11/07/2013
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Wrong.
"Chiedimelo Louis ''mi ami harry?'' una semplice domanda, e io ti risponderei amore, ti risponderei sinceramente, ti direi che non ho mai amato nessuno come amo te, ti direi che sei unico, ma a te, a te amore, non importa.
Continuerai ad accarezzare i miei soffici ricci, amandoli come solo un migliore amico può amare, ma amore, te lo giuro, io vorrei che quest'azione, per te, fosse molto di più.
Voglio che tu stringa i miei capelli tra le dita, non nel modo in cui sei solito a fare, ma molto più intensamente, facendomi capire che in quel gesto, in quella minima carezza, sta racchiuso tutto ciò che hai sempre sognato fare, tutto ciò che ti sei imposto di non provare, tutto ciò che io ho sempre sognato tu facessi.
Voglio che tu mi guardi, nell’unico modo in cui si possa guardare la persona che si ama: immaginando che il fulcro del proprio mondo risieda nei suoi occhi.
Perchè non lo capisci Lou, perchè non capisci che solo io potrei amarti nel modo in cui tu avresti bisogno?
Perchè amore, non lo capisci, perchè non capisci che io ho bisogno di te?!"
Harry chiuse il suo diario, con le mani tremanti, poggiando la penna sul comodino accanto a se.
-Fatti amare Lou, fatti amare da me, ti prego.- Sussurrò mettendosi una mano fra i capelli sentendo le lacrime rigargli il volto.
Come l'amore possa essere sbagliato?
Chi dice che Harry non possa amare il suo migliore amico?
Chi dice che questo sia sbagliato?
L'amore non dovrebbe andare oltre le logiche?
Allora perchè non gli è permesso di amare?
Ma non un amore passeggero, no, un amore che va avanti da tre anni, un amore segreto.
Come quel libro, di cui si guarda sempre la copertina, ma non si ha il coraggio di comprare.
Come quella canzone di cui si sente tanto parlare, ma non si vuole ascoltare per paura che non sia quello che ci si aspettava.
Come la pietanza preferita, che si mangia solo nelle occasioni speciali, quando nessuno ci vede.
Ecco, questo era l'amore che Harry provava per Louis, un amore nascosto, un amore che si gusta in silenzio, da soli. Un amore doloroso, un amore che distrugge, perchè è proprio così che si sentiva Harry: solo, lacerato, distrutto.
Harry sentì la chiave girare nella serratura, si girò di scatto verso la porta asciugandosi le lacrime e cercando di controllare i singhiozzi.
Louis.
-Hey Haz, cosa ci fai ancora sveglio?- Disse Louis con tono premuroso, scatenando una incontrollabile scossa di brividi al riccio.
-Ciao Lou, non avevo sonno.- Rispose il riccio con voce tremante, non riuscendolo a guardare negli occhi, quegli occhi che lo fregano sempre, sapendo che altrimenti sarebbe scoppiato di nuovo a piangere.
Louis lo guardò con sguardo languido, capendo subito che avesse appena smesso di piangere. Allora si avvicinò al letto di Harry, lentamente, si sedette, e lo abbracciò sussurrando -Ora ci sono io, piccolo, mi prendo io cura di te.- scatenando, di nuovo, le lacrime del più piccolo, che si appoggiò alla sua spalla ispirando l'odore del ragazzo che amava, pensando che fosse così buono.
-Shh, non piangere Harry, ci sono io, ti prego non piangere.- Disse il più grande dandogli un bacio sui capelli.
Ed è proprio questo che Harry amava di Louis, il fatto che con un solo gesto riusciva a calmarlo.
-Hai voglia di dirmi cosa è successo?- Sussurrò tra le carezze.
Harry trasalì.
Cosa gli avrebbe detto adesso? Non si sarebbe mica potuto dichiarare così, piangendo come una tredicenne in preda agli ormoni.
-Tu sei mai stato innamorato Lou?- Disse in un sussurro.
Idiota, ma cosa cazzo ti passa per la testa?!
Ora ti crederà un pazzo, oh, perfetto.
-Credo di si Harry, ma non è proprio un amore possibile- Disse il più grande con lo sguardo perso nel vuoto.
-E perchè non lo è?- Rispose Harry, con il fiato corto per colpa del precedente pianto.
-La società impone degli ideali, piccolo, soprattutto per noi che siamo praticamente assaliti dalla fama e ci è stato imposto di creare un successo che sfrutta per la maggior parte la nostra immagine, non è semplice poter seguire il cuore, soprattutto se c'è in ballo tutto questo.- Il più grande pronunciò queste parole talmente piano, che sembrarono quasi un sussurro alle orecchie di harry.
-Perchè questa domanda Harry? Sei per caso innamorato?- Continuò Louis con una punta di..gelosia? Nella voce.
esatto Lou, e mi sta distruggendo.
-N-non lo so..- Rispose semplicemente, arrosendo.
-E chi sarebbe la fortunata?- Disse con un sorriso amaro sul volto.
Fortunato.
-Colui che non mi amerà mai, troppo occupato con la fama per notare quanto io lo ami intensamente.- Rispose Harry maledicendosi poco dopo.
-Sai cosa vorrei tanto fare Harry?- Disse Louis abbassando ancora di più il tono di voce.
-C-cosa?- Rispose Harry con voce tremante.
-Mandare al diavolo le convenevoli- Si avvicinò pericolosamente al riccio, il quale sentì il cuore battere così forte, quasi a sfondargli la cassa toracica.
-Allora fallo.- Disse Harry con voce roca, sfiorando ad ogni parola le labbra dell'altro.
Allora Louis, spalancò gli occhi, ricomponendosi poco dopo, respirando sulle labbra di harry. Si avvicinò tanto da far combaciare completamente le proprie labbra su quelle dell'altro, cominciando a muoversi in un bacio timido, lento, pieno di amore. Un bacio pieno di confessioni, di parole tenute troppo dentro, mai dette.
''scusa se rabbrividirò, quando mi bacerai i capelli; scusa se aspirerò il tuo profumo fino a star male; scusa se con ogni gesto questo mio amore imperfetto nei tuoi confronti crescerà, fino a distruggermi.''
E in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito.