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Autore: RevolutionVoltage    10/07/2013    0 recensioni
Dalla storia: Ed accese la luce e fece qualche passo per la camera senza accorgersi della situazione ridicola di cui stavo prendendo parte. Sotto il letto c'erano due ragazzi, uno che riconobbi come Harry dai ricci, completamente nudo e l'altro che, almeno, indossava i boxer. Il secondo mi stava fissando facendomi segno con il dito di fare silenzio. Andiamo sono un gatto! Come avrei fatto a dirlo a qualcuno?! Resta il fatto che ero talmente colpita dai suoi occhi azzurri che non mi accorsi che Ed era uscito dalla camera, chiudendo la porta e lasciandomi, di nuovo dove non volevo stare.
Attenzione: Larry e leggerissimo Voyeur!
Di: Hamleys
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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grend hotel
Ciao, quì Hamleys.
Spero abbiate letto e apprezzato la nostra serie Haylor Queste qua anche perché questa storia è una sorta di continuazione.
Starlight mi ha implorato di scriverla così in qualche giorno l'ho accontentata.
Ora magari qualcuno si chiede perché ho detto qualche giorno anche se dalla data di pubblicazioni sono passati circa due mesi. Beh perché me ne sono dimenticata e l'ho lasciata ad ammuffire in una cartella del pc :(

*Guardate questo micino, non è l'amore? Per chi non lo sappia è una foto di Meredith, il gatto di Taylor Swift, da piccina :')*

Love ya, e fateci sapere anche cosa ne pensate della serie sopralinkata (?) perché ci teniamo particolarmente :)
<3
 

 
 

 -Meredith al Grand Hotel-
 
 
Non vedevo che la mia gabbietta da 7 estenuanti ore. Avevo mangiato tutto ciò che avevo a disposizione nella prima ora, avevo sonnecchiato un po' finche il mio compagno di viaggio non aveva iniziato ad abbaiare e adesso mi annoiavo a morte. Ma quando arrivavamo a Londra? E poi che cosa ci andavo a fare IO a Londra? Taylor doveva partecipare a una premiazione e poi sarebbe tornata a casa in pochi giorni, che bisogno c'era di portare anche me? Ma ormai ero sull'aereo, tanto valeva divertirsi.

Almeno la camera dell'hotel era bella grande e il letto più che comodo e dopo quel viaggio assurdo dormire mi serviva assolutamente, infatti fu la prima cosa che feci.

Mi svegliai solo ed esclusivamente per la tremenda fame, Taylor non era più in camera ma aveva pensato a me preparandomi una ciotola di filetto. Mi sembrò più buono del filetto che avevamo in America, probabilmente il merito andava solo alla fame accecante che avevo.

Taylor entrò in camera seguita da 4 donne che non riconobbi, e per prevenire ogni male mi nascosi sotto il letto. Le donne urlavano parecchio, di capelli, trucchi, vestiti scarpe e altre cose che non servivano alla mia Tay per essere bellissima. Dopo 10 minuti che sopportavo quelle inutilissime chiacchiere Ed entrò lasciando la porta spalancata al corridoio che mi sembrava molto più tranquillo di quell'inferno di pettegolezzi. Taylor si rivolse a Ed "Ho bisogno di parlare con Harry della mia esibizione, hai ragione: prenderlo in giro davanti a tutto il mondo perché ci siamo lasciati potrebbe farlo sembrare un po' più vero. Ma non voglio che ci rimanga male sul serio, quindi lo voglio avvisare." e Ed con un sorriso rispose: "Tranquilla Tay, vado a cercarlo e te lo porto, così i tuoi sensi di colpa si placheranno. Comunque devi ammettere che ho delle idee geniali." "Certo Ed, e io amo la tua modestia come sempre." concluse lei. Io intanto mi ero affacciata alla porta solo per respirare un po' di tranquillità ma senza accorgersi di me Ed uscì chiudendo la porta dietro di se e io mi ritrovai chiusa fuori, in un luogo totalmente sconosciuto. Grattai la porta, miagolai, ma all'interno della stanza il baccano era tale che nessuno si accorse di me o della mia assenza. Tre ragazzi, di cui due si tenevano per mano e uno esaltava le qualità del servizio in camera, troppo alti per i miei gusti stavano camminando nella mia direzione, così me la diedi a gambe dalla parte opposta, strada che poi aveva preso Ed. Riconobbi il suo ciuffo rosso dopo un paio di svolte in quel labirinto di corridoi, bussava rumorosamente a una porta chiamando Harry a gran voce. Mi avvicinai a lui decisa che non l'avrei perso una seconda volta, dal momento in cui era l'unica persona che avrebbe potuto riportarmi in salvo da Taylor. Dopo aver colpito la porta senza nessuna risposta per 2 minuti buoni si accorse che la porta non era chiusa a chiave e disse: "So che sei li dentro, e non m'importa quello che stai facendo io entro." Così facendo entrò, e io dietro di lui. La stanza era completamente buia, nonostante fosse pomeriggio alle finestre era stato impedito di far passare anche un solo spiraglio di luce. C'era un odore strano nell'aria, di sudore, colpa delle finestre serrate. Ed accese la luce e fece qualche passo per la camera senza accorgersi della situazione ridicola di cui stavo prendendo parte. Sotto il letto c'erano due ragazzi, uno che riconobbi come Harry dai ricci, completamente nudo e l'altro che, almeno, indossava i boxer. Il secondo mi stava fissando facendomi segno con il dito di fare silenzio. Andiamo sono un gatto! Come avrei fatto a dirlo a qualcuno?! Resta il fatto che ero talmente colpita dai suoi occhi azzurri che non mi accorsi che Ed era uscito dalla camera, chiudendo la porta e lasciandomi, di nuovo dove non volevo stare. I due uscirono dal loro nascondiglio ridendo di gusto. Poi Harry, ancora nudo si avvicinò. Mi girai per non guardarlo e l'altro gli disse contorcendosi dalle risate: "Harry, amore, vestiti o mi traumatizzi anche un gatto innocente." "Lou.." prese a dire il riccio "E' un gatto, cosa vuoi che capisca? Ma va bene, solo perché credo di sapere chi sia la proprietaria." Dopo aver sentito il rumore di boxer e pantaloni che venivano infilati mi decisi a guardarli. Così quello era il famoso Louis, ragazzo per il quale la mia Tay aveva dovuto sopportare quel riccio, di cui, sono certa, non mi sarei mai dimenticata l'immagine del corpo nudo. Era carino Louis, più basso e meno rude di Harry, e aveva quegli occhi che non riuscivo a smettere di fissare. Si avvicinò e anche se non aveva cibo in mano mi lasciai accarezzare, strano per i miei standard. Harry andò verso delle valigie aperte in un angolo e dopo aver buttato a terra una quantità spropositata di vestiti spiegazzati andò verso il televisore con un cd in mano e lo sguardo allegro. I due si sistemarono sul letto abbracciati, mentre io me ne rimasi sul pavimento nel punto che avevo scelto senza osare avvicinarmi. Il film partì, riconobbi che era Bambi dopo le prime due scene, Taylor era fissata con quel cartone. Piangeva ogni volta, e ormai avevo smesso di preoccuparmi. Avevo provato a seguire la storia ma ogni volta lei mi stringeva e coccolava per consolarsi e questo, ovviamente, mi faceva crollare addormentata in meno di 5 minuti. Valutai le opzioni che avevo, farmi aprire la porta da quei due oppure restare li in attesa che Taylor o Ed mi ritrovassero. Harry mi aveva riconosciuta ma in questo momento era troppo occupato a leccare il petto del suo compagno per accompagnarmi da Tay. Tornare per il corridoio senza sapere la strada sarebbe potuto essere rischioso pensai mentre valutavo di restare li a guardare Bambi con quei due che tutto sommato mi sembravano molto tranquilli. Louis a un certo punto balzò dal letto e si avvicinò a me, mi prese in braccio e rimasi talmente sorpresa che non ebbi l'istinto di conficcargli le unghie nella pelle. Il suo corpo era caldissimo e mi accarezzava con una delicatezza che neanche Taylor era mai riuscita a usare. Tornò a sedersi al fianco di Harry con me in braccio e iniziarono a parlare di quanto sarebbe stato bello aver un bambino loro con il quale passare le giornate insieme, ma Harry che sembrava il meno entusiasta dei due aggiunse: "Rischieremmo di traumatizzare un bambino con le nostre urla e sai che a me non piace trattenerle." ricominciando a leccare la spalla di Louis. L'ultimo smise di accarezzarmi la testa e mi adagiò ai piedi del letto, andando a scompigliare i ricci di Harry e a sussurrargli cose nell'orecchio, non le sentii ma l'ultima cosa che vidi prima di addormentarmi con Bambi in sottofondo, furono le guance rosse di Harry e i suoi pantaloni sollevarsi leggermente. Colpi alla porta mi fecero svegliare, ero talmente rilassata che scattai con un balzo sotto il letto. Harry di nuovo nudo, andava verso la porta infilandosi dei boxer, mentre Louis - oh cielo, era nudo anche lui - era stato più veloce del riccio a rimetterseli e stava venendo a recuperarmi dal mio nascondiglio. Mi lasciai prendere in braccio e rassicurare fino a quando vidi un ciuffo rosso e Taylor sulla soglia. Miagolai e Taylor si accorse della mia presenza tra le braccia di Louis. La sorpresa la lasciò a bocca aperta e smise di parlare con Harry per accusare tutti di averle rubato il gatto per uno stupido scherzo, mi afferrò dalle braccia di Louis che dispiaciuto mi guardò mentre venivo portata via. La porta venne sbattuta dietro di lei. Senza che nessuno fece in tempo spiegare la situazione e Taylor iniziò una corsa verso la sua camera maledicendo Harry e Louis. Ed la seguì cercando di farle passare l'arrabbiatura e provando a farle credere che è stato un inconveniente. Solo quando fu arrivata in camera e mi vide sul suo letto al sicuro tirò un sospiro di sollievo e ascoltò Ed e le sue mille parole buone nei confronti di Harry e Louis, parole che io posso confermare. Taylor si calmò un po', poi guardandosi allo specchio abbattuta disse: "Dovremo richiamare la parrucchiera, guarda come sono conciati i miei capelli!" Ed la raggiunge e ridendo sdrammatizzò: "Credo che tu non ti sentirai più in colpa a prendere in giro Harry davanti a tutto il mondo, o sbaglio?" "No, per niente." rispose Taylor soddisfatta "E non provare ad avvisarlo, o ti capiterà di peggio che un intero album in cui dico al mondo di quanto tu mi abbia tradito."

Così adesso, sul taxi che ci porterà all'aeroporto di Londra non faccio altro che sentire telefonate in cui un sacco di persone fanno i complimenti a Taylor per la perfetta imitazione dell'accento inglese di Harry nella canzone che le è valsa il premio più chiacchierato della serata. Ma che dico? Se ne parlerà per tantissimo tempo!

 
 

So he calls me up, and he's like,
I still love you," and I’m like,
I mean this is exhausting.
You know, like we are never getting back together.

Like, ever.
  
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