10/07/2013
4 recensioniAU scelto: Doctors!AU
Tra il reparto surgelati e la carne in scatola
Il lavoro di Zayn, a volte, gli reca qualche guaio.
Il fatto di lavorare in una palestra lo porta, nelle giornate meno vuote, ad avvicinarsi al sacco appeso al soffitto e sferrarvi qualche pugno. Qualche pugno che puntualmente, sotto lo sguardo divertito del padrone della palestra – padre adottivo del moro –, diventa un allenamento di un paio d’ore.
Gli porta qualche guaio perché la sua mente non è assolutamente capace di allontanare i pensieri. In particolar modo, non riesce a non pensare ad un paio di occhi piccoli e scuri, a delle labbra rosse, a delle spalle larghe e ad un addome scolpito e muscoloso.
Il suo problema, fondamentalmente, porta il nome di Liam Payne.
Quel giorno i pensieri poi si fanno sempre più affollati a causa degli avvenimenti del giorno precedente.
Niente di speciale, erano andati a fare la spesa e delle folli idee avevano attraversato la mente del moro.
Tornati a casa, poi, Zayn aveva sbattuto il corpo muscoloso del suo uomo contro il muro e l’aveva baciato.
L’aveva morso, leccato e spogliato; avevano fatto l’amore con tutto il sentimento possibile mentre quel pensiero, formulato durante la spesa, riempiva il cuore di Zayn e lo portava a spingersi sempre di più, sempre più forte e veloce nel corpo del suo uomo, a stringergli i fianchi muscolosi, a mordergli le labbra rosse di baci, a tirargli i capelli color sabbia; ad amarlo e farsi amare come solo loro due saprebbero fare.
La sua mente è avvolta nei ricordi della notte precedente, è completamente distratto: per questo non si accorge di aver colpito male il sacco.
Se ne accorge solo quando il polso inizia a pulsare e fargli malissimo. Prova a muoverlo ma lo sente scrocchiare in modo davvero poco rassicurante.
Si trattiene dal cacciare un urlo – è pur sempre sul suo posto di lavoro – ma suo padre se n’è accorto ed è subito accanto a lui.
“Che ti sei fatto? Fa vedere” gli ordina prendendogli il polso ed iniziando ad esaminarlo con occhi esperti.
“Ahi, Roqua, non lo muovere” farfuglia mentre stringe i denti dal dolore. Il polso sinistro continua a fargli male e più prova a muoverlo più il dolore aumenta.
“Mi sa che te lo sei rotto” afferma Roqua osservando il polso che comincia a gonfiarsi, “ma a che cavolo pensavi?”.
Zayn arrossisce palesemente, lo sguardo piomba sui suoi pied e farfuglia qualche scusa. Roqua lo guarda e ride, “evita di pensare a Liam, almeno quando ti alleni!” lo rimprovera scherzoso. “Ora fila a metterci del ghiaccio prima che si gonfi ulteriormente!” ordina, ma un lampo di genio gli attraversa la mente: “lascia stare, il mio migliore amico è un dottore. Corro da lui” dice prendendo le chiavi della macchina.
“Vai tranquillo, ti copro io” lo saluta Roqua prima di lasciargli una pacca leggera sulla spalla.
Venti minuti dopo, Zayn siede in sala d’attesa, il polso ormai gonfio come una mongolfiera ed un pacchetto di ghiaccio istantaneo posato su di esso.
“La lastra indica una frattura dell’osso semilunare” lo informa il suo migliore amico entrando proprio in quel momento, “devo ingessarti il polso”.
Zayn spalanca gli occhi e “Come ingessare? Non si può fare nient’altro, Lou?”
“Beh, possiamo evitarlo, se vuoi. Ma ti avverto che ti si staccherà e penzolerà come nei peggiori film splatter” sorride Louis, stendendo le labbra in un sorriso divertito dall’espressione schifata del migliore amico.
“Sei vomitevole, Louis Tomlinson” lo riprende Zayn con cipiglio disgustoso mentre si alza.
Louis continua a ridere con la sua risata acuta mentre lo guida nella stanza in cui è presente tutto il materiale per l’ingessatura.
Indica a Zayn la sedia dove accomodarsi e il moro ubbidisce, docile e con il polso che fa sempre più male.
Louis sorride un’ultima volta, stavolta non rivolto a lui ma all’infermiere che è magicamente apparso sulla porta, che a sua volta gli sorride con le labbra rossissime, - “Ciao, Harry” lo saluta Zayn, ricevendo in cambio un cenno con la testa ed un sorriso – poi inizia ad ingessare il polso del minore.
“Ieri è successa una cosa strana” esordisce dopo qualche istante di silenzio.
Sente che con i suoi amici può confidarsi, e ha un bisogno pazzesco di parlarne con qualcuno.
“Cioè?” lo incoraggia Harry, entrando e chiudendo la porta alle sue spalle.
Zayn attende che il riccio si sieda sul lettino e “Ieri ho fatto la spesa con Liam e ho pensato una cosa strana”.
Louis si ferma un secondo per guardarlo con aria interrogativa.
“Mi è venuta voglia di chiedergli di sposarmi tra il reparto surgelati e la carne in scatola” butta fuori senza respirare. “Ti rendi conto? Nel supermercato! Mentre facevamo la spesa!”.
Louis si arresta di nuovo e lo guarda, stavolta piacevolmente sorpreso, un sorriso sulle labbra fine.
“E l’hai fatto?” chiede curioso Harry alle sue spalle.
“No, no che non l’ho fatto” chiarisce subito scuotendo la testa, nervoso.
“E perché no?” domanda Louis mentre continua ad ingessargli la zona interessata.
“Perché deve essere tutto perfetto! Non posso farlo in un supermercato! Ho bisogno di organizzazione, di un anello, di...”
“Conosci Liam sicuramente meglio di noi, sai che non ha bisogno di anelli” lo blocca subito Harry con la sua voce roca, dicendo una cosa che Zayn si ritrova a reputare giustissima.
No che Liam non ne ha bisogno, a Liam non interessa lo sfarzo o il lusso. A Liam interessa solo essere felice con Zayn.
“Fallo stasera” lo incoraggia Louis. “Appena finiamo qui. Vai in pasticceria, compra un dolce, vai a casa e chiedigli di sposarti”.
Un sorriso prepotente ed inaspettato spacca le labbra del moro: vuole farlo. Vuole passare la sua vita con Liam, col suo angelo, il suo principe. Vuole passare la vita con lui, sposarlo, avere dei figli, amarlo sempre, ogni minuto di ogni giorno.
Non risponde più, Zayn, ma i due capiscono da soli che lo farà: il sorriso di Zayn parla per lui.
Mezz’ora dopo l’ingessatura è completata. Zayn già la odia – gli impedisce molti movimenti – ma promette a Louis di fare attenzione, di non bagnarlo, di prendere gli antidolorifici che gli ha consigliato, ma soprattutto, di chiamarlo il giorno seguente per raccontargli l’esito della serata.
Mentre Zayn esce dall’ospedale non può che sperare di chiamare il suo migliore amico, il giorno seguente, per dirgli che lui ed il suo uomo si sposano.
Ha in testa mille parole, mille dichiarazioni diverse, nello stomaco un baccano di elefanti che gli calpestano le interiora ed il cuore che proprio non vuole saperne di rallentare.
Non appena Zayn esce dalla stanza, Louis gira la chiave nella serratura e si volta verso Harry con un sorriso malizioso.
Harry risponde con un sorriso altrettanto sfacciato al suo ragazzo mentre questo si avvicina.
Louis affonda entrambe le mani nei ricci del suo uomo per poi carezzargli il viso, “Te l’ho mai detto quanto sei bello vestito da infermiere, Styles?” chiede retorico, intrufolandosi tra le sue gambe ed avvicinando i loro visi. “Anzi, ti ho mai detto quanto sei bello sempre?”.
“Mai abbastanza, dottor Tomlinson” risponde roco il riccio, facendo scivolare le mani dalla schiena del maggiore al suo sedere, esercitando una piccola pressione per invitarlo a salire sul lettino, su di lui.
E mentre Louis si siede a cavalcioni sul bacino del ragazzo che ama, Harry gli ha già sfilato il camice bianco: hanno voglia di amarsi ancora una volta.
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Buonasera!
Vado di corsissima, non ho riletto quindi spero non ci siano erroracci!
Grazie a chi legge, preferisce, segue e recensisce, grazie davvero! ♥