un paio d’ore si era lasciato alle spalle il villaggio della foglia, sapeva bene che tutto ciò significava diventare un traditore, perciò si sfregiò il coprifronte, e lo infilò nella tasca della giubba, per avere meno possibilità di essere riconosciuto.
 
 
SPAZIO AUTORE
Mi scuso con tutti coloro che hanno recensionato e ai quali non sono riuscito a rispondere, fatemi sapere cosa ne pensate, al prossimo capitolo!