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Autore: linkin park    23/01/2008    5 recensioni
Seconda ff sui My Chemical Romance :D Premetto che non so mai presentare le ff!
Warped tour 2005. Megan, giovane fotografa e Bob, batterista di una band famosa. Riuscirà il loro amore a resistere o durerà solo per il periodo del tour?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bob Bryar, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entro trafelata in redazione visto che avrei dovuto essere qui circa 20 minuti fa;maledetto traffico

Capitolo 9

 

Entro trafelata in redazione visto che avrei dovuto essere qui circa 20 minuti fa; maledetto traffico! Il caos che c'è nelle strade alla mattina è una delle poche cose che odio di New York. Sono rimasta un'ora bloccata tra le auto, solo perché ho avuto l'idea malsana di venire al lavoro in macchina e non in metro come faccio di solito. Credo che non ripeterò mai quest'esperienza assai snervante.

Dato che il capo deve ancora arrivare mi dirigo verso l'ufficio di Nicole che seduta davanti al pc è intenta a scrivere un articolo battendo con velocità impressionante sulla tastiera.

Probabilmente sta scrivendo su una delle band che ha intervistato la settimana scorsa; il capo infatti ci ha dato del lavoro di squadra da fare: io ho fatto i vari photoshoot alle band e lei si è occupata delle interviste o semplicemente delle recensioni.

Almeno sul lato lavorativo, sto avendo delle soddisfazioni; dopo il famoso Warped Tour infatti mi sono dedicata anima e corpo al giornale e il capo, contento del lavoro che avevo svolto, mi ha assegnato dei servizi fotografici con band importanti e le mie foto sono quasi sempre in copertina o sui siti della band.

Proprio stamattina, sono stata convocata dal boss perché, parole sue, deve "darmi una notizia importantissima". Sono eccitata e al tempo stessa nervosa per quello che dovrà dirmi, dato che non ho la più pallida idea di che cosa posso trattarsi. Lui stesso sembrava al settimo cielo al telefono.

Meglio che non ci pensi troppo però.

"Che ti ha fatto di male quella povera tastiera?" chiedo sorridendo alla mia amica.

Senza levare gli occhi dalla schermata che ha davanti, mi risponde che le manca solo qualche riga e poi sarà tutta per me.

Intanto faccio come se fossi a casa mia e prendo posto sulla sedia di fronte a lei e mi guardo intorno, soffermandomi sulla varie foto che ha appeso al muro.

Ce ne sono alcune di me e lei insieme, lei con una delle sue band preferite e infine, noi due con i my chemical romance al gran completo.

A guardarla mi sta venendo un nodo alla gola; per fortuna che la mia attenzione viene catturata da Nicole che trionfante mi comunica che ha finito.

Mi volto verso di lei, cercando di mantenere un certo contegno. Già so che appena mi vedrà in faccia inizierà a fare domande a raffica, da brava giornalista.

"Allora come va, Meg?" mi chiede sorridendo ma vedo che il suo sguardo indugia sulle terribili occhiaie che mi ritrovo.

"Abbastanza bene" replico, secca.

Sa benissimo in che situazione mi trovo; nonostante siano passate tre settimane, durante le quali Bob non ha chiamato, ancora non riesco a capacitarmi che lui mi abbia mentito quel giorno in aereoporto e che tutto sia finito.

Dentro di me ho ancora quella piccola speranza che mi fa andare avanti, e credere che prima o poi Bob chiamerà.

Forse sarò una stupida credulona piena di false speranze ma sinceramente, non mi importa finchè quel piccolo barlume di speranza mi dà la forza di alzarmi la mattina e continuare la mia vita.

Per fortuna Nicole cambia discorso e ci ritroviamo a parlare degli ultimi gossip riguardanti Britney Spears; come siamo arrivate a questo punto, non lo so nemmeno io.

"Mi dispiace interrompere questa conversazione di vitale importanza, Nic ma devo andare dal boss. Dice che ha qualcosa di importante da dirmi"

Nicole mi guarda entusiasta e aggiunge, con un ghigno, "Tanto so già tutto".

Le faccio una linguaccia e esco dalla stanza.

 

- - -

 

"Sai che sono assolutamente fiero del lavoro che hai fatto ultimamente, nonostante sappiamo bene tutti e due che c'è qualcosa ti turba…"

Spero solo che non voglia farmi la predica pure lui; è come un padre per me e accetto sempre volentieri le sue critiche, i suoi consigli ma ora non mi va proprio di sentirlo parlare dei miei problemi.

Sto per interromperlo quando esclama una parola che mi fa balzare il cuore in gola.

"…per questo pensavo che ti meriti proprio una promozione e dato che la nostra rivista ha appena aperto una piccola, come posso dire, succursale in Finlandia pensavo che meriteresti un posto lì come fotografa. Che ne dici?"

Che ne dico? Penso che il mega sorriso che mi si è stampato in faccia sia molto più che eloquente.

"grazie capo, non so che dire. Sembra troppo bello per essere vero"

Cavolo, la Finlandia. Ho sempre sognato di andarci, anche solo in vacanza, e adesso si parla addirittura di trasferirsi. Non vedo l'ora di partire.

"Sono felice che tu accetta questa proposta. Oltre a meritarlo davvero, sono sicura che questo cambiamento ti gioverà parecchio. Anche perché ho già un lavoretto per te" dice sorridendomi incoraggiante e riprende il discorso, non appena i suoi occhi incrociano il mio sguardo curioso.

 

- - -

 

"A che ora hai l'aereo?"

"Alle 15!" rispondo a Nicole, che si è offerta di accompagnarmi in aereoporto visto che tra meno di 3 ore sarò in viaggio per Helsinki.

E' passata esattamente una settimana da quando sono venuta a conoscenza di questo mio trasferimento; ho fatto in tempo solo a preparare i bagagli e raccattare le cose più importanti da portare con me e non ho idea di come farò lì.

Il capo mi ha avvisato che mi ha già trovato un appartamento vicino alla redazione ma cavolo, non ci sarà nulla dentro.

Mi sto lasciando prendere dal panico e Nicole, come al solito, se ne accorge.

"Che c'è? Agitata per il viaggio?"

Faccio segno di no con la testa e le espongo i miei dubbi, sperando che abbia qualche risposta in grado di tranquillizzarmi.

Ascolta attentamente quello che le dico per poi mettersi a ridere.

"Ma pensi veramente che il capo ti avrebbe mandato lì, in una casa vuota, senza mobili, cibarie, niente di niente?" risponde tra le risate.

Riflettendoci un attimo, sono stata una stupida a crederlo  visto che il capo mi ha detto più volte che ha pensato a tutto lui e che l'unica cosa di cui dovrò occuparmi quando sarò arrivata a destinazione è di non morire assiderata, visto che in Finlandia il clima è tremendamente freddo.

Annuisco più serena adesso e mi lascio cullare dalla musica che esce dall'impianto stereo finchè non arriviamo all'aereoporto.

Guardo l'ora. Siamo arrivate perfettamente in orario.

"Abbi cura di te! E chiamami ok?" mi dice Nicole, stringendomi a sé poco dopo. E' commossa ma vedo che è felice per me.

"Potrei telefonarti talmente tanto da costringerti a cambiare numero" replico, sogghignando e abbracciandola a mia volta.

Ci separiamo, interrotte dalla voce metallica che richiama i passeggeri del mio volo, per poi guardarci negli occhi e sorridere insieme.

La saluto un'ultima volta e mi allontano.

 

 

 

 

  
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