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Autore: xingchan    11/07/2013    1 recensioni
Xing, cinque anni dopo (la fine del manga! XP).
Ling Yao è divenuto imperatore da appena tre anni, e Lan Fan come al solito è al suo fianco come sua protettrice. Tutto procede più o meno tranquillamente a corte, grazie all'unione delle famiglie e alle innovazioni che il nuovo sovrano introduce nel suo impero, accompagnate da numerosi doveri che il ragazzo dovrà caricare sulle proprie spalle, molti dei quali gli risulteranno trmendamente contrastanti con i suoi sentimenti e con il suo modo di essere.
L'intenzione di Ling di modificare alcune leggi, il misterioso caso dell'omicidio del suo predecessore e un'invidia covata da tempo e mai espressa saranno le cause per cui Ling dovrà impugnare ancora le armi per difendere la Pietra Filosofale, il suo regno e coloro che ama.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lan Fan, Ling Yao, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Fragments of a Love'
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La zona bianca



L'alba era appena sorta a Xing, illuminando un giorno del tutto nuovo e completamente diverso da quello precedente.


Per i suoi abitanti, apparì anche più luminosa del solito. Perchè, in quella luce che scintillava per tutta la volta celeste, vi riuscivano a scorgere una sorta di rinascita. Erano a conoscenza che le repentine cure ricevute erano merito del loro giovane imperatore e dei suoi sottoposti più stretti. Con i cuori gonfi di felicità e riconoscenza, tutti si dedicarono alle proprie attività lavorative con la dolce sicurezza di avere ancora un altro giorno per godere delle gioie della vita. Quanti fossero quelli a loro disposizione non era dato loro saperlo, ma erano comunque certi che ne avrebbero vissuto almeno uno in più, grazie alla guarigione collettiva di quell'epidemia che aveva già provocato molte perdite.


Alcuni uomini di scienza del posto avevano individuato il virus responsabile del morbo. Si trattava di un agente patogeno situato dentro una specie di frutto velenoso e proveniente da alcune terre confinanti a nord-est del grande paese delimitato dal deserto.


Fortunatamente, la Pietra Filosofale era riuscita nel suo intento con successo, arrivando perfino a toccare le aree limitrofe del paese senza perdere punti in potenza. Purtroppo, però, il suo potere si era irreversibilmente esaurito e Xing non avrebbe più potuto usufruirne.


Ora era compito dell'Alkahestry medica contribuire alla salute della nazione.


Quella stessa alba silenziosa, spezzata solo da un leggero cinguettìo, fu una comprensiva e dolce testimone del flusso di pensieri di Ling.


Era lì da ore, ormai. Seduto stancamente su uno di una lunga serie di blocchi decorativi marmorei bianchi come neve sui quali erano incisi numerosi bassorilievi ed alternati da un altrettanto candido colonnato anch'esso di marmo che terminava in splendidi ma piccoli archi. Quel era l'unico luogo oltre al suo rifugio verdeggiante ad infondergli pace.


Con gli occhi a mandorla puntanti verso una porzione di orizzonte indefinita ed arrossati da un pianto violento che lo aveva portato in un implacabile subbuglio interiore, si sentiva così pesante che si chiese distrattamente come mai riuscisse a stare in quella posizione senza aver bisogno di dormire o, peggio ancora, di mangiare.


Non si era mai mosso di un millimetro per nessuna ragione, salvo una.


Aveva soltanto mandato delle truppe guidate dal giovane Han a recuperare il corpo di Chen e i due traditori per arrestarli. Non era del tutto lucido quando diede gli ordini, tanto che furono balbettati e leggermente sconnessi.


La sua mente era indiscutibilmente rivolta altrove. Ora due persone importanti della sua vita erano venute meno. Prima con Fu, adesso con Chen: l'uno aveva tentato di sacrificarsi affinchè Bradley rimanesse ucciso; l'altro essenzialmente stava combattendo contro coloro che lo volevano morto.


Da ragazzo pensava che avere la Pietra fosse la soluzione a tutti i suoi problemi ed a quelli del clan Yao, ma quando poi si rivelò privo della capacità di salvare Fu, la sicurezza iniziale dei benefici assoluti dell'immortalità era svanita, andandosi a sostituire ad un risentimento verso se stesso mai risanato. Mentre si ritrovò sulla quella terrazza di Central City a piangere lacrime amare per il vecchio Fu, si rese conto di quanto fosse stupida anche solo l'idea dell'immortalità. Perchè una volta ottenuta per sé, dovette guardare in faccia alla realtà e constatare che tutto sommato era stato tutto dannatamente inutile: l'incolumità e la salvezza complessivamente permanenti erano solo e soltanto alla sua portata, mentre non poteva sfruttarli appieno anche per gli altri. Essere un homunculus significava questo; molto probabilmente, se Greed fosse rimasto dentro di sé, non avrebbe retto a lungo questi accorgimenti.


Quanti ancora dovevano lasciarlo solo in quel mondo d'oro che arrecava solo morte agli individui più meritevoli del dono della vita? Quanto ancora doveva soffrire per la mancanza di qualcuno che aveva dato la propria vita per lui? Ne era meritevole?


Ciò lo portò ad una nuova ondata di disperazione che lo fece ancora una volta scoppiare a piangere e a stringere i denti affinchè si facesse udire da secondi il meno possibile. Non gli era concesso addolorarsi apertamente in un momento di lieto come quello che ora Xing stava vivendo; sarebbe stato altrettanto ingiusto impensierire i suoi servi e trascinarli nello sconforto insieme a lui. E Ling non voleva che il peso delle sue sofferenze andasse ad infangare la felicità del paese.


Da quel che poteva dedurre dalla tempistica di Lou e Lan Fan, Chen era morto prima della trasmutazione, perchè altrimenti la Pietra l'avrebbe guarito delle sue ferite, anche mortali. Ecco perchè non riusciva proprio ad evitare quel senso di colpa che si era impossessato di lui, dal momento in cui era perfettamente conscio che con la Pietra poteva far ritornare in vita i morti.


Ma se avesse anche compiuto delle trasmutazioni umane, ora Chen sarebbe ancora in vita.


Una frase che gli rimbombava in testa come un martello, talmente contundente da schiacciare la convinzione che la priorità andava a coloro che potevano essere ancora salvati. Ma naturalmente non poteva occuparsi allo stesso tempo anche dei morti. Le capacità già limitate della Pietra paragonate alla grandezza del paese non lo permettevano. Ed inoltre, arrendersi all'idea della morte era la decisione più saggia e giusta da fare, oltre a rimboccarsi le maniche ed esaudire i desideri di tutti.


Era completamente inutile stare lì immobile a rimurginare su cosa sarebbe successo se avesse fatto diversamente. Ciò che è stato, è stato. E ritornare indietro non era possibile.


Doveva alzarsi ed andare avanti, come diceva sempre Edward.


Innanzitutto, doveva risolvere la questione con quei due idioti guerrafondai. Era giunto il fatidico momento di cercare il metodo più plausibile per punirli, rimanendo tuttavia saldo con le sue convinzioni.


Di una cosa era sicuro, però: non si sarebbe mai più fatto accecare dalla rabbia.


L'ira lo aveva reso capace di fare qualunque cosa, anche di commettere azioni riprovevoli contro persone che non c'entravano niente. Aveva inveito contro Lou e e tartassato a dovere Lan Fan, quasi da sentire i rumori metallici del suo automail misti ai sussulti scaturiti dalle sue lacrime, mente rivedeva ancora davanti a sé gli occhietti di Jin e Soo Yang che apparivano atterriti.


Sicuramente, scusarsi con entrambi sarebbe stato d'obbligo, perchè anche una sola, singola nota di diffidenza da parte loro, soprattutto di Jin, gli avrebbe fatto davvero male.


Stava per agire d'istinto, come un ragazzino non ancora capace di distinguere le azioni buone da quelle cattive perchè vinto dalla sua stessa impulsività.

A quanto pareva, Greed aveva ragione quando lo dava per ragazzino o moccioso.


"Vostra Maestà..."


Il mormorìo avvilito e ancora un po' tremante di Jin lo destò completamente. Lo vide poco distante da lui, seminascosto da una colonna, evidentemente ancora sconcertato per ciò che aveva visto.


Consapevole di questo, Ling emise un grande sospiro e gettò a terra lo sguardo prima di ricominciare a parlare.


"Non aver paura di me, Jin..." disse rassicurante.


A quelle parole, il giovane sguattero prese coraggio e si avvicinò con rinnovato slancio, seppur ancora prudentemente. Ling Yao non era affatto cattivo o pericoloso; erano state tutte quelle emozioni assommate insieme che lo avevano scombussolato. Il giovane ragazzo si convinse che certamente doveva essere così, per poi andarsi a sedere al su fianco.


"Scusami, non avrei dovuto comportarmi così."


"Vi capisco, Maestà. Non c'è bisogno che un'alta carica come voi chini il capo di fronte ai propri servi. Però, vi prego: non siate arrabbiato con Lou e Lan Fan..."


Ling rimase spiazzato da quella richiesta così sentita. Si domandò se Jin non desse più per scontato la sua benignità come una volta.


"Ma... Ma io non sono arrabbiato con loro." disse, in modo tale da suonare più tranquillo possibile.


Stettero qualche secondo senza dire una parola. Jin sembrava pensieroso, e Ling lo osservava come per chiedergli tacitamente a cosa stesse pensando.


"Secondo voi, dov'è Chen adesso?" esordì il bambino, guardando in alto.


"Beh, con i suoi antenati..." replicò l'imperatore commosso.


"Voi ne siete sicuro, sire?" disse ancora Jin, non del tutto convinto.


"Tu no?"


"No lo so..."


"A dire il vero, neanch'io..."


Jin riprese a fissare il cielo screziato di nuvole mattutine. Non si era mai soffermato su cosa ci potesse essere oltre la morte. C'erano quelle miliardi di credenze esemplari che coronavano le tradizioni di Xing, ma non si era mai sentito legato a quelle, preferendo di gran lunga vivere lasciandosi alle spalle queste supposizioni.


"So soltanto che... il suo ricordo rimarrà qui..." concluse Ling, portandosi una mano al petto e sorridendogli, certo che sarebbe stato così anche per Fu.










NDA

No, no, no!! Non è possibile!! Perdendomi in questi dannati sproloqui mentali finisco sempre con il dilatare le scene, mannaggia!! >.<

Avevo la ferma intenzione di dedicare almeno metà di questo capitolo a Lan Fan e mi ritrovo a dover spostare la parte dedicata a lei (più un'altra) nel prossimo! Grrr... Il mio cervello lo fa proprio apposta! Va beh, credo di dover andare a leggere quel capitolo sulla dimenticanza di propositi, dato che mi sta guardando davvero storto da non so quanto tempo... ^-^'

Alla prossima! :)
   
 
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