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Autore: Frankie92    11/07/2013    0 recensioni
Klaine Summer Weeks
(In collaborazione con la strabiliante e cara amica Artemis91)
July 8th: Flashback [Raiting: Rosso]: Room 206 (Again)
July 9th: Alternate Universe
July 10th: What would you change?
July 11th: Crossover
July 12th: Ten Years from now
July 13th: Two extremes: Angst or Fluff
July 14th: Surprise Us!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Thursday 11th: Crossover
Writer: Artemis91
Raiting: Giallo

     Quattro regole per farlo innamorare 

 

"Hai sentito? Kurt Hummel è tornato in città... voi due non eravate migliori amici?" Chiese Sam, raggiungendo Blaine al suo armadietto.
"Si, tipo alle elementari.. quanti anni sono passati, sei-sette? Non si ricorderà nemmeno di me. Chissà se è sempre quell'adorabile paffuto ragazzo a cui mi divertivo a fare scherzi.." Sussurrò il moro, arrossendo leggermente al ricordo di quella che era stata la sua prima cotta; ancora stava male al pensiero di quanto aveva pianto quando Kurt gli aveva detto che suo padre si sarebbe trasferito in un altro stato.
"No, non è decisamente più il ragazzo paffuto che giocava con te, Blaine.." Sussurrò Sam ad occhi spalancati mentre indicava qualcosa alla spalle del cugino, che si voltò trovandosi di fronte il ragazzo più bello che avesse mai visto. Il respiro di Blaine si fermò nella sua gola, la bocca completamente secca e gli occhi spalancati mentre permetteva al suo sguardo di scivolare sulle spalle larghe del suo vecchio amico, per poi passare al petto e all'addome tonico, che risaltavano nella camicia bianca, e infine alle gambe toniche, fasciate in degli strettissimi pantaloni blu che non lasciavano nulla all'immaginazione.
"Chiudi la bocca Blaine, stai sbavando.."
"Credo di essermi di nuovo innamorato di lui.."
"Eh, ci risiamo.." Sospirò Sam, osservando gli occhi a cuore del cugino e il sorriso tenero di Kurt..
“Magari tra qualche settimana gli passerà…”pensò tra sé e sé..
 
Stiles aveva capito subito che qualcosa non andava in suo figlio da due mesi a quella parte, da quando era cominciata la scuola era sempre tra le nuvole ed aveva poco appetito.
Ma la cosa che preoccupava maggiormente il genitore non erano tanto quegli inquietanti occhi a cuoricino che lo osservavano spenti, quanto la depressione che sembrava cogliere il figlio ogni giorno di più.
"E' innamorato.." Sussurrò Derek cingendogli le spalle e baciandolo languidamente sul collo, dando conferma alla domanda che si era posto nella mente. Si staccò dal marito avvicinandosi alla finestra ed osservando Blaine seduto sulla veranda a chiacchierare a bassa voce con Sam.
"Che cosa si stanno dicendo?"
"Che Blaine è innamorato e che non sa come conquistare quel ragazzo.." Rispose Derek sedendosi sulla poltrona, cercando di concentrarsi sul suo quotidiano,  mentre Stiles continuava a fissare il figlio, decidendo mentalmente di fare tutto il possibile per aiutare il suo piccolo cucciolo a conquistare il suo amore.
"Stiles non ci pensare nemmeno!" Sibilò Derek abbassando lentamente il quotidiano che stava leggendo e puntando gli occhi sul marito che   lo guardava a bocca aperta dalla porta.
"Ma non ho detto nulla!"
"Riesco a sentire le tue rotelle che girano da qui.."
Stiles incrociò le braccia, sbuffando sonoramente  e tornando a dedicare tutta l'attenzione al figlio, che sedeva affranto sulla veranda chiacchierando animatamente con Sam.
"Sembra così preoccupato.. mi ricorda Scott quando aveva rotto con Allison.."
"Non paragonare il mio nipotino a quella piattola umana.."
Derek e Stiles si voltarono giusto in tempo per vedere l'entrata trionfale di Peter,in tutto il suo splendore e la sua pazzia.
"Ciao Peter.."
"Piccioncini in calore.."
Stiles roteò gli occhi mentre si allontanava dalla porta per controllare l'arrosto e Derek fece segno allo zio di accomodarsi, prima di avvicinarsi al mobiletto degli alcolici e versare una buona dose di whisky nel bicchiere di cristallo.
"Allora che cosa mi sono perso?"
"Più o meno sei anni della vita di tuo nipote.. - rispose il licantropo porgendo il bicchiere allo zio - che cosa vuoi Peter?"
"Niente di che.. le solite cose.. rivedere la famiglia, avvertirvi dell'arrivo di un nuovo cataclisma sovrannaturale.." Disse l'uomo controllandosi le unghie; Stiles fece quasi cadere l'arrosto, salvato all'ultimo dai riflessi del marito.
"Porti sempre buone notizie vedo.."
 
*
"Ciao Kurt...” disse Blaine sorridente avvicinandosi al castano che lo osservò confuso; gli ci erano voluti mesi per raccogliere il coraggio necessario anche solo ad avvicinarsi a Kurt “non... non ti ricordi di me vero? Sono-sono Blaine Hale.. "
Gli occhi del giovane mostrarono un'incertezza che spezzò il cuore di Blaine in tanti piccoli pezzettini mentre il ragazzo faceva avanzare un mano titubante e diceva: "Mi spiace, ma non mi ricordo di te.. comunque io sono Kurt.. Kurt Hummel.."
"Kurt smettila di parlare con gli sfigati ed andiamo.. la coach ci vuole nel suo ufficio!" Gridò Santana da qualche parte dietro di lui e Kurt lo salutò con un sorriso tenue prima di seguire la ragazza e scomparire dalla sua vista.
 
 
"Sei proprio sicuro che non possiamo fare niente.. nemmeno un aiutino piccino piccino?"
"No, è la sua vita lascialo stare.."
"Ma ha pianto tutta la notte!"
"Stiles! Lascialo stare, quando vorrà il tuo aiuto te lo chiederà.. eccolo che arriva.."
In quel momento sentirono la porta sbattere e passi frettolosi che li raggiungevano, Blaine spalancò la porta della sala da pranzo in maniera teatrale dicendo:
"Papà ho bisogno del tuo aiuto!"
Stiles spalancò gli occhi, voltandosi verso il marito con un sopracciglio alzato, mentre Derek chiudeva gli occhi sussurrando "Non hai la minima idea del guaio in cui ti stai cacciando, Blaine.."
Stiles si voltò con le mani appoggiate ai fianchi e un adorabile broncio sulle labbra.
"Derek NOSTRO figlio ci sta chiedendo una mano! Non vuoi aiutare NOSTRO figlio?!"
Derek osservò per un secondo il marito, prima di spostare lo sguardo sul figlio che lo guardava con la stessa identica espressione da cane bastonato: certe volte si chiedeva come fosse possibile che Blaine assomigliasse così tanto a Stiles quando tecnicamente il padre biologico era lui, si schiarì la voce prima di dire:
"Vuoi un aiuto Blaine? Eccoti l'aiuto.. fai esattamente il contrario di quello che ti dirà tuo padre!"
 
 
"Regola numero 1: attirare la sua attenzione.."
"E tu hai conquistato papà con queste regole?"
Chiese il figlio, pendendo dalle labbra del padre mentre lo osservava con occhi lucidi, mentre si gustava lentamente i biscotti al cioccolato che il padre aveva sfornato da poco.
"Certo che.." Iniziò Stiles..
"No!"
Concluse Derek apparendo alle spalle del figlio e fregando uno dei biscotti fumanti che aveva di fronte.
"Se non hai intenzione di aiutare, fuori dalla mia cucina..- disse cacciando il marito con un canovaccio usato - allora, che stavamo dicendo? Ah, si.. attirare la sua attenzione.. e conosco anche il modo perfetto!"
 
Quella mattina Blaine arrivò nel piazzale della scuola sfrecciando sulla bellissima Camaro del padre: amava sentire il rombare del motore sotto di sé e gli occhi di tutti puntati su di lui. Sorrise fra sé quando vide Kurt voltarsi a bocca spalancata di fronte alla bellezza della sua macchina.
"Bella macchina!" Gli urlò Kurt, un sorriso splendido sulle labbra e la pelle baciata dal sole e Blaine non riuscì a staccare lo sguardo da quella splendida visione, andando così a picchiare il muso della Camaro contro un albero. Le risate generali lo circondarono, mentre le sue guance si tingevano di rosso e abbassava lo sguardo incapace di vedere cosa stesse facendo Kurt.
Se solo si fosse girato, avrebbe visto sul volto del ragazzo solo preoccupazione per lui.
 
"Papy sono a casa.. - disse lanciando lo zaino sulla poltrona e sedendosi al bancone della cucina - ho bisogno di cioccolato.."
Stiles si voltò, baciando la tempia del figlio, prima di sussurrare "E' andata così male?"
"Non solo mi sono reso ridicolo davanti a lui, sono diventato lo zimbello di tutta la scuola e hisfatolamainadipa'.."
"Tesoro, non ho capito nulla.." Disse, prendendo un sorso di vino e lasciandolo un po' sulla lingua per sentirne il sapore.
"Ho sfasciato la macchina di pa'.. "
Il vino nella sua bocca venne sputato dritto sulle piastrelle della cucina, mentre lui si voltava prima verso il figlio con occhi spalancati, poi verso l'orologio.
"Abbiamo venti minuti per nascondere le prove!"
 
Venti minuti dopo
 
"Blaine, tuo padre è andato in centro con la camaro?"
"Noooooo, sono in cucina.."
Derek si fermò di fronte al figlio, lo sguardo che passava da parte a parte sia lui che il marito, entrambi sfoggiarono il loro sorriso alla "sono un cucciolo di foca che non farebbe male a nessuno, guardami"; si avvicinò a passi lenti al tavolo, sporgendosi su di esso per arrivare loro ancora più vicino.
"DOVE. AVETE. MESSO. LA. MIA. MACCHINA?!"
"E' stata portata a riverniciare.."
"E' stata rapita dagli alieni..."
Derek e Blaine si voltarono basiti verso Stiles che alzò le braccia con fare innocente dicendo "Che c'è?! Sapete che non reggo bene la pressione!"
"Perfetto siete in punizione - disse Derek muovendo un dito accusatorio dal figlio al marito - tutti e due!"
 
*
 
"Amico sei davvero sicuro?"
Blaine alzò lo sguardo dal vassoio lentamente, puntandolo su Sam.
"Certo.. perché?"
"Perché l'ultima volta che hai seguito il consiglio di zio Stiles sei stato in punizione per un mese!"
Blaine sospirò muovendo svogliatamente la forchetta nel piatto, prima di alzare lo sguardo per osservare il passaggio del cheerleader. La tuta blu accarezzava la pelle del ragazzo risaltandone il pallore e sottolineando le curve sinuose dei fianchi e del sedere.
"Guardalo.. è la creatura più bella che abbia mai visto! E non ho nessuna chance con lui... insomma esce con gente del calibro di Sebastian Whittermore... come posso competere con gente del suo calibro?!"
Sam passò lo sguardo dal cugino a Kurt, prima di sospirare teatralmente e dire: "So già che me ne pentirò, ma... come posso aiutarti?"
Un sorriso illuminò il volto di Blaine mentre abbracciava il cugino e cominciava a parlare.
"Papi ha detto che la seconda regola è scoprire quanti più interessi possibili per aver modo di cominciare un dialogo..."
"Questo è facile... posso aiutarti io.."
"Come?"
Sam sorrise, alzando la mano in segno di saluto verso una ragazza di colore che ricambiò con un enorme sorriso sulle labbra; Blaine passò lo sguardo dal cugino alla ragazza.
"Mercedes Jones.. tu sei amico di Mercedes Jones e non mi hai mai detto nulla?!"
"Pensavo non fosse fondamentale.."
"E' la sua migliore amica!"
"Ok, ok.. calma tigre... comunque oggi mi vedo con lei e poi ti farò sapere cosa interessa al tuo adorato cheerleader"
 
Blaine passò il resto della giornata attaccato al suo iPhone in attesa di sapere qualcosa.
"Se continui a fissarlo così lo scioglierai... - Commentò divertito Derek mentre studiava concentrato un vecchio libro antico - aspetti una chiamata da quel ragazzo?"
"No, sto aspettando un messaggio da Sam per capire come avvicinarmi a Kurt..."
"Ancora con questa storia delle regole? Blaine ti prego, per la tua e la mia sanità mentale... non dare retta a quello che dice tuo padre.."
In quel momento la porta della cucina si spalancò mostrando uno Stiles Stilinski in tutto il suo splendore con un vassoio di biscotti caldi e di bicchieri di latte in mano.
"Di che stavate parlando?"
"Di quanto io ti ami?" Disse il moro, baciando languidamente il marito prima di sedersi sul divano al suo fianco.
"Oh, perfetto... i suoi interessi sono il cheerleading, il tiro con l'arco, lo shopping e lo studio... sono rovinato!" Disse Blaine sbattendo rumorosamente la testa sul tavolo.
"Puoi sempre provare a fare il provino per entrare nei Warblers.." Sussurrò Stiles stringendo la spalla del figlio amorevolmente.
"E come?"
"Sei un lupo santo cielo, hai un'agilità, una forza e un equilibrio innato... che può andare storto?!"
 
"Blaine Stilinski Hale!"
L'urlo della coach Silvester risuonò in tutta la palestra creando brividi che percorsero tutto il corpo del lupo, si avvicinò lentamente alla cattedra dove sedeva la professoressa, ripetendosi come un mantra "Sei un lupo, sei un Hale.. che può andare storto?"
"Bene Hale... cosa credi ti renda degno di entrare nella mia squadra?"
Un rumore di passi affrettati attirò la sua attenzione poco prima che Kurt e una ragazza latina entrassero in palestra per raggiungere la Coach. Blaine vide la bocca di Kurt spalancarsi di sorpresa quando si accorse della sua presenza.
"Il fatto che sono il ragazzo più forte che abbia mai avuto davanti agli occhi.." Rispose Blaine, stupendosi da solo per la sicurezza che aveva appena mostrato; il sopracciglio della coach svettò verso l'alto prima di far segno a Kurt di avvicinarsi.
"Sei molto sicuro di te è ‘capelli di cemento’? Facciamo così se riuscirai a sollevare Porcellana entrerai nella squadra!"
Kurt gli si mise di fronte, le mani sulle sue spalle ed un debole sorriso sulle labbra; Blaine poteva sentire il cuore del ragazzo battere forte, forse, per il timore della caduta. Le mani di Blaine scivolarono ad afferrare i fianchi del ragazzo aiutandolo nella spinta e sorreggendolo in aria senza fatica.
"Hale sei dentro!" Urlò la coach prima di uscire dalla palestra cacciando tutte le altre candidate malamente.
Blaine sorrise mentre lasciava Kurt scendere a terra, senza rendersi conto di quanto vicino fosse finché i loro visi non si incontrarono.
"Niente male, Hale.." Disse Kurt sorridendogli, il fiato caldo che colpiva le sue labbra creando un fremito che percorse tutto il corpo del giovane lupo; il cuore di Blaine perse un battito mentre le sue guance si tingevano di un rosa tenue che accentuava la sua bellezza.
"Complimenti signor ‘ho il cemento tra i capelli’, tu si che sai come prendere un uomo.. - disse la ragazza latina avvicinandosi ai due con un sorriso malizioso - Kurt, fossi in te, approfitterei di questo bel culetto sodo finché sei in tempo.."
 
"Blaine... ho paura a chiedere cosa stai facendo, ma s-sono un genitore responsabile per cui cosa... cosa stai facendo?"
Blaine si voltò con quella che aveva tutta l'aria di essere una ceretta in una mano e un bastoncino di legno nell'altra, mentre Stiles lo osservava allibito aspettando una spiegazione.
"La coach vuole che tutti i suoi cheerleader siano completamente depilati, perché, secondo lei, si favorisce così la fluidità dei movimenti  negli esercizi a coppie"
"E funziona?" Chiese Stiles piuttosto interessato.
"Certo.." Rispose Blaine prima di infilare il bastoncino in bocca e applicare la ceretta; Stiles si voltò verso il corridoio picchiettandosi pensieroso un dito sulle labbra, prima di urlare:
"Derek?"
"Scordatelo!" Fu l'unica risposta che ottenne dal marito, al quale rispose con un "guastafeste" che però fu coperto dal ringhio uscito dalle labbra del figlio.
 
 
 
"Derek ho bisogno che tu faccia quella cosa che fai per richiamare il branco.."
L’occhiata che Derek gli rivolse gli fece roteare gli occhi al cielo, prima di prendere il telefono e chiudersi in un'altra stanza borbottando " Va bene, grande alfa acido.. userò i mezzi comuni.."
 
"Ok, mi puoi spiegare perché io, Allison e Lydia siamo rinchiuse da un'ora davanti a  questo negozio?" Chiese Erika accavallando le gambe e osservando Stiles minaccioso dallo specchietto retrovisore.
"Perché sei impegnata con una riunione speciale del branco! Dobbiamo cambiare il guardaroba di Blaine per attirare l'attenzione di un ragazzo.."
 
"Papà dove diavolo sono finiti tutti i miei vestiti?"
Urlò Blaine allibito di fronte al proprio armadio completamente vuoto
"Modera i termini, ragazzino!"  rispose Stiles salendo le scale sotto lo sguardo sconfortato di Derek.
"Scusa... allora.. dove sarebbero finiti DI GRAZIA i miei vestiti?"
"Pulizia di primavera.."
"A GENNAIO?"
"Beh, che c'è? Ho anticipato un pochino le pulizie! Comunque ci sono un sacco di vestiti in quella sacca:scegli cosa vuoi metterti e preparati per andare a scuola"
Blaine si avviò verso la scrivania aprendo la busta e tirando fuori completamente sconvolto un paio di pantaloni neri; passò lo sguardo dal capo di vestiario alle sue gambe cercando di capire come sarebbero potuti stargli prima di alzare lo sguardo sul padre e dire:" Pa' te lo scordi... non mi metterò mai questi cosi per andare a scuola!"
"Blaine Devon Peter Stilinski Hale, sei riuscito ad attirare l'attenzione di quel ragazzo.. sei riuscito ad entrare nei Warblers ed ad un passo dalla vittoria ti vuoi arrendere? Qual è la terza regola?"
"Chiedergli un appuntamento.."
"E allora infilati quegli arnesi di tortura, vai a scuola e conquistalo!"
 
 
Quella era stata la giornata più imbarazzante della sua vita: si sentiva completamente nudo con quei pantaloni che aderivano al suo corpo come una seconda pelle e ovunque andasse era seguito da occhiate, risolini e apprezzamenti pesanti.
"Che diavolo ti sei messo addosso amico?- Sussurrò Sam sconvolto affiancandolo a mensa - per poco non hai fatto prendere un infarto al povero Jeff!"
"Mio padre..."
"Fa parte del suo piano diabolico?"
"Già.. - sospirò Blaine, muovendo la forchetta spostando il cibo ai bordi del piatto - peccato che, a parte la proposta di Whittermore di farmi un pompino e una ragazza che mi ha chiesto di diventare il 'padre dei suoi futuri bellissimi figli euroasiatici', Kurt non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo.."
Disse alzandosi dal tavolo e piegandosi leggermente per afferrare il vassoio ed andarsene; non sentì il cellulare di Sam vibrare, né il sorriso che si aprì sul biondo nel leggere il messaggio.
 
Operazione mettiamo insieme i polli è ancora in vita.. Kurt è morto quando l'ha visto arrivare oggi.
 
"Blaine aspetta!"
Cominciò a camminare velocemente nel corridoio cercando una stanza in cui rifugiarsi, quando una mano afferrò il colletto della sua maglia trascinandolo nello sgabuzzino delle scope.
"Ho detto che non sarò il padre dei tuoi futuri bellissimi figli euroasiatici, Rachel.. devi arrenderti!"
"Che peccato.. ho sempre sognato dei figli euroasiatici…" Gli risposa la voce divertita di Kurt. Blaine cercò l'interruttore della luce con le mani, solo per ritrovarsi poi completamente compresso a Kurt. Quello sgabuzzino era davvero piccolo e lo spazio che c'era fra loro era praticamente inesistente: Blaine poteva vedere la pelle di Kurt colpita dal suo respiro fremere, mentre ogni parte del suo corpo bruciava per il contatto con la pelle morbida del cheerleader.
"Sei diventato un ragazzaccio adesso? Gli Warblers ti hanno dato alla testa.."
"Mio padre… ha deciso di improvvisare delle pulizie di primavera a Gennaio e questi erano gli unici abiti che sono sopravvissuti al suo passaggio.. per cui o venivo vestito così o in boxer.. - Una risata cristallina riempì l'aria angusta e Blaine sorrise affranto - sono ridicolo vero?"
"Ridicolo? Ma se tutti non fanno altro che parlare di quanto attraente e sexy tu sia oggi.."
"E tu cosa dici?" Chiese Blaine affogando negli occhi azzurri del ragazzo di fronte a lui; Kurt abbassò gli occhi arrossendo leggermente, il cuore aumentò i battiti all'improvviso e ciò fece sorridere Blaine di tenerezza.
"Penso che abbiano ragione.."
Un sorriso sincero si aprì sul volto di Blaine, tanto luminoso da rendere bella persino quella stanza; il respiro di Kurt si fermò mentre osservava gli occhi lucidi del ragazzo e le sue mani correre ad affrettare le sue.
"Kurt.. ti andrebbe di uscire con me?"
 
"Pa', papy! Non potete immaginare quello che è successo!"
Gridò Blaine saltellando eccitato per tutto il salotto dove i suoi genitori erano comodamente seduti.
"Stai facendo la muta?" Rispose Stiles, smorzando l'entusiasmo del figlio che cominciò a girarsi intorno nel tentativo di vedere se davvero il padre avesse ragione; Derek alzò gli occhi al cielo mentre faceva segno con una mano al figlio di ignorare il padre e di andare avanti.
"Ha detto si... vostro figlio uscirà per un appuntamento con Kurt Hummel!"
 
"Pa' io esco!"
Disse Blaine afferrando il cestino e correndo fuori, sprizzando gioia da ogni piccolo poro.
Stiles si voltò in tempo per urlargli:
"Ricordati la regola tre e quattro: primo appuntamento indimenticabile e bacio memorabile! "
Stiles osservò il figlio allontanarsi sulla Camaro a grande velocità, prima di voltarsi e trovarsi di fronte il marito a braccia incrociate e con un sopracciglio alzato.
"Che c'è?"
"Lo sai vero che un genitore normale avrebbe detto 'stai attento e guida piano'.. vero?"
"Ti sembriamo genitori normali? Io sono un logorroico genio del male e tu un uomo che può diventare lupo quando vuole con tutte le implicazioni sovrannaturali del caso.. quindi... "
"Non spieremo il primo appuntamento di nostro figlio.."
"Perché mai, io con voi l'ho sempre fatto!"
Entrambi si voltarono per trovarsi Peter comodamente seduto sul divo che li guardava divertiti, Derek alzò gli occhi al cielo mentre Stiles mugugnava un "Ma entrare dalla porta come le persone normali, no eh?"
"E perdermi un'eventuale scena di vuoi due che fate sesso? No, grazie.. comunque sono qui perché ho fatto delle ricerche e a quanto pare ci sono dei nuovi lupi in città.."
"Sai che novità.."
"Oh, non sapete la parte divertente.."
 
Blaine se ne stava di fronte alla porta di casa Hummel da trenta minuti ormai, le mani che si stringevano prepotentemente, il respiro mozzato in gola e gli occhi chiusi. Aveva cominciato ad avere ripensamenti una volta sceso dall'auto: i suoi vestiti non gli sembravano più così perfetti, il piano per la serata cominciava a farsi squallido nella sua mente e invitarlo ad uscire si stava rivelando una pessima idea.
"Avevi intenzione di suonare il campanello prima o poi?"Sorrise Kurt avvicinandosi al ragazzo per lasciare un leggero bacio sulla sua guancia.
Blaine spalancò gli occhi: il castano era bellissimo con i suoi pantaloni bianchi aderenti e la camicia grigia che fasciava e risaltava il suo petto.
"Allora dove andiamo?"
"E'-è una sorpresa.." Sussurrò avvicinandosi alla macchina prima di aprire la portiera per Kurt, che gli sorrise raggiante.
Passarono il breve viaggio canticchiando le canzoni che passavano alla radio, osservandosi quando l'altro non poteva accorgersene e sorridendosi imbarazzati, ma sereni.
"Oh, mio dio.." Gli occhi di Kurt si spalancarono quando la macchina si fermò sul belvedere di Beacon Hills e le luci della città risaltarono il buoi della riserva: era il posto più bello che avesse mai visto.
 Seguì sorridente Blaine che, dopo aver disteso una coperta nei pressi di un albero, si sedette a terra trascinandolo vicino a lui, alcune candele profumate era state messe intorno a loro e il moro si stava adoperando a scoprire le cose che aveva preparato da mangiare. Kurt non riuscì a non pensare che fosse un primo appuntamento perfetto, IL primo appuntamento perfetto, osservò la luce calda delle candele risaltare la pelle del moro, mentre sorrideva imbarazzato e cominciava a mangiare lentamente quanto aveva preparato, e vide il vento scompigliargli quei morbidi ricci, facendogli desiderare di seppellirvi le sue mani. Il profumo di Blaine invase le narici del ragazzo e solo allora Kurt si rese conto di quanto si fosse avvicinato.
Il moro lo stava osservando, la bocca lucente e rossa per la frutta appena mangiata e le ciglia leggermente abbassate; era la cosa più bella che Kurt avesse mai visto.
Si avvicinò lentamente finché i loro respiri non si scontrarono sulla loro pelle.
Kurt tremò quando le mani di Blaine si avvicinarono al suo viso in una leggera carezza prima di tirarlo più vicino a sé e  le loro labbra si scontrarono lentamente prima che la lingua di Blaine accarezzasse il suo labbro inferiore ed entrasse nella sua bocca; le mani di Kurt corsero a stringere i suoi capelli, tutto ciò che lo circondava era Blaine e il castano lo voleva così tanto!
Il bacio si fece rapidamente famelico, labbra che mordevano e succhiavano e mani che toccavano quanta più pelle possibile, nemmeno si erano accorti che Kurt fosse finito a sedere sopra Blaine e che le mani del moro fossero sotto la sua camicia ad accarezzare la sua pelle. Si staccarono per mancanza d'aria e Kurt scese a lambire piano il collo del ragazzo, che lo stringeva ancora di più a sé mentre sospirava contento quando il suono persistente del suo cellulare li interruppe.
Si osservarono per un attimo imbarazzati, prima che Kurt tornasse al suo fianco e lui rispondesse.
"Pronto?"
"Blaine, sono il nonno.. tuo padre e tuo zio sono in una delle celle dello sceriffo..ho provato a rintracciare Derek ma ha il cellulare spento.."
"Che cosa hanno combinato?"
"Effrazione in una casa.."
Gli occhi di Blaine si chiusero mentre passava la mano sul proprio viso e sospirava frustrato.
Osservò Kurt lanciargli uno sguardo preoccupato prima di rispondere al nonno un "Va bene, me ne occupo io.."
 
"Kurt, mi dispiace moltissimo ma devo andare a cercare mio padre.. perché papà è in carcere e l'unico a poterlo tirare fuori è lui.."
Gli occhi di Kurt si abbassarono lentamente, infelice per la brevità del loro appuntamento prima di alzarsi e avviarsi col ragazzo riccioluto alla macchina.
"Vuoi.. - disse Blaine esitante afferrando la mano di Kurt e facendolo voltare lentamente - vuoi venire con me? Magari se riusciamo a liberarli velocemente possiamo anche continuare il nostro appuntamento.."
Gli occhi del castano si illuminarono mentre gettava le braccia al collo di Blaine e univa le loro labbra in bacio rapido, per poi staccarsi e sedersi in macchina.
"Lo prendo per un si.." Disse Blaine sorridente..
 
"COME. HAI. OSATO. FARMI. ARRESTARE!" Disse Stiles minaccioso puntando un dito arrabbiato sul petto tonico dell'alfa.
"Stiles.."
"No, niente Stiles.. avrei fatto effrazione.. entrando in casa mia?!?! E non provare a stordirmi col tuo corpo tutto muscoli, il tuo sorriso mozzafiato e il tuo odore così buono perché stavolta sono davvero arrabbiato.. che cosa ho fatto di male per finire in galera,eh?"
“Dovevo impedirvi di rovinare il primo appuntamento di NOSTRO figlio solo per delle stupide insinuazioni di Peter.. andiamo Stiles, quando mai ascoltiamo quello che ci dice Peter?!”
“E se fosse davvero una minaccia?”
“Andiamo Stiles.. ti sembra così minaccioso?!”
“Si, ma perché farmi arrestare?!”
Kurt e Blaine osservavano il litigio seduti su una panchina insieme a James e Peter, le mani che si sfioravano quasi casualmente, gli sguardi che si incrociavano e sorrisi timidi che incorniciavano le loro labbra.
"Per tutti i lupi mannari, siete più stucchevoli di quei due piccioncini in calore.." Disse Peter alzando gli occhi al cielo "Almeno le regole di tuo padre per una volta hanno funzionato.."
"Ancora con le regole?" Chiese James guardando esasperato Peter che annuiva divertito dalla faccia cadaverica del nipote "Come se Derek non fosse stato già innamorato di lui PRIMA che attuasse tutti quei piani ridicoli per conquistarlo.."
"Quali regole?" Chiese Kurt, con un sopracciglio alzato e le braccia improvvisamente incrociate; Blaine alzò uno sguardo fulminante verso lo zio "Grazie zio Peter, Kurt.. ti dispiace se t-te lo spiego.. d-da un'altra parte?"
 
"Allora?"
"Ok, vuoi la verità? Ho una cotta per te da quando siamo ragazzini e quando Sam mi ha detto che eri tornato non riuscivo a trattenere la mia felicità.. e tu e-eri così diverso e così bello, ma così irraggiungibile che io.. quando mi hai detto che non ti ricordavi di me ho capito che se volevo stare con te avrei dovuto prima fare in modo che tu mi conoscessi e, beh, ho fatto la cavolata di chiedere aiuto a mio padre e mi sono reso ridicolo.. e forse ora non mi vorrai vedere mai più, ma giuro che mi piaci.. oddio mi piaci così tanto che..mpfff.."
Le labbra di Kurt avevano interrotto lo sproloquiare del giovane lupo mannaro, che se non fosse stato troppo concentrato nelle scuse che doveva fare forse si sarebbe accorto del sorriso tenero che si era aperto sul volto di Kurt, o del battito accelerato del suo cuore. Spalancò gli occhi mentre osservava Kurt indietreggiare sorridente e prendergli le mani mentre sussurrava: "Mi ricordavo di te.. ovvio che mi ricordassi di te.. ma ti vedevo sempre in giro con quel biondino e.. credevo.. che steste insieme ecco.."
"Ma Sam.. è il mio.."
"Si, lo so.. 'signor seguo le regole per rimorchiare un uomo', è tuo cugino.. me l'ha detto Mercedes quel giorno a mensa.."
 
"Oh, certo.... tu credi che le mie regole siano stupide? Guarda Blaine allora.. a vedere da come sono messi credo che funzionino bene!"
"Credi davvero che si stiano baciando rispettando la tua tabella di marcia, Stiles? Regola tre: appuntamento da sogno. Regola quattro: bacio indimenticabile. Dio, credi sul serio che io mi sia innamorato di te per quello? Io mi sono innamorato del tuo essere irrimediabilmente un idiota, logorroico che però è stata anche l'unica persona a tenere così tanto a me da cercare di penetrare la corazza che mi ero creato, conquistandosi la mia fiducia e insegnandomi a credere di nuovo nella gente.
Mi sono innamorato di quello che eri e di quello che sei"
 
Kurt osservò intenerito i due padri di Blaine baciarsi di fronte a loro, prima di ridere divertito vedendo la faccia schifata del ragazzo di fronte a lui.
"Non mi abituerò mai a vederli fare così.."
"Allora.. - disse Kurt circondando il collo di Blaine con le sue braccia ed avvicinandosi alle sua labbra - qual era la regola quattro?" Sussurrò prima di trascinare il moro in un lento e passionale bacio.
 
 
"Dio, uccidetemi ora... ma come fanno ad essere terribilmente romantici e stucchevoli, mi fate venire la nausea!"
"ZITTO PETER!"

Note di Frankie
Questa è in assoluto la mia preferita nella Week: ve lo giuro non sapevo se continuare a ridere, awware o altro. Chi è fan di Teen Wolf saprà bene cosa sia la Sterek, giusto? Ebbene, la mia cara Ele ha unito questa fantastica ship alla Klaine e il risultato è stato grandioso. Ps: le regole qui citate sono state inventate da noi tramite film e/o libri: sconsigliamo caldamente di non usarle,ma forse sarete fortunate come Blaine? Forse, ma ricordate che lui ha due padri molto fighi! L'ho già detto che è la mia preferita? Sarò ripetiva, ma è cosi! 
Detto questo, grazie a chiunque legga, recensisca e metta la storia tra i preferiti/seguiti/ricordati.
Ed è qui che le mie note d'autore finiscono questa settimana, potete immaginare perchè :)
Grazie ancora alla mia dolce Ele, la Sam della mia Blaine (Ps: avrei detto Kurt, ma poi la moglie si arrabbia con me) (Pss: sì, per le grandi genialate che dici sei Sam)
Un bacio ancora alla Moglie, a cui voglio tanto bene <3
Baci&Sorrisi
Frankie 
  
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