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Autore: EclipseOfHeart    23/01/2008    5 recensioni
Ron vuole dichiarare il suo amore ad Hermione e si è finalmente deciso a farlo. Riuscirà a cogliere il momento giusto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lavanda Brown | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché a volte basta un istante…

 

Perché a volte basta un istante…

 

Il tempo.

Che cos’è alla fine il tempo? Il tempo, secondo me, alla fine è peggio del destino, è lui a decidere tutto, a decidere il tempo per ogni cosa.

A volte impiega ora, giorni, anni, a volte istanti.

La vita può cambiare nel giro di un istante, questo è il grande potere del tempo.

Istanti fugaci che passavano velocemente come una folata di vento in una giornata autunnale.

Bisogna saper cogliere gli istanti giusti, i momenti giusti, perché alcuni momenti potrebbero ripresentarsi in futuro, altri no e se non li cogli al volo potresti rimpiangerlo per tutta una vita.

Bisogna cogliere l’attimo ed ecco quello che si stava preparando a fare Ron Weasley seduto nella sala comune intento a guardare (mangiare con gli occhi) una Hermione Granger che leggeva uno dei suoi soliti libri che lui amava definire “mattoni”.

Da tempo si era accorto per i suoi sentimenti verso la ragazza ben più profondi di quelli che per un’amica. E’ vero che litigavano in continuazione ma si volevano bene, anche solo come amici, come poche persone.

Ron voleva dichiararle i suoi sentimenti però temeva di venire deriso da lei e perdere la sua amicizia, però dopo i mille rimproveri e le mille sollecitazioni di Harry e Ginny si era deciso a fare il grande passo.

Si avvicinò cauto ad Hermione sondandola con lo sguardo, verificando se fosse di buon umore per una dichiarazione, si rispose di sì e poi tossì per attirare la sua attenzione.

- Ciao Ron – disse Hermione senza neanche alzare la testa dal libro, sicura che Ron le volesse chiedere soltanto di copiare i suoi compiti.

- Ci…ciao Hermione – rispose Ron cominciando a balbettare con le orecchie che stavano cominciando a raggiungere una tonalità vermiglia.

Ron, con il cervello in tilt, non disse più una parola continuando a fissare Hermione che cominciava a stufarsi del suo comportamento.

- Insomma Ron che vuoi?! – sbottò Hermione alzando la testa e fissando Ron.

- Ehm…Io…Volevo dirti…Una cosa… -

- Ma perché balbetti? Che c’è, vuoi farmi una dichiarazione d’amore? – disse Hermione senza pensarci non immaginando assolutamente che Ron volesse fare proprio quello.

Ron sentendosi scoperto prima ancora che avesse cominciato negò con imbarazzo.

- NO! Cosa vai a pensare? Io fare una dichiarazione d’amore? A te poi? FIGURIAMOCI! Non credo che questo succederà mai! Poi se dovessi fare una dichiarazione d’amore a qualche ragazza non verrei certo a chiedere consigli a te! -  urlò Ron mentre tutti i ragazzi presenti nella sala si erano girati a guardarlo, e mentre gli occhi di Hermione si riempivano di lacrime.

Ron si diede dell’idiota, cominciando a rivolgersi insulti uno dietro l’altro nella propria mente, Hermione si era alzata dalla poltrona con una lentezza per Ron esasperante, egli la guardava impaurito, temendo la sua reazione avendo scatenato l’ennesima litigata.

Lo sguardo di Hermione era furente, gli occhi erano lucidi e si vedeva che stava facendo uno sforzo enorme per non scoppiare a piangere.

Ma Hermione era una persona orgogliosa e mai si sarebbe messa a piangere davanti a Ron e mezza Hogwarts.

- Ah, E’ così? Sei solo un buzzurro che non capisce nulla Ronald Weasley! Come ti permetti di dirmi certe cose? Perché, è tanto impossibile, tanto strano che qualcuno sia interessato a me?! Però quando ti parlavo di Victor tu mi dicevi che lui voleva qualcosa di più che la mia amicizia, allora lui era strano perché mi corteggiava?! Poi se non vuoi i miei consigli, la mia amicizia, beh felice di dirti che me la posso riprendere subito, però poi non venire a lagnarti da me perché vuoi copiare un compito o perché vuoi che ti pari il sedere con Piton! – urlò Hermione con il viso rosso e accaldato dalla sua sfuriata contro Ron, si sentiva svuotata di ogni energia e prossima alle lacrime; perciò decise di prendere il suo libro e di uscire dalla sala comune senza rivolgere la parola o lo sguardo a nessuno.

Ron sospirò e si lasciò cadere su una poltrona rossa, continuando a insultarsi da solo.

La notizia dell’ennesima litigata Granger-Weasley fece il giro della scuola, ormai però nessuno si stupiva più e la notizia non fece alcun clamore, tranne che per una persona, cui le si erano accesi gli occhi saputa la notizia, quella persona era Lavanda Brown.

Harry che si trovava a Hogsmeade con la sua fidanzata Ginny non poteva essere al corrente della litigata e quando, al rientro, trovò Ron coricato nel letto che continuava a sbattersi il cuscino in testa si sorprese, non riuscendo subito a trovare una spiegazione logica.

Reazione completamente diversa per Ginny che trovando Hermione che piangeva disperata sul letto, aveva subito intuito che Ron aveva combinato un guaio.

- Hermione! Che ti ha detto Ron, stavolta? -

- Ginny, non voglio più vederlo! Non voglio più neanche parlarci! Io ho un orgoglio, maledizione! Solo perché sono innamorata di Ron questa non gliela farò passare liscia – Hermione si era alzata dal letto e fissava Ginny con occhi di fuoco, determinata a farla pagare a Ron mentre Ginny annuiva orgogliosa.

- Giusto Hermione! E’ ora che mio fratello paghi tutto quello che ha fatto! –

- Sì- concluse Hermione soddisfatta e sicura di sé. Poi dopo qualche secondo le venne in mente una curiosità che subito chiese a Ginny.

- Ginny, scusa ma come facevi a sapere che si trattava di Ron? –

- Beh, tu non piangi per molti motivi, uno dei principali è Ron, avevi in mano una maglietta rossa, quando sono entrata, la guardavi con sguardo omicida quindi ho dedotto che dovesse trattarsi per forza di Ron –

- Ma chi sei? La moglie di Sherlock Holmes? – disse Hermione facendo una piccola risata.

- No, sono solo molto intuitiva. Senti invece tu mi spieghi il motivo del litigio? Quello non posso saperlo –

- E’ una storia lunga –

- Ho tempo – disse Ginny con voce calma.

- Lui ha detto che non mi farebbe mai una dichiarazione d’amore – disse Hermione con la voce leggermente incrinata.

- Hermione mi dispiace… Ma come è saltato fuori questo argomento? Parlavate d’amore? –

- No, lui si era avvicinato a me, ma non parlava, poi balbettava e allora io gli ho detto “Perché balbetti? Vuoi farmi una dichiarazione d’amore?” Io scherzavo ma lui è diventato tutto rosso e ha cominciato a gridare quanto ti ho detto –

- Che idiota… - sibilò a bassa voce Ginny inveendo mentalmente contro il fratello.

- Hermione forse non pensava quello che diceva, lo sai che Ron spesso parla a vanvera –

- Anche se fosse, non mi interessa – detto ciò Hermione uscì dalla stanza, consapevole di aver detto una grande menzogna perché le interessava eccome.

 

Nel frattempo Ron ed Harry nella loro stanza discutevano, con Harry che rimproverava Ron e Ron che imprecava.

- Ron tu sei un’idiota! Ma non uno normale! NO! Tu sei speciale, perché sei più idiota di un’idiota normale! – cominciò arrabbiato Harry per il comportamento dell’amico.

- Lo so, lo so Harry! E che mi sono sentito in imbarazzo, poi di fronte a Hermione sono ancora peggio, e sai che quando sono imbarazzato io parlo a vanvera, non capisco più quello che dico e spesso (sempre) dico cose che non penso affatto e che feriscono Hermione –

- Questa non è una giustificazione! Tu hai un cervello! Usalo ogni tanto! Devi pensare prima di parlare, calmarti se sei in imbarazzo, pensare e poi, dopo, parlare –

- Harry è inutile, sono un emerito idiota ed Hermione non vorrà più parlarmi – Ron si era avvicinato alla parete della stanza ed Harry temendo che Ron volesse prenderla a testate, gli si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla.

- Ron, dai vedrai che tutto si aggiusterà, Hermione ti perdonerà come fa sempre d’altronde –

- Stavolta no, lo sento. L’ho troppo ferita. In pratica le ho detto che è così insignificante come ragazza che nessuno le farebbe mai una dichiarazione d’amore, io per primo –

Harry stette in silenzio mentre l’amico continuava dire “maledizione” oppure “miseriaccia” uno dietro l’altro.

- Harry ma perché? Perché? Perché non penso mai prima di far uscire tutte le cretinate che puntualmente escono dalla mai bocca?

- Non lo Ron, sinceramente non riesco a capire perché quando sei davanti ad Hermione ti blocchi in quel modo, cioè capisco che ne sei innamorato però lei non dovrebbe farti quest’effetto rincretinente, poi scusa non sei felice quando sei con lei? Quando sei solo con lei? Sei solo imbarazzato? –

- No, io non so spiegarti precisamente quello che provo, però penso sempre a lei, non vedo l’ora di vederla, mi manca quando non è vicino a me, mi sento al settimo cielo quando pronuncia il mio nome e mi chiama, detesto e amo quando mi chiama Ronald e odio vederla piangere soprattutto quando sono io la causa del pianto – concluse Ron stupendosi di avere parlato tanto bene dei suoi sentimenti per Hermione.

- Io penso che si possa riassumere tutto in poche parole: sei innamorato pazzo di Hermione Jane Granger –

- Ora devo trovare un modo per farmi perdonare, mi aiuterai Harry? –

- Come sempre Ron – e si sorrisero.

 

Ron ed Harry, dopo la lunga chiacchierata, scesero nuovamente nella sala comune, lì trovarono Lavanda che stava “tranquillamente” chiaccherando con Calì, essendo ormai erano entrati nella sala, non potevano più tornare indietro anche se avrebbero preferito, soprattutto Ron, non incontrare Lavanda. Lavanda, appena scorse i due, si alzò dalla poltrona e, con la velocità di un fulmine, si precipitò ad abbracciare Ron che non si aspettava quell’abbraccio.

- Lavanda! Togliti immediatamente! Noi non stiamo più insieme, te lo vuoi ficcare in quella testa?! -

- Ma perché RonRon, io ti amo tanto, perché preferisci quella secchiona della Granger a me? –

Hermione, in quell’istante, trattenne il fiato, infatti lei, insieme a Ginny, era nascosta in un angolo della sala però riusciva a sentire e vedere quello che succedeva ed era curiosa di sentire la risposta di Ron, mentre Ginny protestava debolmente.

- Hermione dovevamo toglierci da qui subito! -

- Ginny, ormai non possiamo, capirebbero che eravamo qui da prima e poi comincerebbero a chiedere perché, come e quando! –

- Va bene – Ginny sbuffò volgendo lo sguardo verso Ron e Lavanda.

- Ci sono non una, ma milioni di ragioni perché Hermione è migliore di te, non riesco a trovare un tuo pregio che lei già non abbia e non riesco a trovare un tuo difetto in lei –

Hermione diventò rossa, era un bel complimento, perché Ron li faceva sempre in sua assenza?

- Vorresti dire che la Granger è perfetta? -

- Esatto, per me lei rappresenta la perfezione fatta donna, lei è perfetta sotto tutti i punti di vista, sia fisicamente che caratterialmente –

- Vorresti dire che è anche più bella di me? –

- Mille volte più bella di te – rispose Ron con una tranquillità unica, tradita soltanto dalle orecchie che erano diventate rosse, segno che Ron era imbarazzato perché parlare di Hermione lo faceva sempre imbarazzare.

Lavanda, leggermente spiazzata dalla tranquillità di Ron nel dire quelle cose, si allontanò trascinando Calì con lei, prima di lasciare la sala però rivolse un’ultima battuta pungente a Ron.

- Te ne pentirai, quella non ti vuole, gli sei pure antipatico e l’unico motivo per cui resta apparentemente tua amica è Harry -

- Non è vero! – Hermione, sentendo le sprezzanti parole di Lavanda, sbucò dal suo nascondiglio, arrabbiata con lei per quello che aveva insinuato.

- E’ una grandissima bugia, io non sono amica di Ron solo per Harry, figuriamoci! Tu sei solo gelosa di me e del mio rapporto con Ron, ecco perché sei tanto acida e velenosa –

Lavanda strizzò gli occhi, mentre Harry e Ron erano rimasti sorpresi dall’improvvisa apparizione della ragazza.

- Da quanto è che ci spii? -

- Abbastanza per sentire tutte le cattiverie che dici sul mio conto, che sono secchiona, che sono brutta e non valgo nulla! Ma chi ti credi di essere? Tu vali meno di zero! Non nego che forse sei più bella di me però la bellezza non è tutto, Lavanda –

Lavanda scoppiò in una risata e poi aggiunse con voce sempre più acida.

- Che sono più bella di te è sicuro, quello che mi chiedo è perché sei amica di Ron, tu non lo sopporti, ci litighi in continuazione e spesso stai male per i suoi commenti, perché lo perdoni sempre e ci ritorni sempre amica? Ormai siamo stanchi di sentirti sempre dire che non vuoi più la sua amicizia però poi alla fine torni da lui, strisciando, pregandolo di ritornare sua amica -

- NON E’ VERO! Non è vero nulla di ciò che hai detto! Io sopporto benissimo Ron, gli voglio bene, è un amico prezioso, è vero ci litigo, però poi facciamo pace per questo torniamo amici, poi non vedo perché tu debba intrometterti nella vita privata di Ron e dei suoi amici quindi me, mi pare che tu insieme a Ron non ci stia più – concluse Hermione con un sorriso sadico.

Ginny, che era anche lei uscita dal nascondiglio, annuiva alle parole così veritiere di Hermione mentre Lavanda sembrava in difficoltà.

- E poi… - intervenne Ron spostando l’attenzione di tutti su di lui.

- Non è Hermione che viene strisciando pregando di fare pace, quello sono io, sono io che devo scusarmi non lei, perché sono io che non so per quale grazia divina ho un’amica come Hermione che mi sopporta, che mi aiuta, che mi perdona nonostante spesso la faccia soffrire con le mie parole e i miei comportamenti, quindi non parlare più in quel modo di lei, non lo sopporto! –

Hermione si fece nuovamente rossa e con lei pure Ron, Lavanda, dopo aver lanciato un ultimo sguardo di fuoco ad Hermione, uscì dalla stanza trascinando Calì senza più dire una parola.

- Troppo forti! – esplose Ginny, dopo qualche secondo fissando Ron ed Hermione.

- Già, è vero, avete zittito benissimo Lavanda –

- Beh, con tutte le stupidaggini che dice è facile zittirla – concluse Hermione evitando volutamente di guardare Ron.

- Già – annuì Ron.

- Harry, senti, vieni con me dalla professoressa McGrannit? Devo chiederle una cosa – disse Ginny lanciando ad Harry un’occhiata d’intensa e rivolgendo lo sguardo verso Ron ed Hermione.

Harry, capito il piano dell’astuta fidanzata, rispose subito – Certo, nessun problema, andiamo, ciao Ron, ciao Hermione, ci vediamo per cena – disse Harry trascinando Ginny con sé.

Nella stanza piombò il silenzio, né Ron né Hermione alzavano lo sguardo o cercavano di cominciare una discussione.

- Vabbè Ron io vado, ci vediamo -

- Aspetta… - la pregò Ron in un sussurro alzando lo sguardo e incontrando gli occhi nocciola di Hermione.

- Che vuoi? – chiese Hermione acida, non si era affatto scordata le parole di Ron, anche se aveva difeso il suo rapporto con lui davanti a Lavanda non gli avrebbe concesso subito il perdono.

- Io… volevo scusarmi –

- Non serve, stavolta no –

- Mi dispiace veramente tanto ‘Mione, io non penso le cose che ti ho detto, non so perché le ho dette, ti giuro che mi dispiace –

- Non può finire ogni volta così però! Ogni volta tu mi ferisci, mi fai soffrire tantissimo con le tue parole, poi basta una scusa e quell’espressione implorante che io cedo, ma stavolta no! Non mi interessa se le cose che hai detto non le pensavi, perché le hai dette! Quindi anche solo per formulare la frase le hai pensate! Hai detto che sono così brutta come ragazza e persona che nessuno mi vorrebbe mai come fidanzata e anche che non vorresti mai consigli da me, ma quindi che amica sono? Mi hai offesa sia come ragazza che come amica! –

-Quelle frasi erano dette in un momento di imbarazzo, sai che io quando sono imbarazzato parlo a vanvera e spesso non capisco neanche quello che dico! –

- Non è una giustificazione! E poi perché eri imbarazzato? Perché, per scherzo, ti avevo detto se volevi farmi una dichiarazione d’amore?

- Non parlare come Harry! Comunque sì, ero imbarazzato per quello perché… -

- Perchè? – lo incitò Hermione.

- Perché avevi perfettamente indovinato quello che volevo fare! – disse Ron quasi urlando e diventando rossissimo.

Hermione rimase interdetta, quella risposta non se l’aspettava proprio, possibile che sul serio l’avesse sentita? Possibile che sul serio, il ragazzo di cui era innamorata da anni le volesse fare una dichiarazione d’amore?

- Davvero? -

- Sì, era il momento giusto, l’attimo propizio e io me lo sono lasciato sfuggire –

- Hai sbagliato ma a volte gli attimi giusti si ripresentano, non sono del tutto persi –

- Tu pensi? – rispose Ron avvicinandosi ad Hermione, cominciando a capire che forse non era tutto perso.

- Provare per credere –

- Ti amo Hermione Granger e non riesco più a vederti solo come un’amica, non riesco e non voglio, io voglio stare con te, voglio dire che sei la mia fidanzata, non la mia amica, ti amo e da tanto tempo pure, solo che non me ne ero mai accorto e ho continuato a farti soffrire, anche quando ero geloso di Krum, io ti facevo soffrire – Ron era diventato rosso fino all’inverosimile e non si distingueva la sua testa dalla sua faccia, Hermione era altrettanto rossa ma decisa a rispondere.

- Visto? A volte basta un istante, alcune volte se perdi le occasioni quelle non ti si ripresentato più però non è questo il caso. Anch’io ti amo Ron Weasley e non aspettavo altro che tu mi dicessi quelle parole, ero gelosa marcia di Lavanda e lo sono stata per tanto tempo, perché tu eri suo e io non potevo far altro che amarti in silenzio – rispose Hermione vicina alle lacrime, era felice e dentro di lei c’erano un turbinio di emozioni e sentimenti diversi: felicità, gelosia per Lavanda e amore per Ron.

- Io sono solo tuo Hermione - Ron, felice, la baciò, con amore, desiderio, felicità nel poter finalmente dire che aveva baciato Hermione!

Lei, ovviamente non vedeva l’ora e ricambiò subito.

Continuarono a scambiarsi baci per qualche minuto finché Ron non parlò.

- Hai visto? Ho colto l’istante giusto -

- Bravo amore. Carpe diemdisse Hermione ancora tutta rossa come Ron.

- E che significa? –

- Cogli l’attimo –

Ron sorrise e anche Hermione, avevano decisamente colto l’attimo.

 

 

 

 

 

 

“Carpe diem quam minimum credula postero

                                        

                                              Orazio

 

 

 

“Cogli l’attimo presente confidando il meno possibile nel futuro”

 

 

 

 

 

Recensite!! Recensite!!

E’ la mia prima ff su Harry Potter e ovviamente la dedico alla coppi che più amo: Ron ed Hermione! All’inizio doveva venire più corta però poi ci ho preso la mano ed è venuta fuori questa ff, poi non l’ho divisa in più chappy perché ho preferito mantenere one-shot!

Spero che vi sia piaciuta e che lascerete un commentino! E secondo voi ho fatto i personaggi OOC? Io spero di no, non era questo il mio obiettivo.

Scusate gli errori di grammatica.

 

Baci.

 

 

 

Marty De Nobili.

 

 

 

 

 

   
 
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