Questa la dedico prima di tutto a Hamleys e al suo amore per il video di questa canzone.
(Grazie per avermi sopportato per TUTTA la settimana! *hug*)
E
poi, ovviamente, a Re.Voltage che nonostante sia scomparsa per una
settimana si becca due dediche senza muovere un dito. ( Non te lo meriti
v.v *hug the same* )
Già
che mi sento in vena di dediche farò ciò che non ho mai fatto e la
dedico alla vera Taylor Swift (quella che mi sforzo di descrivere e
rappresentare in queste storie).
Forse
è stupido ma è con questa canzone che mi ha conquistato quindi mi sento
obbligata a dedicargliela..anche se non la leggerà mai :) (Ham e Re.
state ferme perchè se fate stupidate su Twitter vi sgamo. I see you.)
Tanto sole, cuore, amore e TED a tutti!
Starlight
Just maybe You Belong With Me
This is the song I wrote about a guy
who liked the girl who was cooler than me.
«Ma stavo scherzando!»,
la voce di Drew arriva dalla finestra aperta della casa di fronte e mi
distrae per forse la terza volta quella sera dagli esercizi di
matematica sui limiti.
E'
un tipico martedì sera, alzo lo sguardo dal libro e vedo il mio vicino
di casa agitarsi e gesticolare animatamente al telefono - ci potrei
scommettere - con la sua fidanzata che, come ogni altra volta, sta dando
di matto per qualche battuta ironica che Drew ha fatto e che lei
stupidamente non ha capito, come sempre.
Per quanto ci provi non riuscirà mai a capire il suo umorismo come me.
Quando
lo vedo riagganciare il telefono sbuffando, afferro un foglio e con un
pennarello nero scrivo "Tutto ok?" e lo giro verso la tua finestra. Drew
sorride, prende un blocco da disegno e con un pennarello blu mi
risponde "Stanco di litigare" e uno sguardo scocciato compare sul suo
volto come a enfatizzare la scritta appena fatta. "Mi spiace", scrivo su
un altro foglio e aggiungo una faccina triste.
Mi
spiace sinceramente che stia sempre a litigare con una ragazza che non
lo tratta bene come potrei fare io. Lui, dopo aver letto il mio ultimo
messaggio, alza le spalle con fare rassegnato, come se non ci potesse
fare niente, quando invece potrebbe togliersi il problema anche subito:
potrebbe chiamarla, dirle che non la sopporta più, che non c'è motivo di
litigare così ogni dannata sera, che preferirebbe stare con me..no, va
bene questo è soltanto un mio desiderio, non so se lui lo pensa, anzi,
non lo credo proprio, ed è quasi un anno ormai che vorrei dirgli cosa
provo per lui - da quando si è messo con quella, praticamente.
Presa
da un coraggio che non so bene dove ho trovato, scrivo velocemente col
pennarello "Ti amo" e faccio per farglielo vedere alla finestra, ma lui
ha già tirato le tende, così sospiro e mostro ugualmente la mia scritta
alle tende della finestra di Drew che, forse come farebbe lui stesso,
non sembrano molto colpite dalla mia dichiarazione.
Dopotutto, perché dovrebbe stare con me? Lei è molto più bella, lei è più popolare.
Lei
indossa delle minigonne sexy, io delle sneaker, lei è capitano delle
cheerleader, io faccio parte della banda e suono uno sfigatissimo
clarinetto, lei ha lui tra le braccia, mentre io sogno il giorno in cui
si sveglierà e capirà che quello che cerca è sempre stato qui.
Mi
alzo dal letto e metto via i libri, alzo la musica - un genere di
musica che a lei non piace di sicuro - e comincio a provare tutti i
vestiti che ho nell'armadio ballando e cercando un outfit che mi faccia
sembrare meno sfigata e meno nerd di quello che sono, solo per
impressionare Drew.
Provo
look da hippie, da punk, da scolaretta..ma perché dovrei fingere di
essere una che non sono? Soprattutto con lui che mi conosce da sempre?
Posso mettermi tutte le minigonne del mondo per fare colpo su di lui, ma
entrambi sappiamo che poi tornerò comunque alle mie vecchie All Star,
alla maglietta con la tavola periodica sul petto, a questi stupidi ricci
voluminosi che non ne vogliono saperne di essere stirati e, a coprire
il tutto, i miei fantastici occhiali da vista con la montatura grande.
Ritorno
al mio pigiama e, presa dalla canzone dello stereo, mi metto a saltare e
ballare sul letto usando una spazzola come microfono e non accorgendomi
che tu, incuriosito dalla musica, hai scostato la tenda della tua
finestra per sbirciare mentre ballo come una pazza.
Il
giorno dopo sono seduta sulla panchina davanti a casa mia e sto
leggendo, credo che non farò altro questo pomeriggio. Sono completamente
presa dalle vicende del romanzo quando vedo Drew avvicinarsi e sedersi
tranquillamente accanto a me coi suoi jeans sformati e, dopo avermi
salutato, mi chiede cosa io stia leggendo prima di mettersi a
chiacchierare. Non riesco a evitare di pensare che così è come dovrebbe
essere: ridendo sulla panchina di un parco preoccupandoci solo di noi
due.
Non è tutto così semplice?
Mentre
parla dell'ultimo libro che ha letto, Drew ha quel fantastico sorriso
che potrebbe illuminare un'intera città vittima di un blackout - non lo
vedevo da tempo, forse da prima che lui e la sua ragazza litigassero
l'ultima volta. Dice che ora stai bene ed è tutto ok, ma so che potrebbe
stare molto meglio di così.
Cosa diavolo ci fa con una ragazza del genere?
Mentre
ho questo pensiero, l'ennesimo, il ragazzo mi hai preso una ciocca che
il vento mi ha fatto finire davanti agli occhiali e delicatamente la
prende e me la mette dietro le orecchie. Il mio cuore si è fermato per
tutto questo lungo istante. Quando la mia mente decide di confessargli
cosa penso sulla sua ragazza, proprio lei, vestita di tutto punto su una
macchina sportiva scoperta, si accosta al marciapiede e gli ordina di
salire, cosa che lui fa senza sbatter ciglio.
Io
alzo una mano per salutarlo, ma lo sguardo del ragazzo non è più su di
me, così rimango lì come una cretina con una mano a mezz'aria che
abbasso senza staccare gli occhi dalla nuova arrivata.
Una
volta in macchina lei afferra il ragazzo con forza da dietro la testa
con una mano e gli fa premere le labbra contro le sue, mentre con
l'altra gli accarezza i capelli. I suoi occhi non sono chiusi come
quelli di Drew, ma sono aperti e, con sguardo cattivo, mi studiano dalla
testa ai piedi.
Arrossendo
e alzando gli occhi al cielo, riprendo il mio libro e torno nel mio
mondo dove lei, ringraziando Dio, non c'è, mentre con la coda
dell'occhio vedo la ragazza sbattere letteralmente il ragazzo contro lo
schienale del sedile del copilota e ripartire con una sgommata.
Sotto al rumore della sgommata bisbiglio a me stessa "Capirà mai che non vuole stare con lei?"
La nostra squadra ha conquistato qualche altra yarda.
La
palla viene velocemente passata dalle mani della difesa a quelle di
Drew, il quaterback della squadra che corre con tutta l'energia che ha
in corpo per raggiungere la fine del campo.
Ho
il clarinetto in mano e dovrei unirmi al resto della banda per suonare
qualche inno di incoraggiamento ma non ho affatto fiato da sprecare
perchè sono in ansia per la partita.
Così
rimango lì, incantata a guardare Drew mentre schiva abilmente tutti gli
avversarsi che provano a placcarlo finchè non arrivi a fine campo,
sbatte la palla a terra e vince la partita.
La
folla dietro di me impazzisce, mentre le cheerleader gettano via i loro
pom pom e vanno ad abbracciare i giocatori della squadra.
Drew
viene preso sulle spalle dei giocatori più grossi e viene fatto volare
in aria due o tre volte mentre esulta contento con le braccia in aria.
Improvvisamente il suo sorriso si spegne e io, che fino a quel momento
sorridevo con lui, mi giro spontaneamente nella direzione in cui sta
guardando per vedere...oh, per vedere la ragazza di Drew che sta
abbracciando in un modo forse troppo affettuoso un compagno di squadra.
Drew
si avvicina alla ragazza, discutono per qualche momento finchè lei lo
zittisce con una rispostaccia. Non sento cosa si dicono – sono troppo
distante – ma dallo sguardo di Drew capisco che non è affatto contento.
Involontariamente
scuoto la testa con aria di disapprovazione per l'ennesima volta e per
l'ennesima volta penso che dovrebbe lasciare quella ragazza.
E'
la sera del ballo, ma riesco a convincermi che la fisica è più
importante e più bella di vedere lui ballare tra le braccia di quella
ragazza.
Non avrei comunque trovato qualcuno con cui andarci.
Guardo di sfuggita alla finestra di Drew e mi accorgo che mi sta guardando.
E'
molto elegante con i capelli biondi pettinati e il suo solito ciuffo
che gli ricade sugli occhi azzurri, una camicia bianca sotto il gilet
nero e un papillon a completare il tutto.
Penso di non averlo mai visto così bello.
Quando si accorge di avere la mia attenzione prende in mano il suo blocco da disegno e io il mio.
“Ci
sei questa sera?”, dice il sul foglio che regge in mano con uno sguardo
speranzoso sugli occhi. “No, studio”, scrivo velocemente e gli
sorrido.
Lui
sospira di dispiacere – si vede - “Speravo venissi”, scrive, sorridendo
tristemente prima di prendere la giacca nera e mettersela sulle spalle
uscendo dalla sua camera.
Posso morire per favore?
Spostando
i vari libri di esercizi che ho sparsi sul letto ritrovo il foglio su
cui avevo scritto “Ti amo” In quel momento mi ricordo quando una notte
Drew era venuto da me perchè non riusciva a dormire dopo aver litigato
per l'ennesima volta con lei e io lo avevo abbracciato affettuosamente
lasciandolo sfogare e poi gli avevo raccontato delle storielle stupide
che mi ero inventata per farlo ridere perchè sapevo che se no ti sarebbe
messo a piangere davanti a me e io non volevo.
Avevamo
ascoltato le nostre canzoni preferite e, dopo aver parlato a lungo di
lei, mi aveva confessato tutti i tuoi sogni e mi ero ritrovata a pensare
che mi sarebbe piaciuto aiutarlo a realizzarli.
In quel momento pensavo di sapere dove lui appartenesse.
Pensavo, ma forse mi sbagliavo, che appartenesse a me.
Rivedo il suo sorriso triste dopo aver letto che io non sarei venuta questa sera e mi alzo dal letto.
E penso “Forse non mi sbagliavo?”
Entro nervosamente nella palestra della scuola.
Mi sono messa un mio vestito bianco, le lenti a contatto e mi sono stirata i capelli.
Cerco
di non attirare troppo l'attenzione ma forse mi sono messa troppo in
tiro perchè diversi ragazzi si girano a guardarmi.
Vedo
Drew che chiacchiera tranquillamente con un suo amico e quando mi vede
si volta verso di me a bocca aperta e rimane fermo a guardarmi.
Sorride
imbarazzato e fa per avvicinarsi a me quando la sua ragazza arriva
dietro di lui e prendendolo per un braccio lo attira a sé per baciarlo,
ma lui si scansa e libera il suo braccio dirigendosi più velocemente
verso di me.
In piedi uno davanti all'altro non diciamo una parola.
Vedo
dietro di lui la ragazza a bocca aperta scandalizzata, per una volta,
da com'è stata maltrattata da Drew prima di girare i tacchi e andarsene
indignata.
Spiego il foglio in cui avevo scritto che lo amo e lascio che lui legga cosa c'è scritto.
Lui legge e dalla tasca interna della giacca estrae un foglio ripiegato che apre.
In stampatello, con un pennarello blu, c'è scritto“Ti amo”.
Commossa sorrido e lo guardo negli occhi finchè non sono vicini ai miei e mi bacia con delicatezza dopo che l'ho informato «Tu appartieni a me».