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Autore: ChocolateClaire    23/01/2008    10 recensioni
Ed ecco un'altra fic riguardante gli SPOILER del settimo libro di Harry Potter...ormai sta diventando un'abitudine ^_^.
Un simpatico e tenero momento tra padre e figlio,per condividere i ricordi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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DAD, WHICH UNCLE FRED IS

DAD, WHICH UNCLE FRED IS ?

 

Il bambino dalla pelle color caffelatte attraversò velocemente la porta e se la chiuse alle spalle con un tonfo, il respiro affannato dalla corsa.

Doveva nascondersi per un po’ in un posto sicuro, almeno finché la nonna non avesse smaltito un po’ di rabbia… o avrebbe fatto una brutta fine.

Inghiottì rumorosamente al pensiero dell’ultima volta che Molly lo aveva acchiappato e, istintivamente, si massaggiò il fondoschiena.

Con uno scatto della testa scacciò via quei ricordi poco rassicuranti e si guardò attorno: ora che ci faceva caso, notò che era sbucato nella vecchia camera di suo padre e suo zio.

Suo zio non lo aveva mai conosciuto, era morto alcuni anni prima che lui nascesse, ma sapeva che era il gemello del padre e che aveva il suo stesso nome: Fred.

La camera da letto era quella più curata e ordinata di tutta la casa; sua nonna permetteva raramente a lui e ai suoi cugini di entrarci e la spolverava minuziosamente tre volte alla settimana, forse anche più.

Le pareti erano ricche di vecchi poster e di stendardi rosso-oro, mentre le mensole pullulavano di portafoto dai quali suo padre e suo zio gli sorridevano con un ghigno.

Si avvicinò ad una piccola libreria appoggiata alla parete destra: un volume marrone spiccava tra i libri di scuola per ampiezza. Sul suo dorso, in lettere dorate, era incisa la parola Album.

- Altre foto! – pensò, e stranamente gli venne l’istinto di prenderlo.

Con un po’ di fatica riuscì, mettendosi sulle punte dei piedi, ad afferrarlo, e per poco non ne fu schiacciato dal peso. Lo issò fino ad uno dei due letti, si sedette e lo aprì.

Sulla pagina iniziale vi erano altre lettere dorate; una dedica.

 

Nel ricordo del nostro adorato Fred, morto da eroe.

 

Rabbrividì lievemente nel vedere il suo nome accostato alla parola ‘morto’, e lentamente voltò pagina.

Un ragazzo tale e quale a suo padre da giovane, ma con tutte e due le orecchie, faceva inchini solenni nel presentare il suo album, per poi scoppiare in sguaiate risate.

Voltò ancora: due identici neonati frignavano tra le braccia di una nonna Molly molto più giovane e snella. Accanto a lei c’era un sorridente nonno Arthur e tre bambini; gli zii Bill, Charlie e Percy, che osservava torvo i due pargoli.

Nei successivi dieci minuti il bambino si ritrovò così intento a sfogliare da non rendersi conto che la porta si era aperta di nuovo.

- Ecco dov’eri finito - disse piano George, spaventando a morte il figlio. – Tua nonna ti sta cercando da un pezzo, e anche io. -

Benché il padre non sembrasse arrabbiato, Fred un po’ di paura ce l’aveva comunque.

- E’ ancora arrabbiata? -

- Ci puoi giurare - commentò George, nascondendo un sorrisetto. – E’ nera: quando sono tornato per riprendervi mi ha assalito dicendo che dovrei decidermi a punirti per bene. -

Fred lo guardò preoccupato ma George continuò: - Devi piantarla di dare fastidio a Roxanne. La prossima volta che la ritrovo in lacrime per colpa tua finisci nei guai veramente! –

Fred lo fissò con tanto d’occhi non solo perché era molto raro che suo padre lo rimproverasse ( di solito questo compito era affidato al lato femminile della famiglia...), ma anche perché aveva rifilato a Roxanne uno dei suoi prodotti... ovviamente sgraffignato.

Non vedeva l’ora di provarlo su qualcuno e sua sorella era l’unica disponibile: le aveva offerto una comunissima lattina e, dopo pochi secondi, il viso le era diventato viola scuro e i capelli verde pisello scaduto…

Probabilmente perché si sentiva complice del misfatto, George cambiò tono. – Come sei scappato? – chiese, guardandolo con la coda degli occhi.

- Detonatori Abbindolanti. -

L’uomo sorrise impercettibilmente e, mettendosi le mani in tasca e allungandosi verso il figlio, gli chiese: - Cosa stavi facendo? -

- Stavo guardando queste vecchie foto – rispose, indicando una pagina ingiallita. – Tue e dello zio Fred. -

George si irrigidì per un secondo, ma poi si rilassò e annuì, anche se quella del figlio non era stata una domanda.

- Papà - domandò l’altro dopo un attimo di esitazione, - qual è lo zio Fred? - Gli mostrò una foto in cui due bambini sui sette anni continuavano a passarsi l’orsacchiotto di un terzo, più piccolo, che piagnucolava lì accanto.

Il padre gli si sedette vicino e ne indicò uno. – Era un po’ più cicciotto di me ed era quello che si divertiva maggiormente nel rompere le scatole a zio Ron – spiegò.

- Come me con Roxy? -

- Molto peggio. -

- E la nonna non diceva niente? -

- Sii realista, ragazzo – replicò, lo sguardo in tralice. – Quella volta ci inseguì con la scopa - concluse abbozzando un sorriso.

- La sua specialità – commentò divertito l’altro, prima che il padre gli scompigliasse affettuosamente i capelli.

Osservando di nuovo l’espressione del gemello nella foto, George scoppiò in una fragorosa risata che lasciò il bambino di stucco. – Pa’, che ti prende? -

Ma quello continuò fino a che entrambi non sentirono dei passi affrettati dirigersi verso di loro.

- Oh no! La nonna…! –

- Adesso sì che le prendi! – scherzò George.

- Dai, smettila! - esclamò spaventato Fred. – Certo che sei proprio uno strano padre… -

Prima che la porta si aprisse, George si alzò in piedi e, piantate le mani sui fianchi, urlò: - … GUAI A TE SE RIPROVI A FARE UNA COSA DEL GENERE! E ORA FILA GIU’ A CHIEDERE SCUSA A TUA SORELLA! -

Fred sbatté le palpebre stupito… ma mai quanto Molly, che era entrata giusto per assistere alla sfuriata.

- Oh George, basta così… - sussurrò preoccupata. – Scommetto che ha imparato la lezione. -

- Prima deve chiedere scusa a Roxy, ma’… - dichiarò l’altro fingendosi irremovibile.

- Beh, hai ragione… -

E mentre nonna Molly dava loro le spalle, George ammiccò al figlio, che ammiccò a sua volta, e lanciò un ultimo sguardo alle foto del gemello: Fred scuoteva il capo, sogghignando.

 

 

Fine

 

 

Nota

 

Ed eccomi di nuovo qui a scrivere le note finali di un’altra fic sui figli dei nostri personaggi preferiti…

Beh,devo dire che ultimamente non fanno che venirmi idee e non posso fare a meno di scriverle sul mio amato computer… anche perché il vedere Harry,Ron,George,ecc nei panni di genitori mi intriga XD.

Se vi va fatemi sapere che ne pensate!

Alla prossima!

  
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