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Autore: asyagio_writes    10/07/2013    1 recensioni
‘Guardami’ le dissi alzandole il mento, lei allora mi guardo` nei miei occhi verdi mentre io mi perdevo negli occhi color ghiaccio di lei. ‘Che cosa stiamo combinando?’mi chiese Jenny, non sapevo risponderle; volevo soltanto tenerla fra le braccia tutta la notte e pensare a quanto ero fortunato ad averla accanto e a convincermi che il nostro rapporto non era complicato: eravamo solo noi due, nient' altro. Purtroppo non era cosi` semplice.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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Che cosa succede quando la cosa piu` bella che ti sia mai capitata ti venisse portata via all’ improvviso? Quando per uno stupido, stupidissimo errore la persona piu` importante della tua vita diventasse un ricordo lontano, anni luce dal presente, come per uno scherzo del destino. Ero disteso a terra, in una pozza del mio stesso sangue e delle mie lacrime perche` tutto cio` che stava capitando, mi portava sempre piu` lontano da lei e questo significava lasciarla da sola e non ero ancora pronto, non lo sarei stato mai. Solo cinque minuti prima stavo sfrecciando con la mia moto incazzato con il mondo perche` tutto girava nel verso sbagliato. Quell’ affare mi faceva sentire stranamente bene, mi dava un senso di pace, di liberta` e tutti i miei pensieri volavano via dalla mia mente per poi tornare una volta arrivato a casa ma pultroppo il ricordo del litigio con Jenny era ancora vivo dentro di me e non accennava ad andarsene. Avevo litigato con lei per una sciocchezza che avevo fatto io e la cosa che mi faceva stare piu`male e che non avrei trovato piu` il modo per farmi perdonare. Avevo bisogno di lei. Volevo vedere sul suo viso quel sorriso che mi aveva fatto innamorare, volevo essere sicuro che sarebbe stata bene. Anche senza di me. “Stupido, stupido, stupido” continuavo a ripetermi. Se quel giorno fossi rimasto a casa, se avessi dato retta alla voce della mia coscienza , se fossi stato meno stupido da non accettare di andare al bar ad ubriacarmi….. ma ovviamente io dovevo rovinare tutto. Lo facevo sempre e sempre facevo soffrire le persone che amavo. Cercai di respirare lentamente, era difficile, mi trovavo in mezzo alla strada con il casco ancora in testa ma mi faceva troppo male togliermelo. Incominciai a chiamare aiuto ma al posto di grida dalla mia voce uscivano solo sussurri che si confondevano con il rumore del vento sugl’ alberi. Una folata di aria mi provoco` mille brividi lungo tutto il corpo e infine la mia mente fu invasa da mille ricordi.
  
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