Finito di pranzare mi rigettai sul divano, iniziando  pensare. Cosa avrei preparato quella sera?
Ero molto felice che Jonghyun avesse accettato il mio invito, e soprattutto che avevamo ricominciato a frequentarci, senza rancori. Mh, se l’avessi saputo avrei comprato altre cose!
Aprii i diversi mobili guardando bene cosa c’era dentro: biscotti. E biscotti. E altri biscotti.
 
-Ma perché diamine mangio sempre e solo biscotti?- sbuffai.
 
Non avevo per niente voglia di scendere di nuovo a fare la spesa. In preda al panico, andai a sedermi delicatamente sul divano e presi il telefono. Chiamai mia madre. Era un botto che non la sentivo! E poi avrebbe potuto darmi qualche consiglio, no?
 
‘Pronto?’
‘Mamma!’
‘Ah Fany sei tu! Mi fa molto piacere sentirti!’
 
 
Continuammo a chiacchierare per circa due ore; alla conversazione si era aggiunto anche Joe: mia madre l’aveva chiamato e ovviamente lui l’aveva subito raggiunta. Parlammo del più e del meno; raccontai come stava andando e quello che facevo. Poi arrivo una domanda che mi fece sbiancare.
 
‘Dimmi un po’ Fany, come va con quei ragazzi? Sono simpatici? Conosciuto qualcuno di carino?’
 
Non c’era niente di strano in quella domanda, eppure mi tornò in mente il bacio che Joe mi diede prima di partire. E se… Provasse ancora qualcosa per me? Non vorrei ferirlo parlandogli dei miei impegni amorosi. Ma mi conosceva fin troppo bene, non avevo voglia neppure di mentirgli.
 
‘Beh mi sarei… Uh, fidanzata? Se così si può dire, insieme ad un ragazzo. Si chiama… Kai’
‘Ma lui è uno di quelli per cui lavori?’ chiese mia madre. Iniziò ad incuriosirsi, ma sperai che quella conversazione non sarebbe durata a lungo. Mi imbarazzava parlare di certe cose.
 
‘Cosa? No, non è uno del gruppo.È sempre un cantante della mia agenzia. Ora sta in Corea’ spiegai.
 
‘Quindi siete separati? E sei sicura che sia un bravo ragazzo? Non ti ferirà vero?’
‘Mamma, non cominciare’
‘Su signora, Fany avrà scelto la persona giusta!’. Per fortuna almeno Joe era dalla mia parte.
‘A proposito… Mamma, sapresti darmi un consiglio? Stasera deve venire un amico a mangiare qui, ma non ho voglia di andare a fare la spesa quindi… Cosa potrei cucinare?’ domandai.
 
‘Un amico? Il tuo fidanzato?’
‘No mamma, un amico. Un membro del gruppo’.
‘E perché hai un appuntamento con un ragazzo che non è il tuo fidanzato?’ chiese curioso Joe… Sembrava quasi stizzito. Ecco, sapevo che sarebbe successo.
 
‘N-non è un appuntamento… Semplicemente stiamo riallacciando i rapporti e quindi stasera mangia da me’.
‘Ma starete a casa?’. Lo chiamavano Joe l’investigatore.
‘Sì, nel mio appartamento…’
‘No no no! Non se ne parla proprio! E se quello ti molesta? E poi tu sei impegnata! No e no! Fany cancella l’appuntamento’. Mia madre intanto se ne stava in silenzio. Quando Joe iniziava urlare era meglio non interromperlo.
‘Joe ma che diamine dici! Siamo solo due amici che cenano insieme. Io e te non abbiamo mai cenato insieme?’
‘È diverso! Non voglio ritrovarti incinta e-e-e…’
‘Joe!’ lo interruppi ‘Non succederà nulla. CIAO’
‘Ma Fany… Fany. FANYYY-‘. Chiusi la telefonata. Ci mancava solo lo stress del mio amico che si improvvisava mia madre!
Però non aveva tutti i torti. Ma no, Jonghyun non… Non provava niente per me. Non in quel senso…
 
~
 
Mancava un’ora all’arrivo di Jonghyun, e io ero in preda al panico. Non avevo preparato niente. E non avrei preparato niente, conoscendomi. Ma sarebbe stato meglio pensare ad una scusa, o in ogni caso, a qualcosa da fare. 
Trovato!
Ordiniamo cibo giapponese! Siamo in Giappone e io non l’ho mai mangiato!
… GENIO DI UNA STEPHANIE. Questi stanno più in Giappone che in Corea, mangiano cibo giapponese praticamente da sempre… Oh, aiuto! Ordiniamo una pizza? Sì, ordiniamo una pizza. Situazione risolta. Ordinerò una pizza! Facile!
 
~
 
Sistemai un po’ i capelli ed ero pronta. Li avevo lasciati sciolti. Avevo messo un semplice abitino lungo fino alle ginocchia, verde. Niente di elegante, un abito semplice come quelli che si usano per andare in spiaggia. E sotto misi le solite converse, ma bianche. Non avevo voglia di mettere ballerine o ancora meno tacchi (manco li sapevo portare decentemente), tanto in casa dovevamo stare.
 
Mi sedetti sul divano e iniziai ad aspettare. Dopo circa dieci minuti sento qualcuno bussare alla porta. Mi alzai e andai ad aprire, immaginando già chi sia.
Apro la porta e mi ritrovo un sorridente Jonghyun ad attendere. A quella vista, sorrido inevitabilmente anche io.
 
‘Sono troppo in anticipo?’ chiese grattandosi il capo.
‘Sei puntualissimo’. Lo feci entrare. Diede uno sguardo in giro e poi si voltò verso di me.
 
‘Cosa si mangia di buono?’. Forse iniziare un appunt… Ehm, una cena tra amici in questo modo non è il massimo… Ma che dico, è venuto qui per mangiare, e giustamente vuole sapere come lo avvelenerò!
 
‘Ordiniamo una pizza?’. Diventai rossissima in viso e sorrisi, cercando di capire se gradisse la cosa o meno.
‘Perfetto!’. Bene, mi sono tolta un peso!Gli indicai il divano e ci andammo a sedere. Presi il telefono e composi il numero di… Che numero?! Io non abitavo lì e non conoscevo nulla! Stupida Fany, stupida! Rimasi così a fissare il telefono, suscitando OVVIAMENTE la curiosità di Jonghyun che si avvicinò a me.
 
‘C’è qualche problema?’ chiese premuroso. Anche lì arrossii. A dir la verità non so nemmeno se per la situazione o perché il suo viso era tremendamente vicino.
 
‘Ecco…’. Ma perché sono, sempre, così dannatamente, idiota? Ho qualche disagio mentale.
‘Non sai il numero di nessuna pizzeria, vero?’ mi guardò premuroso. Non sembrava arrabbiato. Per questa volta è andata bene. Abbassai lo sguardo, triste.
 
‘Tranquilla’ prese il telefono dalle mie mani e compose un numero. Dopo un po’ qualcuno rispose, e ordinò due pizze, due cole e delle patatine fritte. Diede l’indirizzo e chiuse la chiamata.
‘Fatto’ sorrise. Io però abbassai lo sguardo, e lui mi guardò preoccupato. ‘Qualcosa non va?’
‘Dovevo cucinare io, siamo a casa mia…’
‘Ma dai, non c’è nessun problema! E poi, io adoro la pizza!’ era così euforico. Non risposi. Mi alzò il viso con una mano costringendolo a guardarlo.
‘Ehi, ascoltami. Ho detto che va tutto bene’. Sorrise. Uno di quei sorrisi che ti scalda, che ti rende felice. Mi tranquillizzai e annuii.
 
Ovviamente c’era da attendere. Ma decidemmo di chiacchierare, di ritrovare il rapporto che si era perso che chissà quale motivo, da buoni amici. Iniziò a chiedermi cosa mi piaceva, gli parlai un po’ della mia vita prima di fare il training, e lui fece lo stesso. Mi divertii molto, era una persona molto spontanea. Ed era completamente diverso, come gli altri, da quello che sembrava da fuori. Cioè, era una persona, non Kim Jonghyun. Ma così come erano persone, e non Lee Taemin, o Choi Minho, o Kim Jongin e Choi Jinri. Ma alla fine il mondo dello spettacolo ti porta a creare un’immagine finta; forse è solo una fortuna che io sia qui a sviluppare la mia passione, e non a fingermi qualcuno che non sono solo per piacere agli altri.
Jonghyun era davvero una brava persona, ed ero molto contenta di essere riuscita a diventare sua amica.
 
 
~
~
~
 
Eravamo lì, seduti uno di fronte all’altro a mangiare una buonissima pizza. Ora eravamo silenziosi. Io non so perché ero imbarazzata. Prima chiacchieravamo e poi non avevo il coraggio di proferire parola. Ma anche lui era così… Non era il massimo.
 
‘Ti… piace la pizza?’ chiese improvvisamente, rompendo il silenzio. Mi limitai ad annuire. C’era un qualcosa nell’aria che mi impediva di parlare. Imbarazzo? Non saprei, so solo che non riuscivo a comportarmi come si deve.
 
‘Qualche giorno devo portarti a mangiare del vero sushi giapponese! È buonissimo!’ cercava di fare conversazione, ma era visibilmente bloccato anche lui.
 
Annuii. E che diamine Fany, vedi di parlare su, questo ti prende per muta!
 
‘Sì, mi farebbe molto piacere’. Ed in effetti era così. Anche se in realtà non avevo mai mangiato il sushi, da nessuna parte.
‘Finalmente un sorriso!’ arrossii. Eravamo solo amici, però i complimenti mi fanno arrossire sempre… O forse era il suo sorriso che mi metteva in soggezione.
‘E a te cosa piace mangiare?’
‘Io? Io mangio qualunque cosa, commestibile e non’ risi. Anche lui era un cestino della spazzatura come me. Forse è stato un bene non cucinare!
‘Oh, anche io… I miei amici mi prendevano sempre in giro’ risi.
‘Anche tu? Oh, allora sarebbe meglio non andare a mangiare spesso con gli altri perché consumeremmo un ristorante intero!’ rise anche lui.
 
 
‘Potrei mangiare un’altra pizza ora’ sbuffai osservando il cartone ormai vuoto.
‘A chi lo dici… Ne potrei mangiare anche due!’ rise.
‘Certo che facciamo proprio schifo eh’ risi sonoramente con lui. Guardò l’orologio: erano le undici.
‘Sarà meglio che vada…’ disse avviandosi alla porta. Un po’ delusa, lo accompagnai. Ma tanto prima o poi sarebbe dovuta finire la serata.
Gli aprii la porta e aspettai che entrasse nell’ascensore. Rimase un po’ a fissarmi sull’uscio, sorridendo.
‘Mh, beh… Grazie…’ teneva lo sguardo basso. Era visibilmente imbarazzato. ‘C-ciao’ mi diede un bacio sulla guancia e scappò via. Divenni paonazza in quel momento. Rientrai in casa e mi gettai sul divano.
 
Su Fany, ho detto che siamo solo amici!


- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Note: ...Forse non dovrei nemmeno azzardarmi a parlare T^T ... Comunque, alla fine il capitolo è arrivato, questa è la cosa importante... No? *cerca giustifiche* Scusate, sono una pessima scrittrice perché io e la Consecutio Temporum non andiamo d'accordo... Ma sbagliando si impara no? ;-;
Okay non ho voglia di dilungarmi... ç.ç Grazie a tutti come al solito.

Alla prossima ~