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Autore: cashtan    11/07/2013    2 recensioni
I nostri eroi, con un carattere più adulto, spediti nuovamente sulla terra, si ritrovano braccati da un reparto top secret dell'esercito americano.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cosmo si infilò fra lui e la sua Playstation, mentre Amy, Cream e Rouge aspettavano fuori.
- ma che caz…Cosmo ti levi di lì?!? – si lamentò Shadow, cercando di spostarsi a destra e a sinistra per vedere lo schermo. – che ti prende?!? – aggiunse.
Gli occhi di Cosmo iniziarono a luccicare, quando si gettò piangendo addosso a lui.
- Aiutami…Tails non è tornato…era con Sonic e Knuckles…bolla bianca… - disse Cosmo tra un singhiozzo e l’altro. – ok, ok farò il possibile!!! Ora cerca di calmarti!! – disse il riccio con tono pacato. Lasciò Amy, Cosmo e Cream in casa sua e uscì a parlare con Rouge, che sembrava l’unica a non aver perso la testa.
- mi spieghi che è successo?!? – chiese Shadow.
- poche ore fa, al largo, fluttuava una bolla bianca…i tre sono andati a vedere con il tornado x…la bolla è sparita e loro non sono più tornati…semplice no!? – spiegò lei.
-Mah…sarà stato Eggman…vado, lo picchio e torno con i tre ragazzi. – Comunicò il riccio nero, ma fece solo le prime due cose, perché a quanto pare, Eggman stavolta era innocente.
 
- Cavolo ma a me scappava la pipì! – esclamò perplesso Miles, avvicinandosi a un cespuglio per evacuare. Da lì poteva godere di una vista meravigliosa, una catena montuosa si estendeva dirimpetto.
- aaaah….meno male non l’ho fatta da svenuto… - pensò Tails, concludendo l’operazione.
Tails indietreggiò aumentando velocemente la frequenza dei passi.
- Knuckles!! Abbassati!! – esclamò all’echidna sottovoce, buttandosi dietro una roccia.
- che succede!? – Chiese il rosso preoccupato, imitando Miles.
- guarda!! – esclamò la volpe.
Un elicottero fece capolino da dietro le montagne e raggiunse una colonna di fumo nero, ronzandoci poi intorno come un calabrone.
- Stanno ispezionando i resti del tornado x! – disse Knuckles ottenendo un gesto affermativo da Tails.
Intanto l’elicottero si era avvicinato loro di duecentocinquanta metri e da esso ora, pendevano sei robuste corde di canapa. Sei soldati si calarono dalle funi, sparendo nella vegetazione e l’elicottero se ne andò.
- sono qui per ucciderci… - mormorò serio Knuckles.
- devono aver visto i nostri paracadute, il tuo è ancora impigliato in cima all’albero… - aggiunse Tails.
- cosa facciamo? – domandò il rosso.
- nascondiamoci…poi si vedrà…- suggerì Miles.
Decisero di non entrare nella casetta abbandonata, perché sarebbe stata ispezionata da cima a fondo, si allontanarono invece di altri cento metri e si nascosero fra delle rocce coperte di muschio.
La speranza che nessuno sarebbe venuto a cercarli lì fu vana, in breve tempo tre soldati raggiunsero i sassi e si infilarono nel dedalo naturale formato da essi. I due optarono per un approccio non letale, anche se Tails per sicurezza, estrasse il suo pugnale dalla fontina orizzontale dietro il bacino.
Knuckles balzò giù da una roccia atterrando silenziosamente, un metro dietro a un militare. Portavano un equipaggiamento leggero, niente zaino, ma erano armati di fucili d’assalto M4, fucili a pompa SPAS 12 e altra roba posizionata un po’ ovunque intorno al corpo.
PAK!! Knuckles colpì il soldato sul lato destro del collo con un pugno destro, afferrandolo da sotto l’ascella sinistra con la mano sinistra. L’accompagnò delicatamente a terra, verificò che il cuore battesse ancora e si preparò ad affrontarne un altro.
Tails si trovò davanti un nemico che velocemente puntò avanti il fucile, ma la volpe lo disarmò con un colpo di coda destra, dopo il quale dava le spalle al soldato e un colpo con entrambe le code a entrambi i lati del suo collo. Assestato quest’ultimo colpo si trovò davanti il terzo militare, che non poté nemmeno alzare l’arma. Un sasso scagliato da dietro, raggiunse la sua testa coperta solo da un cappello mimetico. L’uomo barcollò indietro borbottando qualcosa e poi cadde in avanti rompendosi il naso sul pavimento di ghiaia offerto dalla natura, e offrì così a Tails la vista di chi aveva scagliato la pietra
- Grazie amico!! – esclamò ridendo Tails.
- di nulla! – rispose un riccio blu mostrando un bel pollice su.
- Tails, tutto ben…GUARDA CHI SI VEDE!!!! – esclamò Knuckles vedendo Sonic in piedi, e subito si accese una sigaretta.
- Che hai fatto al gomito? – chiese il porcospino a Miles.
- non lo so…c’ho trovato una scheggia di vetro…forse era dello schermo del radar…e tu che hai fatto in queste due ore?? – rispose, aggiungendo la domanda.
- te lo spiegherò lontano da qui! – disse Sonic.
- giusto andiamocene…quel colle la davanti andrà bene, no?! – propose Knuckles, indicando un altura ad alcuni chilometri più a nord.
- ok vi aspetto la! – Disse il riccio prima di partire a corsa per raggiungere il luogo dopo una ventina di secondi.
- andiamo…- mormorò Tails. Il rosso afferrò le gambe della volpe che cominciò a far roteare le sue code e si alzò in volo. Raggiunsero Sonic dopo dieci minuti volando a non più di due metri d’altezza per non essere individuati, facendo slalom fra i tronchi d’abete.
Scese un fiocco…poi due…iniziò a nevicare.
I tre scelsero un punto fra gli alberi dove passare la notte, dato che si sarebbe fatto buio dopo poche ore. Knuckles iniziò a scazzottare una bassa parete di rocce e terra, scavando così un buco davanti a lui e formando una specie di caverna.
Si misero tutti a sedere su un tronco caduto, osservando la carcassa ancora infuocata del tornado, ad alcuni chilometri da loro, mentre veniva spenta e portata via in pezzi da altri soldati su diversi camion.
- …il mio tornado x… - mormorò Tails, affezionato al suo aereo.
- bene, bene, bene….Miles Prower…come torniamo a casa?!? – chiese Sonic aspettandosi un’idea brillante dal suo brillante amico.
-…non lo so…- ri-mormorò con tono piatto.
La nevicata si era intensificata e non si riusciva a vedere nulla che fosse a più di quindici metri, così entrarono nella loro tana.
- ok…facciamo il punto, una bolla bianca si forma vicino a casa nostra creando così, un portale che collega il nostro mondo con quello terrestre…logicamente le forze armate statunitensi inviano due caccia per identificarci, essendo comparsi dal nulla sopra il territorio americano…altri due velivoli di origine ignota abbattono i due caccia statunitensi e noi.
Vedono che ci lanciamo con il paracadute…vengono ad ucciderci soldati con mimetiche americane ma privi di qualunque fregio o mostrina di appartenenza ad un corpo…avete un idea? –
Riassunse Knuckles.
Tails si illuminò – Sono stati loro! – esclamò.
Gli altri due lo guardarono in attesa di argomentazioni.
- Ma certo! È evidente che siamo un inconveniente non calcolato da quei soldati misteriosi! Probabilmente qualcuno sta conducendo esperimenti sui portali dimensionali o cose del genere, e quella bolla bianca può essere stato un pasticcio causato da loro! Dobbiamo infiltrarci nei loro ranghi e capire cos’hanno intenzione di fare! Così potremo…tornare a casa… - concluse Tails.
- Così ti voglio amico mio!! – esclamò felice Sonic.
- In effetti…quando li abbiamo messi K.O. … non sembravano così stupiti di vedere animali colorati, in piedi, alti centoventi centimetri… - aggiunse Knuckles.
- beh…eravamo piuttosto famosi un annetto fa, non ti ricordi?!? – disse Sonic.
- già…Ragazzi…come procediamo? – chiese il rosso accendendosi una sigaretta.
- io direi di riposare per adesso…GROAAAN…non mangio da quasi due giorni…domani mattina andremo a cercare del cibo, poi ci nasconderemo in uno dei loro camion, tanto prima che finiscano di portare via tutti i pezzi passeranno alcuni giorni…-
- buona idea! – disse Knuckles.
-bene…- disse Tails sospirando…e si offrì per tappare l’entrata della caverna con le code.
- buona notte… yawn… -
- ‘notte… – risposero gli altri due a Sonic.
Con l’arrivo del buio, tortura psicologica da sempre, la mente di Tails non poté non tornare alla sua Cosmo. Le sue lacrime scendevano lente dai suoi occhi, divenendo ghiaccio all’altezza delle guance, colpite da una gelida brezza notturna…si perché, aveva chiuso l’entrata della caverna con le code, ma rimanendo di fuori.
Non voleva farsi sentire…mentre liberava la tristezza, tenuta dentro per tre ore.
Il suo pianto si confuse…con l’ululare del vento.
  
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