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Autore: CathCarey    11/07/2013    2 recensioni
La magia del primo amore consiste nel non sapere che esso può sempre finire.
Questa storia totalmente autobiografica racconta il mio primo amore, i fatti non sono assolutamente inventati.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Contesto generale/vago
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Sembrava l'inizio di una qualche felicità.




Mercoledì 26 settembre.

Era passata quasi una settimana dalla mia rottura con Mario, incominciavo a sentirmi meglio, a sentire meno la sua mancanza, era chiaro come il sole che non mi fossi già dimenticata di lui, ma mi ero abituata all'idea che non ci fosse nella mia vita.
Sorridevo, ridevo, scherzavo, giocavo, uscivo, come facevo prima senza di lui, il mondo girava lo stesso, anche se non c'era lui a riempirmi le giornate.
Non speravo in un suo ritorno non speravo in un suo cambio d'idea perchè non volevo che tornasse solo per farmi contenta, io volevo il suo amore, non la sua pietà.
Era sera, non potrò mai scordarmelo, guardavo in camera da letto con mia mamma l'onore e il rispetto, la presenza di Gabriel Garko alla tv mi rallegrava.
Lasciai il cellulare nell' altra stanza, tanto non mi avrebbe chiamato nessuno.
Anche per Maddalena non era un periodo buono, la sua storia con Vincenzo era tormentata per colpa dei suoi genitori, stavano facendo di tutto per farli lasciare, io e Maddalena passavamo interi pomeriggi a piangere per quello che avevamo perduto.
Ma Maddalena non si arrendeva avrebbe fatto qualunque cosa ma non si sarebbe mai allontanata da Vincenzo, non almeno per un motivo così stupido.
Sua madre mi chiamava anche alle ore più improbabili della mattina, per dirmi che dovevo convincere sua figlia  a lasciare Vincenzo, ma io non l'assecondavo perchè dovevo impedire l'amore di due ragazzi? perchè i suoi e i miei genitori non apprezzavano i ragazzi con cui noi due uscivavamo ? non li avrei mai capiti.
Durante la pubblicità dell'onore e il rispetto andai in camera mia e controllai il cellullare, un messaggio sul mio display, lo aprìì era di Mario , il mio cuore cominciò a battere fortissimo.
Cosa voleva da me? perchè mi scriveva? nel suo messaggio c'era scritto che aveva un bisogno urgente di parlami , e dal suo tono riuscivo a capire solamente che aveva bisogno di me.
In cuor mio sapevo perfettamente cosa voleva e avevo ragione.
Gli scrissi su facebook, e gli chiedevo cosa voleva da me, insisteva che voleva vedermi, insisteva che voleva venire sotto casa mia, era tardissimo i miei non mi avrebbero mai fatta uscire a quell'ora di notte, pure se era sotto casa.
Insisteva, era insistente, ma non mi convinse, così gli dissi che se aveva urgenza di sentirmi poteva chiamarmi, e così fece.
Appena sentì la sua voce mi venne da piangere infatti alcune lacrime scesero.
La prima cosa che mi chiese fu " Come stai? "
E io gli risposi che stavo benissimo, che tutto andava come doveva andare.
Notò la mia voce e mi chiese se avessi il raffreddore, ma io il raffreddore non ce l'avevo, ma glielo dissi come scusa.
Non sapeva come affrontare il discorso, e io lo incitavo a parlare, lui non era mai stato bravo con le parole, era in difficoltà, mi chiese scusa anche per il modo in cui mi aveva lasciato, ma io delle sue scuse non me ne facevo niente, sapevo solo che quella sera sarebbe tornato da me.
E così fu.
Mi chiese di riprovarci, mi chiese di ricominciare, di darci un'altra possibilità, che voleva dare una seconda possibilità al nostro rapporto, non voleva pensare al passato, io a lui piacevo e voleva tentare un'altra volta.
Quando mi chiese cosa ne pensassi rimasi in silenzio, era la cosa che avevo desiderato di più al mondo, ma era normale che avessi dei dubbi, fui molto dura e coincisa gli dissi che se doveva tornare per poi rilasciarmi era meglio non incominciare, gli dissi decisa che doveva essere sicuro dei propri sentimenti perchè io non volevo soffrire, non più.
Volevo che se tornasse, dovevo essere l'unica a cui pensava, l'unica a cui dedicava tutto se stesso, perchè se ci fosse stata la presenza della sua ex non avrei potuto accettarlo, io non potevo accettare di dividerlo a metà con un'altra.
Questa volta appariva sicuro, determinato, era talmente sicuro di se che mi convinse.
E accettai, si poteva ritornare a far parte della mia vita.
Ero felice, tremendamente felice, avrei potuto averlo di nuovo accanto e non mi importavano tutte le lacrime che avevo buttato per lui, non  avevo paura di soffrire , dovevo correre il rischio di soffrire solo così sarei stata realmente felice, dovevo buttarmi , dovevo rischiare di farmi male.
Era tornato, non potevo crederci, sembrava di sognare, l'avrei toccato, l'avrei baciato, ci avrei parlato, sarebbe tornato a far parte della mia vita, ed era tutto quello che desideravo, parlammo tanto quella sera, quasi tre ore al telefono e parlammo di cose serie, di noi, delle sere che passammo sotto casa mia, parlammo addirittura di fare l'amore, e io sapevo che sarebbe capitato.
Ci dammo appuntamento il giorno dopo, volevamo incominciare tutto da capo, infatti voleva portarmi nel nostro parco, quello del primo appuntamento.
Non chiedevo altro.
C'era un solo e unico problema.
Come avrei detto a mia madre che ero ritornata insieme a lui? ma era l'ultimo dei miei pensieri, cioè volevo solamente godermi quel momento, niente  e nessuno mi avrebbe impedito di stare con lui.
Era tornato, era tornato, riuscivo solamente pensare a questo, mi sembrava rinascere.
Avevo paura in cuor mio, sarei riuscita a fidarmi come prima?  era una tortura staccare quel telefono ma dovevevamo era tardissimo, e così ci dammo la buonanotte.
Mi ricordo che scrissi all'intero facebook " Ti prego ora che sei tornato, non andartene più via"
E ricordo che mia cugina mi scrisse in chat, le spiegai tutto, ed era più felice di me.
Andai a dormire, sollevata, felice, spensierata, esattamente come quando c'era lui.
Non avrei mai più permesso a nessuno di portarmelo via ne ero sicura.

  
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