Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Celebien    11/07/2013    0 recensioni
Tutto questo può accadere in Svizzera, negli Stati Uniti o in Italia, Ucraina e via discorrendo e sta accadendo ora, o è già accaduta o accadrà... una piccola focalizzazione su un un momento, un evento accaduto in un luogo che può essere a noi familiare o del tutto sconosciuto.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il profilo di una città si disegna agli occhi dello spettatore. Dapprima sfocata poi sempre più dettagliata nei suoi palazzi, fari accesi e auto di ogni tipo che la attraversano da ogni dove, da milioni di persone con una propria storia da raccontare, con le loro avventure e disavventure. Chi ne potrebbe fare un tomo chi un piccolo saggio, chi un best seller chi no; vite lunghe e brevi, spensierate negli occhi di un bambino che ha ricevuto il regalo tanto atteso, o disperate come quelle del barbone all’angolo di quella via lì in fondo che tiene visibile un cartello oramai vecchio quanto lui in cui chiede l’elemosina, pur sapendo che potrebbe ricevere ben poco di quello che meriterebbe. Non era di certo questa la vita che si aspettava: una carriera lunga quarant’anni passati dietro la scrivania di un’anonima società finita prima del suo tempo come il proprio matrimonio. Se guardi i suoi occhi, puoi ancora vedervi quella luce che scoppiettava quando all’età di sei anni la nonna chiamava lui e i suoi fratelli per la merenda; il ricordo gli disegna un sorriso spontaneo che ti addolcisce e ti fa lasciare qualche moneta sulla sua mano prima di proseguire il cammino. I negozi cominciano a chiudere e la figura di una ragazza che cammina con andare goffo e confuso ti si pone davanti. Esce dalla porta di un ufficio giornalistico con una montagna di carte fra le mani, i capelli legati e una borsa che urla pietà per il modo con cui è trattata dalla proprietaria. Ogni due passi avanti deve tornare indietro per recuperare qualcosa che le è caduto di mano e vai con gli sbuffi e i borbottii. Casa sua le sembra essere lontana anni luce da quel luogo infernale, dove si reca tutti i giorni di mattina presto ed esce all’ora di cena e quando finalmente la raggiunge, desidera prima ancora di mangiare tuffarsi nella vasca da bagno colma fino all’orlo di acqua bollente e schiuma, fare un lungo bagno sorseggiando del vino rosso dal bicchiere e se non è eccessivamente stanca, leggere un buon libro, un giallo magari. L’idea la fa andare avanti e il moto diventa sempre più goffo e impreciso, si sistema la ciocca dei capelli per evitare di andare a sbattere contro un palo della luce. La metro è vicina, basta percorrere il lungo viale pieno di gente e la puoi vedere, casa non sembra più tanto lontana tranne quando una grossa goccia d’acqua non arriva in piena fronte e il passo si blocca. No ti prego pure questa no, non questa sera che ha dimenticato l’ombrello in ufficio e non può proteggere le migliaia di articoli da correggere e rivisitare, dopo una lavata di capo dal datore di lavoro, essere tornata indietro decine di volte per salvare tutte quelle carte non può venir giù la pioggia.
Plin… plin… plin…. Troppo tardi, la ragazza rimane ferma a contare fino a dieci prima di prendere e tirare tutto all’aria, anche il suo lavoro in effetti; se potesse quei capelli che si sono appiccicati in fronte, li raserebbe a zero ma non è il tempo né il luogo, scuote la testa per scostarli dalla vista e stringendo il più possibile il cartaceo aumenta il passo tentando di non travolgere nessuno e non inciampare. La buona volontà di non perdere nulla e non scontrarsi con nessuno tuttavia non basta perché se il destino ha deciso che la sua giornata deve andare male ha poco da fare se non piegarsi a esso, in realtà crollare del tutto fondoschiena a terra e tutte le carte svolazzate in aria come grossi coriandoli dopo aver ricevuto un duro colpo di sportello che ha messo definitivamente ko il suo lavoro e i suoi nervi. Alza piano la testa pulsante per l’atroce emicrania si guarda intorno e gli insulti che comincia a urlare all’imbecille che l’ha travolta, sono ben giustificati; corre ad aiutarla a rialzarsi quel goffo giovane confuso dagli eventi che gli si sono succeduti dal mattino fino a quel momento. Serata sfumata suppongo: addio partita, birra e schifezze da ingurgitare fino a quando lo stomaco e il fegato non urlano pietà perché, oltre ad aver beccato l’ex fidanzata a tubare con l’amante, ha quasi ammazzato un’altra donna mentre tentava di andare a chiudersi in casa, per evitare di combinare una sciocchezza in giro per la città. Donna... parola che fino a qualche ora fa si era promesso di non dover più pronunciare, sarebbe pure diventato omosessuale piuttosto che aver a che fare con il genere femminile e guarda un po’ la promessa l’ha già infranta perché rischia pure una denuncia per omissione di soccorso. Pazienza, la aiuterà a rialzarsi chiedendo le dovute scuse, la accompagnerà in ospedale e qui si chiuderà la storia. Davvero tutto termina qui o ci sarà un seguito? Che andrà avanti oppure no, che finirà bene o male sarà il lettore a deciderlo poiché ho il desiderio di lasciare alla sua fantasia il proseguimento e l’esito di questa ministoria ambientata, non si sa dove né quando, i personaggi non hanno nomi né fisionomia descritta perché tutto questo può accadere in Svizzera, negli Stati Uniti o in Italia, Ucraina e via discorrendo e sta accadendo ora, o è già accaduta o accadrà; io lancio lo spunto il resto è tutto da vivere.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Celebien