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Autore: Lily_nee    10/07/2013    3 recensioni
Cosa è accaduto durante il primo esame per diventare Hunter cui ha partecipato Hisoka?
Esatto, quello in cui è stato squalificato! Ho provato a immaginare uno sviluppo della storia a partire da un'altra figura da me inventata, Amelia. Che relazione avrà con lui? Se vi ho incuriosito, date un'occhiata!
Genere: Avventura, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hisoka, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Secondo.

 

Sono finalmente giunta alla stazione, durante il tragitto per arrivarci ho pensato a quali potrebbero essere la prove che mi attendono,  ma d’altronde, come ben so, queste ultime cambiano ogni anno! Che senso ha rimuginarci sopra? Ce la farò qualsiasi cosa sia! L’ho promesso a Ronnie ed Anna.
Salgo sul treno e mi accomodo in un vagone apparentemente libero, il mio sguardo si perde nel verde che corre fuori dal finestrino. Scorrono veloci gli alberi, scorre veloce la foresta, scorre veloce la mia città. Sto lasciando molto lì, per andare a fare il mio esame...
Mi addormento, sono sempre stata una dormigliona. Sento il Sole che attraverso il vetro picchia sul mio volto: è una sensazione piacevole, sento solo il rumore dei motori del treno che mi cullano verso un sogno.
                       
                                                             .                     .                         .
 
Sono diventata un Hunter, corro nei boschi, catturo tesori! Ho molti amici che fanno il mio stesso lavoro, e fra loro c’è anche Ronnie: è un Hunter, proprio come me.
 
“Dobbiamo prendere il treno! Sorellona andiamo!” – mi sorride, e mi indica la stazione: il treno ci condurrà nella prossima città dove intraprenderemo la nostra prossima avventura assieme, mentre Anna ci attende a casa, pronta a farci trovare una cena degna dei migliori chef.
Cos’altro posso desiderare? Saliamo sul treno e ci accomodiamo, scherziamo ridiamo finché non vedo l’espressione di Ronnie cambiare: da felice a preoccupata.
“Cosa c’è ? Che ti succede?” – gli domando con parole che non nascondono l’ansia.
“Attent...” – la sua parola è mozzata, si allontana sempre di più, il treno scompare, cado nel buio, Ronnie si fa sempre più lontano e sento un rumore infernale che mi rompe i timpani.
 
                                                                .                .                 .
 
Mi sveglio improvvisamente, confusa faccio mente locale: “ Era un sogno, sei sul treno per l’esame di Hunter!” – mi ripeto.
Ma il rumore è reale! Cosa succede? Esco fuori e corro nella cabina di comando a chiedere informazioni.
Nel tragitto vengo travolta e spinta da molte persone nel panico, a forza raggiungo la cabina e chiedo cosa stia accadendo.
“Signorina ci hanno detto che fra 7 chilometri i binari sono interrotti a causa della leva del cambio non spostata, rischiamo di deragliare! Non possiamo frenare il treno, la sua mole può continuare a  camminare per più di 9 chilometri anche grazie al solo peso.” – mi spiega in fretta e disperato un signore vicino al conducente.
 
“Non c’è nessuno che possa spostare la leva in tempo?” – chiedo io.
“No, di solito lo si fa con un macchinario elettronico a distanza molto prima del passaggio del treno! Adesso non abbiamo tempo!” – mi risponde per poi scappare dal capitano e verificare a fondo la situazione.
 
La gente attorno a me continua a scappare, l’occhio mi cade su poche sporadiche e rarissime figure che rimangono calma sedute ai loro posti.
“Possibile che non facciano niente?” – mi chiedo.
Nel frattempo molti iniziano a saltare dai finestrini del treno in corsa, alcuni si fanno male altri sono abbastanza agili da non farsi nulla.
Io mi rifiuto di scendere da questo maledettissimo treno! Io devo sostenere il mio esame per diventare Hunter, quest’anno!
Così prendo una decisione, critica e pericolosa. Io posso superare la velocità del treno per 500 metri, e dispongo del potere Nen che dovrebbe garantirmi la forza per spostare la leva.
Esco da un finestrino e contro vento mi arrampico sul tetto del treno, aspetto di intravedere a distanza (ho una vista parecchio acuta!) i binari separati.
Faccio dei rapidi calcoli: se il treno come ho letto viaggia  a 200 km/h e quindi circa 55 m/s, e prima dei binari restano 7 km, cioè 7000 m il tempo che impiegherà per percorrerli sarà: tempo uguale spazio diviso velocità per un risultato di 127 secondi, circa 2 minuti e sette secondi. Analogamente per percorrere solo gli ultimi 500 metri il treno impiegherà, con la stessa velocità, appena 9 secondi.
In 5 secondi dovrei riuscire a coprire i 500 metri con la mia spropositata corsa aiutata dal Nen, nei restanti 4 dovrò spostare la leva.
“Se riesco a spostarla in 3 sarebbe meglio.” – dico fra me e me.
Mentre penso a ciò intravedo i binari, ad occhio e croce mancano i 500 maledetti metri che potrebbero salvarci, alle mie spalle sento ancora le grida della gente che salta dal treno. Salto anch’io, davanti al treno però. Corro come una forsennata...Uno, due, tre, quattro!
Meglio di quanto immaginassi arrivo alla leva in 4 secondi e con un calcio la spingo: i binari combaciano.
“Incosciente!” – mi grida qualcuno, credo sia il conducente del treno.
Sento il mezzo avvicinarsi, ho due secondi per saltare di nuovo sul suo tetto, spicco il volo e mi ritrovo a fissare il cielo pancia all’aria a tutta velocità, a 200 km/h: sorrido, tutto sembra filare liscio!
Con le poche forze rimastemi, per la corsa supersonica e il calcio ho infatti impiegato molte energie, rientro nel treno. Sembra deserto, mi dirigo a fatica nella cabina del comandante dove si sono riunite oltre a quest’ultimo, ed al signore che mi aveva spiegato poc’anzi la situazione, altre due persone: un ragazzo coi capelli rossi che continua a fissarmi in maniera molto inquietante ed un signore dallo sguardo molto furbo.
“Potevi morire lo sai?” – mi riprende pacato il comandante.
“Signore, questo è il treno che mi condurrà nei pressi del luogo per fare l’esame di Hunter, non potevo rischiare che deragliasse per me è troppo importante!” – rispondo con risolutezza, le mie parole fanno luccicare in maniera sempre più inquietante gli occhi di quel ragazzo dai capelli rossi: decido di non guardarlo più.
“Beh, allora congratulazioni cara, prova superata!” – mi dice il signore accanto alla conducente.
“Scusi?” – domando io.
“In questo treno mia cara, erano presenti solo aspiranti Hunter, come ben saprai ogni anno ne arrivano a migliaia da tutto il mondo. Gli esaminatori non hanno il tempo di star dietro a tutti, così ci chiedono di ‘smaltire’ il carico per così dire. Non correvate alcun pericolo, un secondo prima del deragliamento i binari sarebbero tornati al loro posto! Era una prova...di coraggio per così dire! Quanti di voi sarebbero stati tanto prodi dal rimanere sul treno o fare qualcosa?” – mi spiega.
“A quanto pare solo tre.” – dico io.
“Esatto, ma tu sei stata forse la più coraggiosa a gettarti in una corsa folle col treno alle spalle per spostare la leva! Complimenti!” – mi loda il capitano – “Perché volete diventare Hunter?” – ci chiede poi.
“Voglio scovare i tesori e svelare i misteri del mondo!” – faccio io.
“Con la licenza di Hunter si è più liberi di uccidere.” – risponde freddamente il ragazzo dai capelli rossi, facendo rimanere tutti increduli, tutti tranne me: ho deciso che non lo avrei più considerato! Anche se so perfettamente che in questo momento mi sta fissando per vedere quale reazione hanno sortito le sue parole su di me. Dal piccolo gemito di eccitazione che fa deduco che il mio volto indifferente deve averlo compiaciuto più di quanto io non volessi.
“Non voglio rispondere!” – conclude infine il signore dallo sguardo furbo.
“Beh fa un po’ come ti pare! L’unica motivazione che mi è piaciuta è la tua ragazza! Come ti chiami?” – mi domanda ancora il capitano.
“Amelia! Amelia Larall” – rispondo, ovviamente con il cognome di Anna e Ronnie, questo è il mio cognome, quello dei miei genitori non lo conosco e non voglio conoscerlo.
“Bene, andate pure a riposarvi un po’, arriveremo fra un’ora e mezza.” – ci invita il signore che deduco sia il co-capitano.
Il primo ad uscire è il signore furbo, dopodiché passo io! L’avessi mai fatto: il tizio inquietante mi segue per uscire dalla porta e ad un certo punto si abbassa, mi cinge le spalle con un braccio  e sussurra:
“Amelia, eh? Me ne ricorderò!” – sorride dolcemente (leggi inquietantemente) e se ne va.
Io rimango immobile, interdetta e confusa! “Ma che vuole?” – mi domando, non che sia un brutto ragazzo, ma francamente non mi importa del suo aspetto, mi mette i brividi!
 

 
 

*Lily_nee*


Salve! Ecco il secondo capitolo di questa ff, l’avevo promesso per ieri ed invece lo
pubblico solo oggi! Scusate ç_ç
Chi sarà mai il ragazzo che Amelia trova così inquietante? Sembra interessato a lei? Perché?
Vi ricorda qualcuno? Beh, se vi incuriosisce seguite i prossimi capitoli! :3
Se volete lasciate anche un commentuccio! Ringrazio chi ha recensito, chi recensirà e coloro che hanno messo la mia storia fra le seguite. :’)
Alla prossima, un bacio <3

  
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