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Autore: FloxWeasley    11/07/2013    5 recensioni
A volte la vita prende pieghe inaspettate.
Un secondo prima sei in viaggio, diretta all'interrogatorio più importante della tua vita.
Un secondo dopo
puf.
Tuo figlio è orfano.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Under custody
capitolo tre.

 

«Papà?»
La voce sottile di Daniel lo sorprende mentre sono in strada, diretti alla pizzeria dietro l'angolo: da quando il bambino vive con lui, preferiscono fare due passi per procurarsi la cena.
Castle si blocca e Daniel, che gli stava trotterellando spensieratamente dietro, gli finisce addosso. Si volta lentamente, un sorriso estatico in volto, e guarda quello scricciolo dagli occhi intensi.
«Dimmi, Danny»
Il bambino sorride di rimando, sollevato per come Rick ha preso quella sua piccola, insignificante parola – ma che per lui è grande come l'universo.
«Dopo... possiamo vedere Il pianeta del Tesoro? Lo vedevo sempre... con la mamma» ammette, mentre dietro le lenti gli occhi gli brillano, e le guance gli si accendono di rosso. 
Castle sorride, immaginando Kate, la sua Kate, e quel piccolo miracolo, abbracciati, davanti ad un televisore con una gigantesca ciotola di pop-corn.
Ad Alexis quel cartone non piaceva granché, perché è più una cosa da maschi: astronavi, pirati, tesori... lui, però, lo adorava, quindi la videocassetta è ancora nel loft.
Scompiglia i capelli del figlio e gli prende la mano.
«Certo, campione!»

 

Lo schermo si fa nero, poi partono i titoli di coda e la canzone finale.
Castle abbassa lo sguardo sul tappeto, dove per tutta la sera Daniel se n'è stato a pancia in giù, le manine a sostenere le guance paffute, con gli occhi attenti e le labbra che sillabavano ogni battuta: ora è acciambellato come un gatto, e il suo respiro lieve segnala che si è addormentato.
L'uomo, intenerito, sorride e si abbassa per prenderlo in braccio: delicatamente lo stringe a sé e mentre lo porta nella sua cameretta, riflette.
Quel giorno, per la prima volta in quattro mesi che vive con lui, Daniel l'ha chiamato papà, e non solo: ha aperto il suo cuoricino a lui, mettendolo al corrente di una cosa così personale come il film che guardava sempre con la sua mamma.
Sospira, Castle, mentre lo depone sotto le coperte e gli sfila gli occhiali: chissà se, involontariamente, quel bambino così intelligente si è mai associato a Jim, il protagonista.
Jim, che il papà ha abbandonato. Jim che deve imparare a cavarsela da solo.
Accarezza la fronte di Daniel e spegne la lucina sul comodino, uscendo in silenzio.
«Papà?» lo chiama di nuovo la vocina di Daniel, proveniente da qualche parte in mezzo al buio. Castle sorride ancora.
«Sì, Dan?»
«Sono contento di aver guardato Il pianeta del tesoro con te». Sbadiglia. «La mamma era come Sarah... sempre buona, dolce, però sola». L'uomo lo sente girarsi dall'altra parte e resta in silenzio, sicuro che se provasse a rispondere a quelle parole, probabilmente inizierebbe a piangere come un bambino.
«Buonanotte»
«Buonanotte, Dan».

*

 

Elizabeth Parker è un bravo capitano.
È stata nell'esercito, tanti anni prima, e il cipiglio freddo e severo che mantiene in ogni circostanza è una conseguenza di quel periodo.
Impassibile, scruta la detective Beckett sedersi davanti a lei dall'altra parte della scrivania.
Quella minuta, tenace poliziotta lavora per lei da soli quattro mesi, ma il capitano può già affermare che si tratti di uno dei suoi più validi elementi.
«Detective Beckett, voleva parlarmi di qualcosa?»
Kate sospira, e per un attimo smette di torturarsi le mani per rivolgere al capitano uno sguardo fermo. Non sembra spaventata, solo... rassegnata.
«Capitano Parker, so che lavoro qui da poco e tutto, ma... mi servirebbe un congedo per maternità» dice, seria, senza accennare alcun sorriso.
Elizabeth resta in silenzio per un attimo: quella rivelazione non la coglie certo impreparata. Prima che un bravo capitano, è una donna.
E come tutte le donne, certe cose le capisce.
«Detective, come ha detto lei lavora qui da poco. Io l'ho assunta per lavorare, non per mettere al mondo dei bambini».
Kate annuisce rigida.
Sapeva che non sarebbe stata una conversazione facile, ma sperava che, essendo donna, la rigida Elizabeth Parker si sarebbe sciolta un po'.

Speranza vana.
«Potrei rispedirla a New York in questo preciso istante».
Per un attimo, negli occhi di Kate si accende una luce supplichevole.
Lo faccia, la prego, lo faccia, faccia ciò che io non ho il coraggio di fare...
L'attimo dopo, però, quella luce si spegne: il volto freddo e risoluto di Castle, nel lanciarle quell'ultimatum, le compare in testa e spazza via tutti i suoi stupidi desideri.
«Lo so, signore» risponde.
Il capitano la scruta ancora: non ha mai capito il desiderio di tutte le donne di procreare, di costruirsi personalmente l'ennesima palla al piede – urlante e puzzolente.
Però sa quando essere obiettiva e quando bastarda, e Kate Beckett non merita la sua bastardaggine.
«Però voglio darti una possibilità: potrai continuare a lavorare per noi, una volta nato il bambino. L'importante è che non interferisca con il lavoro».
«Grazie, capitano».
Beckett finalmente abbozza un sorriso, sollevata. Stringe la mano al capitano, si alza e fa per uscire, quando la voce fredda di Elizabeth la ferma:
«E che questo errore non si ripeta più».
Lei annuisce di nuovo, rigida, senza voltarsi, ed esce il più velocemente possibile.
Una volta fuori inspira a pieni polmoni: in quell'ufficio le sembrava di stare in apnea.
Si dirige senza fretta alla sua scrivania, ripensando alle ultime parole del suo superiore: errore, ha detto.
Seduta sulla sua scrivania, abbassa lo sguardo sulla camicia bianca dove un occhio attento può cogliere un leggero rigonfiamento, e non riesce a definirlo un errore.
È qualcosa che la tiene legata al vero grande amore della sua vita, ora più che mai.
Qualcosa che è anche un pezzettino di lui.
E per la prima volta da quattro mesi, riesce a sorridere al ricordo di Castle.

{FloxWeasley's Corner
Mi dispiace per il ritardo, già di mio non sono tanto puntuale con gli aggiornamenti, figuriamoci se ci si mette l'oratorio estivo che mi tiene fuori casa fino alle sette di sera! XD
Comunque.
Che ne pensate?
Spero che questa piccola long vi stia piacendo, mi ci sto affezionando! :)
Alla prossima e buone vacanze, nel frattempo!

PS: avete visto Il pianeta del Tesoro?
Io l'ho riguardato stamattina ed è stato amore: solo ad Alexis non piace perché è da maschietti u.u

  
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