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Autore: AudreyBluer    11/07/2013    3 recensioni
Rebecca Giglio era una ragazza di quindici anni, con il sogno di diventare scrittrice, fin da piccola adorava leggere, passione che suo padre, morto due anni prima, le aveva trasmesso.
Lei era poco socievole e piuttosto timida perciò non aveva mai avuto un amico in vita sua e naturalmente nemmeno un ragazzo.
Poi arrivarono loro e tutto il suo mondo venne stravolto.
"Lo rinchiusero nel libro magico dove Alexis e Becky avevano riposto anche i loro poteri perché volevano vivere una vita normale e senza agevolazioni come erano, appunto, i poteri magici.
Poi, sotterrarono il libro dentro ad una grotta, in modo che nessuno potesse più riportare in vita Occhi di Ghiaccio."

"Qualcuno, però, ha ritrovato il libro. L’anima di Occhi di Ghiaccio ha preso possesso del corpo dello sventurato e adesso lui è più pericoloso che mai.
Solo noi due, insieme a Lorenzo e Gabriel, potremo sconfiggerlo..."

STORIA INCOMPLETA
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
Capitoli:
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Riassunto del capitolo precedente:
I ragazzi erano tutti a casa di Rebecca.
Intavolarono una discussione di cui l'argomento principale era la festa di Halloween che si sarebbe tenuta a breve.
Alessandra chiese sia a Gabriele che a Rebecca con chi andassero alla festa.
Gabriele rispose che aveva invitato una certa Beatrice, Alessandra non ne era certo contenta.
Rebecca, invece, ci sarebbe andata con Kevin.
Ma, con chi andrà alla festa Lorenzo?




Le parole, che sfuggono di bocca ad un amico, sono

" Sarò lì quando mi dirai che hai bisogno di me ",

ma le parole che sono inascoltate dal cuore di un vero amico sono

" Io ci sarò ... se dirai che hai bisogno di me o no".

 


Capitolo 16:
A me piace il rischio, la notte: avere un Kevin per amico

 


 

 
Forse tu non mi crederai, ma ti ho amato fin da subito.

La prima volta che ti ho visto il mio cuore ha cominciato a battere all'impazzata.

Io ti amo, lo so.

Quello che non so è cosa provi tu per me.

Mi ami anche tu?….

<< Ehi, ma che cosa state guardando?>> chiese Kevin con uno sguardo schifato.

<< Shh. Stai zitto. >> lo rimproverammo io e Alessandra.

Pensavo che tu amassi lei, così ho lascito perdere, ma ti amo anch’io. Ti amo.…

<< Oddio, ma volete finirla di guardare queste commedie orribili versando lacrime su chili e chili di gelato al cioccolato che è per giunta il mio preferito. Voi

ve lo state letteralmente divorando, senza neanche concedermi una cucchiaiata! Anche se siamo ad Ottobre, non significa che il gelato non mi piaccia più!>>

piagnucolò Kevin.

<< Te lo meriti. Questa commedia non è orribile! >> disse Alessandra offesa.

<< D’accordo scusate, scusate. Ma non capisco il perché?  Di solito voi ragazze non guardate queste schifezze quando avete delle pene d’amore o qualcosa
del genere? >>

<< Si, hai ragione Kevin. Che ne dici di risolvere questi problemi esistenziali fuori di qui? >> dissi mentre lo spingevo fuori dalla porta.

Io e Alessandra dopo il discorso sulla festa di Halloween abbiamo letteralmente cacciato via di casa Lorenzo e Gabriele.

Kevin era rimasto perché non sapeva dove andare.

Come no! Infatti, non era lui quello che conosceva ogni angolo della città, compresi i luoghi dove vi erano  le case di Gabriele e Lorenzo.

Comunque, Alessandra è stravolta, dopo aver saputo che Gabriele ha già qualcuno con cui andare alla festa si è rifugiata nella mia camera a mangiare gelato

e a guardare film strappalacrime.

Ed io con lei.

Anche io sono triste e la mia malinconia si accentua solo pensando a qualche ora prima.



<< E tu con chi ci andrai cuginetto? >>

<< Che ti importa. Posso andare a quella festa con chi voglio! Non sei la mia balia. >> ringhiò Lorenzo.

<< Calma, calma. Era solo una domanda. >> disse Alessandra alzando le mani in segno di pace.

<< Non ti deve interessare. >>

<< Andrà alla festa con un amica di quella Beatrice. Ne parlavano prima Gabriele e Lorenzo. Quando voi due non potevate sentire. >>

<< Koven! Chiudi quella dannata bocca! >> gli gridò contro Lorenzo.

<< Va bene, va bene. >>. disse Alessandra  fermando Lorenzo  prima che potesse uccidere Kevin.

<< E’ giunta l’ora che voi smammiate. Io e Rebecca non possiamo sopportarvi tutto il giorno. Ciao. >> disse spingendo i due guerrieri verso la porta.

<< Ehi, ma noi.. >> dissero in contemporanea.

<< CIAO! >> e sbatté la porta.



Lorenzo ci andrà con qualcun’altra e se è amica di Beatrice, allora, non c’è da aspettarsi nulla di buono.

La commedia era, ormai finita e i protagonisti si erano dichiarati amore eterno.

Magari nella vita reale fosse così. Sento che sarà il più brutto Halloween della mia vita, non che gli altri fossero stati un granché.

Pensavo, però, che quest’anno sarebbe stato diverso visto che c’erano Alessandra, Gabriele, Kevin era ritornato e c’era lui, Lorenzo.

Alessandra in questo mese mi ha tartassato dicendomi fino all’esasperazione che noi due eravamo perfetti l’uno per l’altra.

Ed, infatti, lui aveva invitato l’amica di Beatrice alla festa e non me.

Quindi, la mia ipotesi era giusta: lui non è innamorato di me, come io non lo sono di lui. Logico.

 Si, non  mi potrebbe mai piacere uno così.

Infatti, stavi guardando una commedia romantica solo perché ti è morto il cane che, tra parentesi, non hai, perché, sempre tra parentesi,  

hai paura dei cani. Solo per questo…


Intanto Kevin...

<< Tu vorresti che io me ne andassi via, fuori, nella notte più profonda, al gelo. Vorresti davvero che io corra questo rischio? >> mi chiese

facendo la faccia da cucciolo.

<< Amore della zia, non  ti ricordi quella volta in cui mi dicesti testuali parole:

A me piace il rischio, la notte. Sono uno spirito libero. Non puoi impedirmi di vivere.

Bene, non ti impedirò fare ciò che vuoi. Quindi, vai, vai a vivere la tua vita.

Vai, vai e vattene! >> dissi spingendolo verso la porta.

<< Tu, amica mia, faro nel buio della mia ignoranza, come puoi farmi questo, come. Ed io che pensavo che tu avessi un cuore. >> disse inginocchiandosi sul

pavimento.

<< Oh, non fare il melodrammatico! >> gli dissi.

Ad un tratto una risata interruppe il siparietto che si era creato.

Era Alessandra, stava ridendo a crepapelle.

<< Oddio, voi due dovreste andare a Zelig. No, davvero, dico sul serio.  >> disse asciugandosi le lacrime provocatele dalle troppe risate.

Al meno si era distratta da Gabriele. Con Kevin vicino era sempre così. Trovava sempre  un pretesto per farti sorridere, ma sapeva anche quando era il

momento giusto per tacere.

<< Bene, ora, che siete un po’ più serene che ne dite di raccontarmi i vostri drammi adolescenziali? Sapete, ho una grande esperienza alle spalle.>>

<< Certo! Oh, grande saggio, illuminaci!  >> dicemmo in coro io e Alessandra.

E quello fu un lungo pomeriggio.

Kevin, a volte, ok, sempre, poteva sembrare un idiota, ma in realtà sapeva ascoltare i problemi della gente e tirarla su di morale.

Quel giorno decidemmo che Kevin sarebbe stato sia il mio accompagnatore alla festa che quello di Alessandra.

Non ci avrebbe lasciate nemmeno un minuto, sarebbe stato appiccicato a noi.

Ciò era sicuro come il fatto che il rischio fosse una parte del suo essere.

<< Ceeerto, come no. E io sono la Signora in giallo. Ma fammi il piacere. >> gli risposi ridendo dopo aver sentito quell’immensa cavolata.




Ciao. 
Non ci sono parole per il mio ritardo. 
Mi scuso.
Comunque, spero che il capitolo non vi abbia deluso. Anche se, secondo me, non è venuto molto bene.
Comunque ringrazio chi ha messo la storia nelle seguite, nelle preferite e chi recensisce.
Mi scuso anche per non aver potuto rispondere alle recensioni, che mi hanno fatto molto piacere.
Al prossimo capitolo. 

Audrey


 
  
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