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Autore: Lily_nee    10/07/2013    2 recensioni
Cosa accadrebbe se a Fairy Tail si presentasse una dragon slayer che afferma di conoscere Natsu e Igneel da quando era bambina? Cosa accadrebbe se quest'ultima fosse in grado di avvertire ancora la presenza dei draghi i quali l'avrebbero messa al corrente di un'imminente catastrofe? Un'avventura intrisa di magia, misteri e sentimenti profondi vedrà protagonisti i figli dei draghi.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gajil Redfox, Natsu, Nuovo personaggio, Wendy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Diciassettesimo.

 
 

Un petalo di fiore piccolo ed elegante, questo era il simbolo inciso sulla porta della Ninfa dei Boschi.
Prima di entrare, Corinne diede un’occhiata a chi aveva al suo fianco: a sinistra Wendy, la graziosa dragon slayer del Cielo, la conosceva da poco, ma il viaggio che avevano fatto insieme a tutti gli altri aveva contribuito in maniera significativa ad accrescere la simpatia ed il bene che cominciava a volerle.
A destra c’era Natsu, una delle persone più importanti della sua vita, più che un amico, più che un fratello: una ragione per cui vivere e combattere.
 
Chiuse gli occhi smeraldo, respirò a fondo e parlò:
“Andiamo Louise.” –  sorridendo la gattina dal pelo color lavanda la seguì.
 
Entrate nella stanza notarono immediatamente una creatura dalla pelle verde e gli occhi incandescenti, che parlò:

“Benvenuto figlio del drago.” – con un ghigno perfido.
 
“Sono una ragazza se non te ne fossi accorto.” – lo riprese Corinne.
 
“Ha forse importanza, sciocca?” – chiese con noncuranza la creatura.
 
“Come ti permetti di chiamarmi sciocca eh? Stai forse cercando di attaccar briga?” – la dragon slayer era già pronta a partire all’attacco.
 
“E se anche fosse?” – continuò il mostro.
 
“Sei irritante, mi ricordi qualcuno! Ti faccio fuori!” – la Ninfa dei Boschi partì all’attacco.
 
“Ci risiamo, che testa calda!” – la Exceed era sconsolata.
 
Ruggito del drago della Terra!” – una immensa e magnifica turbina di petali rosa colpì in pieno e scaraventò all’aria la creatura; tuttavia quest’ultima si rialzò in breve tempo e colpì con un pugno la giovane in pieno stomaco.
 
Corinne era piegata in due dal dolore, ma proprio mentre alzava lo sguardo per ripartire all’attacco, notò un’altra porta.
 
“L’u...l’uscita Lou!” – lo stomaco le faceva ancora male, ma cercò comunque di mostrare la sua scoperta alla gattina, la quale volò immediatamente nella direzione indicatale.
 
Il mostro rimaneva fermo ad osservarle, proprio come appena erano entrate.
 
“Corinne, a posto della serratura c’è un solco. Sembra che ci vada inserito qualcosa per aprirla. Somiglia al simbolo inciso sulla porta d’entrata, un petalo.” – spiegò Louise come meglio poteva alla dragon slayer  che ormai si era ripresa.
 
“Un petalo...un petalo non so dove prenderlo! Potrei crearlo ma se così fosse perché mettere un ostacolo davanti a me? Potrei aggirarlo, senza combatterlo, ed uscire. Dove lo prendo il petalo giusto io?” – la ragazza era entrata nel panico.
 
“Prendilo da me!” – sorrise malvagia  la creatura dagli occhi scarlatti.
 
“Cosa?” – chiesero Corinne e Louise all’unisono.
 
“Prendi il mio cuore, ti sorprenderà sapere che è la chiave per la porta.” – ghignò il mostro.
 
“Non fidarti bambina mia, potrebbe essere una trappola.” – la pregò la Exceed.
 
“Tanto comunque lo voglio far fuori, chissà può darsi che non stia mentendo.” – la dragon slayer era già partita all’attacco.
 
Calci, pugni e testate volavano dappertutto: non era affatto uno scontro a senso unico, era un vero e proprio duello ad armi pari.
Il mostro era più forte di quel che la ragazza credesse, aveva una notevole resistenza e una velocità fuori dal comune, ma lei era la dragon slayer della Terra, figlia del grande Crawzor, non si sarebbe lasciata di certo intimidire.
 
Fendente dei Boschi!” – con una sonora legnata scaraventò lontano l’essere, quest’ultimo tuttavia sfoderò improvvisamente un paio d’ali con le quali si diresse a tutta velocità verso la Ninfa atterrandola con una testata al mento che le fece quasi perdere i sensi.
 
Corinne stava accovacciata a terra, possibile che fosse già esausta?
 
“No, non puoi arrenderti così! Devi farlo nero! Queste sono le parole che mi direbbe Natsu.” – si disse mentre pensava all’amico nella stanza accanto. Sicuramente stava facendo del suo meglio assieme ad Happy per vincere contro l’essere che probabilmente gli si era parato dinnanzi.
 
La dragon slayer si rimise in piedi reggendosi alla parete che si trovava a destra: era calda! Probabilmente merito di Natsu. Quel tepore le donò il coraggio che cercava, fece sì che il suo animo non vacillasse sul più bello e ad aiutarla contribuirono anche le parole di Louise che le si era appena avvicinata.
 
“Tu, ci hai aiutato a scappare dalle Montagne della Strage, hai salvato Wendy durante la prova di Igneel, ci hai salvati anche nella prova combinata di Crawzor e Celto. Tu sei potente bambina mia, tu non puoi essere finita, capito? Tu puoi farlo nero, strappargli il cuore e andare a salvare tuo padre!” – parole autoritarie e intrise di amore quelle della Exceed dal pelo lavanda, parole che seppero conferire a Corinne l’ardire  necessario a continuare la sua battaglia.
 
 
“Avevamo promesso che saremmo tornati tutti insieme, e così sarà!” – detto ciò chiuse gli occhi si concentrò e giunse le mani, quando li riaprì era avvolta da una luce rosa luminosissima, appena il potere accumulato fu abbastanza, esclamò:

Tempesta della Terra!” – sembrava che le forze della natura si fossero scatenate tutte assieme, turbine di petali, fiori, e terra si unirono a formare un unico ed incontrastabile raggio nelle mani della Ninfa dei Boschi, pronta a sparare contro l’essere verde.
 
 
Stava proprio per colpire quando:

“Corinne!” – venne chiamata da una voce familiare.
 
“Fermati! Qualsiasi cosa tu stia per fare, non attaccare il tuo avversario!” – quella voce era di Wendy, la dragon slayer non ne aveva il minimo dubbio.
 
“Wendy sei tu?  Cosa sta succedendo? Cosa dici?” – la ragazza non capiva cosa stesse accadendo tuttavia decise di sciogliere l’incantesimo.
 
“Corinne ascolta attentamene, non so quanto tempo abbiamo.
Allora innanzitutto io sono in comunicazione con il tuo cuore e nessuno può sentire la nostra conversazione.  All’interno dell’avversario che hai davanti c’è il cuore di tuo padre, come all’interno del mio nemico c’è il cuore di mia madre Grandine. Ora, colui che ha messo in pericolo i nostri genitori si chiama Altraox ed è il dragon slayer del Tempo, egli vuole risvegliare il potere del Cerchio Temporale e può farlo solo con delle gemme che si trovano nel cuore dei draghi. Queste ultime possono essere estratte solo se un dragon slayer uccide il rispettivo genitore; e Altraox ha pensato bene di far in modo che le porte si aprano solo con i cuori dei draghi per indurci ad uccidere questi mostri che in verità sono involucri in cui batte il cuore dei nostri genitori, capisci? Se uccidi quell’essere farai del male a Crawzor, e uscire dalla stanza diventerebbe  inutile!” – Wendy parlava con un tono parecchio preoccupato, Corinne aveva capito tutto ma era sconvolta.
 
“Come fai a saperlo?” – chiese, fu l’unica domanda delle tante che le uscì, forse la più inutile.
 
“Ho comunicato con il cuore di Grandine.” – rispose la Sacerdotessa del Cielo.
 
“Bene, ma come apriamo la porta se non possiamo estrarre i cuori?” – chiese Corinne, finalmente una domanda che avesse senso, peccato però che la comunicazione con Wendy si era interrotta.
 
“Deve aver perso il mio cuore...” – sussurrò.
 
“Perché ti sei fermata Corinne? Chi ha perso il tuo cuore?” – la povera Louise non avendo potuto sentire nulla era rimasta interdetta dallo scioglimento dell’incantesimo e dall’apparente stato di stasi e paura che pervadeva la dragon slayer, sua amica.
 
Dal canto suo la Ninfa dei Boschi cercò di spiegare quanto più brevemente e concisamente tutto quello che Wendy le aveva comunicato.
 
“Beh, dovremmo innanzitutto avvertire quante più persone possib...AAAAAAH! Che succede?” – la terra tremava sotto i loro piedi e la stanza venne invasa da un’ondata di calore, la scossa fu talmente forte che Louise non riuscì a finire la frase e cadde a terra.
 
“Proviene dalla nostra destra, è Natsu! Quello starà facendo il diavolo a quattro là dentro! Devo avvertirlo, proverò a sfruttare la scaglia di mio padre che porta con sé per attivare la Graminis Communicatio, dopotutto è fatta dell’essenza della terra.” –disse prontamente e risolutamente Corinne.
 
“Speriamo funzioni, la Graminis Communicatio è una rete di collegamento capillare che copre tutto il mondo finché c’è anche un solo filo d’erba accanto a coloro con i quali si vuol comunicare. Dobbiamo sperare  che l’essenza nella scaglia sia ancora forte!” – Louise era incerta.
 
“Lo sarà vedrai!” – la incoraggiò la dragon slayer che prese la scaglia rosso fuoco di Igneel la strinse fra le mani e chiuse gli occhi: un elaborato cerchio magico apparve sotto i suoi piedi, era verde lucente.
 
“Natsu Dragneel, il mio amico, fratello e compagno!” – sussurrò e la comunicazione partì. Sentiva il potere della Communicatio irradiarsi a cercare la scaglia di Natsu, trovata quella, Corinne parlò:

“Natsu fermati! Non attaccare!” – doveva fermarlo e doveva farlo al più presto non poteva spiegare tutta la storia.
 
“Cos’è questo un altro tuo scherzo per confondermi? Non mi incanti! Pugno di ferro del drago di Fuoco!” – Natsu continuava a combattere, purtroppo non si era accorto della scaglia che si era illuminata ed aveva finito per credere che la voce di Corinne non fosse altro che un depistaggio da parte del nemico e non effettivamente il consiglio di un’amica disperata.
 
La comunicazione, per l’onda d’urto provocata dal nuovo attacco del dragon slayer, si interruppe.
 
Un altro strattone, Louise di nuovo per terra, la temperatura continuava ad aumentare dentro la stanza del Petalo di Fiore.
Non c’era un momento da perdere!
 
“Quell’idiota sarà accecato dalla rabbia, non vorrà sentire ragioni. Dovrei far in modo di raggiungerlo.” – disse Corinne nel panico, mentre camminava per pensare ad un piano: doveva tirar fuori qualcosa di buono, ed alla svelta.
 
“Guarda che qui ci sono anche io!” – gridò l’essere verde saltandole addosso.
 
Mentre cadeva a terra, Corinne si portò dietro anche l’essere; i loro occhi si incrociarono e la dragon slayer esclamò:
“Papà! Sono io, sono tua figlia.”
“Io non ho figli.” – fu la risposta fredda che la ragazza ricevette.
 
Non trattenendo le emozioni la Ninfa scoppiò a piangere, il mostro le assestò un altro pugno nello stomaco, nel frattempo il calore proveniente dalla stanza accanto si faceva sempre più soffocante anche lì dentro, le scosse continuavano.
Corinne sentiva il mondo crollarle addosso:
“Crawzor non mi riconosce, Natsu non mi ascolta, sembro debole...Finisce così?  Non è possibile, mi rifiuto di credere che questa sia la fine. Mi rifiuto di pensare che le persone che ho più care al mondo non si accorgano di me! Mi rifiutooo! Papà sono Corinne capito? Padreeeee!” – gridò più forte che poté.
 
Di nuovo il suo corpo si coprì di eleganti steli di fiori intrecciati fra loro.
 
“Dragon force?” – si chiese Louise spaventata dall’incredibile potere.
 
Se lui non  riesce a sentirmi con le orecchie, farò appello al suo battito cardiaco! Mi senti papà?– gridò e la luce irradiata dal suo corpo raggiunse il cuore della creatura che parlò:

“Corinne, ce l’hai fatta.” – era l’inconfondibile voce di suo padre: autoritaria e familiare, confortevole.
 
“Papà, papà finalmente! Ascolta io so tutto, Wendy mi ha raccontato! Ho bisogno che impedisci al mostro che tiene prigioniero il tuo cuore di attaccarmi! Mi basta poco per raggiungere Natsu, devo fermarlo!” – spiegò in fretta mentre un’altra scossa le faceva perdere l’equilibrio.
 
“È la solita testa calda eh?” – disse la voce del drago sorridendo – “Ascolta, io potrò fermarlo per pochi istanti, ma prima di farlo voglio aiutarti: un modo sicuro per estrarre i nostri cuori c’è! Occorre che tutti i poteri dei figli dei draghi siano connessi toccandosi, inoltre tutti devono avere la stessa volontà!” – continuò a spiegare.
 
“Una specie di Unison Raid?” – chiese Corinne.
 
“Si chiama Unison Dragon ed è una magia potentissima che solo i dragon slayer possono utilizzare. Con questo incantesimo riuscirete a estrarre i nostri cuori, inseriteli nella porta che si aprirà, riprendeteli e portateli da noi. Combatteremo insieme poi, per mettere fine a questa storia.” – queste furono le ultime parole del drago di Terra, dopodiché la comunicazione venne interrotta e la creatura immobilizzata.
 
Un’altra scossa fece finire di nuovo Louise a terra:
“Quando lo vedo, lo faccio nero!” – gridò irritata la Exceed, anche se era facile comprendere che scherzava, e ci riusciva perché vedeva il volto di Corinne disteso, calmo, serio e determinato: aveva la soluzione!
 
Forte della sua dragon force, forte del nuovo coraggio acquisito, la Ninfa dei Boschi, più brillante che mai, esclamò:

“Se quell’idiota non riesce a riconoscermi, e non capisce che deve smetterla, lo fermerò io!” – prese qualche passo di rincorsa e poi partì spedita verso il muro alla sua destra – “Tecnica segreta di devastazione del drago: Altachiara della Ninfa dei boschi!” – dalle sue mani venne generata una spada si luce verde e rosa con l’impugnatura in legno; la lama, come sempre, non era composta di scaglie di drago bensì da petali di fiori. Diretta a tutta velocità con quell’arma verso Natsu, con un solo colpo spaccò il muro che aveva dinnanzi, si buttò assieme alle macerie dall’altra parte entrando nella stanza della Fiamma e con le lacrime agli occhi, per essere finalmente riuscita a raggiungerlo, gli saltò addosso buttandolo a terra e fermando il suo prossimo attacco:

“Sei forse sordo? È una vita che ti sto dicendo di fermarti!” – lo disse sorridendo: adesso forse c’era ancora una speranza.
 

 

*Lily_nee*

Eccoci ad uno dei capitoli più importanti di questa long!
Lo scontro è sempre più avvincente (?) Lo spero ahaah xD
Allora spero di aver reso bene i sentimenti di Corinne, la scena del muro spaccato
ce l’avevo in testa sin dal primo capitolo: lei che raggiunge Natsu perché non riesce a sentirla e lo fa con un metodo così poco ortodosso. xD Cosa avrà pensato Natsu quando ha visto aprirsi il muro alla sua sinistra con Corinne al seguito? Beh lo scoprirete nel prossimo capitolo dedicato alla battaglia di Natsu. (Eh già l’ultima battaglia “singola”)
Fatemi sapere che ne pensate se volete!
Un bacio a presto, <3

  
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