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Autore: Congliocchipienidite    11/07/2013    17 recensioni
SOSPESA
«Vorresti Nate al posto mio?»  la sua voce roca e piena di rabbia mi spaventò.  «Vorresti che ti facesse godere?» mossi velocemente la testa, provando a fermarlo.  «Vorresti che fosse lui a baciarti?»   si assentò dal mondo, da me, da tutto.  «Tu vuoi lui, vero?»
Toccai il suo labbro inferiore,  muovendo le ciglia ripetutamente.  Lo costrinsi a guardarmi, rimanendo vicina alla sua bocca senza commettere nessuna mossa.
 «Io voglio te»

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- Continuo di It's Here -
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"It 's all over."






- Harry

Stritolai il cuscino tra le braccia, strizzando gli occhi più di volta e cercare di ricordare qualcosa della notte precedente. Ma ogni ricordo, nella mia mente, era completamente sbiadito. Mi girai dall’altro lato, odorando uno strano profumo di miele che era a me sconosciuto. Qualcuno al mio fianco parlò.
«Ben svegliato»

E nel guardare la persona al mio fianco, sbiancai. Non erano gli occhi verdi di Amelie, non era la sua voce.
«Dormito bene, Harry?
»  domandò tranquilla, muovendosi nel letto. Non potei credere a quello che avevo davanti a me. Era impossibile…un sogno.
«Dove cazzo sono?
»  alzai il tono di voce, sentendomi peggio quando mi accorsi che eravamo entrambi nudi. Il cuore palpitò sempre più velocemente.
«Non ricordi nulla?
» 
No, dannazione. Non ricordo nulla.
«Beh, credo che tu abbia capito, no?
»
E’ un incubo.
E’  uno stupido incubo.
Devo svegliarmi.
«Sei solo frutto della mia immaginazioni
»  dissi, disperato dalla situazione in cui mi trovavo. «Io e te non siamo andati a letto insieme. Vero? Ti prego, dillo.»
Celine fece un enorme sbadiglio, alzandosi dal letto.  «Perché dovrei mentirti? Le cose parlano chiaro»
Parlano chiaro? «Spiegami come sono finito qui!  - gridai dalla disperazione, scendendo dal letto – Dimmi cos’è successo ieri sera!»
«Harry, - usò un tono calmo, credendo che così mi tranquillizzassi – sai bene quello che è successo…è inutile ripetertelo. So che è difficile ammettere una cosa del genere, ma se siamo finiti nello stesso letto un motivo c’è»
La mia Amelie.
La mia Darcy.
«Io..io non posso averlo fatto
»   singhiozzai, arrivato al limite. «Io non posso, capisci? Non posso!»
Celine si rivestì, non badando minimamente a quello che mi stava accadendo. Sbattei un pugno contro la porta, facendomi dei tagli sulle nocche. Lei riparlò.
«Smettila di prendertela con te stesso, Harry. Non hai fatto nulla di male, alla fine. Hai fatto solo quello che ti sentivi di fare
»
«Sono fidanzato, lo capisci?
»  sputai, infuriato. «Ho una figlia, lo vuoi capire? Non sono quello di prima, Celine. Sono diverso, totalmente diverso. Io…»
«Ieri sera morivi per me»  interruppe il mio discorso, iniziando il suo. «Non vedevi l’ora di farmi tua, Harry Styles. E ora? Ora ripensi alla tua ragazza e a quella creatura? Smettila, sul serio»
Tu non sai niente di me. Tu non mi conosci.
«Devi dimenticare quello che è successo. Io non sono mai stato dentro questa stanza. Quello che è accaduto…deve rimanere tra di noi. Chiaro?»
Celine aggrottò le sopracciglia. «Dovrei fingere che Harry Styles sia un piccolo angelo caduto dal cielo e che ama la sua ragazza, anche quando non è realmente così?»
La buttai contro il muro, fermando la rabbia che stava prendendo il controllo su di me.
«Tu non puoi sapere cosa provo
»
Lei rispose, spingendomi. «Mi è bastato fare sesso con te, per capire dei tuoi sentimenti finti verso Amelie»
M’innervosii. Il mio odio verso di lei stava aumentando.
«Se sono finito a letto con te, è solo perché ero ubriaco. Se fossi stato lucido, ti avrei respinto, Celine
»
«Respinto?»  si mise a ridere, non credendomi. «Saresti ceduto comunque, Styles»
«Ti da fastidio, non è così?»   lei fece una faccia confusa. «Ti da fastidio che sia innamorato di lei, vero?»
Celine mi rispose a tono, «Tu non sei innamorato di lei, Harry. E’ la tua ragazza da tanto tempo, è normale che tu sia affezionato  a lei. Ma per me, non c’è nient’altro»
Tu non puoi saperlo.
Tu non puoi sapere delle volte che mi manca il respiro quando mi guarda.
Tu non puoi sapere di quante parole ho inghiottito per l’imbarazzo che mi faceva provare.
Tu non puoi capire cosa sento nel guardarla negli occhi.
«Vai a fanculo
»
Celine sbarrò gli occhi. «Come?!»
«Ho detto: Vai a fanculo. C’è qualcosa che non ti è chiaro?»
«Ma..»
Indossai di nuovo la mia roba, guardando l’ora sulla sveglia appoggiata sul comodino. Inspirai,  uscendo da quella camera senza degnarla di una parola.
E mai come in quel momento, mi sentii perso.








 
***







«Harry non è tornato a casa…» spiegai arrabbiata ma, allo stesso tempo, in pensiero. Katherine si sorprese. «Come no?»
«Quando ieri sono arrivata al locale, lui non c’era. Credevo che magari avesse avuto qualche contrattempo con qualche paparazzo, ma passavano le ore, e di lui non c’era l’ombra»
«Mi sono accorta della sua assenza…solo che credevo che lo avessi ritrovato»  spiegò lei, preoccupata più di me. «Dove potrebbe essere?»
La preoccupazione si stava ingrandendo. Harry, dove sei finito?
«Non lo so, è questo il punto. Sono in pensiero per lui…
»
Kat girò per la stanza, ipotizzando i luoghi dove si poteva essere cacciato.  Ci pensai anch’io, ma nessun posto mi  convinceva. Darcy iniziò a piangere, ed io mi misi le mani nei capelli.
«Sente la mancanza del padre?
»   chiese la mia amica, guardando la bambina ribellarsi nella culla.
«A quanto pare
»  sospirai, prendendola in braccio, sussurrandogli cose dolci che avrebbero dovuto farla calmare. Peccato che però, ogni cosa sembrava avere l’effetto contrario su di lei.
«Darcy, non fare così….
»  la cullai ancora un po’, non ricevendo niente di quello che mi aspettavo. Darcy pianse, finendogli perfino il respiro.
«E’ sempre così buona e tranquilla…
»  disse Kat, provando ad accarezzarla.
«Non piange mai così…
»  gli confidai, mettendo Darcy sulla mia spalla. Lei singhiozzò ancora.
«Non so più cosa fare. Ha mangiato cinque minuti fa, e l’ho anche cambiata. E’ impossibile che ora stia in questo modo
»  non trovai una giustificazione al pianto di Darcy.
La porta si spalancò, e il cuore mi fece le capriole nel vederlo.
«Oh, Dio, Harry!
»  esclamò Kat, correndogli incontro. «Eravamo tutti in pensiero per te. Dove sei stato?»
Lui si ammutolì.
«Harry?
»
Harry mi guardò per un momento, facendo dei passi avanti solo per vedere la piccola Darcy e le sue condizioni. Risentire il suo profumo mi fece impazzire.
«Cos’ha?
»  gli prese una guancia tra l’indice e il medio, sperando anche lui che si calmasse. Darcy l’osservò incantata.
«Sono qui, Darcy. Sono tornato
»   le disse in modo dolce, baciandola sul naso. Lei si zittì, chiudendo lentamente gli occhi.
«Dove sei stato, Harry?
»
La mia domanda lo lasciò perplesso. Tacque per qualche secondo, guardando in basso.
«Ho incontrato un amico
»  parlò, ed io lo ascoltai. «Siamo stati a chiacchierare per tutta la notte, e mi sono addormentato da lui»
«Potevi avvisarmi»
Harry si chiuse nelle spalle. «Lo so, mi dispiace»
Ma  i suoi occhi, non erano gli stessi.
Qualcosa lo turbava, lo faceva sentire strano. Lo percepivo.  Cosa nascondi, Harry?
«Siete pronti per il matrimonio?
»  Kat tolse un po’ di tensione che si era creata con quella domanda, facendomi sorridere per qualche attimo.
«E tu? Sei pronta a fare questo grande passo?
»
Era così assurdo. Mancavano pochi giorni e Kat si sarebbe sposata. Sì, era incredibile.
«Sono…agitata. Parecchio agitata. E credo che questa agitazione me la porterò fino al grande giorno
»
Harry si isolò dal discorso, mettendosi le mani fra i ricci. Lo fissai, ritornando a parlare con la mia amica.
«Non vedo l’ora di vederti con quell’abito
»
Kat sorrise leggermente, «Sarò un confetto, quindi niente di così entusiasmante»
«Un confetto bellissimo»
  la corressi, meravigliandomi di come Darcy si era appena addormentata tra le mie braccia. Kat la coccolò un po’, facendo un forte sospiro.
«Torno a casa, - digitò qualcosa sulla tastiera del cellulare, baciando la fronte di Darcy e sorridergli. – Zayn si starà domandando che fine abbia fatto»
«Vuoi che ti accompagni?»
Lei mosse la testa, «Smettila di preoccuparti così tanto per me. Non mi rapirà nessuno, tranquilla!»  poi si girò per incamminarsi, fermandosi di colpo.
«Domani giornata tra noi donne
»   mi avvisò, strizzando l’occhio e fare una specie di occhiolino. Guardò Harry, parlando anche a lui.
«E anche Zayn ha programmato una giornata con solo voi uomini. Mi raccomando, non fate danni!
»
Lui rispose in modo freddo, «Non preoccuparti»
Il cellulare della mia amica squillò, abbracciandomi un’ultima volta prima di correre via. Baciai la testa di Darcy, dirigendomi verso di Harry.
«Cos’hai?
»
«Cos’ho?»  domandò lui, seccato.
«Sembra che..sembra che ti sia successo qualcosa. Sei sparito dalla circolazione, e ora che ti rivedo non sei più lo stesso
»
Distolse lo sguardo, stranito.  «Cazzate»
Cazzate? «Harry, - la mia mano si poggiò sulla sua guancia, e precipitai nel verde dei suoi occhi – guardami»
Il suo sguardo era spento, vuoto. Deglutì continuamente, prendendomi il viso con le mani.
«Non ti merito
»  disse con voce bassa, evitando di guardarmi. Darcy girò la testa dall’altro lato, e Harry fu affascinato dallo splendore di bambina che avevamo. La prese in braccio, tornando a parlare.
«Mi dispiace
»  sussurrò, abbassando la testa. Non capii il significato delle sue parole.
Per cosa ti dispiace, Harry?
«Che intend…
»
Il campanello suonò. Harry sbarrò gli occhi, vedendo le sue mani tremare. Gli tolsi Darcy dal suo petto, facendo attenzione che non si svegliasse. La portai con me, non riuscendo ad immaginare chi fosse alla porta.
«Amelie…
»  mi sentii chiamare da Harry, un Harry che sembrava preoccupato e con un’ansia che lo stava mangiando. Girai la maniglia, aprendo finalmente la porta.
«Oh, disturbo?
»
Cambiai improvvisamente umore nel ritrovarmi Celine davanti agli occhi. Abbracciai di più Darcy, incenerendola con lo sguardo.
«Cosa vuoi?
»
Celine fece un mega sorriso, salutando Harry che era dietro di me.
«Non essere così sgarbata con me, Amelie
»  cercò qualcosa nella borsa, sorridendo appena trovò quello che voleva. Fece segno a Harry di avvicinarsi, porgendogli qualcosa.
«Hai dimenticato la tua collana da me, ieri notte
»
Harry diventò pallido in viso. Il mio cuore si sgretolò in mille pezzi, ancora scossa da quello che aveva detto Celine.
«Dovresti controllare di più il tuo ragazzo
»  consigliò, incurvando le labbra in un sorriso maligno. «Potrebbe girare ubriaco nei locali e, come sai, qualcuno potrebbe approfittarne»
Non respirai.
Lo stomaco si chiuse.
La testa girava.
Sentii le braccia cedermi, correndo ad appoggiare Darcy sul divano e cercare di ritrovare il giusto battito cardiaco. Harry mi si avvicinò, provando a toccarmi.
«Ti prego, ascoltami…
»
Ascoltarti? E perché dovrei?  Ora nulla ha più senso, Harry. Ogni parola pronunciata da te…erano bugie, solo bugie. Ed io sono la stupida che ci ha sempre creduto, che pensava che Harry Styles fosse diverso. Ma tu sei come tutti gli altri. Come ho fatto a non capirlo subito? Forse so il perché. Ero troppo innamorata di te per rendermi conto di tutto il male che mi facevi ogni giorno. 
Va bene così.
E tutto ciò che vorrei dirti adesso è: “Vai via da me”


«Amelie, ti prego, non evitarmi. Ho bisogno di essere guardato da te, ho bisogno di parlarti
»
Non hai più  bisogno di me. Non più.
«Vattene
»
Harry balbettò, «C-come?»
«Vattene da qui. Ora.»
«No, Amelie, ascoltami…non puoi, non puoi mandarmi via»
Posso farlo, invece.
«Lo sai che cosa c’è, Harry? C’è che adesso niente ha più senso. Che cosa resta delle nostre promesse, di tutte le parole che ci siamo detti, di tutti i momenti passati insieme. Non resta niente, è questo il punto
»  Harry tacque, ascoltando ogni singola parola. «Mi ritengo una stupida. Ho creduto  a quello che mi hai detto quando sei tornato a casa, ti ho creduto perché io mi fido di te. Ma non avrei dovuto farlo»
Harry mi fermò per un polso. «Io non ho mai mentito sui miei sentimenti per te, Amelie»
 Non ne ho mai avuto la dimostrazione.
«Vai via…
»  dissi di nuovo con tono debole. Harry non volle lasciarmi.
«Non posso…
»  rispose, e i suoi occhi diventarono lucidi.
«Vai via, cristo santo!
»  urlai, pregandolo di staccarsi. Le nostre labbra si sfiorarono per sbaglio, asciugando subito una lacrima che scorreva sul mio viso. Afferrai il suo giacchetto, lanciandoglielo addosso e urlargli contro ancora una volta.
«Esci da questa casa, Harry
»
«No»  ribatté con decisione.
Come vuoi tu.
Ripresi Darcy, non guardandolo nemmeno per un secondo. Harry mi seguì, capendo poco delle mie intenzioni.
«Me ne vado io
»
E’ tutto finito.
«Non puoi andartene, Amelie… non puoi!
»
Guardai Celine fuori da casa nostra, ricambiando il suo sguardo profondo e che parlava già da sé.
«Hai vinto tu
» 
Harry mi rincorse, gridando in mezzo alla strada  e sperare che le sue parole servissero a qualcosa. Ma non c’era niente che poteva farmi cambiare idea. Sospirai, tirando fuori il cellulare e digitare il numero dei miei genitori. Aspettai, mentre sentivo la malinconia divorarmi.
«Amelie?
»
Delle piccole lacrime scesero sulle mie guance.
«Ciao, mamma…
»
«Oh, tesoro, che succede? Come mai questa telefonata?»
E sapevo che quello che stavo per fare sarebbe stato giusto e sbagliato allo stesso tempo. Ma con un nodo alla gola, risposi. 
«Torno a Parigi
»

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Heyyy :]
Finalmente sono riuscita ad aggiornare! E' un miracolo, non c'è altra spiegazione!
Purtroppo ho davvero tante cose da fare, e trovare un po' di tempo e un po' di ispirazione, mi è davvero difficile. 
Parliamo del capitolo....bene. Non so che dire :')  Celine è odiosa. Vi giuro, non la sopporto proprio. 
E poi...la parte finale. Vi aspettavate una cosa del genere? huhu  Sono curiosa di sapere cosa ne pensate :)

Non so quando riuscirò ad aggiornare di nuovo, spero comunque di non metterci troppo e che sappiate aspettarmi <3


 
  
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